venerdì 27 gennaio 2017

APPUNTAMENTO N. 28
PENSIERI IN “LIBERA USCITA”
Di Bruno Sangiovanni

Bonjour Mesdames & Messieurs,
benvenuti a questo nuovo Appuntamento. Mi sono riguardato gli ultimi Post di questo inizio 2017. Abbiamo dedicato abbastanza spazio alla questione delle 7 condizioni della salute, in generale e cercando di approfondire che cosa si intende per salute macrobiotica, nonché cosa sta alla base di questo. C’è una cosa tuttavia che vale la pena di riprendere e ricordare perché altrimenti rischiamo un grande malinteso mancando un pezzo fondamentale di tutta la storia. In sintesi: la buona salute (per quanto fondamentale) non è lo scopo ultimo del percorso. E’ il mezzo (decisivo certo) per arrivare allo sviluppo del Giudizio, della Coscienza, possibilmente sino al gradino ultimo che è il Giudizio Supremo, così lo chiama Ohsawa, che è  la comprensione dell’Ordine dell’Universo. La “catena” in sostanza è: alimentazione, salute, sviluppo della coscienza.  Detto ciò, proviamo a lasciar scorrere pensieri e considerazioni intorno a questo tema.

Prima di arrivare ad uno stato di buona salute, che succede? In sostanza e in pratica succede che se non stiamo bene siamo troppo impegnati e concentrati a cercare di risolvere i problemi e non siamo (non possiamo esserlo) per nulla disponibili a pensare più in grande, a considerare e valutare quale sguardo sul mondo e sulla vita possiamo avere.

IL SOGNO
Non siamo in grado cioè di avere ed esprimere dei sogni, o un sogno, e poi di come occuparcene, di come realizzarlo. Mentre invece noi tutti dovremmo avere dei sogni, almeno uno, importante. E voi? Avete un sogno? E se sì, quale è questo sogno?tout commence (ricordate?). Tuttavia, per il nostro appetito non solo di cibo (ma certo anche di quello), per il nostro bisogno di soddisfare desideri temporanei e effimeri, che vogliamo realizzare a tutti i costi, oppure anche per le carenze che dobbiamo compensare…questo sogno bellissimo noi lo trasformiamo in un brutto sogno, e a volte, ahimè, in un vero incubo.
Se per caso fosse il successo, la notorietà, il denaro, il potere, e cose del genere a tutti i costi…temo sareste fuori strada. Il sogno, il vero sogno, è un altro. E’ la vita stessa! La nostra vita è il nostro sogno! Una vita da vivere in armonia con l’Ordine dell’Universo, la cui comprensione è la più grande avventura individuale della vita intera. L’Ordine in cui tutto cambia sempre, si trasforma sempre, in cui ogni cosa finisce e ha un termine, ma proprio per questo inizia nuovamente, sempre. La vita è cambiamento, è un eterno inizio…

Diventa un incubo perché siamo bloccati e fermati nella ripetizione costante delle nostre abitudini, naturalmente anche delle peggiori, a partire da quelle alimentari. Come è possibile staccarsi da un buon caffè, come si fa mannaggia la miseria?! E dallo zucchero? E da un buon vino che non può non accompagnare una buona costata? E il nostro yogurt alle fragole tutte le mattine? E la brioche (questa è ancora più difficile)? E quante altre cose?! Potremmo stare qui mezzora ad elencarle. E vero, sono piacevoli, sono un piacere. Ma il punto è questo: Se si vive avendo il piacere come primo pensiero in testa, dobbiamo sapere che questo non va, non funziona e prima o poi si trasformerà nel suo opposto. L’ordine delle cose, la legge di causa-effetto, la Giustizia di cui abbiamo parlato, sono assoluti e imparziali. Non si può scappare!

Il sogno diventa un incubo esattamente per questa ragione, per il continuo rimanere attaccati alla ripetizione dei comportamenti, delle credenze che ci siamo costruiti. Alla fine tutto ciò ci inchioda e diventa un NON cambiamento…cioè l’opposto del senso stesso della vita, dell’Ordine dell’Universo come appena sopra abbiamo detto. Quando è così finiamo per passare il tempo camminando a lato della vita, perché il suo autentico senso, invece, è proprio il cambiamento. Detto nel nostro linguaggio (o meglio quello della saggezza millenaria dell’Estremo Oriente) si tratta di Yin che diventa Yang, di Yang che diventa Yin, Yin che attira Yang e Yang che attira Yin. In un gioco infinito ed eterno.

CAMBIARE
Ora…avanti, proviamo a scoprire le carte; vediamo un po’…chi vorrebbe cambiare qualche cosa? E cosa? Siamo sicuri di essere noi che vogliamo veramente, che siamo noi determinati veramente ad essere protagonisti e artefici di un nostro cambiamento? Oppure siamo in attesa che qualche cosa o qualcuno ci prenda per mano e ci porti qualche cambiamento? La seconda delle due significa spingere questa ricerca sempre più lontano, percorrendo una infinità di sentieri alla ricerca di qualche verità che ci indichi la via giusta da prendere. Ma le cose non funzionano così, prima ce ne rendiamo conto meglio sarà. La verità (quella autentica) è sempre molto ma molto più vicina, tremendamente più vicina e alla nostra portata più di quanto mai potremmo immaginare. E’ talmente semplice che non riusciamo a vederla.

La verità è che bisogna cambiare ciò che ci è più vicino; e cos’è che ci è così vicino? E’ la nostra sostanza, la nostra stessa materia, ciò di cui siamo fatti. La nostra forma, la nostra costituzione e condizione, fisiologica e biologica. Ritrovando il più possibile vicino quella pura e originale. Perché questo è ciò che abbiamo perso; abbiamo perso la memoria dell’importanza primaria e assoluta della legge biologica. Che riguarda non solo il fisico, ma anche la mente e anche lo spirito.

