sabato 26 agosto 2017

APPUNTAMENTO N. 50
MENTRE LE COSE SI FANNO L’ENERGIA SI MANIFESTA
Di Bruno Sangiovanni

Hara (quattro dita sotto l’ombelico) è il centro-nocciolo dell’energia, ed è il complementare degli arti, che rispetto al nocciolo risultano esterni e lunghi. Così lo definiscono gli Orientali in base alla loro visione Yin-Yang. Secondo la Filosofia della Medicina dell’Estremo Oriente, il Centro Hara è la radice e la fonte delle nostre risorse energetiche: dell’attività, della mobilità, motricità, fisicità, sessualità.

La gente portata solo per il pensiero è inevitabilmente soggetta a un certo disordine energetico. Bisogna sapere però che con il cibo si può modificare questo disordine. Chi si rifugia nel mentale, è chi è diventato debole nelle radici. E’ il movimento e l’attività ciò che contrasta ed equilibra l’eccesso del mentale. Bisogna far uscire la voce perché la voce è parte dell’Hara, lo stato di salute di una persona si rivela nella voce. Fare esercizi vocali fa sempre molto bene. Bisogna proiettare la voce sino al punto in cui deve arrivare, il registro si modifica in rapporto alla distanza.

Diceva sempre René:
E ribadiva, perché fosse registrato e impresso nella memoria della che gente, che: E’ nella vita che l’energia si manifesta. E’ mentre le cose si fanno che l’energia si manifesta!

La macrobiotica è per disfarsi dei bloccaggi, è una occasione unica nella vita. La gente cerca sempre di sfuggire l’antagonista, ma invece bisogna sapere che l’antagonista contiene sempre il complementare. E’ proprio l’antagonista che sollecita il cambiamento. René: Se non si comprende questo (e noi facciamo gran fatica a comprenderlo per la nostra educazione dualista) la gente diventa solitaria e si atrofizza, è grave! Bisogna cercare ogni occasione possibile per sviluppare la comunicazione e l’espressione. La vita sociale e pubblica ancora non conosce questo principio, così l’individuo a tendenza a bloccarsi. Quando si dice che siamo figli dell’universo, vuol dire che siamo fatti per cantare, per divertirci. Si mangia se si ha fame, altrimenti non va bene.

La macrobiotica è anche criticarsi, soprattutto è avere lo sguardo che considera le cause e gli effetti, è anche scienza della medicina, secondo i principi dell’Estremo Oriente. La medicina sintomatica invece ci abitua a soluzioni rapide, immediate. La macrobiotica è la via, è Do (lo I-DO); per progredire nella vita non bisogna cercare di arrivare subito alla meta, perché solo se siamo perfettibili possiamo andare avanti e progredire.

La macrobiotica vuol dire prendere in mano la propria vita e controllare il proprio destino attraverso la conduzione del cuore, dei polmoni, del fegato, ecc. Sta a noi controllare la nostra condizione, proprio come farebbe un bravo meccanico. La macrobiotica è “plenitudine dell’organismo”; se non avete ancora sviluppato la libertà assoluta (che è la mobilità Yin-Yang), allora proprio per questo è importante continuare a mangiare semplicemente, poveramente. Fino a che un bel giorno direte…”la vita è un’altra cosa, è più divertente”. Renè dixit.

Bisogna cercare di fare cose eccezionali; e la macrobiotica proprio questo propone perché è lei stessa, per prima, una cosa eccezionale. Abbiamo seguito sino ad oggi tutti i meccanismi e tutte le proposte della società dell’abbondanza. Tuttavia, nonostante ciò, ancora non siamo maestri della nostra vita; al contrario, siamo più che mai dipendenti da illusioni e superstizioni. Dunque la via è un’altra, bisogna fare un lavoro completamente personale, individuale. Questo lavoro possiamo essere in grado di farlo da noi, senza dover dipendere da maestri e terapeuti. Cosa occorre per farlo? Volontà e responsabilità? Certo che ci vogliono. Ma per riuscirci veramente occorre qualche altra cosa, qualche cosa di diverso, di più grande: occorre una grande aspirazione!

