sabato 29 ottobre 2016

APPUNTAMENTO N.16
"THE MISTERY OF HEALTH”
di Bruno Sangiovanni

Tutte le volte che per scrivere un nuovo appuntamento “metto le mani” in qualche vecchio documento, scritti o pubblicazioni sulla macrobiotica, riscopro qualche cosa che viene direttamente da George Ohsawa. Nell’appuntamento N.15 (quello di sabato scorso) riportavo addirittura la traduzione degli appunti presi direttamente da una sua conferenza nel lontano, molto lontano, 1959. Se qualcuno non l’avesse vista, beh, credo sia interessante e anche curioso leggerla. Nell’andare a ripescare le trascrizioni delle conferenze di Ohsawa mi è capitato tra le mani un libro del 1994 (Copyright George Ohsawa Macrobiotic Foundation) il cui titolo è “Essential Ohsawa” che, come si intuisce dallo stesso titolo, riporta in diversi capitoli il suo messaggio e il suo l’insegnamento. E’ un gran bel libro, per chi naturalmente è appassionato della storia macrobiotica e del suo fondatore.

Ci sono alcune righe nella prefazione che tratteggiano Ohsawa, che mi colpiscono e che vi passo.
“Come uomo di infinita compassione, Ohsawa intraprese la sfida di condividere le sue conoscenze (in particolare ci si riferisce qui alla sua reinterpretazione della cosmologia orientale rendendo tutto semplice e a livello pratico per dimostraci come trasformare la malattia in salute, la difficoltà in semplicità, e l’infelicità in felicità), la sua visione e il suo tesoro universale con tutti noi. Lui ha offerto speranza alla gente in tutte le parti del mondo e ha cercato e aiutato il cambio della stessa civilizzazione. Per questa ragione l’attrazione verso Ohsawa trascende il tempo e lo spazio. Tantissimi, in ogni luogo del mondo continuano ad essere inspirati dalla sua visione ed anche dalla storia della sua vita. Come scoprirete nelle pagine di Essential Ohsawa, l’uomo è affascinante esattamente come il suo messaggio. Infatti, le due cose sono inseparabili”. Ebbene, tra le tante perle che dispensa questo testo, una in particolare trovo particolarmente bella, e ve la passo. E’ un capitoletto che è parte di uno più ampio che tratta Health and Desease. Eccolo qui sotto.

THE MISTERY OF HEALTH
Ci sono moltissimi misteri in questo mondo. Per esempio, gli uccellini sono ricoperti di piume. Loro possono volare facilmente in ogni direzione (molto più facilmente di un aeroplano il cui rombo è così fastidioso) e cantando sempre nel loro modo affascinante. Che esseri fantastici.
Un piccolo seme assorbe un goccio di acqua, si apre, spinge una piccola foglia e cresce giorno dopo giorno fino a diventare in una pianta matura, che poi ridarà altre migliaia degli stessi semi. Anche questo è un mistero. Perché questo piccolo seme assorbe acqua? Attraverso quale meccanismo? Anche questo è un enigma. Ma osservate il sole, questa grande e fiammante sfera. Perché non casca? Perché produce così tanta energia? Perché per così tanto tempo ha continuato a volare sopra le nostre teste? Nessuno è in grado di fornire risposte complete ed esaurienti a queste domande. Tutte queste cose sono misteri. Non un singolo mistero è stato svelato dall’inizio del nostro mondo. Tutto quello che abbiamo imparato per migliaia di anni è solamente un punto geometrico, infinitamente piccolo, alla presenza di tutti questi misteri.

Ma c’è un ulteriore mistero, vicino-vicino, che ci riguarda tutti: è l’uomo, siamo noi il più grande mistero. L’uomo da solo comprende una moltitudine di misteri, se foste in grado di comprenderlo, tutto diventerebbe comprensibile. Come e perché l’uomo produce incessantemente calore, giorno e notte? Chi o cosa controlla questo fenomeno? Qual è il processo dell’automatismo cardiaco? Cos’è il processo chimico che funziona costantemente, per tutto il corso della vita, che trasforma le proteine all’interno dello stomaco? Come funziona la memoria umana? Un mistero ancora più grande è la domanda che riguarda che cosa precede la memoria. E’ questo il vero fondamento della nostra conoscenza. La nostra comprensione, il nostro giudizio, la nostra espressione, il nostro pensiero, le nostre azioni, tutto dipende da questo.
La vita è piena di misteri. La moderna fisiologia è sulle tracce di un altro mistero: il sistema neurovegetativo; che è composto da due sistemi antagonisti, simpatico e parasimpatico. Il sistema nervoso simpatico può espandere, e si occupa di ogni dilatazione e espansione di tutti i tessuti e organi nel nostro corpo. Al contrario il sistema nervoso parasimpatico controlla tutte le costrizioni. Quest’ultimo (parasimpatico) è portatore di Yang, energia centripeta, mentre il primo (simpatico) è portatore di Yin, energia centrifuga. Il nostro corpo dunque è sotto l’influenza di due fondamentali forze antagoniste: Yin e Yang. Essi sono le due mani che danno vita a tutti i nostri organi. Ecco, ora siamo sulla pista per comprendere questo sconosciuto: l’uomo.

La salute è null’altro che un buon equilibrio stabilito tra questi due sistemi antagonisti. La malattia invece, è un temporaneo o cronico disequilibrio tra queste due forze opposte. Un disequilibrio transitorio si manifesta con disturbi del livello 1 e 2 dei sette stadi della malattia, mentre un disequilibrio cronico tocca tutti i rimanenti stadi della malattia (magari una prossima trattiamo questo argomento). Per godere di una buona salute occorre stabilire un buon equilibrio tra i due sistemi. Ma quale è la ragione del disequilibrio? Naturalmente, viene direttamente dal nostro regime alimentare, dalla nostra dieta. Un eccesso di cibi Yin rende predominante il sistema simpatico, mentre una dieta eccessivamente Yang da preminenza al sistema parasimpatico. Ma come prima cosa, è Yin che anima Yang e, alla lunga se in eccesso, Yin può neutralizzare Yang e fortificarsi. O anche viceversa in alcuni casi, più rari.
Noi siamo come dei pupazzi, animati da questi due sistemi nervosi. In questo senso noi siamo per niente autonomi fino a che impariamo come controllare l’equilibrio attraverso la dieta quotidiana. Da quel momento possiamo essere i nostri maestri e controllare la nostra vita. Ciò che le mie direttive dietetiche raccomandano è esattamente questo: stabilire un buon equilibrio tra i due sistemi antagonisti. Essendo queste il sunto e la somma di tutti i miei lunghi studi, le mie direttive preparatorie sono utilizzabili e van bene per tutti e possono, con opportuni accorgimenti e alimenti, realizzare una buona salute in senso generale dopo un periodo di pratica. Dopo tutto, la nostra salute, la nostra felicità, la nostra libertà e la nostra capacità di comprensione, tutte dipendono fisiologicamente da un buon equilibrio tra i due sistemi nervosi. Allo stesso tempo, l’equilibrio dipende mentalmente dalla comprensione dell’Ordine dell’Universo, che occorre studiare, a parte e specificamente.

E allora, eccoci. Con questo abbiamo introdotto il grande e fondamentale capitolo dello studio e della comprensione della macrobiotica che svela con questo il suo più vero e grande tesoro. La spiegazione di quello che Ohsawa ha chiamato L’Ordine dell’Universo, da cui deriva il Principio Unico Yin-Yang. Possiamo partire da qui e utilizzare i prossimi appuntamenti per andare alla scoperta del tesoro macrobiotico.