SPIRITUALITA’
Sì, anche lo spirito, pensiamoci un po’. Sempre più gente (così almeno dicono) si “occupa di spiritualità”, è alla ricerca della spiritualità, quante volte lo sentiamo e ne parliamo! Ah…la spiritualità! “Buongiorno, piacere…di cosa ti occupi? Mi occupo di spiritualità, il mese prossimo parto per l’India, in un ashram.

Voilà! Non che non si possa fare, per carità; ma è l’atteggiamento sottostante di ricerca che non funziona. C’è un enorme errore di comprensione in questo. Come mai? Il fatto è che noi, tutti, siamo già esseri spirituali, l’uomo è già spirituale, lo siamo dalla nascita…solo che ce ne siamo scordati. Dunque la questione non è andare alla ricerca della spiritualità e sperare che qualcuno ce la porti e ce la consegni. La faccenda semmai è: andare alla ricerca di cosa ci impedisce di trovare ed esprimere la nostra natura spirituale, che è innata. Il che fa una differenza sostanziale.

La parte invisibile, l’intelligenza, l’aspirazione, i sentimenti, la coscienza…lo spirito, non sono un nostro possedimento personale-privato, non è che ognuno ha il suo. La mia o la sua anima; ma no, l’anima non è nostra proprietà individuale. Tutte queste cose, tutte, esistono già, sono a disposizione di tutti e in ugual misura, e noi siamo immersi in tutto questo. A meno di non essere così arroganti (come in realtà siamo) da pensare che cose così immense, infinite ed eterne, possano alloggiare nel nostri microscopici cuori o cervelli.

Morale, noi siamo dei recettori, delle antenne, che captano e ricevono l’invisibile, con tutto ciò che contiene e rappresenta, e poi lo assorbono, e così l’invisibile entra e si fonde col visibile. Sicchè, alla fine, dove sta l’invisibile? Sta nel visibile che è la nostra materia, è parte di noi…ammesso di riceverlo però, ammesso cioè di riuscire a sintonizzarci sulle giuste lunghezze d’onda. Il punto è che il recettore per prendere le onde e le trasmissioni (proprio come un apparecchio radio) deve essere costruito e costituito da materiale di prima qualità, pulito, perfetto e possibilmente mantenuto in questa condizione nel corso di tutta la vita.

LA LEGGE BIOLOGICA
Ciò che dobbiamo capire, o meglio ritrovare, è dunque il ruolo e l’importanza della legge biologica della vita, dell’uomo. La legge biologica è questa. E’ creare sé stessi, creare la propria materia, la nostra sostanza. Noi possiamo farlo, anzi…solo noi possiamo farlo. Possiamo persino modificare il patrimonio ricevuto durante la fase embriologica, soprattutto da parte della madre. Se qualche cosa non va, noi possiamo sempre rifarci, possiamo modificare. Noi, e non altri per nostro conto! Ciò che dovremmo fare, l’atto in assoluto più elevato e quindi anche spiritualmente più elevato che dobbiamo fare in questa esistenza, è occuparci della nostra sostanza, mantenerci in buona condizione, fisica e mentale. In tre parole: in buona salute.

Ora, per trovare la vera risposta e capire cosa si intende veramente per legge biologica e in cosa consiste l’occuparsi della nostra materia, bisogna innanzitutto rispondere ad una domanda chiave. Che è: da dove viene l’uomo? La risposta è che l’uomo, come qualsiasi altro essere vivente, come qualsiasi animale (l’uomo è parte del regno animale) … viene dal suo cibo! Viene da ciò che mangia! Punto.

L’uomo viene dal suo cibo. E qual è il cibo dell’uomo, della specie umana?Ok, lo sappiamo, è il vegetale. Ma il discorso è più ampio e deve essere sviluppato. E qui ora lo spazio si è ristretto e diventerebbe troppo lungo per un solo Appuntamento. Ragion per cui, al solito, stay tuned. E per chi è interessato al prossimo appuntamento riprendiamo da qui e proseguiamo.

Alla prossima settimana.


sabato 21 gennaio 2017

APPUNTAMENTO N. 27
LA VITA SI RIFA’ CONTINUAMENTE (seconda puntata)
Di  Bruno Sangiovanni

Il tema è importante e interessante assai, giusto? Merita di essere in qualche modo ripreso in una sorta di seconda puntata (la prima era il Post N. 26).
    
Il titolo di uno dei più famosi libri di George Ohsawa è “Zen Macrobiotics – L’arte del Ringiovanimento e della Longevità”.
Il ringiovanimento non a caso è uno dei temi centrali dello studio, pratica e applicazione della macrobiotica. I segni di ringiovanimento, allora, sono la dimostrazione pratica dei risultati ottenuti. Abbiamo visto in puntate precedenti come la macrobiotica conduce ad una creazione-nascita di nuove cellule in misura superiore a quelle che muoiono…è la lotta della vita contro la morte. In natura tutto ha questa tendenza. Il punto è che se il numero delle cellule che muoiono è superiore a quelle che nascono, si va verso la senilità, si diventa vecchi. E durante la vecchiaia possono succedere svariate cose poco piacevoli, una di queste è perdere la memoria.

