domenica 22 settembre 2019




ECCO I DUE AVVENIMENTI IMPORTANTI E TANTI ALTRI SONO IN PROGRAMMA
STAY TUNED!!!!

domenica 15 settembre 2019

Tutti i numeri:


I giorni della Sfida con dieta n.7 in realtà sono 87, una solitaria era già partita in avanscoperta!

Le 30 province e città conquistate, dal Nord al Sud Italia, Isole comprese, sono queste:

Milano - Verona - Parma - Dolceacqua - Teverola vicino Aversa - Lecco -Alessandria - Padova - Treviso - Rovigo - Asti - Belluno - Vicenza - Pozzo d Adda - Fano - Firenze - Lucca - Livorno - Carrara - Pietra Ligure - Sanremo - Bordighera - Ventimiglia - Imperia - Salerno - Bari - Napoli - Roma - Catania - Cagliari

Mentone, Montecarlo (Francia)
Tenerife (Spagna)





sabato 14 settembre 2019

Riflessioni sulla Grande Sfida Macrobiotica


La prima volta che ho fatto la 7 è stato esattamente 10 anni fa.
Con Myriam.
Forse era anche la sua prima 7, non so.
So che ci siamo divertite molto, moltissimo. E la nostra più grande goduria e golosità era diventata il riso glutinoso.
Un miracolo, per me che arrivavo da un cibo spazzatura, innaffiato con molto alcool.
Eravamo in ambiente protetto: Cuisine et Santé.
Quel luogo mi avrebbe cambiato la vita. Tuttavia non lo sapevo sul momento.
Poi sono passati 10 anni e la Macrobiotica un po’ mi ha accompagnato, un po’ l’ho trascurata, non riuscendo mai a capire fino in fondo perché non riuscivo ad essere più determinata, consapevole, disciplinata e avere costanza.
Più si sgarra e più diventa difficile il percorso in Macrobiotica, almeno per il mio fisico.
Più mangiavo schifezze, più avevo il senso di colpa, e più diventava difficile rimettersi in carreggiata.
Non stavo male fisicamente, perlomeno in apparenza.
Poi ho cominciato, anzi ri-cominciato a stare male e sono caduta nel labirinto della naturopatia, degli integratori, dei fermenti lattici. Sapendo perfettamente che l’unica via corretta sarebbe stata quella di fare una 7, come 10 anni fa: solo cereale e qualche “specifico” come miso, tamari, gomasio, umeboshi, kuzu. Usando questi elementi di base avrei potuto raggiungere ben presto una buona saluta e una forma mentale più lucida, meno lamentosa, avrei potuto rivedere la vita con quegli occhiali macrobiotici di cui avevo sentito spesso parlare dal mio Sensei René Levy.
Invece no. Ho ancora aspettato.
Forse è proprio vero che ognuno di noi deve trovare il fondo da grattare e poi può pensare di risalire!

Non sono una grande teorica, sì ho letto gli scritti di Ohsawa, ma alla fine sono uno di quelle scolarette che spesso vanno a finire dietro la lavagna per indisciplina. Mi succedeva anche nella realtà scolastica e questo si è ripetuto con la Macrobiotica.
Preferisco mettere le mani in pasta, mischiare dei cereali, macinarli per fare una buona farina, cuocere delle verdure, piuttosto che STUDIARE.
D’altra parte René ci ha sempre detto che la pratica senza la teoria è molto pericolosa, e viceversa, sottolineo il viceversa, perché di teorici è pieno il mondo macrobiotico!! Attenzione!
Quindi diciamo che pur sapendo un po’ tutto, ho fatto finta di dimenticarmi tutto: ho rimosso.

Poi è arrivata lei, di nuovo nella mia vita.
Una telefonata, delle foto, molto entusiasmo, quasi fastidioso in prima battuta. Che stupidi si è, quando il cervello è annebbiato da troppo Yin e che persone saremmo se fossimo, al contrario, un po’ più Yang, in equilibrio su queste due mani che si prendono l’una con l’altra, che si aiutano!! Yin e Yang!!
“Facciamo conferenze con Briac!” Continua. E lì, tutto un racconto che. per come stavo, mi ubriacava. “Poi adesso faccio una chat”. È lei, Myriam che parla, tornata nella mia vita improvvisamente, tornata a ricordarmi chi potrei essere ancora.  “La Macropentola, se vuoi ti inserisco!”
Ma sì inseriamoci, tanto sarà l’ennesima cavolata che si fa pro Macrobiotica e che nessuno se la fila.
Ancora il mio pensiero yinizzato e negativo, strafottente e arrogante.

Nel giro di pochissimi giorni quella chat è diventata un movimento: tanta gente interessata seriamente!
Nel giro di pochissimi giorni mi sono ritrovata davanti a un piatto di riso e a produrre gomasio come se piovesse!!
E giorno dopo giorno ho ripreso conoscenza.
Sì, è stato proprio così: un risveglio! Più mangiavo cereale e più mi si schiarivano le idee. Meno bevevo e più il mio intestino ha ricominciato a funzionare.
L’aria che girava in tutto il mio corpo è sparita. L’acidità con lei!
Molti diranno: “Eh sì, figurati, adesso con queste 4 cavolate…” Altri diranno: “Ah no, io non riesco proprio a rinunciare al mio cappuccino con la brioche!”.
È vero non è facile, soprattutto per chi, come me, ama le schifezze, perché di quello si tratta. Si tratta di non volersi bene e volersi suicidare lentamente.
Lo so. L’ho fatto e chissà forse ci ricadrò, non posso conoscere tutto quello che mi accadrà e cosa ha in serbo per me la vita.
Adesso, però, sto bene, sono libera, mi sento leggera, e mi stanno accadendo molte cose belle!
La prima è che gli amici, quelli veri, mi ricercano. Erano spariti!!!!
Adesso è come se fossero attirati da tanta positività.
Sono felice. So che qualsiasi cosa mi potrà accadere, ho questa bussola meravigliosa, che non mi permetterà di stare male, che mi aiuterà nei momenti peggiori.
Avere questo lungo periodo di sgarri è stato utile: adesso so con esattezza e precisione che per me questa è la strada giusta.
Avere questo pensiero è un grande conforto per il momento che stiamo vivendo.
In una umanità alla deriva, la Macrobiotica è un faro nella nebbia, un appiglio saldo nella tempesta, una luce in fondo al tunnel.
Provate a fare Macrobiotica!
Provate seriamente con fiducia, con costanza e allegria.
Andate a Cuisine et Santé!!
Non avete idea di quante cose utili per il vostro bene, imparerete, in quell'isola felice!

Sono grata a Myriam per avermi trascinato fuori dalle sabbie mobili dove mi ero volontariamente infilata. Sono grata a tutto il gruppo della Macropentola, senza di loro non ce l’avrei fatta: un aiuto importante farla insieme ad altre persone, soprattutto quando si è deboli come me.
E certo, grazie a tutti quelli che anche con il loro atteggiamento chiuso e contrario mi hanno fatto riflettere e mi hanno portato a capire che sono sulla giusta strada.
Spero che prima o poi riescano a venire pure loro.
Grazie!!! Ho il cuore che trabocca di gioia e di libertà!
Grazie René! Grazie G.O.!!