domenica 19 marzo 2017

APPUNTAMENTO N. 34
OTTO PRINCIPI DELLA MACROBIOTICA (parte quarta)
Di Bruno Sangiovanni

Parte ultima delle quattro puntate dedicate agli otto principi della macrobiotica, così come raccontati da Herman Aihara in appendice al testo di Ohsawa “Macrobiotics: an invitation to health and happiness”. Gli ultimi 3 principi qui riportati sono: Gratitudine, Fede e Do-O-Raku.

6. GRATITUDINE
La macrobiotica non è un semplice metodo per curare malattie, e nemmeno una cucina mistica orientale. Alcuni pensano che sia una dieta a base di riso integrale, altri che sia un modo per abbandonare il piacere di un buon pasto. Quanto lontano dalla verità sono tutte queste idee! La macrobiotica è una comprensione profonda dell’ordine delle natura, una applicazione pratica che ci consente di preparare pasti attraenti e deliziosi e raggiungere una vita felice e libera.

Il sesto e più importante principio della macrobiotica è la gratitudine, la riconoscenza. Perché? Perché la gratitudine è la fonte della libertà e della felicità.

Senza gratitudine, senza riconoscenza, non ci può essere né libertà, ne felicità. Ci sono molte persone ricche e benestanti che arrivano al suicidio. Eastman (Kodak) e Nobel erano molto infelici nonostante le loro fortune. Perché? Perché essi non apprezzavano le loro ricchezze. D’altra parte ci sono molte persone che sarebbero così felici di ricevere semplicemente 5 dollari, che non lo dimenticherebbero mai e sarebbero molto felici di restituire gratitudine al donatore. Molti di noi mancano di gratitudine. Noi tendiamo spesso a ricordare quello che abbiamo dato e a dimenticarci invece di quello che abbiamo ricevuto. Vivendo in questo modo ci lamentiamo e viviamo una vita infelice, insoddisfatta. In pratica non libera.

Noi dimentichiamo che ci è stato dato tutto ciò che ci occorre - aria, luce, acqua e cibo - tutto gratuitamente e senza alcun laccio, sin dalla nascita. Noi dimentichiamo l’infinita generosità e tolleranza della nostra madre: l’Infinito, che ci lascia realizzare la nostra vita anche quando non mostriamo alcuna gratitudine. La macrobiotica è un tentativo di sperimentare ed esprimere gratitudine per ogni cosa, incominciando da un chicco di riso, una ciotola di zuppa o un pezzo di pane. Ci insegna ad apprezzare ogni cosa, senza eccezioni, incluse le pene, le malattie, l’intolleranza.

Come è possibile apprezzare cose difficili come queste? Comprendendo che esse sono i nostri maestri che ci aiutano a vedere la nostra ignoranza, i pregiudizi, intolleranza ed egoismo. Quando arriviamo ad apprezzare le difficoltà, è lì che noi manifestiamo il nostro giudizio più alto, e cioè l’obiettività, la giustizia, e l’imparzialità dell’Universo Infinito che apprezza tutto, inclusi i nostri esseri intolleranti. La macrobiotica ci permette di raggiungere una condizione organica che a sua volta ci aiuta a manifestare la gratitudine. Tuttavia, se non apprezzate la vostra vita, allora anche voi potrete incontrare la malattia; ma è proprio lì, in quel momento che si può imparare ad apprezzarla. Ci sono molte persone che sono sane e in buona salute, ma sono infelici; e ce ne sono altre che sono malate ma felici. Perché questo?
       
Dice George Ohsawa in “Zen Macrobiotics”: 
      
“Tutti gli animali e i vegetali restituiscono migliaia di volte più di quello che ricevono. Quando si pianta un seme nella terra, la terra ne restituisce diverse migliaia. Alcune femmine dei pesci producono milioni di uova. Questa è la legge biologica. I vostri genitori vi hanno dato la vita, prendetevi cura di loro all’infinito. Quando non ci saranno più, aiutate i genitori di altri, direttamente o indirettamente. Questo è il concetto orientale di ON, che è ben di più della semplice riparazione di un debito. ON è gioia nel distribuire eterna felicità e infinita libertà.”