                                                                  



domenica 23 ottobre 2016

APPUNTAMENTO N.15
GEORGE OHSAWA – CONFERENZA CAMPO ESTIVO 1° AGOSTO 1959
di Bruno Sangiovanni

Titolo dell’appuntamento assai strano. Cosa c'entra una conferenza di George Ohsawa dell’Agosto ’59? Buona domanda a cui rispondo. Per motivi che non riesco veramente a ricordare, anni fa ho avuto un inaspettato privilegio: entrare in possesso della copia di una pubblicazione con testo tutto rigorosamente dattiloscritto di un documento prodotto dal C.I.M.O. (Centre International Macrobiotique Ohsawa). Documento che raccoglie la trascrizione dele conferenze di Ohsawa tenute durante i campi estivi negli anni tra il 1957 e il 1965.

Documento di incredibile interesse per chi ha avuto modo di conoscere la storia e il lavoro di Ohsawa. La trascrizione non è di semplicissima comprensione, non tanto per una questione di lingua (il testo è in francese) quanto perché inevitabilmente non tutto ciò che si dice durante una conferenza può essere trascritto ma soprattutto perché il livello di approfondimento degli argomenti, in particolare tutti quelli che si riferiscono a Yin-Yang, è veramente incredibile, spesso fuori dalla nostra portata. Dico questo semplicemente per segnalare che il livello dell’insegnamento e delle discussioni è enormemente più complesso e profondo di quanto noi possiamo mai immaginare. E’ come essere catapultati improvvisamente dalla scuola media all’università.

Mi piaceva l’idea di proporre alcune di queste conferenze (Ohsawa e i suoi allievi dal vero, in diretta, dopo una sessantina di anni), ma mi son reso conto che è un lavoro difficilmente abbordabile. Però, almeno un assaggio per gli “amanti” della storia macrobiotica, questo può essere un piccolo regalo. Così ho deciso di provare a cimentarmi, anche se non garantisco il risultato. Provate a chiudere gli occhi e immaginate di essere a St. Marie Sur Mer, nel 1959, per la precisione il 1° di Agosto, davanti a Ohsawa.

Ohsawa cucina da campo 1929
E poi provate ad estrapolare l’insegnamento contenuto in questo piccolo campione e proiettarlo su un paio di mesi di conferenze, mattino e sera più tutta la pratica naturalmente. E’ una esperienza, parecchio interessante. Nota: quando parla Ohsawa, a sinistra del testo trovate: (S) che sta per Sensei. Quando interviene il pubblico trovate (P).

01.08.1959. Conferenza del mattino.
(S)  Cosa avete provato, o trovato, dopo aver mangiato ieri sia a mezzogiorno che la sera del cibo animale che era la Granseola? Siccome per dieci giorni non avete toccato alcun cibo animale dovreste sentire una differenza, parecchia differenza.

(P)  Alcuni dei partecipanti rispondono: a) l’odore delle feci era diverso, b) ho qualche piccolo problema intestinale, c) io l’ho mangiato ma mi dispiace perchè ho la sensazione di non star bene, d) sono più affaticato oggi degli altri giorni, e) io ho sentito molta difficoltà a riprendere gli esercizi di respirazione.

(S)  Noi siamo vegetariani e abbiamo mangiato due volte della “carne” (un granchio). Io pensavo che avreste sentito una grande differenza. Vuol dire che non siete dei buoni osservatori, e questo è confermato ancora una volta di più. Avete forse il ventre duro, avete forse fatto la respirazione Zen per tutto il giorno? Se siete affaticati questo non è a causa della carne, del granchio. Tutte le persone malate non sono buoni osservatori, dunque tutti voi siete malati. Nessuno ha notato il vero effetto di questo particolare animale che è molto Yang. Io penso che tutti voi questa notte abbiate fatto dei sogni. Se siete macrobiotici e praticate un regime molto stretto, dopo aver mangiato carne voi sicuramente fate dei sogni. Lima, mia moglie, dorme normalmente come un bambino, senza sogni, ma questa notte lei era agitata, faceva cadere la sua coperta. Se sognate, questa cosa è grave perché il sonno è il riposo. Se voi sognate vuol dire che siete mezzi addormentati e mezzi svegli, e al mattino siete affaticati. Durante il sonno noi dobbiamo rivitalizzarci; più il sonno è profondo, più grande è la ricarica di energia vitale. E comunque…siete tutti cattivi osservatori.

Ohsawa fine anni '40

Quando si aggiunge molta acqua al sangue, questo si diluisce e i globuli rossi possono scoppiare. Questo è quello che si produce nel vostro corpo se bevete troppo, e se poi bevete qualche cosa di ancora più Yin dell’acqua i globuli rossi scoppiano ancora più rapidamente. Per esempio l’itterizia dei bebè è spesso causata da un latte troppo Yin. Questa forma di itterizia è più pericolosa dell’itterizia ordinaria. E poi, se si beve eccessivamente inevitabilmente si traspira di più. Ma l’acqua che esce non è la stessa che si beve, è salata e dunque si perdono sali minerali. Se si continua e si esagera voi perdete tutte le riserve di sali minerali che sono alla base della vostra esistenza. Se avete molti liquidi nella vostra costituzione, voi traspirate ancora più rapidamente e così vi stancherete più rapidamente. In Africa e in India si vedono molte persone sottili come Gandhi, quasi scheletri viventi, ma questo è normale perché in quel clima occorre essere asciutti. Se fossero grassi e dilatati questo non sarebbe normale e renderebbe la loro vita molto complicata.
Cosa si produce nel cervello se tutte le cellule cerebrali fossero immerse completamente nell’acqua? Questo produrrebbe un rigonfiamento dei capillari e di tutte le cellule, e può succedere che qualche capillare scoppi, come succede per un colpo di sole. Se invece bevete poco il sole non vi darà problemi. Gli americani sono stati molto saggi durante la guerra nei paesi tropicali; i soldati dovevano prendere molti grammi di sale come razione giornaliera. Tutti i giorni ricevevano pastiglie di sale e ogni volta che bevevano dovevano metterne una nell’acqua, così recuperavano i sali persi a causa della fortissima traspirazione. Un grande esperto americano (Dott. Macchum) ha scritto un importante libro nel quale conclude che in futuro tutte le malattie potranno essere guarite attraverso l’alimentazione. Lui ha previsto questo ma non sapeva che questa dietetica esiste già da migliaia di anni.

Il Signor D. fa sempre dei grandi progressi durante i nostri campi estivi perché segue attentamente il regime stretto in tutti questi giorni. Ma, finito il campo, lui riprende a mangiare pesce e a bere vino, e così ricade. E questo è perché non continua e non procede quando è a casa sua. Lui viene ogni due anni al campo e si rinforza e migliora la condizione, ma poi ricade. Capite come la questione essenziale sia il “tempo”; è il tempo che conta. Se vi rinforzate e migliorate poco a poco, tutti i giorni, questo è infinitamente meglio. Se mangiate tanto dopo aver fatto un regime molto stretto per 30 giorni, questo non è un gran progresso, non ne vale proprio la pena. Camminate e procedete lentamente, come una tartaruga, non bisogna correre come una lepre, e riposatevi di tanto in tanto. Chi va piano, va sano e va lontano.

