martedì 14 febbraio 2017

APPUNTAMENTO N.29
L’UOMO VIENE DAL SUO CIBO (Seguito del Post precedente N. 28)
Di Bruno Sangiovanni

Questo Post è strettamente collegato al precedente (Pensieri In Libera Uscita), nel quale siamo partiti dalla visione macrobiotica sulla spiritualità, per arrivare alla fine alla legge biologica. Se qualcuno non lo avesse visto, consiglio di spendere 5, massimo 10 minuti (tanto è il tempo necessario) per rileggere il Post N. 28, perché è veramente il punto di partenza di questo di oggi. Pensieri in libera uscita, vero, ma di contenuto importante per comprendere lo spirito macrobiotico.

La settimana scorsa concludevamo con una affermazione-risposta ad una domanda filosofica, ma anche biologica: da dove viene l’uomo? La risposta è che l’uomo, come qualsiasi altro essere vivente, viene dal suo cibo! Viene da ciò che mangia! Punto.

L’UOMO VIENE DAL SUO CIBO
E’ così: gli esseri viventi, gli animali, tutti vengono dal loro cibo. Così l’essere umano. E quale è allora il cibo dell’uomo? Il mondo dei vegetali! Tutti gli animali (l’uomo è parte del regno animale) dipendono dai vegetali, anche i carnivori in realtà dato che mangiano solamente animali che si nutrono di vegetali. Il motivo biologico è che solo il vegetale può assorbire e assimilare sostanze inorganiche e trasformarle in materia organica (proteine, carboidrati, grassi). A loro volta gli animali trasformano queste sostanze nella materia che costruisce la loro fisiologia e la loro energia (calore). E allora, da dove viene il vegetale? Quale è la sua origine?
La sua origine è la terra, la madre terra!
                                     
La terra incorpora tutti gli elementi chimici e anche acqua, luce, calore, ed è da questa combinazione che viene il vegetale. Quale è l’origine della terra, degli elementi? E’ il mondo preatomico delle particelle, gli elettroni, protoni, neutroni, neutrini, ecc. E questi ultimi allora, da dove provengono? Le particelle sub-atomiche sono in realtà la prima forma di cristallizzazione dell’energia. E qui arriviamo al punto fondante di tutto il pensiero orientale; è infatti a partire da qui che la Filosofia e la Scienza dell’Estremo Oriente struttura il suo pensiero. Quale è l’origine dell’energia, del magnetismo? Dice Ohsawa: l’energia è prodotta da una polarità dinamica; il movimento creato da due poli antagonisti e complementari che interagiscono incessantemente tra loro. Yin e Yang producono l’energia.
E infine allora…da dove provengono Yin e Yang?
Due non può che provenire da Uno. L’infinito, l’eterna e assoluta Unità. L’Universo Infinito. Dio, il Settimo Cielo. Se noi partiamo dall’Unità e scendiamo verso il basso fino all’uomo, questa è la storia della genesi. La storia dell’origine dell’uomo. In sintesi:

1 L’Unità si manifesta attraverso la separazione
2 Si generano i due poli Yin e Yang, origine del magnetismo
3 E’ la polarità Yin-Yang che a questo punto regola il mondo della materia
4 L’interazione incessante tra i due poli da origine all’energia
5 Dall’energia nasce il mondo preatomico delle particelle
6 Poi quello della materia; prima inorganica, poi organica
7 La materia organica in vegetale, poi animale, e quindi uomo

Lungo il corso dell’evoluzione quindi, l’animale e con lui l’uomo, rappresenta ed è la trasformazione del vegetale. Il cibo dell’uomo è il vegetale; ed è con il vegetale che si è evoluto. In particolare con un ben preciso tipo di vegetale, quello che più di tutti corrisponde alla sua natura umana. L’uomo, tra la specie animale, è quello più concentrato, attivo, dinamico, e ciò è dovuto al fatto che il suo sangue è quello più concentrato e più attivo.  Il cibo dell’uomo, quello di elezione, è il cereale. E’ il cereale infatti il vegetale più concentrato di tutti gli altri.