7.   FEDE
I nostri globuli rossi cambiano completamente ogni 3 mesi. Quando noi iniziamo a mangiare macrobioticamente i nostri globuli rossi diventano sani molto rapidamente. Il miglioramento fantastico che molti sperimentano nei primi tre mesi di questo nuovo modo di alimentarsi si raggiunge rapidamente.
Ma i miglioramenti che si riescono a conquistare dopo questo primo periodo sono molto più graduali e difficili. Qualcuno può addirittura sperimentare qualche occasionale peggioramento della propria condizione.

Perché questo succede? Il motivo principale è che dopo la trasformazione dei globuli rossi, il passo successivo è il cambio del liquido intracellulare (tra le cellule). Le nuove sostanze nutritive che sono ora in questo liquido entrano man mano all’interno delle cellule incominciando così a farle diventare più sane.
Come ogni altra cosa tuttavia, le cellule del corpo sono caratterizzate da “un fronte e un retro” (due lati della stessa medaglia); un lato ha la tendenza a mantenere costante lo status-quo, mentre l’altro ha tendenza al cambiamento e adattamento. 

Ora, le cellule della maggior parte della gente che inizia a mangiare in modo macrobiotico sono deboli e hanno poca flessibilità e capacità di adattamento; sono cioè troppo costanti, troppo rigide, al contrario dei globuli rossi e del fluido intracellulare che hanno maggior capacità di adattamento e quindi cambiano più rapidamente. In pratica le cellule del corpo oppongono resistenza e non si adattano facilmente alla nuova situazione.

Normalmente è proprio questa stessa resistenza delle cellule al cambiamento la causa principale del temporaneo rallentamento della condizione; in particolare nelle persone che hanno iniziato l’alimentazione macrobiotica diciamo tra i 4 e i 12 mesi. E’ lo stesso genere di conflitto che possiamo osservare tra un anziano, più stabilizzato e conservativo, e un giovane, molto più flessibile.Quando questo rallentamento (a volte peggioramento) della condizione si manifesta, molte persone pensano che la causa dipenda dal fatto che la macrobiotica non è la cosa giusta per loro oppure che non sia il modo migliore di nutrirsi. In questo momento una comprensione chiara della macrobiotica è importante.

La vera fede non è una credenza superficiale o una superstizione. Al contrario è una comprensione chiara dell’Ordine dell’Universo Infinito e di tutte le sue infinite manifestazioni. Noi stessi siamo una manifestazione di questo Ordine. Noi (l’uomo) siamo al centro della spirale che inizia nel vuoto e tramite la polarizzazione Yin-Yang attraversa un percorso di stadi diversi ben definito.

Prima l’energia – poi le particelle sub-atomiche – poi gli elementi (inorganici) – quindi I vegetali (organici) – poi gli animali – e infine l’uomo. Dove ogni stadio altro non è che la trasmutazione di quello che lo precede.

Questa spirale non è statica ma è un continuo. Luce, aria, acqua e cibo sono intorno a noi in abbondanza. Luce, aria, acqua, semi/cereali, verdure di terra, verdure di mare, legumi, pesci, frutta, sale e altro cibo animale sono tutti disponibili, approssimativamente in questo stesso ordine. E questo è approssimativamente l’ordine in cui noi dovremmo mangiare questi alimenti se vogliamo essere sani. Siccome la macrobiotica ci indica un ragionevole ordine del cibo, è ragionevole mangiare macrobioticamente. Se il miglioramento delle nostre condizioni si arresta o addirittura peggiora, questo normalmente è causato da: a) il processo di espulsione dell’eccesso di tossine, b) la resistenza delle cellule del corpo, c) e anche una possibile inaccurata applicazione della macrobiotica.

Senza questa fede (cioè il buonsenso), voi potete ondeggiare tra un modo e un altro di mangiare, e diventare molto confusi. Ma con questa fede, voi non diventerete confusi o disturbati da qualsiasi peggioramento temporaneo della condizione. Tuttavia, fede nella macrobiotica deve essere chiaramente distinta dall’irrigidimento. Se la condizione di una persona dovesse peggiorare continuamente sarebbe bene considerare la possibilità che la sua applicazione della macrobiotica potrebbe essere non accurata, e che sarebbe bene consultare qualcuno il cui giudizio è più chiaro, qualcuno con più esperienza macrobiotica. Ad esempio questa persona potrebbe avere una alimentazione non abbastanza variata.
Dice di nuovo George Ohsawa in “The Book of Judgement e Zen Macrobiotics”:
          
“ La fede non è un credo, bensì una chiara e profonda comprensione dell’Ordine dell’Universo, attraverso tutti i fenomeni finiti, temporanei e illusori, e attraverso l’amore che abbraccia ogni cosa senza esclusione. La più grande cosa nella vita è la fede.”