(S) Non bisogna essere egoisti in una società come la nostra. Non bisogna sempre e solo parlare di se stessi, ma di qualche cosa che interessa tutti.  Ritorno sul concetto diy responsabilità; la comprensione del significato di responsabilità è completamente differente tra Oriente e Occidente. Qui in occidente la responsabilità è qualche cosa di limitato, non è più la responsabilità, è un commercio. Per esempio molte persone sono contrarie alla macrobiotica e se succede qualche cosa a qualcuno (siccome non c’è comprensione del significato della responsabilità) non sarà mai colpa della persona, sarà sempre della macrobiotica. E’ questa idea che ci paralizza, capite? Voi siete venuti qui per imparare i segreti della Medicina dell’Estremo Oriente. Per riuscire il più velocemente possibile masticate 100 volte ogni boccone. Se qualcuno davanti a voi finisce il pasto prima, non fa niente, dovete solo concentrarvi sulla vostra porzione. Questa è la sola cosa che vorrei imporvi, la masticazione. Per tutto il resto siete completamente liberi perché siete voi responsabili di voi stessi. E bevete il meno possibile. Io non vi dico: “non bevete”, mai lo direi perché l’acqua è molto importante per la vita. Ma il fatto è che troppo spesso si esagera in tutto, non si mastica e si beve troppo. La costituzione individuale è sempre diversa, non si possono imporre delle quantità fisse ed è proprio per questo che io vi dico sempre: “masticate bene e bevete il meno possibile”. La cosa importante è che ognuno trovi la quantità minima e precisa che va bene per se stesso. Io stesso sono riuscita a trovarla solo una decina di anni fa, dopo tanto tanto tempo. Prima di questo mangiavo anch’io come voi, tre pasti ogni giorno, ed era tre volte di troppo, un terzo mi sarebbe bastato. Utilizzate questa occasione in cui siete isolati dalle vostre abitudini sociali per cercare e trovare la vostra quantità minima giusta, che va bene per voi. E’ una occasione unica, non perdetela.

(S) Chi dice: “io non posso, è troppo difficile, è impossibile”, è nemico di Dio. Questo atteggiamento uccide la volontà. Chi è qui tra noi il più grande nemico di Dio? E’ la signora V. E’ dall’inizio che lei dice: “non posso vivere con voi, non posso vivere così”, lei, dall’inizio, voleva abbandonare e andare via. In Giappone si sente spesso la parola “yowattanè” che vuol dire “oh, come è difficile, è impossibile, non ce la faccio”. Questo è disfattismo. Tra noi, in Giappone, è proibito pronunciare queste parole. Se voi vi volete difendere, è disfattismo, siete già vinti. Non difendetevi, accettate tutte le accuse; se voi vi volete difendere anche solo un po’ questo vuol dire che siete nemici di Dio. Avete letto il libro di Herrigel sul tiro dell’arco (Eugen Herrigel, "Lo zen e il tiro con l'arco" n.d.r.), è un buon esempio. Lui è andato in Giappone e si è allenato per imparare il tiro all’arco Giapponese per ben 6 anni.  Durante i primi 4 anni il maestro non gli ha permesso di tirare una sola freccia, e quante volte il maestro ha abbandonato questo piccolo tedesco che lavorava e si allenava disperatamente. E’ un po’ troppo duro non permettere di tirare una freccia per ben 4 anni ad uno straniero venuto da così lontano e che in più era un tiratore di pistola provetto? E’ difficile questo maestro. E io? Sono più facile o più difficile di questo maestro? Io sono cento volte più difficile, se io non vi rimprovero questo vuol dire che non sono con voi, che sono straniero a voi. Più io vi amo, più vi rimprovero.
Ohsawa conferenza 1965
Ma i miei rimproveri in realtà non vi toccano, perché se vi toccassero voi sareste cambiati all’istante. Veramente io sono più difficile. Tirare con l’arco non è troppo difficile, è un’arte. Se rileggete il libro di Herrigel, voi mi capireste di più.
E’ interessante. E’ uno straniero che è arrivato in un paese completamente straniero, è’ Alice nel paese delle meraviglie. Io, sono l’antipodo di Alice, io sono venuto in un paese straniero e ho trovato qualcosa di incomprensibile. Voi dovete discutere tra voi per cercare e capire perché ancora non riuscite a trovare le risposte ad alcune mie domande. Se voi trovate le risposte, questo sarebbe una cosa formidabile per tutti voi, e anche per tutti gli occidentali. Cercate, e cercate senza difendervi. Voi ascoltate ma non capite, non dovete difendervi perchè la difesa corrisponde alla falsità. Ogni volta che io vi attacco, voi invece vi difendete.  All’inizio io vi attaccavo perché sono molto timido, il più fragile. Madame V. (di cui parla sopra) è la più corazzata, non accetta nulla: più grande la vostra corazza, più grande la vostra paura. Osservate un bambino, cammina e avanza con esitazione e maldestramente, ma lo fa anche davanti al più grande malfattore, lui non ha paura. La vostra pelle invece è mille volte più dura di quella di un coccodrillo, ogni giorno io sento questo. Ogni giorno io vi tocco con le parole, per conoscervi, e se sento il coccodrillo mi ritiro e mi allontano, questo è pericoloso. E’ un paese di coccodrilli e io mi sento solo. Alice è arrivata nel paese dei coccodrilli, quelli più corazzati. Il nostro paese nell’Estremo Oriente, che non esiste più, si chiamava Arigatò. Tutti dicevano Arigatò, anche quando erano bastonati. Donare il vostro paese, la vostra casa, la vostra fattoria, Arigatò, Arigatò, no certo, questo non esiste. Ma il vostro paese, è il paese dei coccodrilli.    
 
E perché nonostante questo io rimango qui tra voi? Perché io so. Più grande il fronte, più grande il retro. E dunque io riceverò tantissimo dal rimanere qui con voi.  Per riuscire bisogna conoscere e accettare questo principio, ragionare in questo modo e staccarsi dalla influenza dei sentimenti, delle emozioni. Herrigel stesso parla del distacco. Il suo maestro gli diceva di staccarsi dall’idea del tiro con l’arco, e lui rispondeva: “è troppo difficile, non ce la faccio”. Ma…non bisogna mirare, il bersaglio si avvicina da solo. E quando è lì, in quel momento scoccate la freccia.                                                                                            



sabato 15 ottobre 2016

APPUNTAMENTO N.14
L’ANTAGONISTA E’ LA NOSTRA RAGION D’ESSERE
Di Bruno Sangiovanni

La vita si rifà continuamente, in ogni momento anzi in ogni istante, per essere più precisi. E’ un movimento incessante, cellule che muoiono e cellule che nascono in ogni singolo istante, milioni di cellule o miliardi forse. Quindi la vita è una faccenda assolutamente quotidiana e quando questa creazione incessante per qualche ragione si corrompe e si allontana dal suo ritmo naturale, è qui che inizia la malattia. Che ha un suo percorso ben definito e che può arrivare alla fine di questo cammino sino a toccare il sistema nervoso e poi ancora la psiche perché, secondo la macrobiotica e la Filosofia della Medicina Tradizionale Cinese, tutti i disturbi mentali sono lo sviluppo ultimo di malattie fisiologiche. Con la macrobiotica dunque, anche per i disturbi mentali bisogna ripercorrere il cammino nel senso inverso e ricominciare dal punto di partenza. Cioè dalla condizione e dalla qualità del sangue e quindi dal cibo da cui lo stesso sangue deriva, fino alla stabilizzazione del problema.