Se si pratica correttamente e assiduamente la macrobiotica, questo processo (cellule che muoiono-invecchiamento), si rallenta drasticamente; e in questo caso la parola drasticamente non è usata a casaccio. Lo confermano e lo testimoniano le centinaia e centinaia di casi direttamente e personalmente osservati dal sottoscritto nei tanti soggiorni a Cuisine et Santè. E’ questa capacità di invecchiare lentamente, o detto in altro modo di ringiovanire ogni giorno ogni ora e minuto, ciò che rende la macrobiotica interessante e  entusiasmante. Cosa che va infinitamente oltre il semplice traguardo della salute, oppure della risoluzione di una malattia.

La cosa ancor più interessante è che è possibile osservare i fenomeni di ringiovanimento perché li abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni, ogni giorno…è la vita stessa che si manifesta nei tessuti e in ciò che possiamo osservare. Tra le tante manifestazioni possibili (pelle, luminosità del viso, energia disponibile, allegria, buonumore, sonno riposato, attenzione, ecc.) uno dei più sorprendenti è quello dei capelli bianchi che ritornano scuri. Come è possibile questa cosa? Sembra un gioco di prestigio! Invece è assolutamente reale e possibile. Di nuovo confermo per osservazione diretta.
Se nella nostra alimentazione siamo portati a prendere cibi e bevande che producono molta acidità e quindi freddo interno, come lo zucchero (il miele ancora di più), i succhi di frutta, le bevande zuccherate, la frutta tropicale, yogurt, caffè, cioccolato…cioè tutto ciò che diluisce la concentrazione salina del sangue e installa il freddo (acidità =freddo), è questa acidità ed è questo freddo che sottrae calore vitale; e che fa diventare i capelli bianchi, cioè inerti. In poche parole, mancando il calore soprattutto nei distretti periferici (vedi cuoio capelluto), la vitalità si riduce e nei capelli ciò si manifesta con la perdita del loro colore naturale. Ma in tanti casi i capelli bianchi possono tornare scuri, e la gente rimane colpita da questa impressionante manifestazione di ringiovanimento. Chi non lo sarebbe.

Qual è il fattore che ha giocato un ruolo determinante? È il calore che è ritornato! Calore ritornato nel sangue che poi lo distribuisce dappertutto. Dunque al posto del freddo si è installato il calore. E cos’è che ha fatto tornare il calore? Prima di tutto l’arresto di tutti i cibi e bevande acidificanti e raffreddanti…e poi, il fattore chiave…il sale. Il sale marino naturale, in particolare quello dell’atlantico che contiene molto magnesio e che è molto Yang. E’ questa modifica della composizione del sangue, che si concentra, che ha prodotto questo riscaldamento nei tessuti che prima erano inerti a causa del freddo. Per la precisione del racconto, la prima parte del capo in cui si manifesta questa ripresa di colore è sempre la nuca (posteriore) che è il lato più Yang della testa, il primo a reagire.

Perché si modifichi qualche cosa all’esterno, dobbiamo cambiare qualche cosa all’interno. Prima e diretta conseguenza del Principio Unico Yin-Yang, in materia di fisiologia. In questo caso la modifica interna è l’eliminazione dell’acidificazione del terreno per l’apporto del sale marino Yang. Ma basta così poco? Buona domanda! Risposta: ebbene sì, basta così poco…ma…bisogna sapere come fare. Bisogna togliere (Yin estremo) e iniziare un regime macrobiotico accurato, non necessariamente particolarmente stretto, ma deve essere preciso, e non si può sgarrare. Cereali, verdure, qualche legume, insomma roba normale, masticare bene, usare regolarmente sale marino naturale in cottura, condire con tamari, miso nelle zuppe, e gomashio come condimento o durante il giorno. Niente di particolarmente speciale, ma bisogna conoscere, non si può improvvisare. Ecco perché la raccomandazione rimane sempre la stessa…se interessa capire, approfondire e praticare…l’indirizzo è Saint Gaudens (Francia) a Cuisine et Santè.

C’è un’altra considerazione Yin-Yang che spiega e racconta della faccenda capelli. La spiegazione è contenuta nella risposta ad una delle tipiche-ricorrenti domande che vengono poste, è una risposta che aiuta a comprendere il principio caldo-freddo / concentrazione-dilatazione. La domanda è: perché negli uomini di una certa età i capelli diventano bianchi, i peli del torace metà bianchi e metà scuri, e sulle gambe rimangono sempre scuri? Se conoscete oppure se avete seguito dall’inizio i vari Post, la risposta è facile, la conoscete già. E comunque la risposta è questa: perché il freddo è Yin e va in alto, il caldo è Yang e va in basso. Quindi nelle gambe c’è più calore (vitalità), meno nel torace, e meno ancora calore e vitalità in testa dove domina lo Yin; acidità, freddo, inerzia, capelli bianchi. Detto in altro modo: dove c’è più Yang-Calore c’è più vita e i peli rimangono scuri, dove c’è più Yin-Freddo c’è meno vita…i capelli diventano inerti e grigi. Le gambe sono Yang, il torace Yin-Yang, la testa Yin.

La vita si rifà continuamente…ma bisogna aiutarla, riscaldarla e non raffreddarla!

Rimanendo in tema di comportamento del nostro corpo, certo ci sono altri metodi e sistemi per farlo reagire, ma come dicevamo la volta scorsa (se non sbaglio), un trattamento, una terapia può risolvere e aiutare ad eliminare dei sintomi, ma la soluzione vera sta nell’andare alla causa profonda.