“Dato che la natura ci ha fornito il cibo che è proprio per il nostro organismo, noi acquisiamo la salute nel riconoscerlo e nell’utilizzarlo. Questa è la macrobiotica: la materializzazione dell’Ordine della Natura in ciò che mangiamo e beviamo. Se viviamo con la comprensione di questo Ordine, la salute arriva. Se invece no, è molto probabile che la malattia arrivi. Questo è semplice, chiaro e pratico. Questa è la Giustizia.”

8.   DO-o-RAKU
Do-o è l’equivalente giapponese del termine cinese Tao, l’Ordine della Natura. Raku significa “piacere/apprezzare”. Apprezzare il Tao (cioè vivere con gratitudine sempre, ovunque siamo), questo è Do-o-Raku. Quando noi acquisiamo la comprensione della Giustizia Assoluta e Imparziale della natura, noi sappiamo che non esiste nulla di cui preoccuparsi.

Nelle parole di Li Chi:
“In un istante ho dimenticato tutto il mio sapere! Non occorre alcuna disciplina, perchè se mi muovo come so, io manifesterò sempre il Tao! “ Quando vediamo questo, noi iniziamo ad apprezzare la nostra vita in pieno, distribuendo gioia infinita e gratitudine a tutte le persone che incontriamo.

Interessante è che Do-o-Raku significa anche “hobby”. Quindi possiamo dire che Do-o-Raku significa vivere la nostra vita come un hobby, che in realtà è esattamente ciò che è: ogni cosa che facciamo è un gioco!   Non è importante se vinciamo o perdiamo.

Con le parole di Paramahansa Yogananda:
“Non prendete le esperienze della vita troppo seriamente perché in realtà esse non sono altro che esperienze di sogno. Giocate il vostro ruolo nella vita ma non dimenticate mai che si tratta solo di un ruolo”.

Vivere in una perpetua deliziosa condizione estatica, questo è Do-o-Raku.
Chi è in questa condizione viene chiamato Do-o-Raku-Mono. Se voi siete Do-o-Raku-Mono, voi siete macrobiotici, qualunque cosa mangiate!









sabato 11 marzo 2017

APPUNTAMENTO N. 33
OTTO PRINCIPI DELLA MACROBIOTICA (parte terza)
Di Bruno Sangiovanni

Eccoci alla parte terza dei nostri 4 appuntamenti su “gli otto principi della macrobiotica”. Oggi vediamo il N. 4 (Trasmutazione) e il N. 5 (L’arte di vivere). Eccoli:

4.   TRASMUTAZIONE
La macrobiotica differisce da qualsiasi altra dieta o teoria nutrizionale occidentale; il motivo è che essa si basa sulla teoria della trasmutazione.

La filosofia della trasmutazione è stata parte del pensiero orientale per migliaia di anni. L’I Ching non è niente altro che l’insegnamento della teoria della trasmutazione, del cambiamento. L’Haramitta Sutra insegna che tutti i fenomeni sono manifestazioni della trasformazione dell’Unità.

La teoria della Trasmutazione Atomica Biologica è stata coniata da L. Kervran e G. Ohsawa. George Ohsawa ha detto nella sua condensazione della Trasmutazione Biologica che dopo 13 anni di osservazione, Kervran e il Prof. Baranger (Politecnico di Parigi) hanno raggiunto la conclusione che gli elementi trasmutano in altri elementi nell’organismo biologico. Il Sodio (Na) diventa Potassio (K). K diventa Na. Na cambia in Mg, e così via.  Tutti questi fenomenali cambiamenti avvengono all’interno dell’organismo biologico. Per 2.000 anni, l’atomo è stato considerato l’unità base degli elementi stabili, ma oggi non lo è più. Anche l’atomo cambia.