Spero che questo ragionamento sia chiaro perché è la piattaforma su cui riposa tutta la costruzione macrobiotica rispetto ai problemi della salute:
a) per risolvere un problema fisico o mentale si percorre il cammino inverso, b) si ritorna cioè all’origine, alla qualità del sangue, c) che dipende strettamente dalla qualità dell’alimentazione. Voilà la macrobiotica applicata nel campo della salute.
Che non significa solo occuparsi di problemi da risolvere, ovviamente. Ci sono anche la gioia, la leggerezza nella vita, l’allegria, e una marea di altre cose che non riguardano strettamente la salute. Ma che tuttavia rappresentano la manifestazione di una buona salute. Perché questo è il punto “no buona salute, no party” direbbe qualcuno. Considerare e vedere la macrobiotica solo come uno strumento per guarire, infatti, significa essere completamente fuori strada; semmai, per dirla con Ohsawa, la macrobiotica è per mantenersi giovani nel tempo, per se stessi e anche per gli altri. Tanto è vero che diceva Renè: “bisogna guarire e mantenersi giovani per gli altri perché farlo esclusivamente per se stessi non serve un gran tanto”.

Comunque sia, se il ragionamento sopra ha un valore (e lo ha), ecco che subito si ritorna al piano alimentare. Il centro della macrobiotica sono i cereali completi. Al di là del loro contenuto di nutrienti, mangiare cereali come alimento principale ci permette di ottenere da subito un primo grande risultato perché questo comporta smettere di mangiare altri cibi potenzialmente distruttivi. Per esempio a Cuisine et Santè la colazione del mattino è la crema di riso (una bontà inimmaginabile se fatta a regola d’arte e insaporita con Tamari); con questa semplice prima mossa, automaticamente si escludono tutte le altre cose che saranno anche buone, ma che un gran bene proprio non fanno. Non si beve caffè, non si mangia zucchero, né marmellata, brioche, biscotti, e neanche uova, prosciutti e altro ancora.  Questa solo primo piccolo cambiamento alla colazione del mattino è portatrice di una virtù enorme. Non si può spiegare e raccontare a parole, bisogna provare e rendersi conto di come quei carboidrati completi, fluidi e insalivati, siano perfettamente digeribili e incredibilmente leggeri. E si capisce anche come l’effetto degli zuccheri liberati lentamente conducano sino al pranzo di mezzogiorno senza alcun calo ipoglicemico, e quindi senza il bisogno di prendere altri dolci, zuccheri, stimolanti a metà mattina. E’ un gigantesco cambiamento.

Nei casi che richiedono più determinazione e precisione per avviare il cambiamento, ma non solo per questo, il metodo originale di Ohsawa considera la famosa dieta N. 7, cosiddetta in gergo “La 7”. Che sarebbero 10 giorni di regime alimentare a base di soli cereali integrali, pochi liquidi, miso, tamari, gomashio. La 7 si può fare (come a volte avviene a Cuisine et Santè) anche semplicemente per entrare nella macrobiotica e provare da subito gli effetti strabilianti che può produrre;  Renè chiamava questo ingresso “Il Battesimo del Sangue”.

Praticare e contemporaneamente imparare la teoria è essenziale perché se non c’è comprensione del Principio Unico il tutto può diventare solo un altro regime alimentare, uno dei tanti, e rischia di essere una perdita di tempo e vuol dire veramente poco. La pratica e la teoria devono sempre camminare insieme, si tratta di nuovo del matrimonio tra due poli. Se non ci avete mai pensato, infatti: la pratica è il lato Yang, la teoria è il lato Yin, entrambi sono necessari.

Fare 10 giorni di cereali integrali vuol dire non fare le cose meccanicamente ispirandosi alle suggestioni della pubblicità, da tutto quello che ci viene passato dalla tv e tutto il resto. Il Giudizio cresce col crescere della autosufficienza e anche della precisione in ciò che si fa. A quel punto l’osservazione di quello che ci sta succedendo, dei cambiamenti che sperimentiamo, diventa quasi automatica ed è un fattore chiave. Si impara ad osservare le eliminazioni, la chiarezza del pensiero, la presenza e i comportamenti, il peso ottimale, il livello di fatica o stanchezza, oppure la capacità di essere attivi. A volte si può anche esagerare e protrarre troppo nel tempo l’alimentazione stretta e allora ecco che si osserva anche la nostra capacità di esagerare, cioè di essere troppo rigidi, che non va bene. Quando si iniziano i 10 giorni di regime stretto chi ha problemi di salute normalmente smette di cercare rimedi all’esterno. Non solo perché dopo i primi giorni in cui ci sente affaticati (è il corpo che sta lavorando per eliminare le tossine) si inizia a star meglio, ma anche perché le persone incominciano a prendersi per mano e con questo smettono di continuare a cercare fuori da se stessi.  Attraverso questa pratica si ritorna all’intimità con il proprio essere, si scopre quanta saliva si usa e il suo ruolo e si comprende come la macrobiotica può essere proprio un mezzo estremamente pratico per osservare la relazione tra l’aspetto fisiologico e il proprio comportamento. Il mezzo pratico è essenziale perché se si ricerca solo con la testa tutto è più complicato e la testa, la mente, lo sappiamo bene può fare brutti scherzi. Questa è la macrobiotica autentica, ma come tutte le cose ha preso anche strade diverse, diventando in non pochi casi una ennesima medicina naturale.

Il fatto è che si tratta di abituarsi ad essere presenti a ciò che si fa, a diventare via-via sempre più consapevoli di ciò che facciamo e delle relative implicazioni.

Per esempio, se si beve molto la sera i tessuti si rilasciano, il corpo si rilascia e di notte non riesce più a rinserrarsi, cosa che invece dovrebbe fare perché è proprio durante la notte che il corpo si rinserra. La salute è movimento, tutta la vita è movimento, e la macrobiotica mette in movimento attraverso la comprensione e la pratica di Yin Yang. Che vuol dire che si può mangiare salato o dolce, liquido o secco, caldo o freddo, pesante o leggero, dipende solo dalla nostra condizione e da quello che vogliamo raggiungere…non è solo questione di quali e quanti nutrienti ci sono. Quando si fa regime stretto (come la 7) spesso nei primi giorni ci può essere stanchezza anche qualche dolore; viene dal lavoro del corpo che ha iniziato il processo di eliminazione dei sovraccarichi, in particolare dei liquidi quando i tessuti si rinserrano. I liquidi non sono solo l’acqua, ci sono anche le bibite, i succhi di frutta, liquidi zuccherati, e anche alimenti che sono ricchi di liquidi come alcuni ortaggi e verdure (pomodori, insalate, ecc.) e naturalmente la frutta che è zuccherata. Tutte cose che hanno una grande forza centrifuga, espansiva. Per questo Ohsawa diceva che “per la sua forza di dilatazione, mangiare una semplice mela equivale a bere otto bicchieri di acqua”.