Mangiare poco, più semplicemente, masticare coscienti di ciò che stiamo facendo, questo è qualche cosa di grande, di enorme. E’ attraverso questo comportamento che si può spingere il proprio giudizio sin dove non è mai arrivato. René: Con la civiltà e la società dell’abbondanza non ci si può arrivare! E’ l’alimentazione che permette all’individuo di essere disponibile a tutte le cose. Se avete l’aspirazione, il cibo va con lei!

L’obiettivo è la mobilità della persona. Ad esempio l’attività teatrale è fantastica perché esce dagli schemi. In tutte le cose c’è sempre una misura da trovare, ma in cucina bisogna essere radicali. Per esempio rivoluzionare la casa in funzione della cucina. Il Principio Unico è scoperta, come si comprende bene nel caso del mal di testa: il cervello si espande, la scatola cranica impedisce la dilatazione, e fa male. Brioches, lieviti, dolci, liquidi, ecc., sono la dilatazione.

Un signore che ha perso 40 kg ha riscoperto di essere un uomo, ed era felice come un bambino. René ancora: Un uomo felice è completato da una donna, e viceversa. Questa è una cosa che ogni individuo deve scoprire. Se diventate macrobiotici diventate amabili…dovete tener la gente a distanza!

Ancora sui liquidi e sul bere. La materia chimica che va sulla mucosa intestinale la uccide, e uccide anche la flora batterica; questo è uno dei casi in cui occorre bere, perché bevendo si diluisce la concentrazione chimica.

Per dissociare gli alimenti lo stomaco ha bisogno di liquidi che preleva dal corpo: più il cibo è concentrato, più liquidi occorrono, più tutto l'apparato è impegnato. Se occorre molta acqua che si dirige nello stomaco, questa viene sottratta da altri distretti che si irrigidiscono. Tutti gli alimenti hanno un determinato grado di concentrazione, tranne uno: i cereali che quando vengono masticati diventano un latte morbido che è sostanzialmente un concentrato-liquido di sali minerali.

Se però nell’organismo ci sono troppi liquidi in circolazione, questo toglie forza e rende più complicati i processi di cicatrizzazione. Il secco invece favorisce il processo di riparazione. E’ in condizioni di secchezza e estremo dimagrimento infatti, che si può sopravvivere ad ogni malattia, o almeno contrastarla fortemente. Si dimagrisce perché il corpo tenta di guarirsi in quel modo; mentre l’eccesso di liquidi non aiuta per niente.

I liquidi sono un circolo vizioso: o sono per bisogno, o sono per piacere. Urinare di notte è eccesso di liquidi, quindi eccesso di acidità, quindi senilità precoce.La gente che è stata anni nei campi di concentramento, quanto pesavano? Tuttavia riuscivano a sopravvivere per molto tempo. Il che ha indicato che in condizioni di estrema secchezza si può resistere a tutto. E’ l’acqua che conduce il freddo, e con il freddo arriva tutto il resto. La secchezza preserva invece il calore.

Gli sfinteri funzionano secondo Yin-Yang, contrazione-dilatazione, ma funzionano certamente meglio in condizioni di secchezza anziché di eccesso di umidità. Diceva René:

L’eccesso di acqua indebolisce, il che non significa che non bisogna prenderla. In macrobiotica per esempio, c’è sempre la zuppa, che è molto meglio che bere acqua tout-court. In macrobiotica c’è un principio base: si beve in rapporto a ciò che si mangia. Se si mangia carne, bisogna bere! Ma se avete una infezione e smettete di bere, e prendete il sale (gomashio in primis) l’infezione può anche risolversi. E’ nel secco che i microbi cominciamo a trovare il terreno insopportabile, si rompono le scatole e se ne vanno.
Ci sono due concezioni, molto diverse:
Magri e Deboli
Secchi e Forti
            
Bisogna scegliere. Siamo in un’epoca in cui è importante essere secchi! Infine, a una domanda sul latte, Renè chiude la conferenza a modo suo, dice: Il latte rilascia, distende, crea dipendenza, espande, raffredda, crea muco e raffreddori. Il latte è tenerezza, girone materno, bisogna lasciare il seno materno. Il cioccolato invece è orgasmo! E allora il cioccolato al latte? Ognuno trovi la sua risposta!