In fisiologia, la concezione atomica che “tutte le cellule derivano solo da altre cellule”, è stata creata da Virchow, un medico tedesco. Questa credenza della costante delle cellule è la concezione base della moderna biologia, fisiologia e medicina. Questa concezione così formulata, elimina però la connessione tra il cibo, le cellule, gli organi, il corpo e la mente. Questa è la principale debolezza della medicina moderna. Secondo il Dr. Morishita invece: “La medicina e la biologia moderna dicono che le cellule si sviluppano e crescono per divisione di altre cellule. Per esempio una cellula del fegato si dividerà in due, le due in quattro, ecc. Questo è vero solo in determinate e precise condizioni, come quelle in vitro. Ma non avverrà mai in un normale corpo vivente”.

Dice sempre Morishita : “Dai miei studi, i globuli rossi sono alla base della formazione dei vari organi e tessuti. I globuli rossi sono la trasformazione del nostro cibo, dunque il nostro corpo è una trasformazione del cibo. La nostra costituzione e il nostro carattere dipendono dal cibo. Il cibo è vita. In conclusione, nel nostro organismo il cibo digerito (che è sostanza organica) si trasforma nella forma di vita più semplice (un globulo rosso); questa forma di vita più semplice si trasforma successivamente in un’altra di livello superiore: una cellula del corpo.

Secondo la mia teoria dell’evoluzione una volta esisteva solamente materia inorganica sulla terra, successivamente la materia inorganica è cambiata in materia organica. La materia organica, quindi, in proteine, e infine le proteine in una forma di vita primitiva. Questa forma primaria di vita semplice si è sviluppata poi in uno stadio di vita superiore: quella degli animali. E successivamente infine ha raggiunto lo stadio dell’essere umano.

Questa evoluzione fantastica della vita non è una semplice e mera teoria antropologica. Questa evoluzione prende forma nel nostro organismo ogni giorno, ogni secondo! Sono occorsi miliardi di anni per evolvere dallo stadio inorganico sino allo stadio dell’essere umano. Nel nostro corpo questo processo prende uno o due giorni: introduzione del cibo, digestione, trasmutazione. Che miracolo abbiamo realizzato”! (vedere “The Hidden Truth of Cancer”).

Senza la concezione della trasmutazione, la vita animale sarebbe separata dalla vita delle piante vegetali. La vita dei vegetali non avrebbe connessione con il calore e l’acqua, e il calore e l’acqua non avrebbero relazione con l’energia solare.

In realtà il nostro corpo è in continuo cambiamento perché il cibo viene digerito e trasformato continuamente in amminoacidi, grassi e glucosio. Il glucosio è poi convertito in glicogeno, che alla fine si ritrasforma nuovamente in glucosio quando il livello degli zuccheri nelle cellule scende. In sostanza, la materia organica si trasforma in cellule del nostro corpo. Lo scopo ultimo di questi processi e cambiamenti è quello di mantenere determinate costanti: costante termica (temperatura del corpo), costante acido-alcalina, costante dei fluidi, costante di elementi come lo zucchero, quantità di ossigeno, quantità di C02, quantità del sangue.

Il cambio o trasmutazione rende possibile la condizione delle costanti nel nostro organismo. Senza costanti non ci sarebbe una costante universale. Senza costanti non ci sarebbe vita. Le costanti e la trasmutazione sono i due lati - fronte e retro – della vita. La medicina e la scienza della nutrizione sono solo un fotogramma, loro non considerano il fatto della trasmutazione, la loro teoria non può spiegare la vita. Ad esempio la moderna teoria nutrizionale non riesce a spiegare come mai gli esquimesi hanno il più alto contenuto di vitamina C nel loro organismo, al confronto di altre popolazioni, mentre essi sono la popolazione che mangia le minori quantità di frutta e verdure fresche.

La medicina moderna che ritiene che la formazione del sangue avvenga nel midollo non riesce a spiegare il fatto che i soldati che hanno perso braccia o gambe possono mantenere la quantità corporea del sangue intatta, visto che  braccia e gambe rappresentano una grande porzione del midollo presente nel corpo.

