APPUNTAMENTO N.29
L’UOMO VIENE DAL SUO CIBO (Seguito del Post precedente N. 28)
Di
Bruno Sangiovanni
Questo Post è strettamente collegato al precedente (Pensieri
In Libera Uscita), nel quale siamo partiti dalla visione macrobiotica sulla
spiritualità, per arrivare alla fine alla legge biologica. Se qualcuno non lo
avesse visto, consiglio di spendere 5, massimo 10 minuti (tanto è il tempo
necessario) per rileggere il Post N. 28, perché è veramente il punto di
partenza di questo di oggi. Pensieri in libera uscita, vero, ma di contenuto
importante per comprendere lo spirito macrobiotico.
La settimana scorsa concludevamo con una
affermazione-risposta ad una domanda filosofica, ma anche biologica: da dove viene l’uomo? La risposta è che
l’uomo, come qualsiasi altro essere vivente, viene dal suo cibo! Viene da ciò
che mangia! Punto.
L’UOMO VIENE DAL SUO
CIBO
E’ così:
gli esseri viventi, gli animali, tutti vengono dal loro cibo. Così l’essere
umano. E quale è allora il cibo dell’uomo? Il mondo dei vegetali! Tutti gli
animali (l’uomo è parte del regno animale) dipendono dai vegetali, anche i
carnivori in realtà dato che mangiano solamente animali che si nutrono di
vegetali. Il motivo biologico è che solo il vegetale può assorbire e assimilare
sostanze inorganiche e trasformarle in materia organica (proteine, carboidrati,
grassi). A loro volta gli animali trasformano queste sostanze nella materia che
costruisce la loro fisiologia e la loro energia (calore). E allora, da dove
viene il vegetale? Quale è la sua origine?
La sua origine è la terra, la madre terra!
E infine allora…da dove provengono Yin e Yang?
Due non può che provenire da Uno.
L’infinito, l’eterna e assoluta Unità. L’Universo Infinito. Dio, il Settimo
Cielo. Se noi partiamo dall’Unità e scendiamo verso il basso fino all’uomo,
questa è la storia della genesi. La storia dell’origine dell’uomo. In
sintesi:
1 L’Unità si manifesta attraverso la
separazione
2 Si generano i due poli Yin e
Yang, origine del magnetismo
3 E’ la polarità Yin-Yang che a questo punto
regola il mondo della materia
4 L’interazione incessante tra i
due poli da origine all’energia
5 Dall’energia nasce il mondo
preatomico delle particelle
6 Poi quello della materia; prima inorganica,
poi organica
7 La materia organica in
vegetale, poi animale, e quindi uomo
Lungo il corso dell’evoluzione quindi, l’animale e con lui
l’uomo, rappresenta ed è la trasformazione del vegetale. Il cibo dell’uomo è il
vegetale; ed è con il vegetale che si è evoluto. In particolare con un ben
preciso tipo di vegetale, quello che più di tutti corrisponde alla sua natura
umana. L’uomo, tra la specie animale, è quello più concentrato, attivo,
dinamico, e ciò è dovuto al fatto che il suo sangue è quello più concentrato e
più attivo. Il cibo dell’uomo, quello di
elezione, è il cereale. E’ il cereale infatti il vegetale più concentrato di
tutti gli altri.
IL CIBO DELL’UOMO
L’uomo viene dal vegetale e questo ci viene chiarito ancora di più
comprendendo che la legge biologica è anche la legge di trasmutazione. Dice
Ohsawa: “La vita dell’uomo (come quella
degli animali) si costruisce attraverso un processo di trasformazione di
alimenti a base di clorofilla-verde che viene trasmutata in emoglobina-rossa.
Tutto il processo di formazione della vita animale è un’opera di trasmutazione
di sostanza vegetale verde (Yin) in un’altra sostanza più concentrata rossa
(Yang)”.
Ora, per avere conferma e rassicurarci su tutto questo, ci
sono tanti modi di considerare e valutare il cibo; c’è la biochimica, ci sono
le credenze, le teorie, superstizioni, generalizzazioni che partono dalle
esperienze personali, e pure le raccomandazioni ufficiali da parte delle
autorità competenti. Nessuna di queste però si rifà ad un Principio Universale
a cui sempre ci si può riferire. E’ questa la differenza centrale tra
l’approccio macrobiotico e gli altri in materia di alimentazione. Per avere
conferma di ciò, e comprendere la bontà delle affermazioni circa il cibo
dell’uomo, non c’è niente di meglio che una osservazione panoramica,
macroscopica. Che di nuovo si rifà alla evoluzione così come osservata dalla
cosmologia dell’Estremo Oriente, che riconosce come l’evoluzione della specie
procede di pari passo con l’evoluzione della loro alimentazione. Ne abbiamo già
parlato in uno dei primi Post, ma vale la pena di riassumere qui velocemente.
Il principio è questo: esiste un cibo
per ogni specie, dunque esiste un cibo anche per la specie umana. Sono le
sette tappe dell’alimentazione:
1 Terra per i vermi
2 Acqua per i pesci
3 Erba per gli erbivori
4 Carne per i carnivori
5 Frutta per le scimmie
6 Cereali per l’uomo
7 Nutrimento dell'anima
DIVERSITA’ DELLA
MACROBIOTICA
Noi
abbiamo perso memoria delle nostre origini, del processo di creazione,
dell’evoluzione, in una parola: da dove veniamo. E del ruolo del cibo in tutto
il processo. E’ per questo fondamentale motivo che ci troviamo in difficoltà,
che siamo sempre alla ricerca continua di soluzioni, tecniche, terapie, di
tutti i tipi e generi per risolvere problemi che invece vengono da un'altra
causa. La causa sta in una alimentazione (protratta e ripetuta nel tempo) non
solo non adeguata, ma spesso, molto spesso…distruttiva. Ed è qui dove può
intervenire la macrobiotica, per ristabilire l’ordine naturale delle cose. Ma
bisogna fare un punto fermo, e ricominciare da zero. La macrobiotica non è
un’altra, ennesima proposta di regime alimentare più o meno naturale. La
proposta macrobiotica prende corpo solo dopo aver risposto a domande di fondo,
come quella appena vista…da dove veniamo, che ruolo abbiamo nella creazione. In
particolare, per quanto riguarda la salute, va detto che la macrobiotica non si
occupa veramente dello specifico delle varie malattie e disturbi, non è alla
ricerca di un alimento specifico per un problema specifico. Non è una terapia
tantomeno alimentare. Si occupa dell’uomo nel suo insieme. E’ riordinando
questo insieme (il terreno) e questa totalità, che anche il particolare andrà
in ordine.
Non si parlerà mai (o quasi mai) di singoli alimenti e delle
loro singole proprietà, ognuno in funzione di qualche cosa. E’ la comprensione
del Principio e la sua base alimentare nell’insieme che producono il
cambiamento. Come abbiamo ripetuto in queste ultime settimane: il cambio di stato.
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