martedì 22 agosto 2017

APPUNTAMENTO N.49
IL PRINCIPIO GUIDA E’ CHE SI VA DA YIN VERSO YANG
Di Bruno Sangiovanni                                                                                                                                                  

Lo studio del Principio Unico è lo studio della:
Dilatazione, Dispersione,Freddo
Concentrazione, Costrizione, Caldo

Ad esempio noi siamo fatti di due parti, intelligenza e coscienza: possederle entrambe significa essere in armonia, ben uniti in sé. René: Se siete uniti a tutto ciò che esiste, allora conoscete il cammino che dal vegetale va all’animale attraverso le specie; è il cammino naturale, parte della storia naturale.


Si apprende che esistono le lumache, i pesci, gli uccelli e che c’è una sorta di cammino tracciato dal variare e dallo sviluppo delle diverse specie, fino ad arrivare ai mammiferi. Il principio che guida tutta la creazione è che si va da Yin (disperso, freddo) verso Yang (concentrato, caldo).

Cosa vuol dire dispersione? Se qualcuno dice: dove sono le chiavi dell’auto… allora vuol dire che è disperso, vuol dire che in quel momento nella sua condizione prevale lo Yin. L’Alzheimer è dispersione a causa dell’eccesso di fattori Yin nel cibo, nell’alimentazione. Uno dei fattori Yin più potenti, a cui si dà poca importanza, è il lievito che ha un enorme potere di dispersione. Spesso si mette sotto accusa (giustamente) lo zucchero o l’alcool, ma non si considera mai abbastanza il lievito. Il lievito viene usato in tantissime preparazioni, in particolare nei prodotti da forno per ammorbidirli e renderli più digeribili, il pane in primis.

René: Ma noi in macrobiotica facciamo una cosa diversa: per diluire e rendere i carboidrati digeribili, noi usiamo la saliva. E mostra la reazione della crema di riso, solida e compatta, che con appena un po’ di saliva, in 15 secondi si trasforma in un latte liquido che è una benedizione per tutto il sistema digestivo.

Se non si diluisce attraverso la saliva (la masticazione è questo) c’è sempre il rischio che si formino delle mucosità, che sono un terreno favorevole per il formarsi di infezioni. René: Quando i microbi sono nella corrente dei liquidi in movimento, non possono fare nulla; ma quando ci sono mucosità si aggrappano a queste e iniziano a divorare i tessuti. Meglio quindi masticare e diluire piuttosto di mettere il lievito per alleggerire il cibo. La ptialina (enzima della saliva) è il nostro lievito.

La saliva trasforma l’amido in un liquido, è idrolisi, un fenomeno elettrico dice Renè. Se si mastica e l’amido diventa fluido, le mucosità si fluidificano. E’ sufficiente che qualcuno mastichi per qualche settimana è l’organismo è di nuovo pulito ed ha eliminato gli ispessimenti; questo è ciò che noi chiamiamo eliminazioni.

Si va da Yin a Yang, abbiamo detto. Per capirlo bisogna imparare ad osservare. Come diceva René: Osservare ci fa comprendere la vacca e l’uomo! La vacca ha gli occhi sui lati, all’esterno, questa era la nostra epoca anteriore. Oggi noi abbiamo gli occhi serrati in viso, di fronte. Il passaggio degli occhi al centro, vuol dire che i due emisferi cerebrali si sono riuniti in un unico: è un processo da Yin a Yang. Se riuscite a ritrovare l’origine e la nostra discendenza animale, vuol dire che il vostro pensiero è molto sottile e può andare verso l’infinito illimitato. E siccome il pensiero è illimitato, anche la vita può dunque essere senza limiti.

Ma diceva sempre René: Oggi la gente non vuole intendere, oggi abbiamo deciso di essere vittime della bestialità umana. Essere tonti non viene dal cervello, dal luogo dove noi pensiamo. Essere tonti viene dal fatto che tutti o quasi, oggi mangiamo “non importa cosa”. Il cibo riflette l’intelligenza, e l’intelligenza riflette il cibo. Se si mangia bene si diventa intelligenti.  Ma per far ciò bisogna essere molto fedeli, e René era molto, molto fedele alla macrobiotica.

