sabato 11 marzo 2017

APPUNTAMENTO N. 33
OTTO PRINCIPI DELLA MACROBIOTICA (parte terza)
Di Bruno Sangiovanni

Eccoci alla parte terza dei nostri 4 appuntamenti su “gli otto principi della macrobiotica”. Oggi vediamo il N. 4 (Trasmutazione) e il N. 5 (L’arte di vivere). Eccoli:

4.   TRASMUTAZIONE
La macrobiotica differisce da qualsiasi altra dieta o teoria nutrizionale occidentale; il motivo è che essa si basa sulla teoria della trasmutazione.

La filosofia della trasmutazione è stata parte del pensiero orientale per migliaia di anni. L’I Ching non è niente altro che l’insegnamento della teoria della trasmutazione, del cambiamento. L’Haramitta Sutra insegna che tutti i fenomeni sono manifestazioni della trasformazione dell’Unità.

La teoria della Trasmutazione Atomica Biologica è stata coniata da L. Kervran e G. Ohsawa. George Ohsawa ha detto nella sua condensazione della Trasmutazione Biologica che dopo 13 anni di osservazione, Kervran e il Prof. Baranger (Politecnico di Parigi) hanno raggiunto la conclusione che gli elementi trasmutano in altri elementi nell’organismo biologico. Il Sodio (Na) diventa Potassio (K). K diventa Na. Na cambia in Mg, e così via.  Tutti questi fenomenali cambiamenti avvengono all’interno dell’organismo biologico. Per 2.000 anni, l’atomo è stato considerato l’unità base degli elementi stabili, ma oggi non lo è più. Anche l’atomo cambia.

In fisiologia, la concezione atomica che “tutte le cellule derivano solo da altre cellule”, è stata creata da Virchow, un medico tedesco. Questa credenza della costante delle cellule è la concezione base della moderna biologia, fisiologia e medicina. Questa concezione così formulata, elimina però la connessione tra il cibo, le cellule, gli organi, il corpo e la mente. Questa è la principale debolezza della medicina moderna. Secondo il Dr. Morishita invece: “La medicina e la biologia moderna dicono che le cellule si sviluppano e crescono per divisione di altre cellule. Per esempio una cellula del fegato si dividerà in due, le due in quattro, ecc. Questo è vero solo in determinate e precise condizioni, come quelle in vitro. Ma non avverrà mai in un normale corpo vivente”.

Dice sempre Morishita : “Dai miei studi, i globuli rossi sono alla base della formazione dei vari organi e tessuti. I globuli rossi sono la trasformazione del nostro cibo, dunque il nostro corpo è una trasformazione del cibo. La nostra costituzione e il nostro carattere dipendono dal cibo. Il cibo è vita. In conclusione, nel nostro organismo il cibo digerito (che è sostanza organica) si trasforma nella forma di vita più semplice (un globulo rosso); questa forma di vita più semplice si trasforma successivamente in un’altra di livello superiore: una cellula del corpo.

Secondo la mia teoria dell’evoluzione una volta esisteva solamente materia inorganica sulla terra, successivamente la materia inorganica è cambiata in materia organica. La materia organica, quindi, in proteine, e infine le proteine in una forma di vita primitiva. Questa forma primaria di vita semplice si è sviluppata poi in uno stadio di vita superiore: quella degli animali. E successivamente infine ha raggiunto lo stadio dell’essere umano.

Questa evoluzione fantastica della vita non è una semplice e mera teoria antropologica. Questa evoluzione prende forma nel nostro organismo ogni giorno, ogni secondo! Sono occorsi miliardi di anni per evolvere dallo stadio inorganico sino allo stadio dell’essere umano. Nel nostro corpo questo processo prende uno o due giorni: introduzione del cibo, digestione, trasmutazione. Che miracolo abbiamo realizzato”! (vedere “The Hidden Truth of Cancer”).

Senza la concezione della trasmutazione, la vita animale sarebbe separata dalla vita delle piante vegetali. La vita dei vegetali non avrebbe connessione con il calore e l’acqua, e il calore e l’acqua non avrebbero relazione con l’energia solare.

In realtà il nostro corpo è in continuo cambiamento perché il cibo viene digerito e trasformato continuamente in amminoacidi, grassi e glucosio. Il glucosio è poi convertito in glicogeno, che alla fine si ritrasforma nuovamente in glucosio quando il livello degli zuccheri nelle cellule scende. In sostanza, la materia organica si trasforma in cellule del nostro corpo. Lo scopo ultimo di questi processi e cambiamenti è quello di mantenere determinate costanti: costante termica (temperatura del corpo), costante acido-alcalina, costante dei fluidi, costante di elementi come lo zucchero, quantità di ossigeno, quantità di C02, quantità del sangue.

Il cambio o trasmutazione rende possibile la condizione delle costanti nel nostro organismo. Senza costanti non ci sarebbe una costante universale. Senza costanti non ci sarebbe vita. Le costanti e la trasmutazione sono i due lati - fronte e retro – della vita. La medicina e la scienza della nutrizione sono solo un fotogramma, loro non considerano il fatto della trasmutazione, la loro teoria non può spiegare la vita. Ad esempio la moderna teoria nutrizionale non riesce a spiegare come mai gli esquimesi hanno il più alto contenuto di vitamina C nel loro organismo, al confronto di altre popolazioni, mentre essi sono la popolazione che mangia le minori quantità di frutta e verdure fresche.