In ogni manifestazione c’è sempre Yin Yang. Per esempio se si prende una botta forte questo genera grande calore nella zona interessata (Yang), questo fatto crea immediatamente la reazione opposta che è il raffreddare (Yin), e come lo fa il corpo? Lo fa richiamando acqua “in loco” che ha proprio lo scopo di raffreddare; è la produzione di questo liquido ciò che fa gonfiare, lo stesso naturalmente avviene anche in caso di una scottatura. Tutto, sempre, è questione di Yin-Yang, in particolare molto spesso è questione di temperatura: caldo-freddo o freddo-caldo. La costante termica non per niente è fondamentale in tutti i processi vitali. La costante termica è la vita stessa perché tutte le funzioni metaboliche avvengono in presenza di una temperatura interna intorno ai 37°. L’organismo è in attività di reazione perenne per mantenere questa costante intorno ai 37°, e va compreso che quando mangiamo noi introduciamo dei segnali che hanno a che fare, in primis, proprio con la temperatura. Se per esempio si mangiano dei pomodori crudi in inverno questo non è un segnale gradito dal corpo, o peggio ancora un gelato (per fare un esempio estremo), l’organismo dice…”ehi, che è sta cosa, siamo in inverno ho bisogno di calore non di freddo”, ed è costretto a reagire, e reagisce come? Producendo materia grassa, colesterolo, che distribuisce dove più occorre per mantenere la temperatura, è il colesterolo autogenerato. Spesso capita di incontrare persone che non mangiano grassi e hanno il colesterolo alto e non riescono a spiegarsi questa cosa. Se però si indaga un po’ si scopre che per varie ragioni tra cui quella fondamentale è il cibo, quelle persone hanno freddo e umidità interne proprio perché la loro dieta raffredda troppo, e manca di alimenti con maggior capacità riscaldante. Per questo in macrobiotica è così importante non solo l’equilibrio tra i diversi alimenti ma anche l’uso del sale, perché il sale è la vita, ed è la vita perché la sua prima funzione è proprio quella di produrre calore. Se poi con l’eccesso di colesterolo siamo anche in presenza di eccesso di zuccheri allora la cosa si può complicare perché per fissarsi alle arterie il colesterolo ha bisogno dello zucchero…”le arterie diventano caramellate” diceva Renè. Altra osservazione Yin Yang a proposito di arterie e cuore: quando c’è un arresto del cuore questo avviene quasi sempre nella fase dell’espansione (Yin), tanto è vero che per riattivarlo si preme (Yang).

L’eccesso di zucchero (Yin) è anche perdita di volontà (Yang). L’organismo può essere dilatato-rilasciato, oppure serrato-tonico. L’importanza del cibo ha effetti diretti sul nostro destino perché non solo agisce sulla salute tout court, ma ha agisce sul comportamento e sull’intera condotta di vita perché, tornando all’esempio appena fatto, il comportamento nella vita tra chi è serrato-tonico sarà molto diverso da quello di chi è dilatato-rilasciato. Capite la differenza tra la macrobiotica è i canoni comuni? Qui non si parla di peso o di grassi, di quanti kg in più o quanti kg in meno, di carenze o nutrienti, ecc. Qui si parla di freddo o caldo, di dilatato o serrato, di umido o secco, si parla cioè di quello che avviene in natura, e che la natura produce e riconosce. Tutte manifestazioni che per quanto riguarda il nostro organismo dipendono in primo luogo dall’alimentazione e che inoltre sono sempre in chiave dialettica, antagonisti ma complementari.

La gente parla della salute ma non sa che il proprio destino dipende dal cibo e dallo stile di vita più in generale. In altre parole c’è una ben precisa azione fisiologica che può portare ad una buona, o meno buona condizione di equilibrio fisico e mentale. Comprendere il gioco degli opposti-complementari (Yin-Yang) e l’importanza di integrarli ed equilibrarli è essenziale in tutto il processo. Ohsawa dice: "L’antagonista è la nostra stessa ragion d’essere, se lo ignoriamo o peggio lo distruggiamo è come se distruggessimo noi stessi”.



venerdì 7 ottobre 2016

APPUNTAMENTO N. 13
TUTTO QUELLO CI ARRIVA E CHE CI TOCCA E’ GIUSTO.
di Bruno Sangiovanni

Di nuovo prendiamo lo spunto da Cuisine et Santè, di nuovo dunque da una delle conferenze di Renè Levy.“Perché tanto spesso non scherziamo, non sorridiamo, non siamo “amusant”? E’ perché ci prendiamo troppo sul serio, troppo seriamente! Proviamo a riflettere, anche la perdita di una persona cara certo è un grande dolore, se però accettiamo che tutto quello che viene, che ci arriva, è giusto… allora tutta la faccenda è diversa. Tutto quello che arriva è giusto perché viene dall’Universo Infinito (da Dio se preferite), che è perfetto, così come lo è anche il nostro mondo terreno perché tutto ha un ordine preciso, niente succede a caso.
René Levy - Estate 2008 (foto di Toshie Nagashima)
La fortuna o la sfortuna, oppure il caso, non esistono. Tutto invece è giusto perché qui regna la giustizia infinita, che nel nostro mondo terreno è semplicemente la legge di causa effetto, la legge Yin-Yang. Il giorno e la notte si fondono secondo un ordine assolutamente preciso, così l’inverno e l’estate, così la vita e la morte. Tutte le cose, tutte le creature, tutti i fenomeni e le manifestazioni si alternano e fondono sempre secondo un ordine assoluto, preciso, perfetto. Anche la salute e la malattia si alternano e fondono sempre.

Quando siamo ammalati è bene come prima cosa mettersi a dieta perché (nove su dieci) portiamo qualche forma più o meno importante di sovraccarico e quasi sempre una condizione di malattia viene da errori nell’alimentazione portati avanti per anni e anni. Se si crede in questo, è assiomatico che è sempre dal cibo, dalla stessa alimentazione che può arrivare la guarigione. Per essere più precisi dall’eliminazione di alcuni alimenti e in ogni caso, comunque, da un cambio radicale delle vecchie abitudini; perché è quasi sempre nel cibo che noi manifestiamo i più grandi attaccamenti, causa di tanti problemi. Renè: “l’amore per lo zucchero e il dolce per esempio, è ben più forte dell’amore coniugale. La gente divorzia e si separa ma non riesce a lasciare lo zucchero, il dolce, oppure il caffè o l’omelette au pomme de terre (che sarebbe la tortillia, il commento è per gli ospiti spagnoli), oppure le uova con il becon (per gli inglesi). Mangiare uova e pancetta il mattino di certo produce molta energia ma è una energia che ha un fondo aggressivo mentre la vita è souplesse. Se si cambia si può ritrovare la souplesse ma se si sta sempre nella stessa fissità allora non si è più capaci di abbandonare le cose che possono farci male. E’ molto duro cambiare i propri amori”.

Bisogna iniziare a comprendere l’importanza dei cereali, integrali si intende. In tanti luoghi e paesi si potrebbe mangiare più spesso il riso, ma non avviene perché non rientra nella cultura del paese; in Francia ad esempio non lo sanno cucinare veramente. Il riso è invece il cereale che per eccellenza si presta ad essere cucinato, non è per fare il pane. Imparare a cucinare bene il riso vuol dire mettere un piede e fare il primo passo nella macrobiotica, inoltre il riso deve essere masticato e se qualcuno è capace di fare dieci giorni masticando solo cereali in grani (come il riso) ottiene una straordinaria trasformazione fisica, mentale, psicologica e spirituale. Ritrova la pace interiore che è uno stato di salute perfetto. Chi riesce a fare questo può, veramente, affrontare qualsiasi situazione nella vita perché ha raggiunto un alto livello non solo di fiducia in se stesso ma anche di spiritualità. Qual è il più alto livello di spiritualità? Buona domanda! Dice Renè: “il punto più alto, il colmo della spiritualità, è quando un giorno si potrà lasciare questo mondo dicendo GRAZIE!”