IL CIBO DELL’UOMO
L’uomo viene dal vegetale e questo ci viene chiarito ancora di più comprendendo che la legge biologica è anche la legge di trasmutazione. Dice Ohsawa: “La vita dell’uomo (come quella degli animali) si costruisce attraverso un processo di trasformazione di alimenti a base di clorofilla-verde che viene trasmutata in emoglobina-rossa. Tutto il processo di formazione della vita animale è un’opera di trasmutazione di sostanza vegetale verde (Yin) in un’altra sostanza più concentrata rossa (Yang)”.

Tanto è vero che tutto ciò che il corpo non riesce a trasformare in sostanza rossa, viene eliminato ed espulso. Le feci e l’urina sono infatti di colore giallo, più o meno intenso.

Ora, per avere conferma e rassicurarci su tutto questo, ci sono tanti modi di considerare e valutare il cibo; c’è la biochimica, ci sono le credenze, le teorie, superstizioni, generalizzazioni che partono dalle esperienze personali, e pure le raccomandazioni ufficiali da parte delle autorità competenti. Nessuna di queste però si rifà ad un Principio Universale a cui sempre ci si può riferire. E’ questa la differenza centrale tra l’approccio macrobiotico e gli altri in materia di alimentazione. Per avere conferma di ciò, e comprendere la bontà delle affermazioni circa il cibo dell’uomo, non c’è niente di meglio che una osservazione panoramica, macroscopica. Che di nuovo si rifà alla evoluzione così come osservata dalla cosmologia dell’Estremo Oriente, che riconosce come l’evoluzione della specie procede di pari passo con l’evoluzione della loro alimentazione. Ne abbiamo già parlato in uno dei primi Post, ma vale la pena di riassumere qui velocemente. Il principio è questo: esiste un cibo per ogni specie, dunque esiste un cibo anche per la specie umana. Sono le sette tappe dell’alimentazione:

1 Terra per i vermi
2 Acqua per i pesci
3 Erba per gli erbivori
4 Carne per i carnivori
5 Frutta per le scimmie
6 Cereali per l’uomo
7 Nutrimento dell'anima                                                                                                                                        
DIVERSITA’ DELLA MACROBIOTICA
Noi abbiamo perso memoria delle nostre origini, del processo di creazione, dell’evoluzione, in una parola: da dove veniamo. E del ruolo del cibo in tutto il processo. E’ per questo fondamentale motivo che ci troviamo in difficoltà, che siamo sempre alla ricerca continua di soluzioni, tecniche, terapie, di tutti i tipi e generi per risolvere problemi che invece vengono da un'altra causa. La causa sta in una alimentazione (protratta e ripetuta nel tempo) non solo non adeguata, ma spesso, molto spesso…distruttiva. Ed è qui dove può intervenire la macrobiotica, per ristabilire l’ordine naturale delle cose. Ma bisogna fare un punto fermo, e ricominciare da zero. La macrobiotica non è un’altra, ennesima proposta di regime alimentare più o meno naturale. La proposta macrobiotica prende corpo solo dopo aver risposto a domande di fondo, come quella appena vista…da dove veniamo, che ruolo abbiamo nella creazione. In particolare, per quanto riguarda la salute, va detto che la macrobiotica non si occupa veramente dello specifico delle varie malattie e disturbi, non è alla ricerca di un alimento specifico per un problema specifico. Non è una terapia tantomeno alimentare. Si occupa dell’uomo nel suo insieme. E’ riordinando questo insieme (il terreno) e questa totalità, che anche il particolare andrà in ordine.

Non si parlerà mai (o quasi mai) di singoli alimenti e delle loro singole proprietà, ognuno in funzione di qualche cosa. E’ la comprensione del Principio e la sua base alimentare nell’insieme che producono il cambiamento. Come abbiamo ripetuto in queste ultime settimane: il cambio di stato.


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