Un medicamento per esempio può costringe il sistema simpatico orto-para (Yin-Yang) a reagire. Fornisce cioè un surplus vitale che tuttavia è momentaneo e non affronta all’origine la causa della mancata reazione del sistema che è sempre, invariabilmente, originata da uno squilibrio delle due forze in gioco Yin e Yang. Questo vale per un medicamento chimico, naturale, omeopatico, per l’agopuntura, qualsiasi cosa che viene impiegata per risolvere un sintomo. Qual è il problema del medicamento, se non si tratta di urgenza, si intende! E’ che impedisce la funzione naturale di reazione dell’organismo, la blocca e anche la può deprimere…ed è qui che poi può diventare difficile la ricostruzione. Non si consente cioè al corpo di reagire da solo, con le sue forze, cosa che lo aiuterebbe a ritrovare la situazione generale di equilibri del sistema. Che a quel punto diventerebbe più stabile e duratura, semplicemente aiutandolo attraverso una rapida ricostruzione del sangue attraverso una corretta alimentazione.

Ad esempio, uno starnuto che a noi appare come un fenomeno del tutto insignificante, in realtà è un processo che vuole ricreare un nuovo stato di equilibro dell’organismo attraverso l’eliminazione di liquidi, anche se a noi sembrano pochi (in uno starnuto). Urinare è un altro segnale del medesimo processo di eliminazione di liquidi in eccesso. Perché quando fa freddo si urina più spesso? Perché i liquidi sono grandi conduttori di calore e di freddo. Se fa freddo e abbiamo molti liquidi il corpo deve affrontare un enorme lavoro per riscaldare internamente e mantenere la temperatura. Cerca di eliminare tutti i liquidi in eccesso per ridurre il lavoro. La stessa cosa avviene in estate, non attraverso le urine, ma attraverso la traspirazione. Alla fine dei conti si tratta sempre di riequilibrare il sistema di reazione, il quale a sua volta dipende dall’equilibrio del sangue, il quale a sua volta dipende dall’equilibrio della nostra alimentazione. Sembra che l’equazione non faccia una grinza.
Qual è l’alimento che meglio di qualunque altro risponde a questo requisito di equilibrio? E’ il cereale integrale! Perché è nel cereale integrale che si trova la miglior combinazione Yin-Yang che corrisponde a quella del nostro ambiente interno. Cotto naturalmente in acqua e sale marino naturale, e condito con tamari, gomashio. Il cereale è la miglior combinazione Yin-Yang perché ha una natura Yin trattandosi di alimento di origine vegetale, ma allo stesso tempo contiene un grande Yang di ottima qualità: è piccolo, concentrato, la sua pelle lo protegge persino dall’attacco di acidi e dunque si conserva perfettamente.

Se si vuole verificare come un perfetto equilibrio Yin-Yang sia assolutamente funzionale alle nostre necessità, si possono controllare i vari nutrienti (e le relative percentuali) contenuti nel riso integrale e confrontarle con le tabelle delle raccomandazioni alimentari delle organizzazioni mondiali medico-nutrizioniste (o come diavolo si chiamano): tot carboidrati, tot vitamine, tot proteine, tot sali minerali e grassi. Provare per chi non lo abbia mai fatto, interessante.

La vita si rifà continuamente, tutto avviene in questo momento. In francese si dice…Tout Commence.

A presto.



venerdì 13 gennaio 2017

APPUNTAMENTO N. 26
LA VITA SI RIFA’ CONTINUAMENTE
Di Bruno Sangiovanni

Se non c’è una vera conoscenza del cibo, dei suoi effetti sull’organismo e dunque della sua profonda relazione con la vita, si finisce sempre per cercare altre cose. Terapie, tecniche, che certo possono aiutare ma che (bisogna dirselo) non arrivano alla radice del problema e alla sua soluzione. La radice del problema non sta nei sintomi che le terapie e le tecniche tendono a risolvere (anche se ci aiutano), ma nella condizione dell’organismo nel suo complesso, del terreno, che è in qualche misura è degenerato. Per affrontare il problema alla radice, semplicemente bisogna cambiare alimentazione e in un certo senso impoverirla, dato che tutte le malattie vengono dall’eccesso di ricchezza del cibo.

Occorre cambiare e aiutare un nuovo movimento, una rigenerazione. In questo mondo tutto “si sta facendo in continuazione”, la stessa intera creazione è un movimento continuo, e così è per la nostra vita che si rifà continuamente. E’ importante avere questa idea perché ci aiuta a toglierci dalla fissità. Noi ci stiamo “facendo” ad ogni istante; è l’attività incessante delle particelle. René dice: "E’ con il cibo che voi nella vita assecondate la vostra personale creazione, è con il cibo che vi “create”. Per questo si dice che in questo mondo la materia è una illusione, come un sogno…perché nulla è stabile, nulla è statico, tutto si modifica in ogni istante. E’ la perenne attività Yin-Yang, mai a riposo, energia in perenne movimento e cambiamento. Qual è la relazione tra questo movimento della materia e il nostro corpo? Per esempio, la giovinezza è un movimento più rapido, poi man mano la materia umana si degrada e il movimento rallenta…ma nel vegetale (al contrario di altri alimenti) c’è sempre la freschezza, si rifà sempre, e ci aiuta a rifarci sempre. Questa è la differenza di fondo tra il cibo vegetale, vivo, fresco, carico di energia vitale e il cibo animale, morto, sempre sul filo della decomposizione. Questa è la differenza fondamentale, non occorrono tanti esperimenti di laboratorio per capirlo."