Come si applica il concetto di trasmutazione nella alimentazione? Primo, assumendo alimenti che rinforzano la capacità di trasmutazione, come il cibo vegetale che include i cereali, le verdure di terra e di mare (le alghe), i legumi. Secondo, se è vero che la cottura riduce (solo parzialmente) la quantità di vitamine e enzimi, dall’altra la cottura Yanghizza il cibo, cosa che migliora e rinforza la capacità di trasmutazione. Il risultato è che noi possiamo produrre autonomamente le nostre vitamine e i nostri enzimi, il che significa che possiamo ridurre l’assunzione di alimenti che hanno un alto contenuto di vitamine, come la frutta; cosa contraria alla moderna teoria nutrizionista.

5.  L’ARTE DI VIVERE
La macrobiotica non è una scienza che ha per obiettivo l’accumulazione di conoscenza. La conoscenza ha senso solo quando può condurci alla salute e alla felicità. La scienza moderna analizza, e successivamente produce teorie e leggi che sono tentativi di trovare verità assolute in un mondo relativo; e che, per di più, ha poco se non niente a che fare con la salute, e ancora di più con la felicità. La macrobiotica invece è un’arte. Sapendo che non esistono regole assolute, o regole che possono essere seguite per sempre, noi partiamo da principi che si possono adattare nel modo migliore al mondo in cui viviamo che è in costante cambiamento. Solo voi siete gli artisti che dipingono il quadro delle vostra vita.

La macrobiotica non è rigidità né imitazione. Alcune linee guida generali sono probabilmente necessarie per molta gente quando iniziano a seguire il modo di vivere macrobiotico. Tuttavia, man mano che si sperimenta, voi stessi osservate e imparate il Principio Yin-Yang; è così che si acquisisce la capacità e l’abilità di rendere la vostra vita interessante, eccitante e divertente quanto volete.

Noi esseri umani siamo passeggeri su un Treno Espresso chiamato Terra, un breve e limitato viaggio. Godiamoci questo viaggio e divertiamoci il più possibile; la macrobiotica è l’arte di fare questo. A scuola ci insegnano a memorizzare fatti e informazioni; Il nostro giudizio è dunque basato fondamentalmente su un insieme di dati raccolti, cosa che presenta molte limitazioni.

Quando scendiamo sul piano della vita quotidiana queste informazioni memorizzate risultano inadeguate e confuse nella loro capacità di guidarci verso una vita più felice. Solo un nostro giudizio più alto, che si sviluppa attraverso l’esperienza quotidiana, può guidarci alla soluzione dei problemi di tutti i giorni.

Per esempio noi diamo consigli riguardo a cosa, come e quando mangiare e bere. Tuttavia questi consigli in realtà dovrebbero variare in funzione della costituzione, del tipo di attività, del clima in cui vive ogni singolo individuo. In effetti, nessuno mangia lo stesso cibo nella stessa quantità, persino quando lo si prende dalla stessa pentola. Questa comprensione dell’individualità di ciascuno di noi ci porta a riconoscere il fatto che siamo sempre noi i creatori della nostra stessa vita individuale.
  
E’ durante la vita embriologica, fetale, che noi creiamo il nostro cuore, cervello, stomaco, reni, fegato, braccia, gambe, e tutte le altre parti del nostro corpo.

Dopo la nascita miglioriamo e completiamo le nostre funzioni attraverso la parola, il camminare, percependo, sentendo, pensando, ecc. Tuttavia questo sviluppo della propria individualità, del proprio sé, spesso si arresta quando l’educazione scolastica ci forza a memorizzare fatti e informazioni anziché apprendere nuovi metodi per sviluppare il nostro giudizio.

Il risultato è che oggi gli individui non sono più in grado di giudicare autonomamente, fino al punto di non sapere più cosa mangiare e bere, oppure di quanto mangiare e bere. Siccome gli individui vivono sulla base del giudizio di altri, essi non vivono più la loro specifica individualità. Le loro vite non sono più nelle loro mani; cioè non vivono più autonomamente, la vita non gli appartiene più.

Ecco perché durante i momenti di malattia o di difficoltà essi non sanno cosa fare e cadono in momenti di depressione e a volte perdono la testa. Se l’individuo vivesse autonomamente e dipendesse interamente da sé stesso, egli troverebbe la via per superare qualunque difficoltà. La macrobiotica insegna questa via, questo metodo, questo modo di vivere attraverso una vita “artistica” perché la macrobiotica crea bellezza nel corpo e nella mente.