La medicina moderna che ritiene che la formazione del sangue avvenga nel midollo non riesce a spiegare il fatto che i soldati che hanno perso braccia o gambe possono mantenere la quantità corporea del sangue intatta, visto che  braccia e gambe rappresentano una grande porzione del midollo presente nel corpo.

Come si applica il concetto di trasmutazione nella alimentazione? Primo, assumendo alimenti che rinforzano la capacità di trasmutazione, come il cibo vegetale che include i cereali, le verdure di terra e di mare (le alghe), i legumi. Secondo, se è vero che la cottura riduce (solo parzialmente) la quantità di vitamine e enzimi, dall’altra la cottura Yanghizza il cibo, cosa che migliora e rinforza la capacità di trasmutazione. Il risultato è che noi possiamo produrre autonomamente le nostre vitamine e i nostri enzimi, il che significa che possiamo ridurre l’assunzione di alimenti che hanno un alto contenuto di vitamine, come la frutta; cosa contraria alla moderna teoria nutrizionista.

5.  L’ARTE DI VIVERE
La macrobiotica non è una scienza che ha per obiettivo l’accumulazione di conoscenza. La conoscenza ha senso solo quando può condurci alla salute e alla felicità. La scienza moderna analizza, e successivamente produce teorie e leggi che sono tentativi di trovare verità assolute in un mondo relativo; e che, per di più, ha poco se non niente a che fare con la salute, e ancora di più con la felicità. La macrobiotica invece è un’arte. Sapendo che non esistono regole assolute, o regole che possono essere seguite per sempre, noi partiamo da principi che si possono adattare nel modo migliore al mondo in cui viviamo che è in costante cambiamento. Solo voi siete gli artisti che dipingono il quadro delle vostra vita.

La macrobiotica non è rigidità né imitazione. Alcune linee guida generali sono probabilmente necessarie per molta gente quando iniziano a seguire il modo di vivere macrobiotico. Tuttavia, man mano che si sperimenta, voi stessi osservate e imparate il Principio Yin-Yang; è così che si acquisisce la capacità e l’abilità di rendere la vostra vita interessante, eccitante e divertente quanto volete.

Noi esseri umani siamo passeggeri su un Treno Espresso chiamato Terra, un breve e limitato viaggio. Godiamoci questo viaggio e divertiamoci il più possibile; la macrobiotica è l’arte di fare questo. A scuola ci insegnano a memorizzare fatti e informazioni; Il nostro giudizio è dunque basato fondamentalmente su un insieme di dati raccolti, cosa che presenta molte limitazioni.

Quando scendiamo sul piano della vita quotidiana queste informazioni memorizzate risultano inadeguate e confuse nella loro capacità di guidarci verso una vita più felice. Solo un nostro giudizio più alto, che si sviluppa attraverso l’esperienza quotidiana, può guidarci alla soluzione dei problemi di tutti i giorni.

Per esempio noi diamo consigli riguardo a cosa, come e quando mangiare e bere. Tuttavia questi consigli in realtà dovrebbero variare in funzione della costituzione, del tipo di attività, del clima in cui vive ogni singolo individuo. In effetti, nessuno mangia lo stesso cibo nella stessa quantità, persino quando lo si prende dalla stessa pentola. Questa comprensione dell’individualità di ciascuno di noi ci porta a riconoscere il fatto che siamo sempre noi i creatori della nostra stessa vita individuale.
  
E’ durante la vita embriologica, fetale, che noi creiamo il nostro cuore, cervello, stomaco, reni, fegato, braccia, gambe, e tutte le altre parti del nostro corpo.

Dopo la nascita miglioriamo e completiamo le nostre funzioni attraverso la parola, il camminare, percependo, sentendo, pensando, ecc. Tuttavia questo sviluppo della propria individualità, del proprio sé, spesso si arresta quando l’educazione scolastica ci forza a memorizzare fatti e informazioni anziché apprendere nuovi metodi per sviluppare il nostro giudizio.

Il risultato è che oggi gli individui non sono più in grado di giudicare autonomamente, fino al punto di non sapere più cosa mangiare e bere, oppure di quanto mangiare e bere. Siccome gli individui vivono sulla base del giudizio di altri, essi non vivono più la loro specifica individualità. Le loro vite non sono più nelle loro mani; cioè non vivono più autonomamente, la vita non gli appartiene più.

Ecco perché durante i momenti di malattia o di difficoltà essi non sanno cosa fare e cadono in momenti di depressione e a volte perdono la testa. Se l’individuo vivesse autonomamente e dipendesse interamente da sé stesso, egli troverebbe la via per superare qualunque difficoltà. La macrobiotica insegna questa via, questo metodo, questo modo di vivere attraverso una vita “artistica” perché la macrobiotica crea bellezza nel corpo e nella mente.

Nella società moderna, gli artisti sono considerati persone speciali che hanno ricevuto un dono. Tuttavia, il cammino macrobiotico, il modo di vivere macrobiotico, trasforma ognuno in un artista perché ognuno inizia a creare da se stesso una vita diretta verso la più grande bellezza e salute: quella del corpo e della mente. La macrobiotica è in effetti un arte di vita, divertente, gioiosa, felice, salutare e libera. Essa si basa sulla comprensione e realizzazione del fatto che solo ogni individuo è il maestro di se stesso. E che nessun medico, scienziato, ministro, filosofo, terapeuta o dietista, può esserlo veramente…soprattutto se non è un vero praticante della macrobiotica.












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