Yang unisce
Yin disperde.                                                                                                                                               
E’ il cammino della vita, è l’unione tra uomo e donna: la famiglia che si disperde è una famiglia in cui domina lo Yin. C’è un detto russo che dice: Un uomo e una donna non sono veramente uniti fin che non hanno consumato insieme una certa quantità di sale. Che significa che non saranno veramente uniti fin che non avranno mangiato insieme a lungo, nel tempo, perché il sale concentra e unisce.

La volontà dipende solo ed esclusivamente dal livello di concentrazione delle persone, da null’altro. Le galassie, i pianeti, tutti ruotano intorno verso il centro, come gli elettroni che ruotano intorno ai protoni che sono il loro centro. Ohsawa diceva: Tutto è in forma di spirale, tutto è centripeto, e quando si abbandona la vita si diventa centrifughi. Si abbandona lo Yang che ci tiene ancorati a questa terra.

Per comprendere veramente bisogna vivere le cose, praticarle, insegnarle e soprattutto esprimerle. E non c’è nulla di meglio delle parole di René per sviluppare l’argomento: La verità non è qualche cosa che si possiede, la verità è qualche cosa che prende forma attraverso l’espressione! Tutti hanno la loro verità, ma la verità della luce che viene dalle onde solari che diventano luminose, si manifesta e prende forma solo quando le stesse onde intercettano l’atmosfera terrestre. E’ lì che si vede la luce e la sua verità. Se si è fuori dall’atmosfera non si vede che sono luminose, senza aria non possono illuminarsi. Per la verità è la stessa cosa. Per esistere deve essere confrontata con qualche cosa.

Bisogna studiare la Spirale Logaritmica della Creazione dell’Ordine dell’Universo, come presentata e spiegata da George Ohsawa nei suoi testi (se volete potete trovare la spiegazione di Ohsawa nel mio libro: “Macrobiotica. La via dimenticata per la salute e la felicità”. Franco Angeli Editore).

Come dice René: Cos’è la spirale della creazione? E’ il niente che diventa qualche cosa. E siccome noi siamo quel qualche cosa, dobbiamo sapere che allo stesso tempo siamo anche quel niente!













domenica 13 agosto 2017

APPUNTAMENTO N. 48
LA QUESTIONE DELL’ACIDITA’
Di Bruno Sangiovanni

Siamo vicini al traguardo dei 50 Appuntamenti. In totale saranno 52. Con questo di oggi ne mancano quattro. I primi tre saranno un po’ diversi dai precedenti, brevi e concentrati. Per l’ultimo il 52, per la chiusura prenderò un pezzo di George Ohsawa, che da solo giustifica tutto il lavoro fatto nel corso di un anno per arrivare sino a qui. Torniamo a noi.

Conferenza del mattino. Dice René: Oggi abbiamo il riso sul fuoco e siamo qui per raccontare, spiegare, insegnare. Siete venuti qui per questo o per qualcosa d’altro?Perché vi vedo distratti e 
poco attenti. C’è anche gente che viene qui per altro, le passeggiate nei dintorni sono bellissime, Lourdes è vicina, bistrot e mercatini non mancano.
René e il figlio Yohan in cucina a Cuisine et Santé (foto di Paolo Bertini)
Va bene lo stesso, certo, ma se per caso fosse questo il vero motivo per cui siete venuti, devo avvisarvi che potrebbe esserci anche di meglio; al Club Meditterranée  per esempio sono sicuro che si può trovare di molto meglio.
 
Poche parole e tutti sono richiami all’ordine, il “tono” della conferenza è definito. Una signora Francese ha appena fatto due giorni di stretto e secco: palline di riso e gallette, poco bere. Oggi non ha più dolori alla schiena. A partire da questa esperienza si possono trarre molte conclusioni, tra le quali come fare due giorni di quasi digiuno. Detto così sembra cosa da poco, ma in realtà due giorni così significa aver fatto qualche cosa di veramente speciale, di straordinario. Un'altra signora Spagnola, dopo un’operazione, ha fatto quasi due mesi di palline di riso, poi ha allargato un po’, la crema di riso al mattino, a mezzogiorno cereali e verdure, la sera poco e asciutto, le gallette di riso.

