venerdì 27 gennaio 2017

APPUNTAMENTO N. 28
PENSIERI IN “LIBERA USCITA”
Di Bruno Sangiovanni

Bonjour Mesdames & Messieurs,
benvenuti a questo nuovo Appuntamento. Mi sono riguardato gli ultimi Post di questo inizio 2017. Abbiamo dedicato abbastanza spazio alla questione delle 7 condizioni della salute, in generale e cercando di approfondire che cosa si intende per salute macrobiotica, nonché cosa sta alla base di questo. C’è una cosa tuttavia che vale la pena di riprendere e ricordare perché altrimenti rischiamo un grande malinteso mancando un pezzo fondamentale di tutta la storia. In sintesi: la buona salute (per quanto fondamentale) non è lo scopo ultimo del percorso. E’ il mezzo (decisivo certo) per arrivare allo sviluppo del Giudizio, della Coscienza, possibilmente sino al gradino ultimo che è il Giudizio Supremo, così lo chiama Ohsawa, che è  la comprensione dell’Ordine dell’Universo. La “catena” in sostanza è: alimentazione, salute, sviluppo della coscienza.  Detto ciò, proviamo a lasciar scorrere pensieri e considerazioni intorno a questo tema.

Prima di arrivare ad uno stato di buona salute, che succede? In sostanza e in pratica succede che se non stiamo bene siamo troppo impegnati e concentrati a cercare di risolvere i problemi e non siamo (non possiamo esserlo) per nulla disponibili a pensare più in grande, a considerare e valutare quale sguardo sul mondo e sulla vita possiamo avere.

IL SOGNO
Non siamo in grado cioè di avere ed esprimere dei sogni, o un sogno, e poi di come occuparcene, di come realizzarlo. Mentre invece noi tutti dovremmo avere dei sogni, almeno uno, importante. E voi? Avete un sogno? E se sì, quale è questo sogno?tout commence (ricordate?). Tuttavia, per il nostro appetito non solo di cibo (ma certo anche di quello), per il nostro bisogno di soddisfare desideri temporanei e effimeri, che vogliamo realizzare a tutti i costi, oppure anche per le carenze che dobbiamo compensare…questo sogno bellissimo noi lo trasformiamo in un brutto sogno, e a volte, ahimè, in un vero incubo.
Se per caso fosse il successo, la notorietà, il denaro, il potere, e cose del genere a tutti i costi…temo sareste fuori strada. Il sogno, il vero sogno, è un altro. E’ la vita stessa! La nostra vita è il nostro sogno! Una vita da vivere in armonia con l’Ordine dell’Universo, la cui comprensione è la più grande avventura individuale della vita intera. L’Ordine in cui tutto cambia sempre, si trasforma sempre, in cui ogni cosa finisce e ha un termine, ma proprio per questo inizia nuovamente, sempre. La vita è cambiamento, è un eterno inizio…

Diventa un incubo perché siamo bloccati e fermati nella ripetizione costante delle nostre abitudini, naturalmente anche delle peggiori, a partire da quelle alimentari. Come è possibile staccarsi da un buon caffè, come si fa mannaggia la miseria?! E dallo zucchero? E da un buon vino che non può non accompagnare una buona costata? E il nostro yogurt alle fragole tutte le mattine? E la brioche (questa è ancora più difficile)? E quante altre cose?! Potremmo stare qui mezzora ad elencarle. E vero, sono piacevoli, sono un piacere. Ma il punto è questo: Se si vive avendo il piacere come primo pensiero in testa, dobbiamo sapere che questo non va, non funziona e prima o poi si trasformerà nel suo opposto. L’ordine delle cose, la legge di causa-effetto, la Giustizia di cui abbiamo parlato, sono assoluti e imparziali. Non si può scappare!

Il sogno diventa un incubo esattamente per questa ragione, per il continuo rimanere attaccati alla ripetizione dei comportamenti, delle credenze che ci siamo costruiti. Alla fine tutto ciò ci inchioda e diventa un NON cambiamento…cioè l’opposto del senso stesso della vita, dell’Ordine dell’Universo come appena sopra abbiamo detto. Quando è così finiamo per passare il tempo camminando a lato della vita, perché il suo autentico senso, invece, è proprio il cambiamento. Detto nel nostro linguaggio (o meglio quello della saggezza millenaria dell’Estremo Oriente) si tratta di Yin che diventa Yang, di Yang che diventa Yin, Yin che attira Yang e Yang che attira Yin. In un gioco infinito ed eterno.

CAMBIARE
Ora…avanti, proviamo a scoprire le carte; vediamo un po’…chi vorrebbe cambiare qualche cosa? E cosa? Siamo sicuri di essere noi che vogliamo veramente, che siamo noi determinati veramente ad essere protagonisti e artefici di un nostro cambiamento? Oppure siamo in attesa che qualche cosa o qualcuno ci prenda per mano e ci porti qualche cambiamento? La seconda delle due significa spingere questa ricerca sempre più lontano, percorrendo una infinità di sentieri alla ricerca di qualche verità che ci indichi la via giusta da prendere. Ma le cose non funzionano così, prima ce ne rendiamo conto meglio sarà. La verità (quella autentica) è sempre molto ma molto più vicina, tremendamente più vicina e alla nostra portata più di quanto mai potremmo immaginare. E’ talmente semplice che non riusciamo a vederla.

