mercoledì 31 marzo 2010

Cottura principali cereali

Riso:
in pentola a pressione
1 parte di riso
2 parti di acqua
sale q.b.
mettere acqua, riso e sale nella pentola,  fuoco vivo fino al fischio, mettere spargifiamma e abbassare al minimo il fuoco, 45 minuti di cottura, lasciarlo raffreddare un poco in pentola chiusa.

Miglio:
in pentola normale
1 parte di miglio
3 parti di acqua
sale q.b.
Portare a ebollizione l'acqua, metterci il miglio, riportare a bollore, mettere spargifiamma, abbassare fuoco al minimo, mettere coperchio e cuocere una ventina di munuti. E' pronto quando ha assorbito tutta l'acqua di cottura. Quando è cotto, non lasciarlo nella pentola.

Grano saraceno:
Stesse quantità e cottura del miglio

Polenta:
usare la farina precotta (quella pronta in 5 minuti)
1 parte di farina
5 parti di acqua
sale q.b.
Portare a ebollizione l'acqua e versare la farina, portare la fiamma al minimo e fare sobbollire girando, quando ha raggiunto una certa consistenza è pronta.

Cous cous:
1 parte di cous cous
2 parti di acqua
olio di sesamo q.b.
sale q.b.
Mettere il cous cous in una ciotola e versare un filo d'olio di sesamo, mescolare.
Portare a ebollizione l'acqua col sale, versare il cous cous, far riprendere il bollore, coprire col coperchio e spengere la fiamma. Lasciare riposare a pentola coperta per 15 minuti. Pronto

Crema di riso:
1 parte di farina di riso
5/6 parti di acqua (a seconda se la volete più o meno liquida)
sale q.b.
Mettere a bollire acqua col sale, versare a pioggia la farina e aiutarsi con una frusta, girando, per evitare grumi, riportare a ebollizione, sempre girando(lentamente), mettere la fiamma al minimo e lasciare bollire per un paio di minuti. Coprire col coperchio e lasciarla riposare tutta la notte.
Se si vuole mangiarla subito, deve bollire per 15 minuti, ma fatta la sera prima per il giorno dopo è più buona.

martedì 30 marzo 2010

Crema di mele

1 mela a testa ( golden, annurka, ecc)
1 pizzico di sale
Buccia di arancia grattugiata (o limone)

Si taglia la mela a spicchi molto sottili, mettiamo gli spicchi in una casseruola con fondo spesso, mettiamo il sale, copriamo col coperchio e mettiamo lo spargifiamma sul fuoco. Cuociamo a fuoco lento, stando molto attenti che la mela non bruci, per una mezzora. Le mele producono del liquido, ma se non vi sembra sufficiente si possono aggiungere un paio di cucchiai d'acqua. Dopo una ventina di minuti aggiungiamo la buccia d'arancia grattugiata e lasciamo cuocere ancora una decina di minuti.
A cottura ultimata mescoliamo il composto con una frusta: la mela diventerà cremosa.
Si lascia raffreddare e si serve in coppette aggiungendo granella di mandorle o di nocciole.

lunedì 29 marzo 2010

Grano saraceno in zuppa

Come si cuoce il grano saraceno:
3 parti di acqua
1 parte di saraceno
sale q.b.

Si mette sul fuoco l'acqua col sale e quando bolle si butta il sarceno, si fa tornare il bollore,si mette lo spargifiamma, si copre e si abbassa il fuoco al minimo. Il saraceno sarà pronto quando avrà assorbito lentamente tutta l'acqua, ci vogliono una ventina di minuti.