Bisogna considerare che la Giustizia (legge di causa-effetto) è sempre presente in questa vita terrena e dunque se si fa un errore si paga. Ma non si paga con del denaro come nei tribunali, si paga con della sofferenza. Obiettivo della macrobiotica (Ohsawa lo ripeteva sempre) è comprendere e trovare la Giustizia; se si mastica, lo si fa per diventare più giusti. Gli animali che non masticano vivono nella aggressività e ferocità…anche per l’uomo è abbastanza la stessa cosa. Sempre Renè: “per esempio, gli uomini politici che si ritengono sempre i migliori, tra loro non ce n’è uno che mastichi. A Bush (fatto accaduto realmente) il biscotto si mette di traverso e a momenti muore”.  Noi cerchiamo sovente cibo che si possa mangiare facilmente e velocemente ma questo non può essere il cereale che richiede invece di essere masticato. Mangiare prevalentemente budini, tortillas, insalata, frutta, yogurt, ecc., è abbastanza infantile a pensarci bene, sono i bambini che sono attirati dalle cose morbide, dal dolce, dalla frutta. Il processo biologico, invece, è di trasformazione dei nutrienti presenti nel cibo nel nostro sangue, e questo avviene in primo luogo con la masticazione. Se invece si mangia tanta frutta, tanta verdura cruda, alla lunga c’è il rischio di indebolirsi fisicamente e mentalmente per un non sufficiente apporto di elementi che concentrano, come i sali minerali in misura adeguata, sali minerali quasi assenti nella frutta e anche poco nella verdura.

Frutta: Scimmie
Carne: Lupo
Erba: Mucca
Cereali: Uomo

Se si mangiano cereali si diventa uomini e donne, cioè l’animale più evoluto di tutto il creato. Renè: “bisogna camminare e avanzare nella vita masticando i cereali, il mondo allora vi appartiene”.
       
Durante la conferenza qualcuno pone una domanda sul Colon Irritabile. Si avvia lo scambio di domande e risposte con Renè che sviluppa il ragionamento. Colon Irritabile viene da una infiammazione, fase iniziale di tantissimi problemi, che è dovuta al sangue che contiene un eccesso di acidità. I tessuti diventano vulnerabili, l’infiammazione è freddo nei tessuti, l’acidità corrisponde al freddo. L’organismo è spesso in lotta per mantenere la costante termica interna (36°/37°) perché possono esserci delle zone dove il freddo arriva e si installa più profondamente. Per esempio, se si mangia troppa frutta, troppi succhi, troppe bevande gelate/gasate, yogurt, dolci, gelati, caffè…si crea freddo e acidità. Il cibo che non raffredda e non produce acidità, invece, è il cereale integrale, facendo ben attenzione alla quantità, al modo di cottura, e al fatto che deve sempre essere abbinato al sale. Con la carne invece non bisognerebbe mai aggiungere il sale perché la carne è già ricca di sali minerali e a quel punto il carico di sali diventerebbe eccessivo. Il Colon Irritabile è sostanzialmente infiammazione. E’ il sale che si mette nella cottura, nella preparazione, che aiuta a controllare l’infiammazione, non bisogna prenderlo a crudo come si fa con una insalata, va introdotto durante la cottura del cibo.

E’ importante comprendere quali e cosa sono gli alimenti che entrano prevalentemente nella macrobiotica, bisogna vederli, toccarli, imparare a cucinarli.

Gomashio
Ci sono tante variabili e tante abitudini diverse, anche tra diversi paesi e tra epoche diverse, è bene conoscerle. Prendiamo il pane per fare un esempio; il pane di oggi non si sa più bene cos’è, di certo non è più quello di una volta quando era effettivamente l’alimento principale di sostegno; fatto con farine integrali, legumi, semi. Non è più come il pane dei primi cristiani che ne prendevano un piccolo pezzo e lo immergevano nel sale. Oggi il pane è utilizzato come mezzo di supporto per altri alimenti, prosciutto, nutella…

C’è un’altra domanda, questa volta sull’obesità. Dice Renè: “quando ci si dilata è perché si mangiano cose che dilatano”. Ma questo può dipendere dal fatto che si assume cibo molto ricco che produce molto calore e che richiede poi di bere tanto o prendere altre cose che raffreddano per compensare, ma che allo stesso tempo però espandono e dilatano; il bisogno di liquidi diventa impellente e si innesca un circolo non certamente virtuoso. Questa è una delle ragioni per cui è importante la masticazione, perché masticando non c’è più bisogno di bere. Il cibo genera calore interiore, più o meno forte o più o meno moderato, ma con la masticazione (dei cereali soprattutto) il bisogno di liquidi cessa. E si perde molto peso masticando. La dilatazione viene dal rilasciamento dei tessuti e si può arrivare all’obesità; quando però i tessuti superano un determinato punto critico di dilatazione e di rilasciamento, diventa poi difficile recuperare. Bisogna a quel punto cercare di mangiare asciutto e masticare molto. Per esempio si possono mangiare gallette di riso secche, oppure anche cereali crudi tostati, riso cotto al dente (con una parte e mezzo di acqua anziché due), il tutto sempre masticando molto. Così si fanno risalire in bocca i liquidi in eccesso che ristagnano nel corpo. E’ una grande prova di carattere perché le cellule che si sono dilatate ora devono contrarsi.                           
Ma il cambio di stato dalla dilatazione alla contrazione (e viceversa ovviamente, anche se più raro) è anche cambio di carattere, cambio di energia; è energia Yin che diventa energia Yang. Bisogna capire perché si è diventati obesi, ci sono di mezzo anche le situazioni di vita in cui ci si trova, ma se si cambia la base alimentare può cambiare anche la situazione di vita. In ogni caso bisogna non dimenticare mai che l’alimentazione è un processo di costruzione e non di compensazione. E’ il bisogno di compensazione dei problemi affettivi che porta l’individuo alla ricerca di altri piaceri, altre soddisfazioni che trova nel cibo. Renè: “nella società dell’abbondanza ci sono infiniti modi di compensare; due tavolette di cioccolato…orgasmo sessuale, magari costa meno”. Sul versante opposto ci può essere anche la sublimazione, ma qui non c’è più attrazione, non c’è più seduzione. Renè: “va bene essere mistici e spirituali, ma c’è anche la materia, bisogna anche essere ordinari, semplici, materiali.”

Un ultima domanda di un partecipante alla conferenza, il tema è l’allergia al sole.(si, ok, oggi il sole picchia più di una volta, d’accordo). Ma la faccenda di base riguarda sempre e comunque Yin e Yang. Le persone più vulnerabili al sole, al calore, hanno l’organismo che non reagisce più bene. Bisogna conoscere il sangue e la sua forza o la sua debolezza, perché sempre qui torniamo. Ho conosciuto gente che non poteva reggere il sole e dopo la macrobiotica starci tranquillamente senza problemi. E’ questione di reazione della pelle diceva Renè: “il sangue sta dappertutto e deve stare anche in periferia, ma non deve starci tra eccesso di liquidi oppure di grassi. Sotto la pelle dovrebbero esserci pochissimi liquidi e pochi grassi. Per rimettere in ordine completamente e definitivamente la pelle ci vuole molto tempo, anche un paio di anni di alimentazione prevalentemente a base di cereali”.
Che cos’è l’allergia? E’ quando si perde l’adattabilità, la capacità di reazione e di adattamento; la salute più grande si esprime infatti nella capacità dell’organismo di adattarsi a tutto. Se non ci si può adattare al sole, alla luce, allora vuol dire che ci si cuoce, e c’è molta gente che al sole si cuoce, che frigge e spesso che pure “evapora”

Ecco un piccolo scampolo di differenti angolazioni e modi di considerare le questioni di salute e la loro origine. E la possibilità, volendo, di provare altre soluzioni.