La verità è che bisogna cambiare ciò che ci è più vicino; e cos’è che ci è così vicino? E’ la nostra sostanza, la nostra stessa materia, ciò di cui siamo fatti. La nostra forma, la nostra costituzione e condizione, fisiologica e biologica. Ritrovando il più possibile vicino quella pura e originale. Perché questo è ciò che abbiamo perso; abbiamo perso la memoria dell’importanza primaria e assoluta della legge biologica. Che riguarda non solo il fisico, ma anche la mente e anche lo spirito.

SPIRITUALITA’
Sì, anche lo spirito, pensiamoci un po’. Sempre più gente (così almeno dicono) si “occupa di spiritualità”, è alla ricerca della spiritualità, quante volte lo sentiamo e ne parliamo! Ah…la spiritualità! “Buongiorno, piacere…di cosa ti occupi? Mi occupo di spiritualità, il mese prossimo parto per l’India, in un ashram.

Voilà! Non che non si possa fare, per carità; ma è l’atteggiamento sottostante di ricerca che non funziona. C’è un enorme errore di comprensione in questo. Come mai? Il fatto è che noi, tutti, siamo già esseri spirituali, l’uomo è già spirituale, lo siamo dalla nascita…solo che ce ne siamo scordati. Dunque la questione non è andare alla ricerca della spiritualità e sperare che qualcuno ce la porti e ce la consegni. La faccenda semmai è: andare alla ricerca di cosa ci impedisce di trovare ed esprimere la nostra natura spirituale, che è innata. Il che fa una differenza sostanziale.

La parte invisibile, l’intelligenza, l’aspirazione, i sentimenti, la coscienza…lo spirito, non sono un nostro possedimento personale-privato, non è che ognuno ha il suo. La mia o la sua anima; ma no, l’anima non è nostra proprietà individuale. Tutte queste cose, tutte, esistono già, sono a disposizione di tutti e in ugual misura, e noi siamo immersi in tutto questo. A meno di non essere così arroganti (come in realtà siamo) da pensare che cose così immense, infinite ed eterne, possano alloggiare nel nostri microscopici cuori o cervelli.

Morale, noi siamo dei recettori, delle antenne, che captano e ricevono l’invisibile, con tutto ciò che contiene e rappresenta, e poi lo assorbono, e così l’invisibile entra e si fonde col visibile. Sicchè, alla fine, dove sta l’invisibile? Sta nel visibile che è la nostra materia, è parte di noi…ammesso di riceverlo però, ammesso cioè di riuscire a sintonizzarci sulle giuste lunghezze d’onda. Il punto è che il recettore per prendere le onde e le trasmissioni (proprio come un apparecchio radio) deve essere costruito e costituito da materiale di prima qualità, pulito, perfetto e possibilmente mantenuto in questa condizione nel corso di tutta la vita.

LA LEGGE BIOLOGICA
Ciò che dobbiamo capire, o meglio ritrovare, è dunque il ruolo e l’importanza della legge biologica della vita, dell’uomo. La legge biologica è questa. E’ creare sé stessi, creare la propria materia, la nostra sostanza. Noi possiamo farlo, anzi…solo noi possiamo farlo. Possiamo persino modificare il patrimonio ricevuto durante la fase embriologica, soprattutto da parte della madre. Se qualche cosa non va, noi possiamo sempre rifarci, possiamo modificare. Noi, e non altri per nostro conto! Ciò che dovremmo fare, l’atto in assoluto più elevato e quindi anche spiritualmente più elevato che dobbiamo fare in questa esistenza, è occuparci della nostra sostanza, mantenerci in buona condizione, fisica e mentale. In tre parole: in buona salute.

Ora, per trovare la vera risposta e capire cosa si intende veramente per legge biologica e in cosa consiste l’occuparsi della nostra materia, bisogna innanzitutto rispondere ad una domanda chiave. Che è: da dove viene l’uomo? La risposta è che l’uomo, come qualsiasi altro essere vivente, come qualsiasi animale (l’uomo è parte del regno animale) … viene dal suo cibo! Viene da ciò che mangia! Punto.

L’uomo viene dal suo cibo. E qual è il cibo dell’uomo, della specie umana?Ok, lo sappiamo, è il vegetale. Ma il discorso è più ampio e deve essere sviluppato. E qui ora lo spazio si è ristretto e diventerebbe troppo lungo per un solo Appuntamento. Ragion per cui, al solito, stay tuned. E per chi è interessato al prossimo appuntamento riprendiamo da qui e proseguiamo.

Alla prossima settimana.


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