Adesso prepariamo la zuppa con:
1/2 porri a seconda di quanto sono grandi
1 mazzetto di rapanelli rossi
1  bicchiere di succo di carota
olio di sesamo
sale q.b.
Acqua 1 tazza a testa circa

In una pentola mettiamo l'acqua a bollire, così si scalderà mentre cuciniamo la verdura.
Tagliamo a rondelle fini il porro e i rapanelli rossi, li mettiamo in una pentola fonda sul fuoco senza nessun condimento, e giriamo per nn farli bruciare. La verdura perderà tutta la sua acqua, a quel punto un giro d'olio e un pizzico di sale, mescoliamo e aggiungiamo l'acqua bollente e il succo di carota. Riportiamo a ebollizione, abbassiamo il fuoco e lasciamo bollire lentamente per una decina di minuti.
Togliamo dal fuoco a aggiungiamo del tamari oppure il miso (mai le due cose insieme, se no saliamo troppo), infine il grano saraceno, che farà da pasta dentro questa zuppa veramente deliziosa.

domenica 28 marzo 2010

Zuppa di miso seconda versione

1 pezzetto di alga wakame
1 carota
1 cipolla
1 foglia cavolo cinese o di rape
1 cucchiaino di miso a testa
1 cipollina di quelle lunghe fresche
succo di zenzero, a piacere
1 tazza di acqua a testa

Ammollate l'alga wakame per 10 minuti e poi la tagliate finemente.
La carota tagliata a fiammifero
La cipolla a cubetti o mezzaluna
Il cavolo o le rape a striscioline
La cipollina fresca tagliata fine.
Si porta l'acqua a ebollizione, e si aggiunge l'alga, la cipolla, la carota e si lascia bollire per 1 minuto in modo che le verdure restino croccanti. Si aggiunge il cavolo o le rape, si abbassa la fiamma e si aggiunge il miso, già sciolto in un poco di acqua calda a parte.
Si lascia bollire per qualche minuto, poi spegnamo e aggiungiamo la cipollina cruda e lo zenzero.
Buona domenica!

sabato 27 marzo 2010

Torta di riso

Veramente buona e facilissima da fare, senza zucchero...stupenda!!!
Allora:

200 gr. riso semintegrale o dolce
200 ml. latte di soia (si può usare anche il latte di riso)
200 ml. di acqua
2 mele renette, ma vanno bene di qualsiasi tipo
80 gr. di mandorle
80 gr. di uvetta
1 arancia
1 cucchiaio raso di sale

Cuocere il riso nel latte, acqua e sale per 45 minuti. Nel frattempo ammollate l'uvetta, spellate le mandorle, tuffandole in acqua calda, fate le mele a tocchetti. Le mele le mettete a bagno del succo e della scorza di arancia, in maniera che prendano quell'aroma. Una volta cotto il riso, aggiungete uvetta, mandorle e mele, mescolate e lasciate riposare mentre il forno si scalda.
Il forno, appunto va acceso a 150°.
L'impasto col riso andrà in una tortiera unta, va livellato e fatto cuocere per 30 minuti.
Va servito freddo.

venerdì 26 marzo 2010

Riso saltato con verdure

Per questa ricetta vi serve il riso integrale bio già cotto(trovate la ricetta di come si cucina qui, nel blog)

Riso integrale bio, già cotto, diciamo 2 tazze
1 gambo di sedano
1cipolla
1 carota
Olio di sesamo
1 cucchiaio di Tamari (salsa di soia)
Acqua q.b.

Le verdure vanno tagliate a dadini,  le metterete in padella  come al solito a fuoco vivo e senza condimento le lasciate appassire, poi aggiungete l'olio, date un paio di girate e mettete anche il riso e poca acqua. Coprite la padella con coperchio e abbassate il fuoco al minimo, per 10 minuti circa. Chiaramente l'acqua deve ritirarsi. Aggiungete il tamari, e senza mescolare lasciate cuocere altri 5 minuti.
Tolta la pietanza dal fuoco potete mescolare e servire.
Potete farlo con tutte le verdure che vi vengono in mente, a questa ricetta potete aggiungere il mais, per esempio, al posto della carota mettere i rapanelli, insomma aguzzate l'ingegno e il risultato è garantito.

giovedì 25 marzo 2010

Zuppa di miso, versione 1

Questa è la ricetta della zuppa di miso che spesso troviamo anche nei ristoranti giapponesi..............

