Questa è una grandissima verità.
Se poi si sgarra dopo più di un mese di dieta n.7, il fisico dà delle
risposte così chiare che capisci in un momento quanto il nostro corpo sia una
macchina perfetta e che siamo noi a rovinarla giorno dopo giorno con tutte le
preparazioni, gli integratori, le medicine e il cibo spazzatura. Cibo che è
spazzatura anche nelle quantità.
Il problema è proprio questo.
Quanto mangiamo? Quanti integratori? Quante medicine? Quanto beviamo?
“La quantità ammazza la qualità”, diceva René che lo aveva imparato da Georges
Ohsawa. Quest’ultimo al contrario, aveva capito che meno mangiamo, meglio
stiamo, meno schifezze introduciamo e meglio viviamo.
Vivere parvo, cioè abituarsi al poco, riuscire ad avere sempre vivo lo
stimolo della fame, che alla fine è una fame di vita, di scoprire, di capire,
di imparare, di stare bene, di felicità, di gioia e di risate.
La macrobiotica è soprattutto questo: vivere di poco e con poco per
avere tantissimo. Vivere con semplicità, dimenticandosi i mille orpelli che
questa società effimera ci impone.
In questo, è una vera rivoluzione, un cambiamento continuo che ci può
portare molto lontano, solo se noi lo vogliamo.
La macrobiotica ci può dare la salute e la salute è la più grande
libertà che si possa volere.
Se siamo malati siamo prigionieri di paure e ansie, siamo prigionieri
di un sistema e di un protocollo medico che ci ingabbia in camere di ospedale. Come
portare l’auto dal meccanico: si cambia un pezzo e via, si aggiusta e si torna
in pista.
Ma noi siamo esseri viventi, perfetti nell'imperfezione. I pezzi non si
cambiano togliendoli e mettendone dei nuovi. Dobbiamo curarci con ciò che è
naturale, e per noi il cibo è la cura. Il cibo cambia il sangue, il sangue
irrora il cervello e tutto il nostro sistema. Se il sangue è di buona qualità,
anche il nostro pensiero lo sarà.
E basta poco per cambiarlo: 10 giorni di dieta con solo cereale,
masticato bene, cotto a puntino, condito con un poco di tamari o di gomasio.
Tuttavia questa è la società dei social, dei programmi tv, con miriadi
di reality sul cibo: dai camionisti ai grandi chef fino alle pasticcerie.
Chiedetevi perché.
Chiedetevelo indossando gli occhiali dello Yin e dello Yang.
Cibo consolatorio per una società priva di valori, di amore, di calore.
Per una società sempre più Yin, perché più siamo Yin, più siamo manipolabili,
convincibili, assoggettabili. Dormiamo, ma più che un sonno ristoratore di
poche ore come ci farebbe fare la macrobiotica, è un coma profondo che ci fa
dimenticare chi veramente siamo. Il nostro istinto, la nostra sopravvivenza.
Tutto viene dimenticato.
Se sei macrobiotico e sgarri, capisci subito questo. Capisci che con
una tavoletta di cioccolato si può sterminare un sacco di coscienze.
“Così sono finiti i Maya e gli Aztechi” diceva René” Per colpa della
cioccolata!!”. E rideva.
Ehhhh che esagerazione, pensai la prima volta che lo ascoltai, quanto
amplifica. Ero molto arrogante. L’ho capito dopo, sia della mia arroganza, sia
di quanto può intorpidire il cervello danneggiando l’intestino, quella
tavoletta di cioccolato, o quella tazzina di caffè, presa tutti i giorni più
volte al giorno, insieme a un quadretto del cioccolato di prima e magari
seguito da una bella sigarettina…la quantità ammazza la qualità…poi di corsa in
bagno, perché con tutto sto Yin cosa vuoi tenere in corpo?
Un giorno dici basta, la strada la conosco, siamo a un bivio: o continuare
a cercare di guastarmi e dover ricorrere a mille medicamenti, o affidarmi a un
piatto di riso, che non so se mi allungherà la vita, tuttavia me la farà vivere
meglio e in libertà. Non è così difficile, complicato, si deve anche fare meno
spesa, e si spendono meno soldi e non si fanno le code ai centri commerciali. Alla
fine è una grande figata.
Dormo meno e meglio. La mattina quando mi alzo ho solo voglia di
sorridere e fare. E tutto quello che faccio mi piace. Vedo il mondo da un’altra
prospettiva.
Questa è la Macrobiotica! Sono libera!!Ricomincio a sentirmi! Riesco ad
apprezzare di più il mio mondo, il profumo dell’aria, anche se c’è lo smog. Vedo
la natura, la sento perché ne faccio parte e sono in sintonia: consumo meno,
produco meno rifiuti, sono in empatia con chi non ha nulla da mangiare e gli
basta un piatto di riso (forse anche solo un cucchiaio).
E non c’entra un tubo essere vegetariani, vegani, crudisti, perché il
mio cibo è basato su queste due mani che si aiutano, che si stringono.
Sono lo Yin e lo Yang, tramite loro il mondo, l’universo mi si apre davanti e riesco a vedere che sono solo un puntino in mezzo a queste due forze antagoniste, ma amiche.
Sono lo Yin e lo Yang, tramite loro il mondo, l’universo mi si apre davanti e riesco a vedere che sono solo un puntino in mezzo a queste due forze antagoniste, ma amiche.
Ecco ho sgarrato e ho avuto tutto così chiaro che a un certo punto non
ne potevo più del mio stesso sgarro e non vedevo l’ora di tornare al mio piatto
di crema di saraceno, così salutare che quando lo mastico tutta me stessa si
rilassa e dice con un gran sorriso ebete sulla bocca: “Mamma mia che buono!”. E
sento nuovamente che non ho bisogno di bere, che sto bene così con poco e che
ogni organo dalla milza all'intestino, dal cuore ai polmoni, mi ringraziano,
come io ringrazio quel piatto di crema!
Se tutto il mondo mangiasse così, sarebbe un mondo migliore, adesso ci
credo più di prima.
Eccomi!hai espresso pienamente ciò che vivo, ❤
RispondiEliminaMi fa molto piacere!! Grazie!!!
RispondiEliminaGrazie per l'articolo che condivido. Sto praticando prorio in questi giorni la dieta n. 7 con una tazza di miso. Kuzu e umeboshi la mattina perché sono raffreddata. Credo che proseguiro' ancora di alti giorni anche se avrei voglia di mangiare verdura. Vedremo. Devo dire che non credevo di stare bene sia mentalmente sia fisicamente. Libri René non ne ha pubblicati....qualche consiglio?
RispondiEliminaCiao "sconosciuta/o! Spero che il raffreddore sia passato e il primo suggerimento che mi viene da darti è di andare a Cuisine et Santé per imparare tanto sulla macrobiotica. René non voleva scrivere perché secondo lui era importante praticare la macrobiotica, studiarla sul posto, fra un riso che cuoce e del gomasio in preparazione! Poi ci sono i libri di Ohsawa e su qeusto blog puoi trovare molti interessanti articoli di Bruno Sangiovanni (che di libri sulla macrobiotica ne ha scritti due, molto belli) e qualche ricetta imparata a Cuisine et Santé. Buon lavoro e buono studio!!
EliminaGrazie per la risposta. Sono marialuisa. Il raffreddore è passato. Ho fatto 12 giorni di regime 7. Mi chiedevo: quando si esce da questo regime come si mangia? Questa sera avevo voglia di una polenta di grano saraceno con umido di piselli. Era buono ma ora mi rendo conto che stavo meglio con il solo piatto di riso....grazie.
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