A presto.



domenica 2 ottobre 2016

APPUNTAMENTO N.12
IL CIBO NON E’ SOLO ENERGIA, PUO’ ESSERE LA NOSTRA STRATEGIA.
di Bruno Sangiovanni

Rieccoci qui ancora. Negli ultimi appuntamenti abbiamo esplorato più da vicino il pensiero di Ohsawa utilizzando anche la forza delle sue stesse parole. Poi abbiamo fatto una digressione nel campo della Fisiognomica Orientale che peraltro è parte integrante dell’insegnamento. Ora ritorniamo un po’ “alle origini” riprendendo il filo e gli spunti partendo dalle conferenze di Renè Levy a Cuisine et Santè. Volevo ribadire questo principio, e cioè che io faccio praticamente sempre riferimento a Cuisine et Santè, a quello che lì avviene, all’insegnamento di Renè (che ha mantenuto intatto nel tempo il metodo originale di Ohsawa) e dove possibile cerco anche di far rivivere qualche aspetto più vivo di quelle giornate.

Detto ciò, è importante ribadire sempre che per approfondire la materia non ci possiamo rifare a qualche scritto per quanto interessante o qualche “appuntamento” come questi, ecc. Per farlo veramente e con successo occorre sperimentare in diretta, insegnamento, studio, e soprattutto la pratica della cucina. E per ultimo il risultato e l’effetto su se stessi sul piano fisico e mentale. Per questo la soluzione vera è una vacanza di almeno dieci giorni a Cuisine et Santè.

Cuisine et Santé
Se avete il mio libro, lì trovate tutte le spiegazioni e informazioni su Cuisine et Santè. Premesse fate, riprendiamo.

Inizio di una conferenza del mattino di un lunedì, primo giorno della settimana. Renè: “cosa è questa settimana che oggi comincia? Sembra un giorno come un altro ma in realtà è un grande avvenimento perché l’alimentazione rappresenta l’energia per la nostra costituzione e condizione biologica e contemporaneamente anche la strategia per arrivare a quell’obiettivo. Per questo oggi non dobbiamo  sbagliare perché se si forma una buona e corretta concezione abbiamo una grande chance di modificare la condizione fisica e con questa la nostra stessa esistenza. E si può ringiovanire”. Ecco qui condensato in poche righe il pensiero di Renè sul ruolo della macrobiotica. Pensiero affatto teorico, al contrario basato sull’osservazione diretta delle decine e decine di migliaia di persone che in tanti anni sono passate e hanno soggiornato a Cuisine et Santè.

Quando un popolo degrada la salute, lo stesso intero paese rischia di perdersi del tutto. Non ci si rende conto infatti che i problemi esistenziali, famigliari, economici, sociali, e tante difficoltà, provengono da un comun denominatore ben definito: la mancanza di salute. E’ con la mancanza di salute che si costruisce la propria distruzione. Lo si fa con il consumo smodato, senza senso e senza controllo di cibi estremi, alcool, vino, carne, latte e formaggi, cibo industriale e manipolato, zucchero, farine raffinate, lieviti, e tantissimo altro ancora. Non ho detto “il consumo”, ho detto “il consumo smodato senza controllo”, che fa una grande differenza tra il demonizzare alcuni alimenti (che non è proprio lo scopo della macrobiotica) e denunciare l’eccesso esasperato. Oggi si dice che l’aspettativa di vita si è enormemente allungata e che si vive fino a 80  anni, spesso anche molto di più. Ma è veramente così? Si lo è ma spesso a prezzi altissimi. Diceva Renè: “oggi si vive (nel senso autentico del termine) diciamo fino a 60 anni, poi spesso quello che succede è che si prolunga la vita attraverso una lunga serie di interventi, ospedalizzazioni per riparazioni e aggiustamenti, oppure stimolazioni. Come si fa con un’auto vecchia…cammina ancora, però…”

Prendiamo i medicamenti per fare un esempio. Cosa sono in realtà? Sono potenti sostanze chimiche iper-concentrate che quando sono assunte costringono l’organismo a una reazione a quella aggressione chimica. E’ questa reazione vitale dell’organismo che porta (può portare) alla risoluzione di un problema, di un sintomo, di una difficoltà. Certo, quando servono, servono, lo sappiamo bene, tuttavia quando questi stimoli (medicamenti) si fanno frequenti o quotidiani per lunghi periodi di tempo o per anni, c’è sempre il rischio che l’organismo alla fine abbia sempre più difficoltà a reagire. La macrobiotica è avere questa coscienza e, ogni volta possibile, con questa riuscire a portare aiuto e contribuire alla vita e alla salute. Oltre a ciò, lo sappiamo, la macrobiotica cerca di insegnare anche delle verità millenarie e cerca di farlo però con charme, allegria, piacere, buoni sapori, come un buon piatto macrobiotico. La macrobiotica è stata introdotta verso la fine degli anni ’50 in Europa da Ohsawa che infatti ha insegnato come preparare piatti deliziosi. Tutte le persone che tornano a Cuisine et Santè, per esempio, ritornano anche perché quello che si cucina e si mangia è “buono, molto buono”, e non solo perché fa bene. Tra i clienti di Cuisine et Santè si trova di tutto, giovani, vecchi, gente sana, oppure affaticata, bambini, alcuni malati, qualcuno anche seriamente. E le preparazioni sono fatte per abbracciare tutto questo insieme perché la macrobiotica è qualche cosa che per sua natura deve andar bene per tutti, senza per questo negare il piacere e la bellezza. Anche le cose più semplici sono sempre curate, un po’ di crema di riso magari con dei fagioli azuki è un piatto semplice ma va preparata e servita bene, non si possono buttare lì le cose a caso malamente in una ciotola. I piatti vanno presentati bene, devono essere belli, ancor di più se ci si sta occupando di una persona malata per la quale bisogna fare attenzione a come servirlo. "bisogna servirlo come un Re, ci vuole cura e molta attenzione; il modo di essere veramente fraterni è quello di offrire cibo che da salute. Purtroppo però spesso e volentieri la gente vive per se stessa ed è proprio questo che li rende infelici” diceva Renè.

Il cibo principale che si prepara a Cuisine et Santè è il cereale, in chicchi, integrale. Quello più frequente è il riso, poi il grano saraceno, il miglio, poco del resto, ogni tanto la pasta (nella versione semi-integrale), la polenta, non si va troppo lontano nella ricerca della gamma. Anche perché, diceva sempre Ohsawa “preferite il riso agli altri cereali”. Lo diceva perché è vero che il riso tra i cereali è quello più equilibrato dal punto di vista Yin-Yang, ma anche perché tra tutti i cereali il riso è quello che richiede più masticazione. Le civiltà che si servono da sempre del riso sono quelle che esistono da più tempo. L’orzo e il grano invece erano utilizzati dai Romani Antichi e anche da altri popoli europei; sono cereali che richiedono di essere lavorati sotto forma di farine per la preparazione di pani o pasta e che non venivano consumati interi (come il riso). Queste ultime sono civiltà che hanno passato grandi crisi. Si può osservare che mangiando il riso non solo questo fornisce un maggior equilibrio in generale, ma si mantiene bene nella sua pelle esterna ed è facile da gestire (il grano bisogna invece spezzarlo o macinarlo e conservarlo con molta più attenzione perché la farina si ossida, e poi metterlo al forno per fare il pane) per ultimo.