Nella società moderna, gli artisti sono considerati persone speciali che hanno ricevuto un dono. Tuttavia, il cammino macrobiotico, il modo di vivere macrobiotico, trasforma ognuno in un artista perché ognuno inizia a creare da se stesso una vita diretta verso la più grande bellezza e salute: quella del corpo e della mente. La macrobiotica è in effetti un arte di vita, divertente, gioiosa, felice, salutare e libera. Essa si basa sulla comprensione e realizzazione del fatto che solo ogni individuo è il maestro di se stesso. E che nessun medico, scienziato, ministro, filosofo, terapeuta o dietista, può esserlo veramente…soprattutto se non è un vero praticante della macrobiotica.












giovedì 2 marzo 2017

APPUNTAMENTO N. 32
OTTO PRINCIPI DELLA MACROBIOTICA  (parte seconda)
Di Bruno Sangiovanni

La settimana scorsa abbiamo visto i primi due principi: Ecologia e Economia della vita. Oggi passiamo al terzo: il Principio Yin-Yang.

3. IL PRINCIPIO YIN-YANG

Questa è la nostra bussola guida. Ci mostra la nostra direzione nella vita così come una bussola ci indica la direzione geografica Nord-Sud. Il Principio Yin-Yang (Principio Unificante) è un mezzo pratico e utile per noi.

Ci aiuta a trovare la nostra posizione nell’Universo Infinito e ci può guidare anche verso la salute e la felicità consentendoci di analizzare il cibo che mangiamo e i suoi effetti sul corpo e sulla mente. Qualsiasi fenomeno, avvenimento, cosa, manifestazione, può essere valutata e analizzata in termini Yin-Yang. Che è semplicemente un modo diverso di dire che ogni cosa, in questo nostro mondo in continuo e costante cambiamento, è sempre relativa.

Per esempio, pensiamo ai colori. Tutto l’intero universo è un campo magnetico di cariche positive e negative che sono in costante vibrazione e che dunque producono onde elettromagnetiche. Alcune di queste onde sono percepite dal nostro sistema nervoso e tradotte dal nostro cervello in ciò che noi chiamiamo “lo spettro dei colori”:

Ultravioletti-Viola-Indigo-Blu-Verde-Giallo-Marrone-Arancio-Rosso-Infrarossi

I colori Arancio e Rosso ci danno una sensazione di calore ed eccitazione (movimento); noi chiamiamo questo “Yang”.  All’altro estremo i colori Blu e Viola ci danno una sensazione di freddo e tranquillità (riposo); noi chiamiamo questo “Yin”.

Noi osserviamo la forza centrifuga (espansione) e la forza centripeta (contrazione) come le due forze che sono la prima manifestazione del nostro mondo terreno della relatività. Queste due forze producono tutti i fenomeni e tutte le manifestazioni. Noi le chiamiamo rispettivamente Yin e Yang. Sebbene qualsiasi altra definizione o nome che esprime opposizione/contrasto, andrebbe comunque bene.

Attraverso l’osservazione, la logica e l’intuizione noi attribuiamo al polo Yang le seguenti caratteristiche:  contrazione, concentrazione, attività, movimento, calore, secco, direzione vs. interno e basso, animale e…MASCHILE. Per converso, al polo Yin attribuiamo le seguenti caratteristiche opposte:  espansione, dispersione, riposo, inerzia, freddo, umido, direzione vs. esterno e alto, vegetale e…FEMMINILE.

Yin e Yang in ogni caso sono sempre concezioni relative, termini relativi. Il colore Blu per esempio è Yin comparato al Verde, ma Yang in rapporto al Viola. Il mondo vegetale è rappresentato dal colore Verde (la nostra percezione della clorofilla), mentre il mondo animale dal Rosso che è il colore dell’emoglobina.
Lo spettro fisiologico dei colori dell’uomo va normalmente dal Rosso al Giallo. L’uomo è dunque un animale Yang. E questa è una delle ragioni per cui noi siamo così tanto attratti dal cibo Yin; ancor più quando mangiamo molto cibo Yang, perché Yang attira Yin (così come Yin attira Yang).