Lo stesso atomo non è una struttura statica, è un movimento, una attività. Dice Renè: "
E’ semplice! La vita si deve rifare continuamente!
L’alimentazione moderna invece è contraria alla creazione, che è concentrazione della sostanza (vedere la spirale dell’Ordine dell’Universo). In questo momento voi state costruendo il vostro corpo in base a quello che avete mangiato oggi, e vi state costruendo non solo perché state alimentando le vostre cellule ma anche perché i nutrienti entrano nel processo di costruzione delle cellule nuove che nascono per rimpiazzare (ad ogni secondo) quelle che muoiono.
La macrobiotica non guarisce tout court, la macrobiotica vi fa cambiare di stato!
La macrobiotica è per uscire da questa non comprensione dei meccanismi vitali, per uscire dal contrasto della dualità-rifiuto dell’antagonista; per capire che invece tutto è cambio di stato, tutto è una unione degli opposti. Se per esempio i nutrienti contenuti in mezzo chilo di riso (vivo), fossero esattamente gli stessi identici contenuti in un altro alimento (morto o conservato), pensate che sarebbe la stessa cosa mangiare uno o l’altro? Bisogna fare attenzione anche all’eccesso di analisi, di laboratorio, di tutto ciò che ci allontana da una comprensione intuitiva dell’Ordine dell’Universo. Bisogna fare attenzione alla bagarre della scienza e dei numeri…si discute tanto di nutrienti, di biochimica, cosa fa bene o male…ma poi non si fa attenzione e non si comprende la differenza tra un cibo vivo e fresco e uno denaturato, o raffinato, o conservato. Allora?!"

Se si inizia un processo di analisi, allora bisogna essere preparati ad andare molto lontano. E’ come se dicessimo (cosa ahimè affatto lontana dalla realtà), prendo questo alimento perché contiene il calcio, oppure quest’altro perché c’è il manganese, e questo per quest’altro, e via all’infinito; e così si arriva alla follia alimentare. Gli alimenti e il loro rapporto con la vita non hanno nulla a che fare con il laboratorio, e penso che questo sia così chiaro e intuitivo che non mi addentro in spiegazioni. Yin-Yang è sufficiente! Importanti sono altre cose, ad esempio la qualità dei cibi.
A cosa servono tutte queste analisi, tutta questa biochimica da laboratorio, se poi si va a comperare una farina di cereali che magari è ossidata o peggio che magari contiene dei conservanti chimici? Oppure se prendiamo una focaccia condita magari con un olio di origini sconosciute? Purtroppo è difficile essere consapevoli di quello che facciamo in questo ambito (non solo questo, d’accordo!). Facciamo un esempio, anche se particolare e specifico: le alghe. Quanti sanno che l’alga deve sempre essere accompagnata (e quindi anche cotta) con una buona dose di sale? Perché è il sale Yang che deve accompagnare e bilanciare lo iodio Yin delle alghe. Questo è quello che bisogna fare con l’alga. E’ questione di Yin-Yang. Se non si fa così e se per caso facessimo (a volte capita) un gran uso di alghe, la cosa potrebbe diventare molto poco opportuna. Il nostro corpo è ricordo del mare, dal quale veniamo; il nostro ambiente organico è come quello dell’acqua di mare, tant’è che la costante salina è la prima più importante legge biologica che ci riguarda. L’organismo è impegnato e lotta in ogni momento della giornata, in ogni secondo, per mantenere questa costante che è strettamente legata a quella termica. Sono queste le leggi che il corpo conosce. Non certo delle formule chimiche di cui non sa nulla. La temperatura interna deve stare tra i 36 e 37 gradi; più c’è concentrazione di sali minerali (Yang) più c’è calore. Mentre più il sodio è diluito, meno calore c’è. Costante salina, costante termica.

Sempre Renè dice: "Problemi alla tiroide? Non occupatevi della tiroide, occupatevi di ciò che sta intorno alla tiroide, al terreno, alla qualità del sangue. Perché se vi fissate su un problema specifico, ristretto, diventa difficile e si perdono di vista le questioni di fondo. Tornando al sale e allo iodio, lo iodio è Yin, le ghiandole endocrine (piccole, sempre in attività) sono Yang. La macrobiotica raccomanda di iniziare con 10 giorni di soli cereali integrali, accompagnati da sale marino naturale, miso, tamari, gomashio…tutti contengono sale. La macrobiotica raccomanda questo perché è così che potete comprendere da subito gli effetti basandovi sulla vostra osservazione personale e sui risultati ottenuti sull’intero vostro organismo. Se invece c’è  preoccupazione di un problema specifico-circostritto, allora si perde di vista l’ insieme e quindi la vostra vita nel suo insieme, perché di questo si tratta. Secondo il punto di vista macrobiotico, la cura non è occuparsi unicamente e strettamente di quello specifico problema-sintomo qualunque esso sia, perché la malattia è variabile (e volubile) ed ha una capacità di adattamento meravigliosa, cambia, si adatta, si modifica. Bisogna cercare di occuparsi, come prima cosa, dell’uomo e del suo terreno per renderlo invulnerabile all’attacco di qualsiasi malattia, di qualsiasi microbo, di qualsiasi infermità. Per la macrobiotica questo è il postulato di partenza."

Dal punto di vista Yin-Yang, gli alimenti che noi oggi prendiamo, al mattino, mezzogiorno e sera sono “estremi”; comportano alti livelli di tossicità, creano debolezze, oppure eccessiva concentrazione e calore, ecc. E’ arrestando questi alimenti estremi che si inizia il processo di pulizia e ricostruzione del terreno nel suo insieme.

Poi c'è la masticazione di cui non possiamo dimenticarci; masticare un po’ di cereali integrali spesso può essere molto più curativo di tanti medicamenti o terapie. Yin e Yang è osservazione di se stessi, urine, feci, sonno, attività, ecc., sono le osservazioni ordinarie che ognuno di noi può fare. Ed è per questo, come dicevamo negli ultimi Post, che le 7 condizioni della salute sono basate sull’osservazione dell’individuo nel suo comportamento; e non dei suoi singoli organi piuttosto di quello che dicono le analisi mediche. Per quanto tutto ciò possa apparire completamente anacronistico nella situazione medica di oggi, in realtà sono proprio le osservazioni su come si manifesta la nostra vita, che ci dicono in quale stato di salute realmente siamo. E se qualche cosa non va, bisogna ritornare alla necessità primaria dell’organismo attraverso il cibo che ad esso corrisponde, nella quantità che ad esso corrisponde.