Cosa occorre (2 persone):
1 cipolla
1 carota
1 foglia di cavolo cappuccio
1 porro
prezzemolo
olio di sesamo q.b.
1 cucchiaio da minestra di miso
1 tazza a testa di acqua

Mettere a scaldare l'acqua, senza sale.
Si tagliano le verdure: a mezzaluna le carote, a rondelle fini il porro, a striscie la foglia di cavolo, a dadini fini la cipolla. Si mettono in pentola (usate una pentola fonda in maniera poi da poterci versare l'acqua) senza olio, e girandole le facciamo appassire, poi aggiungiamo l'olio.
A parte sciogliamo il miso in un po' di acqua.
Adesso aggiungiamo l'acqua alle verdure e lasciamo cuocere fino a che le verdure non sono tenere.
A fine cottura versateci il miso, sciolto precedentemente, e una spolverata di prezzemolo tritato.

mercoledì 24 marzo 2010

Chapati

3 parti di farina di grano saraceno
1 parte di gomasio
1 di acqua
Olio di sesamo
1 ciotola
1 teglia da forno con bordi bassi

Accendere forno a 180°.
Nella ciotola mettiamo la farina, il gomasio, l'acqua e un filo d'olio(mi raccomando pochissimo), impastiamo prima con una forchetta e poi anche a mano, fino a che riusciamo ad avere una pasta omogenea: il grano saraceno non contenendo glutine si amalgama peggio, potete tenere un po' d'acqua a portata di mano per inumidirvi appena le dita, casomai non riusciate a lavorarla bene. Con questo impasto facciamo dei grissini con un diametro di 1 cm/1,50cm, che poi tagliamo a rondelle alte un dito circa. Ungiamo la teglia e mettiamo questi biscottini in forno. Li cuociamo 7/8 minuti per lato, facendo ben attenzione che non si brucino, il tempo di cottura dipende molto dal tipo di forno che usate, grande, piccolo tipo fornetto, a gas o elettrico. Quindi la prima volta che li fate prestategli molta attenzione.
Questi deliziosi biscotti salati vanno bene per uno spuntino, da mettere in una zuppa, vi riscalderanno molto!

martedì 23 marzo 2010

Zuppe a go-go

Fare una zuppa è la cosa più facile al mondo, sopratutto se ci sono rimasti degli avanzi di verdure già cotte nel frigorifero. Mettiamo che abbiate cucinato i porri e la zucca come descritto qua e poi ve ne siano avanzati....al solito mettiamo sul fuoco la nostra pentola-casseruola con acqua, quanto basta, a seconda di quante persone abbiamo da sfamare, il sale, e aspettiamo che l'acqua prenda il bollore. Ci buttiamo la zucca e col minipimer la riduciamo liquida-liquida, una passata di zucca, insomma. Aggiungiamo i porri stufati e facciamo bollire per una decina di minuti. La zuppa è fatta, pronta per essere mangiata. E ci potreste aggiungere quello che vi pare sia come cereale a mo' di pastina(riso integrale avanzato, grano saraceno, miglio, galletta di riso, fiocchi di qualsiasi cereale, ecc) che verdura: dagli azuki al mais, passando per lenticchie e ceci, o qualche foglia di rucola, insomma aguzzate l'ingegno!
Quando la servite nel piatto aggiungete un po' di tamari, o anche del miso............(cos'è il miso? beh di questo ne parliamo un'altra volta).
Un poco di tutto, molta fantasia e non fare avanzare nulla nel frigo. Questa è una cucina dove la creatività viene sempre premiata, lo sperimentare porta sempre a piatti semplici, ma molto saporiti. E potete usare tutte le verdure di stagione, dal ravanello al finocchio, al cavolo di tutti i tipi, carote, cipolle...
Mettiamo il caso che in frigo non ci siano avanzi, che fare? Basta cucinare la verdura come avete letto nelle ricette di porri e zucca, cioè stufando in padella i primi e lessando la seconda, ma anche al vapore va benone.
Quando fate la verdura stufata, ricordate: prima a fuoco vivo senza condimento girando in maniera che non si attacchi alla padella, poi si aggiunge olio e sale, si mette al minimo il fuoco e non dimenticate lo spargifiamma, si copre la pentola. Ecco fatto! Domande?
Buon appetito!

