APPUNTAMENTO N.
28
PENSIERI IN “LIBERA USCITA”
Di
Bruno Sangiovanni
Bonjour Mesdames & Messieurs,
benvenuti a questo
nuovo Appuntamento. Mi sono riguardato gli ultimi Post di questo inizio 2017.
Abbiamo dedicato abbastanza spazio alla questione delle 7 condizioni della
salute, in generale e cercando di approfondire che cosa si intende per salute
macrobiotica, nonché cosa sta alla base di questo. C’è una cosa tuttavia che
vale la pena di riprendere e ricordare perché altrimenti rischiamo un grande
malinteso mancando un pezzo fondamentale di tutta la storia. In sintesi: la
buona salute (per quanto fondamentale) non è lo scopo ultimo del percorso. E’
il mezzo (decisivo certo) per arrivare allo sviluppo del Giudizio, della Coscienza,
possibilmente sino al gradino ultimo che è il Giudizio Supremo, così lo chiama
Ohsawa, che è la comprensione dell’Ordine
dell’Universo. La “catena” in sostanza è:
alimentazione, salute, sviluppo della coscienza. Detto ciò, proviamo a lasciar scorrere
pensieri e considerazioni intorno a questo tema.
Prima di arrivare ad uno stato di buona salute, che succede?
In sostanza e in pratica succede che se non stiamo bene siamo troppo impegnati
e concentrati a cercare di risolvere i problemi e non siamo (non possiamo
esserlo) per nulla disponibili a pensare più in grande, a considerare e
valutare quale sguardo sul mondo e sulla vita possiamo avere.
IL SOGNO
Non siamo in grado cioè di avere ed esprimere dei sogni, o un sogno,
e poi di come occuparcene, di come realizzarlo. Mentre invece noi tutti
dovremmo avere dei sogni, almeno uno, importante. E voi? Avete un sogno? E se
sì, quale è questo sogno?tout
commence (ricordate?). Tuttavia,
per il nostro appetito non solo di cibo (ma certo anche di quello), per il
nostro bisogno di soddisfare desideri temporanei e effimeri, che vogliamo
realizzare a tutti i costi, oppure anche per le carenze che dobbiamo
compensare…questo sogno bellissimo noi lo trasformiamo in un brutto sogno, e a
volte, ahimè, in un vero incubo.
Se per caso fosse il successo, la notorietà, il
denaro, il potere, e cose del genere a tutti i costi…temo sareste fuori strada.
Il sogno, il vero sogno, è un altro. E’ la vita stessa! La nostra vita è il
nostro sogno! Una vita da vivere in armonia con l’Ordine dell’Universo, la cui
comprensione è la più grande avventura individuale della vita intera. L’Ordine
in cui tutto cambia sempre, si trasforma sempre, in cui ogni cosa finisce e ha
un termine, ma proprio per questo inizia nuovamente, sempre. La vita è
cambiamento, è un eterno inizio…
Diventa un incubo perché siamo bloccati e fermati nella
ripetizione costante delle nostre abitudini, naturalmente anche delle peggiori,
a partire da quelle alimentari. Come è possibile staccarsi da un buon caffè,
come si fa mannaggia la miseria?! E dallo zucchero? E da un buon vino che non
può non accompagnare una buona costata? E il nostro yogurt alle fragole tutte
le mattine? E la brioche (questa è ancora più difficile)? E quante altre cose?!
Potremmo stare qui mezzora ad elencarle. E vero, sono piacevoli, sono un
piacere. Ma il punto è questo: Se si vive
avendo il piacere come primo pensiero in testa, dobbiamo sapere che questo non
va, non funziona e prima o poi si trasformerà nel suo opposto. L’ordine delle
cose, la legge di causa-effetto, la Giustizia di cui abbiamo parlato, sono
assoluti e imparziali. Non si può scappare!
Il sogno diventa un incubo esattamente per questa ragione,
per il continuo rimanere attaccati alla ripetizione dei comportamenti, delle
credenze che ci siamo costruiti. Alla fine tutto ciò ci inchioda e diventa un
NON cambiamento…cioè l’opposto del senso stesso della vita, dell’Ordine
dell’Universo come appena sopra abbiamo detto. Quando è così finiamo per
passare il tempo camminando a lato della vita, perché il suo autentico senso,
invece, è proprio il cambiamento. Detto nel nostro linguaggio (o meglio quello
della saggezza millenaria dell’Estremo Oriente) si tratta di Yin che diventa
Yang, di Yang che diventa Yin, Yin che attira Yang e Yang che attira Yin. In un
gioco infinito ed eterno.