E’ la semplicità di tutto che guida la nostra intuizione e il nostro giudizio. Vogliamo scorrere qualche esempio, veloce-veloce? Qualche piccolo flash (potrebbero essere centinaia)?

1, Chi ha una costituzione fragile e allo stesso tempo una vita esigente, può essere in difficoltà.
2, Il mal di testa, in generale è dilatazione della massa cerebrale, che preme sulla scatola cranica. Con la macrobiotica la dilatazione si arresta, il mal di testa passa.
3, La macrobiotica ci orienta e indirizza a liberarci dall’abitudine del bere eccessivo (se frittura, si beve tanto –  se salumi e formaggi, si beve tanto – se pizza, si beve tanto – se zucchero, si beve tanto – se carne, si beve tanto – e via). Se cereali e verdure…si beve solo quello che occorre.
4, Bisogna masticare per rinnovare i liquidi. Il gonfiore e la tensione dei tessuti è eccesso di liquidi, quando si riducono i liquidi i tessuti si rinserrano e ritornano tonici.
5, Perché c’è così tanta obesità oggi? E’ tutto il cibo espansivo che imprime una tremenda forza di dilatazione ai tessuti che si allargano, ma l’organismo non tollera il vuoto e deve trovare una sostanza per riempire i vuoti che si creano, così fabbrica acqua e gas per riempire.
6, Quando c’è un blocco affettivo in famiglia, il miglior modo di manifestare il disagio è rifiutare il cibo della madre (o del padre); se la persona viene lasciata da sola, ricomincia a mangiare. Quando si mangia del cibo che qualcuno ci da, in un certo senso si diventa quel qualcuno; se lo si rifiuta, si rifiuta quel qualcuno. La soluzione è cambiare luogo.
7, La gente è sostanzialmente “bloccata”; è la società dell’abbondanza che ci ha fatto bloccare e ci aliena dal movimento attraverso la dipendenza che si è creata e la conseguente paura della mancanza…è così che funziona. Più si è benestanti più c’è paura che qualcosa manchi.
8, Per liberarsi dalla paura della mancanza, dal comfort, dalla ricerca del piacere, dalla soddisfazione dei sensi, dalle comodità…la strada è una sola: bisogna fortificare la propria costituzione e condizione, affrontando sempre più difficoltà.
9, Yin è necessario a Yang, Yang è necessario a Yin, ma sono differenti ed è questo che bisogna sapere e accettare, e non dimenticare.
10, Uomo e donna hanno bisogno uno dell’altra, ma potete essere certi che si tratta di due mondi completamente diversi, come pochi altri. Sono antagonisti, ma in quanto tali complementari! E così dovrebbe girare il mondo, rendendo complementari queste diversità, questi opposti. Altro che uniformare i generi, che è il più grande insulto all’Ordine dell’Universo che sia possibile concepire.

Saluti. E grazie per la lettura. Alla prossima.                                     





domenica 8 gennaio 2017

APPUNTAMENTO  N. 25
RIFLESSIONI SULLE 7 CONDIZIONI DELLA SALUTE (ultimo post prima di Natale)
Di Bruno Sangiovanni

Buongiorno cari lettori di questi appuntamenti (ci siete ancora?). E tanti auguri per questo nuovo anno appena nato. Riprendiamo le nostre Chiacchierate, le nostre “Causeries”, come le chiamavano George Ohsawa e Renè Levy!

Di cosa parliamo oggi? Ci sarebbe da riflettere in effetti, dato che il mondo che ci circonda con i suoi vertiginosi cambiamenti (per la maggior parte francamente non esattamente per il meglio) e gli impegni quotidiani sempre più gravosi, non aiuta e invita tanto a dissertare dell’Ordine dell’Universo, di millenarie Filosofie Orientali e conseguenti riflessioni macrobiotiche.

Le questioni sono sempre più pressanti, di ordine sociale e macro, il contrario del percorso macrobiotico che è questione puramente individuale.
     
Detto in altre parole e molto più povere, a che servono queste causeries mentre intorno i problemi sono sempre più grandi e ipercomplessi? La tentazione di dire “lasciamo perdere” viene, inutile nasconderlo. Ma c’è un’altra considerazione, contraria, che chi mastica un po’ di queste cose non può non ricordare e tener conto, che è questa. Le questioni social-macro si possono modificare (forse) se ogni singolo componente di quella società/organizzazione riesce a modificare e migliorare la propria, singola, individuale identità/ situazione. Se ogni singola persona cioè riesce a migliorare. E’ l’insieme di tutti questi singoli e individuali progressi che può incidere sul risultato complessivo. La dove quel “migliorare” sta per comprendere e fare tutto quello che possiamo per mantenere o ritrovare la nostra salute fisica, alla quale si accompagna quella mentale e infine quella psicologica. Attraverso lo studio e la pratica della macrobiotica. Lo scopo della macrobiotica è esattamente questo. Utopistico? Si certo, sicuro che lo è! Ma è l’unica vera possibilità che abbiamo, individualmente e collettivamente! Ragion per cui, dobbiamo andare avanti e rimanere (nei limiti del possibile) fedeli a quello che ci è stato insegnato, alla solidità dei principi millenari trasmessi, alla pratica alimentare quotidiana, contro tutte le “sirene” che ogni giorno ci sussurrano qualche cosa di contrario.