lunedì 22 marzo 2010

Miglio al forno

Cosa serve:
1 parte di miglio
3 parti di acqua
zucca Okkaido
sale q.b.
olio sesamo q.b.
1 teglia da forno in acciaio

Pulire la zucca, togliendo buccia e semi, fatela a piccoli pezzi (quanta zucca? Il rapporto col cereale deve essere più o meno 30% verdura e 70% cereale). Mettete sul fuoco dell'acqua col un po' di sale e quando l'acqua bolle ci buttate la zucca. In 20 minuti circa la zucca sarà pronta.
Per il miglio: le 3 parti d'acqua col sale sul fuoco, quando bolle buttate il miglio, e quando l'ebollizione riprende, abbassate il fuoco al minimo e coprite la pentola. Il miglio sarà pronto, quando avrà assorbito tutta l'acqua (20 min. circa).
A questo punto ci serve una ciotola grande dove mischieremo verdura e cereale, prima mettiamo la zucca e la schiacciamo con una forchetta, poi aggiungiamo il miglio e mischiamo tutto insieme.
Accendiamo il forno a 180°.
Mettiamo il contenuto della ciotola in una teglia (acciaio, sempre meglio), che abbiamo preventivamente unto con un filo di olio di sesamo. Distribuiamo per bene tutto il composto e inforniamo.
Teniamo in forno il tutto fino a che non ha gratinato bene, condiamo con un goccio di tamari (salsa di soia) e a questo punto lo serviamo in tavola.
Leccatevi i baffi, è davvero gustoso!

domenica 21 marzo 2010

Cuisine et Santé


Oggi si saltano le ricette, bisogna variare sempre e comunque in tutte le cose, il tema rimane lo stesso: stare bene a 360°, cioè con noi medesimi, con gli altri, con il mondo in cui viviamo. Evviva!

Si saltano le ricette per andare a scoprire un posto che vi farà stare bene: Cuisine et Santé.

In Francia, mais oui, Vicino a Tolosa, in un paese molto accogliente che si chiama Saint Gaudens.

Perché andarci? Per conoscere un nuovo modo di vivere….accidenti, troppo impegnativo?

Anche no. Si va a Cuisine et Santé per differenti motivazioni ognuno ha la sua, c’è chi vuole dimagrire….ma non è neanche lontanamente uno dei soliti centri dove ti danno un bicchiere d’acqua e un grissino per una settimana. Ci va chi vuole risolvere problemi di salute….ma non ci sono dottori, o maghi, o terapeuti. Ci va chi vuole conoscere persone….ma non è un Club di cuori solitari. Ci va chi vuole imparare a cucinare…ma non si leggono manuali di haute cuisine e tantomeno si cucina l’abbacchio o il soufflé.

Insomma cosa cavolo è questo posto?

Una casa, molto accogliente, con un bel camino, con tante persone che hanno da raccontare la loro storia e tutte le storie sono appassionanti, delle belle camerette pulite, un bel giardino, molte cose da visitare: le chiese, le terme, i paesini caratteristici, i mercatini settimanali, il lago dove fare un bel bagno(d’estate), i Pirenei dove passeggiare.

Si impara a cucinare in maniera semplice e soprattutto sana.

Il luogo ideale per staccare da questa vita sempre in corsa verso non si sa bene che cosa. Passare 10 giorni là, è farsi un bellissimo regalo, una vacanza alternativa.

