Sono tempi
in cui parlare di qualsiasi cosa diventa complicato: tutti sanno tutto.
È l’Era del Tuttologo.
Era di grande
arroganza.
In Macrobiotica
succede la stessa cosa.
Sono molti
che, per vari motivi, la travisano o la trasformano, con la giustificazione che
i tempi sono cambiati e che anche la Macrobiotica, si deve aggiornare. Come se
fosse un sistema operativo.
Molti
preparano ricette e piatti alla “master chef”, perché anche il gusto o l’aspetto
devono essere al top.
Sono tutte cavolate.
Questa non è
Macrobiotica.
E chi sono
io per dirlo? Nessuno, difatti lo dicono sia Georges Ohsawa che René Levy, suo
allievo.
Macrobiotica
è semplicità, è vivere parvo, è il Principio Unico Yin e Yang.
Non sono
slogan, non sono conti di quante vitamine contiene un alimento, non c’entra
nulla l’attuale medicina, soprattutto non è una dieta.
È un modo di
vivere, un modo di pensare, una rivoluzione rispetto agli schemi che conosciamo
a menadito.
Principalmente
è libertà.
Di sicuro è
anche studiare i testi di G.O., e fare pratica: cucinando, sapendo cosa sono gli specifici, capendo come
yanghizzare o yinizzare una verdura o un cereale.
La Macrobiotica
è così elementare, anzi NATURALE, che ci sembra complicata.
La Macrobiotica
risiede nel nostro DNA, perché sono Yin e Yang che risiedono in noi e nel DNA
stesso.
C’è molta,
troppa confusione. Tutti vogliono diventare maestri, ma i maestri quelli veri
non hanno mai sgomitato come questi odierni, non hanno mai commercializzato o
cercato di guadagnare sul Principio Unico.
Si parla troppo
di Macrobiotica, senza sapere minimamente che sapore ha il riso cotto in
pentola a pressione o il tamari.
Ci si
riempie la bocca di parole senza conoscerne il reale significato.
Così senti il medico che consiglia il pane e dice che quella è Macrobiotica. Oppure la
nutrizionista che ti da la ricetta dei muffins al cioccolato (perché no?), dicendoti
che quella è Macrobiotica.
Frequento
molti gruppi su Facebook dove si parla di Macrobiotica, ma in realtà non è Macrobiotica,
è un’altra cosa che viene confusa e mischiata con il vegetariano o il vegan.
Esiste un
unico modo per capire quale è, come è e dove va la Macrobiotica: andare a
Cuisine et Santé, in Francia a Saint Gaudens.
A Cuisine no,
è tutta verità e la Macrobiotica è solo verità, il resto è fumo negli occhi.
Son pure
soldi spesi male che vanno ad arricchire strani personaggi, alcuni sono stati frequentatori di Cuisine, ma un po’ per ingratitudine, un po’ per l’Alzheimer
si sono dimenticati alcuni importanti insegnamenti.
Il primo è:
la Macrobiotica appartiene a tutti, il Principio Unico non è di nessuno, non lo
hanno inventato, ma è sempre esistito e sempre esisterà.
E siccome è
un bene comune NON CI SI DEVE SPECULARE SOPRA, soprattutto se non lo si
insegna correttamente.
FINALE: se
volete provare questa strada che è libertà e grande gioia, la prima cosa da
fare è andare a Cuisine et Santé, un ottimo investimento per la vostra salute,
un’occasione per il vostro carattere, un modo di conoscere persone come voi,
piene di curiosità e voglia di libertà, mettersi in gioco a qualsiasi età
abbiate, scoprire un’altra parte di voi stessi, capire che se si ha un sogno lo
si può realizzare.
Questo è
stato per me e per molti altri umani, che avevano perso la salute e la
strada.
Sentirete
centinaia di testimonianze. E soprattutto vedrete la vita sotto un altro punto
di vista più obbiettivo e nitido.
Dopo di che
non vi resta che comprare un paio di libri di Ohsawa, leggerli e impararli a memoria,
come consigliava René Levy. In francese, la sua lingua, si dice “par
Anche questa è Macrobiotica!
https://www.cuisine-et-sante.com/CES/it/Benvenuti.asp
https://www.cuisine-et-sante.com/CES/it/Il-fondatore.asp
https://www.cuisine-et-sante.com/CES/it/macrobiotica.asp