La tabella che segue è una approssimazione di massima dello spettro Yin-Yang dei cibi. Questa tavola non è completa e precisa e ci sono alcune eccezioni che andrebbero considerate dato che anche all’interno di una determinata categoria ci possono essere alimenti più Yin o più Yang che potrebbero dunque esser posizionati in punti diversi.

Ma qui ciò che serve è comprendere come si collocano le grandi categorie
    
Procedendo dal più Yin (primo in alto) verso il più Yang (ultimo in basso):

Droghe Sintetiche
Droghe  Naturali
Alcool
Vino
Zucchero
Dolci
Olio
Miele
Succhi Frutta
Bevande dolcificate
Frutta
Alghe
Verdure
Legumi
Cereali
Molluschi
Miso
Tamari
Pesce
SaIe integrale
Carne
Insaccati
Uova
Sale Raffinato

Il latte e i suoi prodotti non sono riportati perché è abbastanza difficile collocarli in un quadro e in una classificazione di massima come questa perché alcuni come i formaggi stagionati, salati, invecchiati, sono molto Yang, mentre altri come quelli molli, latticini vari, yogurt, sono piuttosto Yin. Altri ancora come il latte di mucca, il burro, possono essere collocati più al centro.
       
Anche per altre categorie si potrebbe entrare più in dettaglio; ad esempio se prendiamo le bevande alcoliche, la più parte è molto Yin, ma alcune fermentate naturalmente come il sakè o anche la birra, sono molto meno Yin. L’alcool tra l’altro ha un effetto molto più rapido dello zucchero ma il suo effetto se ne va in uno-due giorni mentre gli effetti dello zucchero si risentono per molto più tempo, di solito circa una settimana, senza considerare altri effetti che possono durare ben più a lungo e che non sono subito apparenti.

Anche se ho suggerito che lo spettro dei colori dell’uomo va dal Giallo al Rosso, noi possiamo mantenere una condizione bilanciata anche mangiando alcuni cibi viola o blu (alcuni frutti/ortaggi) a patto di non mangiarli troppo frequentemente e in grandi quantità. Secondo lo stesso principio anche cibo molto Yang può essere consumato, facendo sempre attenzione alla frequenza e alla quantità. In un clima temperato (cioè non molto caldo o molto freddo dove invece cibi più estremi Yin o Yang entrano in gioco) si possono comunque assumere cibi più estremi, sapendo tuttavia che essi devono rappresentare una parte minoritaria. Il cibo per un consumo quotidiano che sostenga al meglio la nostra salute in un clima temperato, è dunque quello che si posiziona la centro degli estremi.

E’ interessante notare che queste indicazioni, basate sul principio Yin-Yang, si adattano molto bene ai primi due principi: Ecologia e Economia della vita. Gli alimenti fondamentali come i Cereali Integrali, gli Ortaggi, Leguminose, ecc., sono infatti normalmente coltivati nei nostri climi temperati e possono essere assunti nella loro forma integrale.

Secondo la nostra mentalità e il nostro approccio, un eccesso di cibo Yin tende a generare una condizione più emotiva e atteggiamenti mentali che possono arrivare alla paura, sospetto, introversione. Se in eccesso e se non bilanciati in qualche modo dai loro opposti, essi finiranno per indebolire fisico e spirito. Il cibo più Yang, per contrasto, può tendere a generare emotività e atteggiamenti mentali opposti che possono arrivare all’ostilità, aggressività, iperattività ed eccessi. Il cibo posizionato al centro dello spettro che è già bilanciato e armonico naturalmente, ci porta e guida invece verso una condizione di armonia e di pace.

Come fare per mantenere una alimentazione bilanciata? In tutti i climi, eccetto quelli estremi Yin con molto freddo (dove il cibo è prevalentemente carne o pesce), cereali e verdure sono il nostro cibo principale perché questi alimenti sono quelli più vicini alla condizione bilanciata dell’essere umano in salute. Se mangiamo pesce o carne (Yang) in un clima caldo (Yang), abbiamo bisogno di molta verdura cruda e anche frutta (Yin) per raffreddare e bilanciare il cibo animale che è concentrato e ricco di minerali, che contrae e riscalda. Tranne che nei climi veramente freddi, noi cerchiamo di evitare la carne (o comunque di ridurla al minimo) perché essendo molto Yang questo richiederebbe una grande quantità di cibo che non sta nella zona centrale bilanciata; avremmo cioè bisogno di molta frutta, liquidi, dolci, vino mentre noi cerchiamo invece di evitare di assumere grandi quantità di cibo non bilanciato e che sta alle estremità.