CAMBIARE
Ora…avanti,
proviamo a scoprire le carte; vediamo un po’…chi vorrebbe cambiare qualche
cosa? E cosa? Siamo sicuri di essere noi che vogliamo veramente, che siamo noi
determinati veramente ad essere protagonisti e artefici di un nostro
cambiamento? Oppure siamo in attesa che qualche cosa o qualcuno ci prenda per
mano e ci porti qualche cambiamento? La seconda delle due significa spingere
questa ricerca sempre più lontano, percorrendo una infinità di sentieri alla
ricerca di qualche verità che ci indichi la via giusta da prendere. Ma le cose
non funzionano così, prima ce ne rendiamo conto meglio sarà. La verità (quella
autentica) è sempre molto ma molto più vicina, tremendamente più vicina e alla
nostra portata più di quanto mai potremmo immaginare. E’ talmente semplice che
non riusciamo a vederla.
La verità è che bisogna cambiare ciò che ci è più vicino; e
cos’è che ci è così vicino? E’ la nostra sostanza, la nostra stessa materia,
ciò di cui siamo fatti. La nostra forma, la nostra costituzione e condizione,
fisiologica e biologica. Ritrovando il più possibile vicino quella pura e
originale. Perché questo è ciò che abbiamo perso; abbiamo perso la memoria
dell’importanza primaria e assoluta della legge biologica. Che riguarda non
solo il fisico, ma anche la mente e anche lo spirito.
SPIRITUALITA’
Sì,
anche lo spirito, pensiamoci un po’. Sempre più gente (così almeno dicono) si
“occupa di spiritualità”, è alla ricerca della spiritualità, quante volte lo sentiamo
e ne parliamo! Ah…la spiritualità! “Buongiorno,
piacere…di cosa ti occupi? Mi occupo di spiritualità, il mese prossimo parto
per l’India, in un ashram.
La parte invisibile, l’intelligenza, l’aspirazione, i sentimenti,
la coscienza…lo spirito, non sono un nostro possedimento personale-privato, non
è che ognuno ha il suo. La mia o la sua anima; ma no, l’anima non è nostra
proprietà individuale. Tutte queste cose, tutte, esistono già, sono a
disposizione di tutti e in ugual misura, e noi siamo immersi in tutto questo. A
meno di non essere così arroganti (come in realtà siamo) da pensare che cose
così immense, infinite ed eterne, possano alloggiare nel nostri microscopici
cuori o cervelli.
Morale, noi siamo dei recettori, delle antenne, che captano
e ricevono l’invisibile, con tutto ciò che contiene e rappresenta, e poi lo
assorbono, e così l’invisibile entra e si fonde col visibile. Sicchè, alla
fine, dove sta l’invisibile? Sta nel visibile che è la nostra materia, è parte
di noi…ammesso di riceverlo però, ammesso cioè di riuscire a sintonizzarci
sulle giuste lunghezze d’onda. Il punto è che il recettore per prendere le onde
e le trasmissioni (proprio come un apparecchio radio) deve essere costruito e
costituito da materiale di prima qualità, pulito, perfetto e possibilmente
mantenuto in questa condizione nel corso di tutta la vita.
LA LEGGE BIOLOGICA
Ciò
che dobbiamo capire, o meglio ritrovare, è dunque il ruolo e l’importanza della
legge biologica della vita, dell’uomo. La legge biologica è questa. E’ creare sé stessi, creare la propria
materia, la nostra sostanza. Noi
possiamo farlo, anzi…solo noi possiamo farlo. Possiamo persino modificare il
patrimonio ricevuto durante la fase embriologica, soprattutto da parte della
madre. Se qualche cosa non va, noi possiamo sempre rifarci, possiamo
modificare. Noi, e non altri per nostro conto! Ciò che dovremmo fare, l’atto in assoluto più elevato e quindi anche
spiritualmente più elevato che dobbiamo fare in questa esistenza, è occuparci
della nostra sostanza, mantenerci in buona condizione, fisica e mentale. In tre
parole: in buona salute.
Ora, per trovare la vera risposta e capire cosa si intende
veramente per legge biologica e in cosa consiste l’occuparsi della nostra
materia, bisogna innanzitutto rispondere ad una domanda chiave. Che è: da dove viene l’uomo? La risposta è che
l’uomo, come qualsiasi altro essere vivente, come qualsiasi animale (l’uomo è
parte del regno animale) … viene dal suo cibo! Viene da ciò che mangia! Punto.
L’uomo viene dal suo cibo. E qual è il cibo dell’uomo, della
specie umana?Ok, lo
sappiamo, è il vegetale. Ma il discorso è più ampio e deve essere sviluppato. E
qui ora lo spazio si è ristretto e diventerebbe troppo lungo per un solo
Appuntamento. Ragion per cui, al solito, stay
tuned. E per chi è interessato al prossimo appuntamento riprendiamo da qui
e proseguiamo.
Alla prossima settimana.