Detto ciò, l’auspicio per il nuovo anno che viene è quello di ricordarsi dell’Odissea, di Ulisse, e di quando per non seguire il canto delle Sirene e abbandonare i suoi compagni, mise tappi alle orecchie di tutto l’equipaggio e lui si fece legare all’albero maestro della sua nave, volendo provare la forza di quel canto subdolo, senza soccombere.

Voilà l’introduzione al nuovo anno. Ora possiamo tornare a noi. Ho pensato che avremmo potuto incominciare con riflessioni in ordine sparso, senza un tema preciso da seguire. Per farlo, la cosa migliore è rifarsi agli appunti delle conferenze di Renè, cercando di mettere in fila qualche riflessione, pure senza una logica stretta. L’ultimo appuntamento, il 24 di dicembre, avevamo parlato della salute macrobiotica e delle cosiddette “sette condizioni della salute”. Prendo spunto da qui, da dove ci eravamo lasciati, e andiamo.

Lo sguardo macrobiotico sulla salute è differente da quello che osserva l’analisi medico-fisiologica. Dice Renè: E’ la verità che portiamo in noi che ci dice che non si può sbagliare senza un giorno doverne rendere conto. Per esempio, se abbiamo un dolore, questa è l’espressione della nostra individuale verità, cioè il non cercare ciò che è veramente importante per noi. Chiaro spero! E’ per questo che le sette condizioni della salute macrobiotica si basano sull’osservazione delle manifestazioni nella vita quotidiana e non da valori espressi da analisi, ecc. Se ho il mal di testa, il riflesso autentico macrobiotico è guardare a cosa ho mangiato.

La salute è strettamente legata alla nostra condizione organica generale, alla condizione di quello che chiamiamo il terreno. Si può cambiare il terreno? E in cosa consiste questo? Cambiare il terreno significa cambiare la composizione dei nostri fluidi, a partire da quello fondamentale, il sangue. Nel sangue si trovano i globuli rossi, i globuli bianchi e le piastrine, ma la parte principale è costituita dal plasma, il fluido che trasporta i nutrienti, i sali minerali. Lo studio della macrobiotica parte dalla comprensione dell’importanza del contenuto dei due sali minerali fondamentali per la vita dell’ambiente cellulare: il sodio e il potassio, che sono strettamente in relazione tra loro. Sodio e potassio sono parte di tutti gli organismi viventi, in una determinata relazione/rapporto tra loro, e questa comprensione è uno dei fondamenti su cui riposa la macrobiotica.

Siamo composti di miliardi e miliardi di cellule ricche di potassio al loro interno, cellule che a loro volta vivono in un ambiente (fluido extracellulare) ricco di sodio. Nel nostro ambiente il rapporto (medio) è di circa 5/7 parti di potassio per 1 di sodio. Se il potassio supera questa proporzione media rispetto al sodio, significa che abbiamo esagerato con alimenti ricchi di potassio; che è espansione, dilatazione, e freddo. Frutta, solanacee, tutto ciò che dilata e rinfresca. E’ per questo che nei libri di macrobiotica ci sono spesso delle tabelle che riportano l’indicazione del contenuto di sodio e potassio dei vari alimenti. Più il rapporto negli alimenti è simile a quello del nostro ambiente interno, più quell’alimento è equilibrato per noi. L’esempio più evidente di questo sono i cereali integrali il cui rapporto è praticamente identico a quello del nostro ambiente.

E’ per questo motivo che il sale è così importante nella macrobiotica; serve ad equilibrare il potassio, che dilatata e raffredda. Ecco perché è così importante mangiare cibo vegetale sempre accompagnato dal sale naturale (non raffinato) in cottura, dal Miso nelle zuppe, dal Tamari e dal Gomashio come condimenti. Questa è una nozione essenziale da conoscere e tener presente in tutte le diete di tipo vegetariano stretto…cosa che non sono sicuro sia così conosciuta, temo.

 La prima delle 7 condizioni della salute è “non essere mai stanchi” il che vuol dire sostanzialmente essere sempre in forma e disponibili ad affrontare al meglio impegni, imprevisti, ecc. Per essere così occorre essere tonici, concentrati. In Giappone dove tutta la cultura è impregnata dal Buddismo, tutta l’alimentazione era impostata e centrata sul vegetale. Mangiando quindi pochissima carne, il Giappone ha sempre usato il miso e il tamari (salsa di soia) per bilanciare la dieta assumendo un alimento ricco di sali minerali concentrati. Oggi temo le cose siano cambiate ma, di sicuro fino a non tanti anni fa milioni di Giapponesi iniziavano la giornata con la loro zuppa di miso. Oggi cappuccino e brioche sono arrivati sino al Sol Levante.

Il cibo animale è ricco di sali minerali, ma produce molte tossine che il corpo deve eliminare, sono le scorie azotate, acido urico, grassi saturi. Ed è per questo che un regime a base vegetale, accompagnato sempre dal sale nelle sue diverse forme, dal punto di vista dei benefici per l’organismo è nettamente superiore. Il sale è fondamentale anche quando si fa un regime stretto, in macrobiotica sostanzialmente equivale a un regime 100% cereali. Se si fa un regime stretto senza un corretto apporto di sale, miso, tamari, si rischia di indebolirsi, a volta anche di entrare in una condizione di tipo ipoglicemico. L’altra questione legata allo stato di tonicità e concentrazione riguarda la masticazione. Chi non mastica non approfitta completamente del cibo e dei suoi nutrienti che assume perché passano senza rilasciare completamente le loro proprietà. Masticare vuol dire approfittare della sostanza introdotta.