E’ aperto tutto l’anno, tranne una decina di giorni fra fine gennaio e i primi di febbraio.

Per conoscere un nuovo, ma antico punto di vista.

Ci si può andare sia in auto, e dall’Italia è un bellissimo viaggio. Oppure con l’aereo fino a Tolosa e poi il treno per St. Gaudens.

Lo consiglio caldamente, per tutti.

Il sito è : www.cuisine-et-sante.com

Trovate prezzi, descrizione, e come arrivarci. Bon voyage!

(nella foto: la cucina di Cuisine et Santé)

Dolce di mais

Oggi andiamo nel reparto dessert:

Occorrente:

1 parte di farina di mais precotta, cioè quella che cuoce in 5 minuti, biologica (bianca o gialla a scelta)

1 parte di scaglie di cocco

1 parte di farina di mandorle

uvetta passita q.b.

prugne secche q.b.

albicocche secche q.b.

Tutti gli ingredienti naturalmente bio.

5 parti di acqua

Teglia da forno preferibilmente in acciaio

Ammollate la frutta secca. Quando la frutta secca si è un po’ “ripresa” tagliate le prugne e le albicocche a pezzetti.

Accendere forno a 180°.

Mettete tutti gli ingredienti in una grande ciotola e mescolate bene tutto, farine e frutta insieme all’acqua.

Ungere la teglia con un filo di olio di sesamo e versare il contenuto della ciotola nella teglia medesima, distribuirlo e infornare.

1 h circa di cottura

Lasciare raffreddare e poi servire. Il giorno dopo il dolce è ancora più buono!!

giovedì 18 marzo 2010

Gomasio

Ovvero sesamo tostato

Cosa occorre:
Semi di sesamo
sale grosso integrale marino
una padella grande, mestolo di legno, cucchiaio di acciaio, suribachi (vedi foto), che è un mortaio.

Prima di tutto si tosta il sale grosso: è sufficiente metterlo nella padella a fuoco vivo e girarlo in maniera che perda tutta la sua umidità, è pronto quando diventa grigiastro. Lo togliete e lo mettete da parte in una ciotola.
A questo punto si prendono i semi di sesamo e si tostano nello stesso modo del sale, attenzione a non bruciarli. Vanno girati molto e ci si accorge se sono grigliati al punto giusto prendendone una cucchiaiata col cucchiaio d'acciaio, se svuotando il cucchiaio i semi rimangono ancora attaccati al medesimo, è necessario grigliarli ancora un pochino, se il cucchiaio una volta svuotato, rimane pulito i semini sono pronti. Riporre anche loro in una ciotola a parte.
E' il momento di prendere il suribachi, e ci mettiamo un cucchiaio da minestra raso di sale grigliato e un cucchiaio colmo di semini grigliati. Pestiamo tutto insieme. Quando abbiamo pestato bene il tutto, aggiungiamo 6 cucchiai da minestra colmi di semini e ricominciamo a pestare. Il gomasio è pronto quando si sono ben schiacciati tutti i semini, attenzione a non polverizzarli troppo.
Il gomasio può servirci per condimento sia sui cereali che sulle verdure, oppure un cucchiaino liscio ogni tanto, non può che fare bene

mercoledì 17 marzo 2010

Porri

Cucinare i porri:

Cercate di comprare i porri ancora con le radici (barbe)

Si usa tutto il porro anche la parte verde

Tagliare la parte bianca del porro, quella verde sfogliarla e lavarla foglia per foglia(di solito contiene molta terra), mantenere la parte bianca intera e sciacquarla così come è. Taglare la parte delle barbe, lavatela bene, togliendo tutta la terra.

