La prima
volta che ho fatto la 7 è stato esattamente 10 anni fa.
Con Myriam.
Forse era
anche la sua prima 7, non so.
So che ci
siamo divertite molto, moltissimo. E la nostra più grande goduria e golosità
era diventata il riso glutinoso.
Un miracolo,
per me che arrivavo da un cibo spazzatura, innaffiato con molto alcool.
Eravamo in
ambiente protetto: Cuisine et Santé.
Quel luogo
mi avrebbe cambiato la vita. Tuttavia non lo sapevo sul momento.
Poi sono
passati 10 anni e la Macrobiotica un po’ mi ha accompagnato, un po’ l’ho
trascurata, non riuscendo mai a capire fino in fondo perché non riuscivo ad
essere più determinata, consapevole, disciplinata e avere costanza.
Più si
sgarra e più diventa difficile il percorso in Macrobiotica, almeno per il mio
fisico.
Più mangiavo
schifezze, più avevo il senso di colpa, e più diventava difficile rimettersi in
carreggiata.
Non stavo
male fisicamente, perlomeno in apparenza.
Poi ho
cominciato, anzi ri-cominciato a stare male e sono caduta nel labirinto della
naturopatia, degli integratori, dei fermenti lattici. Sapendo perfettamente che
l’unica via corretta sarebbe stata quella di fare una 7, come 10 anni fa: solo
cereale e qualche “specifico” come miso, tamari, gomasio, umeboshi, kuzu.
Usando questi elementi di base avrei potuto raggiungere ben presto una buona
saluta e una forma mentale più lucida, meno lamentosa, avrei potuto rivedere la
vita con quegli occhiali macrobiotici di cui avevo sentito spesso parlare dal
mio Sensei René Levy.
Invece no.
Ho ancora aspettato.
Forse è
proprio vero che ognuno di noi deve trovare il fondo da grattare e poi può
pensare di risalire!
Non sono una
grande teorica, sì ho letto gli scritti di Ohsawa, ma alla fine sono uno di
quelle scolarette che spesso vanno a finire dietro la lavagna per indisciplina.
Mi succedeva anche nella realtà scolastica e questo si è ripetuto con la Macrobiotica.
Preferisco mettere le mani in pasta, mischiare dei cereali, macinarli per fare
una buona farina, cuocere delle verdure, piuttosto che STUDIARE.
D’altra
parte René ci ha sempre detto che la pratica senza la teoria è molto pericolosa,
e viceversa, sottolineo il viceversa, perché di teorici è pieno il mondo
macrobiotico!! Attenzione!
Quindi
diciamo che pur sapendo un po’ tutto, ho fatto finta di dimenticarmi tutto: ho
rimosso.
Poi è
arrivata lei, di nuovo nella mia vita.
Una telefonata,
delle foto, molto entusiasmo, quasi fastidioso in prima battuta. Che stupidi si
è, quando il cervello è annebbiato da troppo Yin e che persone saremmo se
fossimo, al contrario, un po’ più Yang, in equilibrio su queste due mani che si
prendono l’una con l’altra, che si aiutano!! Yin e Yang!!
“Facciamo
conferenze con Briac!” Continua. E lì, tutto un racconto che. per come stavo, mi ubriacava. “Poi adesso faccio una chat”. È lei, Myriam che parla, tornata
nella mia vita improvvisamente, tornata a ricordarmi chi potrei essere ancora. “La Macropentola, se vuoi ti inserisco!”
Ma sì
inseriamoci, tanto sarà l’ennesima cavolata che si fa pro Macrobiotica e che
nessuno se la fila.
Ancora il
mio pensiero yinizzato e negativo, strafottente e arrogante.
Nel giro di
pochissimi giorni quella chat è diventata un movimento: tanta gente interessata
seriamente!
Nel giro di
pochissimi giorni mi sono ritrovata davanti a un piatto di riso e a produrre
gomasio come se piovesse!!
E giorno
dopo giorno ho ripreso conoscenza.
Sì, è stato
proprio così: un risveglio! Più mangiavo cereale e più mi si schiarivano le
idee. Meno bevevo e più il mio intestino ha ricominciato a funzionare.
L’aria che
girava in tutto il mio corpo è sparita. L’acidità con lei!
Molti
diranno: “Eh sì, figurati, adesso con queste 4 cavolate…” Altri diranno: “Ah no,
io non riesco proprio a rinunciare al mio cappuccino con la brioche!”.
È vero non è
facile, soprattutto per chi, come me, ama le schifezze, perché di quello si
tratta. Si tratta di non volersi bene e volersi suicidare lentamente.
Lo so. L’ho
fatto e chissà forse ci ricadrò, non posso conoscere tutto quello che mi
accadrà e cosa ha in serbo per me la vita.
Adesso,
però, sto bene, sono libera, mi sento leggera, e mi stanno accadendo molte cose
belle!
La prima è
che gli amici, quelli veri, mi ricercano. Erano spariti!!!!
Adesso è
come se fossero attirati da tanta positività.
Sono felice.
So che qualsiasi cosa mi potrà accadere, ho questa bussola meravigliosa, che
non mi permetterà di stare male, che mi aiuterà nei momenti peggiori.
Avere questo
lungo periodo di sgarri è stato utile: adesso so con esattezza e precisione che
per me questa è la strada giusta.
Avere questo
pensiero è un grande conforto per il momento che stiamo vivendo.
In una
umanità alla deriva, la Macrobiotica è un faro nella nebbia, un appiglio saldo
nella tempesta, una luce in fondo al tunnel.
Provate a
fare Macrobiotica!
Provate seriamente con fiducia, con costanza e allegria.
Andate a
Cuisine et Santé!!
Non avete
idea di quante cose utili per il vostro bene, imparerete, in quell'isola felice!
Sono grata a
Myriam per avermi trascinato fuori dalle sabbie mobili dove mi ero
volontariamente infilata. Sono grata a tutto il gruppo della Macropentola,
senza di loro non ce l’avrei fatta: un aiuto importante farla insieme ad
altre persone, soprattutto quando si è deboli come me.
E certo,
grazie a tutti quelli che anche con il loro atteggiamento chiuso e contrario mi
hanno fatto riflettere e mi hanno portato a capire che sono sulla giusta strada.
Spero che
prima o poi riescano a venire pure loro.
Grazie!!! Ho
il cuore che trabocca di gioia e di libertà!
Grazie René! Grazie G.O.!!
Play Spades online for free with a bonus for new players
RispondiEliminaSpades 경상남도 출장샵 is a popular trick-taking 서울특별 출장안마 card 원주 출장마사지 game, normally played with a 남원 출장안마 standard 52-card deck. Spades is a partnership game, and the object is 창원 출장안마 to