Lo zucchero, per esempio, è così estremamente Yin che risulta praticamente impossibile bilanciarlo. Il malto di cereali può essere utilizzato ogni tanto da chi non necessita di un regime molto stretto, senza che ciò crei particolari disturbi, in particolare se ci si trova in un clima caldo. In ogni caso è utile ricordare che le quantità devono essere moderate perché “la quantità, cambia la qualità”. Grande quantità, in rapporto a piccola quantità, è Yin. Ai tropici, oppure in estate nelle zone temperate noi abbiamo meno bisogno di sale, di pesce, e anche di cereali; più invece di liquidi, di frutta, di verdure crude, ecc.

Non è ancora chiaro, a questo punto, che parlare della “dieta macrobiotica” come una dieta rigida e fissa…è sostanzialmente falso? Se vogliamo analizzare il cibo secondo Yin e Yang noi dobbiamo considerare e tenere presente dunque diversi fattori, tra cui il clima del luogo di origine. Il caldo Yang produce alimenti Yin, e viceversa, per una semplice questione di adattamento. Il cibo che cresce al caldo contiene più liquidi, dilata e tende a rinfrescare. Il cibo che cresce al freddo è più secco, contrae e riscalda. E’ questo un esempio chiaro del gioco e della polarità Yin-Yang.

Si considera poi la direzione di crescita (più Yin verso l’alto, più Yang verso il basso); tutto quello che cresce sopra la terra è più Yin di ciò che cresce sotto. La velocità di crescita: più veloce è più Yin, più lento è più Yang. La densità: più denso è più Yang.

La forma: rotondo, piccolo, compatto, Yang. Più grande e lungo, più Yin. La composizione chimica: più sodio, carbonio, idrogeno, più Yang; la maggior parte degli altri, più Yin. E così via. Il tempo, il calore, la pressione e il sale sono fattori di Yanghizzazione; utilizzando questi fattori, o alcuni di questi, noi possiamo mangiare cibo Yin mantenendo un buon bilanciamento perché lo trasformiamo. Allo stesso modo, utilizzando più fattori di Yinizzazione (liquidi, poco sale, niente calore, ecc.) noi possiamo mangiare anche cibo Yang, trasformandolo e mantenendo il bilanciamento.

La cucina macrobiotica è dunque una tecnica che ci consente di gioire sia del sapore che dell’apparenza del nostro cibo e dei suoi effetti sul nostro corpo e mente, e la loro salute. Un buon bilanciamento tra Yin e Yang è il nostro obiettivo, la nostra guida. Siccome molti di noi, oggi in particolare, sono sbilanciati verso una condizione Yin, (anche se qualche volta si può verificare il caso contrario), noi tutti stiamo cercando di ristabilire una condizione più Yang. Tuttavia è bene ricordare che ogni tanto occorre fare qualche scarto e prendere più Yin. 5 passi indietro e 6 in avanti! Successo e Limitazioni! Seguire le grandi linee generali guida è ciò che normalmente porta al successo.

Analizzando invece ogni boccone di cibo esasperatamente, oppure limitando eccessivamente le proprie modalità di alimentazione mangiando troppo strettamente, questo si trasforma in un risultato opposto : caos, continui passaggi da un estremo all’altro, sbilanciamenti.

Se avete mangiato molta carne e zuccheri, o peggio ancora se avete assunto droghe negli ultimi 5 o più anni, semplicemente mangiando cibo cresciuto nella vostra zona, integrale, e rimanendo nella parte centrale della tabella dove si trovano gli alimenti già di per se stessi bilanciati, la vostra salute migliorerà notevolmente. E voi avrete grande spazio e possibilità per apprezzare una dieta che vi porterà pace e che potrà essere molto variabile, che non solo vi aiuterà a consolidare una alimentazione equilibrata e stabile, ma che consentirà anche al vostro corpo e alla vostra mente di adeguarsi progressivamente e gradualmente ai cambiamenti che entrambi attraverseranno.