La parte verde sfogliata e quella bianca, vanno tagliate fini per il senso del porro(verranno fuori delle rondelle), metterle in una padella (acciaio, meglio non usare le antiaderenti!) senza nessun condimento e a fuoco vivo, continuando a girare, in questo modo il porro perda tutta la sua acqua, quando è ben “appassito” aggiungere un filo d’olio(in macrobiotica si usa preferibilmente l’olio di sesamo) e il sale q.b., girare, mettere il fuoco al minimo, lo spargi fiamme sotto la pentola, coprire la pentola col suo coperchio e fate cuocere molto lentamente per una ventina di minuti. Con questo delizioso stufato si possono condire tutti i cereali, e/o fare una buona zuppa.

Per quanto riguarda le barbe, è sufficiente preparare una pastella di farina(grano o riso) e friggerle in olio di girasole, quando la pastella è dorata e croccante, le barbe sono pronte. Spruzzarle con tamari, et voilà. Ottimo come snack o antipasto.

Per una buona frittura e per non fare assorbire troppo olio alla pietanza è buona norma che l’olio sia ben caldo.

domenica 14 marzo 2010

Cucinare il riso (integrale biologico)

Ingredienti:

1 parte di riso integrale bio
2 parti di acqua
Un pizzico di sale
Pentola a pressione

Mettere sul fuoco l'acqua col sale nella pentola a pressione, portare a ebollizione e mettere il riso. Riportare a ebollizione e togliere la schiuma, con una schiumarola. Chiudere la pentola a pressione, lasciare andare a fuoco vivo fino al fischio, a quel punto mettere al minimo la fiamma e sotto la pentola lo spargifiamma. Lasciare cuocere 45 minuti.
Spegnere il fuoco e lasciare che raffreddi un poco(5/10 min) a pentola chiusa. A quel punto è pronto per essere servito con tamari(salsa di soia) e verdure. Buon appetito!

Tempesta

Tempesta in arrivo
Gli elementi
Sembrano ribellarsi
A un ordine prestabilito
Errore!
Gli elementi vivono la tempesta
come
Un proprio movimento naturale


Tempesta in arrivo
Il vento soffia forte
Piega gli alberi
Muove le chiome
Rivela all’albero
Infinita elasticità
Piegarsi agli eventi
Senza rompersi
Senza rinunciare all’innata fierezza
Di essere
Naturale
Pieno di movimento
Pieno di energia
Si scuote
Si innalza
Si abbatte

Sotto la furia del vento
Piega
I rami
Le fronde
Si piega
Ma non si spezza
Vive in una naturale pienezza
Affrontando gli eventi


Il vento soffia
Si insinua
Spalanca le finestre
Muove le acque
Gira in mulinelli
Si abbatte sul terreno
Si rialza
Percorre distanze
Veloce
Fresco
Potente
Libero
Porta con sé
Parole di violenta libertà
Incommensurabile forza

Sono io
Il vento
Mi insinuo
Mi abbatto
Mi alzo
Sono io
L’albero
Che si piega
Agli eventi
Che si rialza
Fiero
Cigola
Si percuote
Vive
Pieno di voglia
Di essere
Di vivere
Di farsi ammirare

La pioggia
Picchia sul suolo
Schizza
Crea pozzanghere
Fredda
Piena di calore
Vitale
Segue l’andamento
Nuvole
Vento
Tutto
Il tutto
Il niente
Il vuoto
La pace
La libertà
L’amore
La voglia
Il silenzio
Il sonno
Il ridestarsi
Ogni azione corrisponde a una reazione
Ogni cosa al suo posto
Ogni attimo da vivere
Ogni momento
Anche caos

Confusione
Libertà di averla
Freschezza di idee
Raggiungimento di scopi
Di obbiettivi
Vado dritta
Verso la meta
Quando la raggiungo
Mi spingo oltre
Oltre l’altro
Oltre la morte
Oltre l’infinito
Aldilà di tutto
Cose terrene
Vite passate
Vissute
Sprecate
In tutto questo
In tutto il mio essere
In tutto il mio microcosmo
In tutta me