La fatica invece è eccesso di stoccaggio di materia che il corpo non riesce ad eliminare. Per smaltire sostanze difficili da eliminare bisogna diluire e bere parecchio, come quando si mangia una costata o una pizza. E bere parecchio non ci rende certo tonici e concentrati, al contrario, ci affatica. Gli idrati di carbonio hanno invece un legame profondo con in nostro corpo umano…tutti i vegetali contengono idrari di carbonio, i cereali in particolare. Il che dimostra la necessità e l’importanza di masticare i chicchi in bocca, dove avviene la dissociazione delle catene degli idrati di carbonio e quindi la loro prima digestione. Se i cereali non si masticano, si avranno ispessimenti e mucosità. La macrobiotica non va bene per la gente che non fa questo sforzo di masticare, di diluire in bocca. Noi abbiamo questo fermento (la ptialina) che è una virtù tutta umana, e dobbiamo utilizzarlo, la macrobiotica ci parla di questo e ci permette di utilizzarlo. La masticazione è sostanzialmente come la respirazione, è per arrivare ad uno stato di coscienza più elevato, per portarci in una condizione di felicità. E’ la perdita di coscienza infatti che ci rende infelici, perché agiamo senza essere realmente presenti a ciò che facciamo; se invece si fa qualche cosa in uno stato di coscienza, siamo presenti e felici. Masticare è questo, è essere presenti, è un allenamento ad essere presenti!

La religione è per sviluppare la coscienza attraverso il silenzio, la preghiera, anche la meditazione, ricevendo parole e insegnamenti spirituali. Ma il cibo e la masticazione sono il miglior momento per stabilire la coscienza. La ricerca è questione fisiologica, interiore, non può venire da fuori. La macrobiotica non è meditazione o comandamenti, è essere presenti a sé stessi. Se si è malati, in particolare, tutto dipende dalla masticazione, più grave la malattia, più bisogna masticare. La domanda ora è: come fare per trasformare questa cosa in un atto, un momento divertente…e non di costrizione? Buona domanda, bisogna cercare la risposta e possibilmente trovarla sperimentando.
Dice Renè: La macrobiotica non è ascetismo, la macrobiotica è intrinsecamente portata e rivolta verso la gioia e l’estroversione. Se entrate in un ristorante macrobiotico…aprite la porta e dite…ehilà!! Come va!! E la gente tutta seria vi guarda male…chiudete la porta e andatevene. Non hanno capito che il cibo è per avere più forza, più dinamismo, più impulso, più allegria! Ora ditemi, quante volte ci è capitata questa situazione? E quante volte non abbiamo chiuso la porta e ce ne siamo andati, dimostrando pure noi di non aver capito quasi nulla della macrobiotica? Rispondo per me: tante! Il che la dice lunga sul vero senso della macrobiotica, non compreso.

Il problema è che spesso chi arriva alla macrobiotica ha già cercato, sperimentato molte altre cose, altri percorsi, senza tanti successi, e c’è una sorta di disillusione. Troppa serietà, troppo prendersi sul serio e quindi alla fine…troppa arroganza! La vita non è essere bloccati, è il contrario, è essere sempre in movimento, affrontare difficoltà per trasformarle in felicità, trasformare la malattia in buona salute…Buddha lo diceva sempre: nella vita c’è una sola cosa certa, il cambiamento!

Dice Renè: Se si prende una influenza, questo vuol dire che già siamo affaticati, che c’è un sovraccarico. L’appetito, bisogna avere fame, molta fame, questo è bene…ma non sembra proprio che questa sia la condizione autentica dei nostri tempi, almeno qui in occidente…mangiamo forse perché abbiamo veramente molta fame? E’ la privazione di qualche cosa che sviluppa la fame e il desiderio vero, anche quello della vita. “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”…ehh…ma quello era altra cosa, non la baguette con nutella di oggi. Buon sonno, profondo, rapido per essere rigenerati rapidamente, in poche ore. 4/5 ore sono più che sufficienti, ma per questo occorre cambiare abitudini, mangiare poco la sera, soprattutto bere poco la sera, almeno 3 ore prima di coricarsi. Se si dormono 8/9/10 ore, questo vuol dire essere linfatici, troppi liquidi, troppi zuccheri.

La memoria, oggi la gente perde la memoria e con questo perde il senso della vita, la quale è come un film che va verso la fine…forte nell’infanzia…poi rallenta…poi si indebolisce. Non bisogna dimenticarsi dell’infanzia. Il buonumore, se si è in collera c’è acredine, non siamo in buona salute; l’acredine è il sapore rancido, quello dei grassi quando arrivano alla putrefazione, è un sapore molto pericoloso; nella macrobiotica questo sapore non si trova, perché non c’è la carne, non ci sono alimenti trattati chimicamente e gli antiossidanti sono contenuti nei vegetali. Buonumore è la gioia, la voglia di cantare! La rapidità, noi siamo sopraffatti dagli avvenimenti perché spesso non siamo rapidi nelle reazioni, è il sistema simpatico che sta perdendo questa qualità e vitalità. Le reazioni devono essere veloci, quelle fisiche al caldo, al freddo, anche quelle emotive. Anche le malattie si dovrebbero guarire rapidamente quando il sistema di reazione è in perfetta efficienza. Infine la Giustizia…la più alta delle condizioni della salute, la comprensione dell’Ordine dell’Universo!  Discorso lungo, ne abbiamo già parlato in vari appuntamenti precedenti; per chi vuole, vedere Appuntamento N. 24.

Auguri ancora. Buon 2017, possibilmente macrobiotico.