Riso e azuki
Il riso si accompagna benissimo con qualsiasi verdura, cosa non sempre così vera per altri cereali. Una volta quando si facevano i ceci o i fagioli si cuoceva sempre anche il riso, se si mangiassero invece dei fagioli con del miglio, per esempio, o del bulghur (grano spezzato) non sarebbe la stessa cosa. Nella macrobiotica le associazioni sono importanti e con il riso non ci si può sbagliare, tutte le associazioni funzionano sempre. Spesso a Cuisine et Santè si preparano “i 3 risi” insieme, che è una preparazione deliziosa. I tre risi sono quello Tondo (normale), il Thai e quello Glutinoso…sempre integrali si intende. La cottura e la preparazione, naturalmente, sono molto importanti per il risultato finale e impararlo in un luogo come Cuisine et Santè è cosa ben diversa da farlo da soli.

Il Nitukè di cipolle (saltate in poco olio e appassite a lungo nella loro acqua) è meraviglioso quando accompagnato dal riso e da una zuppa che è l’occasione migliore per adattarsi alle condizioni esterne. Bisogna vedere com’è il tempo; caldo (Yang) - freddo (Yin) e ci si regola cucinando una zuppa che equilibra, più leggera e brodosa quando è caldo, più ricca e sostanziosa quando è freddo, la macrobiotica è sostanzialmente un fattore di equilibrio. Altro esempio, prendiamo la Prugna Umeboshi (qualcuno non la conoscerà, ma se avete il mio libro lì potete trovare alcuni riferimenti base che servono, altrimenti c’è sempre Intenet). La Prugna Umeboshi è specifica per problemi intestinali perché rende l’intestino più attivo; l’acido delle prugne è equilibrato dal sale e dalla pressione (stanno molto tempo sotto sale e sotto pressione). Vanno molto bene anche per il fegato, che attivano e depurano. Qual è il meccanismo? L’acido (Yin) e il sale (Yang) si sposano e per l’organismo è una specie di benedizione perché l’organismo è Yin-Yang, la respirazione è Yin-Yang, le pulsazioni sono Yin-Yang, il movimento dell’intestino è Yin-Yang. E’ sempre doppia presenza, due fattori opposti che si sposano tra di loro in continuazione, incessantemente…”il matrimonio della vita”, diceva Renè, “lo spirito della macrobiotica è donare tutto questo e farlo gratuitamente; donare gratuitamente tutto quello che si è ricevuto, così come noi abbiamo ricevuto gratis tutto questo. In più spiegando si studia, io studio durante le mie conferenze”.

La macrobiotica comunque tende a non occuparsi della malattia dove si manifesta ma del “terreno” in generale, e il cibo è il materiale da costruzione quotidiano del terreno; tanta gente è guarita non occupandosi strettamente dell’organo specifico malato ma della guarigione dovuta al cambio del terreno nel suo insieme. E la qualità del terreno dipende dalla qualità del sangue. E la qualità del sangue? La qualità del sangue dipende dal cibo, dalla sua qualità, dalla combinazione, dal modo di assumerlo. Poi c’è il fattore tempo, perché più si prolunga il tempo della “cura”, più tutto diventa più forte. E ancora il fattore fluidità, cioè masticare, perché il corpo ama la fluidità e con questo si può avere un corpo più fluido anziché passare la vita con i sovraccarichi. Per ultimo c’è la quantità, che deve essere giusta (moderata), altrimenti si compromette tutto. Ohsawa dice, “La Quantità può uccidere la Qualità”.

Se si mangia molto cibo Yin, alla lunga, si crea freddo interno, la pigmentazione della pelle può addirittura sparire per eccesso di freddo-acidità, è la causa della vitiligine. Per diventare Yin è anche sufficiente sopprimere tutto ciò che è Yang che in macrobiotica si identifica - in particolare - con i condimenti base : Miso, Tamari, Gomashio, Umeboshi. I carnivori mangiano più Yang e sono portati alla voracità, se siete vegetariani siete più pacifici, ma questo non deve tuttavia diventare autodistruzione biologica e fisiologica. Se si è vegetariani bisogna infatti rinforzare la costituzione (impiego dei cereali integrali e apporto di sali minerali) altrimenti la vita non è più solare, diventa più lunare. La macrobiotica è alimentazione che concentra (cioè toglie debolezze) e può allontanare sia l’aggressività da una parte che la dispersione dall’altra. E si rivolge a persone sensibili ai problemi legati alla società dell’abbondanza, denaro, beni, possedere, consumare, sfruttare…a tutti i costi.
 Mangiare comunque non è un obbligo, se lo si fa dovrebbe essere per diventare più felici attraverso questo mezzo. Se invece si mangia meccanicamente è per darsi coraggio e per compensare i lati meno belli della vita, quelli dove c’è frustrazione. Renè: “voi siete qui per affrancarvi da tutte le schiavitù e tutte le dipendenze, siete qui per cercare la qualità e la quantità giuste che consentono di condurre una attività felicemente. Chi passa molto tempo seduto e rilassato è fatto al contrario della vita. La notte il sistema digestivo è inattivo, non è fatto per lavorare di notte. Mangiare la sera tardi, la notte, prima di andare a letto è un vero disastro per l’organismo intero e per l’apparato digerente in particolare. Si è contro l’Ordine dell’Universo. Il fisico si può deteriorare”.  La qualità del sonno è attività di basculamento tra Yang (attività del giorno) e Yin (riposo della notte). Chi invece attiva continuamente il mentale finisce alla fine per bloccarsi. Non occorre dormire tanto, Ohsawa dormiva 4 ore per notte e lavorava molto, e con questo ha lasciato anche un messaggio importante: la vita è più importante che dormire, basta dormire poco a patto che sia un buon sonno. Il fatto è che questo dipende dalla attività fisica svolta di giorno, una volta c’erano attività e sforzi permanenti, si faceva la cucina, si camminava, si andava al mercato, si pulivano i pavimenti a quattro mani. La macrobiotica può servire anche a questo, a farci riflettere sull’importanza del lavoro, del pulire, del mettere in ordine, del dedicarsi a qualche attività fisica. C’è gente più Yin e gente più Yang, il cereale va bene per entrambi. E se si sta bene fisicamente, è certo, si sta bene moralmente; a quel punto non è più necessario occuparsi di spiritualità, meditazioni, misticismo, anima, ecc. perché si ha una grande predisposizione per anima e spirito…in modo completamente naturale.

Renè ancora: “l’essere umano è spirituale per sua natura, ma siccome prende sentieri sbagliati, si ammala, perde questa sua predisposizione naturale ed è qui, a questo punto, che inizia la ricerca mistica. Ma la ricerca mistica a questo punto avviene attraverso la mente, le emozioni, le sensazioni, le meditazioni, che non possono portare a nulla…perché prima, la prima cosa, è ricostruire la propria salute e la propria sostanza biologica e fisiologica”.

Grazie Renè