Un battito
Un impulso
Una luce
Un riverbero
Una musica
Essere completo
Nudo
Nella semplicità
Chiarezza
Senza paure
Senza rete
Senza sensi
Di colpa
Con paure
Con stimoli
Con energia
Con amore

Un universo d’amore
Sprizza da tutti i pori
Una linfa vitale che sa di resina
Liquida
Concentrata
Considerare il mondo
Gli eventi
La vita
Esserne consapevoli
Fieri e pieni

Un sogno che si ripete
Io
Nell’angolo
Spaventata
Solo un sogno
Niente più
La paura va via
Si scioglie
Si lancia
Va lontana
Questo lascia spazio
Alla meraviglia
Allo stupore
Alla gioia
Alla vita
La mia fragilità
La mia forza
Lo ripeto

I difetti
Un percorso da affrontare
Nodo da sciogliere
Senza irrigidimenti
Senza silenzi

La musica mi porta
Mi accompagna
Pentagramma
Composizione
La mia vita
La mia forza
Il mio destino
Punto di partenza
Punto di arrivo
Punto e basta
Non basta mai
Ancora ancora e ancora

Un respiro
Poi l’altro
E di nuovo un altro
Ininterrotto
Profondo
Veloce
Sensuale
Rotto dal pianto
Impregnato
Di sorrisi
Risate

Respira ti prego
Respira
Senti gli odori
Il vento li porta
C’è un mare
Dentro
Fuori
Di me
Di tutti
Mare mosso
Un’onda dietro l’altra
Continuo movimento
Salire
Scendere
Vibrare
Contenere
Mollare
Cancellare tracce
Per farne di nuove
Concrete
Ma inevitabilmente diverse
Nuove ma vecchie
Conosciute amate odiate rimosse dimenticate marcate leggère

Un tango
Si muove
Nell’aria
Col suo ritmo di passione
Scandisce il tempo
Abbraccia la carne
L’afferra
La stringe
Ti vedo
Ti sento
Balliamo un tango
Passi precisi
Corpi che si sfiorano
Non si toccano mai
Regole
Puntuali
Che danno sicurezza

Il sole
Fa capolino fra le nuvole
Poi si nasconde
Di nuovo esce
Scalda
Come un abbraccio

Ti sento
Così infinitamente
Vulnerabile
Nudo
Di fronte a tutto
Silenzioso
Confuso
Vorrei darti
Quello che posso
Anche di più
Un abbraccio infinito
Caldo
Interminabile
Semplice
Affettuoso
Forte
Davanti al mondo
Alle sue strade
Districarti dal caos
Dal rumore
Dalla paura di vivere
Paura di morire

Il sole
Scalda lo stesso
La paura
Non porta da nessuna parte
Utilità
Pungolo
Aiuto a sconfinare
Oltre a tutto
Vita e morte

Non finisce qui
Non siamo allo stop
Avanti
Si progredisce
Ci si alza al mattino
Con la voglia
Ridere
Vivere
Correre
Un percorso
Salita
Discesa
In fila
Soli
Coppia
Gruppo
Percorso delineato
Intricato
Col rischio di perdersi
Di non ritrovarsi
Il rischio
la sua forza innata
La sua debolezza
Chiamami
Avvertimi
Sorvegliami
Riprendimi
Sollevami
Abbattimi


Nessuno
Tranne un merlo
Alla fine della tempesta
Saltella
Nel prato
Beccando qua e là
Svolazzando
Infinita e disarmante libertà

Vivo anche per questo
Osservare il merlo
Guardare il vento che soffia
Gli alberi che scuotono la chioma
La pioggia che batte
Il mare che mantiene
Eternamente
Il suo movimento
Vivo
Quando piango
Quando rido
Per fare l’amore

Esserci
Non perdermi questo spettacolo
Amarlo ancora di più
Accettando i suoi difetti
Amando i suoi difetti

In un mondo ci sono io
Io sono il mondo