Quando ci si contrae si può avvertire, sentire una sensazione precisa, cosa che avviene naturalmente anche in senso inverso, quando ci si dilata. La cosa straordinaria e importante è osservare su se stessi i cambiamenti che possono avvenire, anche in soli due giorni. Confermo, anche in soli due giorni. Espansione (Yin), Contrazione (Yang)…è quando si avverte la sensazione che si comprende e non si dimentica più il senso vero di queste due parole che si usano così spesso in macrobiotica.

Osservare cosa succede su di noi. Le urine per esempio: vedere il colore e quante volte uriniamo in un giorno, nelle 24 ore. Il colore deve essere ambrato e urinare sovente, non va tanto bene. Quante volte? Se troppe vuol dire che c’è un eccesso di acidità, cioè che il terreno è troppo acido, che poi è la condizione prevalente di oggi. Se non c’è eccesso di acidità, se i reni funzionano bene, dice Renè che si deve urinare 3-4 volte nelle 24 ore. Anche alzarsi la notte a fare pipì, non è gran cosa. Tanta gente si alza di notte, qui a Cuisine et Santé facendo macrobiotica, non ci si alza di notte. Tutto il sonno è migliore, ma questo è un altro capitolo, perché richiede un cambio ancora più profondo, cosa che richiede grande disciplina,  pazienza e tenacia. Urinare molto significa che ancora c’è molta acidità in circolo, cioè c’è freddo interno.

René: Se siete nati da una madre giovane, siete nati da un ovulo giovane, più forte, ma questo può non bastare perché poi nel tempo l’alimentazione può modificare le cose e creare una nuova storia. Il feto si nutre del sangue della madre, il quale sangue si nutre di cosa? Embriologicamente una cellula-ovulo di una donna di 18 anni è diversa da quella di una donna di 40 perché è meno compromessa…perché ciò che si mangia tra quei 18 e 40 anni e che si è accumulato, a un certo punto si manifesta, e le cose sono diverse.

Anche le abitudini del paese, del luogo dove si vive, giocano un ruolo nelle cose, e anche nel cibo, ovviamente. Ad esempio, le patate sono ricche di potassio, cioè sono estremamente raffreddanti (e infatti sono diuretiche). Se si prendono tante patate senza bilanciare con cibo contraente-riscaldante come il sale prima di tutto, oppure con altri cibi che concentrano e riscaldano come la carne, c’è il rischio di indebolirsi. In particolare i polmoni, perché le patate raffreddano molto, se non sono bilanciate.

Bisogna sempre fare attenzione al gioco caldo-freddo. Bisognerebbe sempre cucinare il proprio cibo, come avviene tutti i giorni a Cuisine et Santé. Eccesso di acidità, di freddo, comporta il rischio di questi problemi:
Reumatismi, Artrosi, Problemi alle ossa, Problemi polmonari, Problemi di pelle, e parecchio Altro.

Tutti gli esseri hanno un ambiente interno marino, fino ad arrivare ai mammiferi e all’uomo. In ogni forma vivente l’ambiente interno è salato nelle stesse proporzioni dell’acqua marina. L’acqua di mare è l’origine della vita e ha in se una sua igiene naturale…nell’acqua salata non ci sono batteri nocivi o infezioni.

Quando questo ambiente degrada, questo è ciò che noi chiamiamo acidità (PH); ma ancora più importante è sapere che la degradazione è l’anticamera della decomposizione. Il sapore acido, la sensazione acida vuol dire che il sangue è freddo e quindi anche tutto l’ambiente, il terreno è acidificato e freddo. E il freddo cosa fa? Il freddo diminuisce il calore! In altre e poche parole la temperatura interna che deve mantenersi intorno ai 36-37 gradi diminuisce e la costante termica che è essenziale per garantire lo svolgersi delle funzioni metaboliche, non si mantiene più. Inizio della degradazione.

Acidità dunque è ancora:
Sapore acido, Sudorazione acida, Freddo, Problemi ai denti, Si urina di più, Quando qualcosa si decompone e fermenta prende un gusto acido (provare a magiare del riso dopo 3-4 giorni).

L’acidità dunque precede la fermentazione, che precede la decomposizione, e quindi va combattuta, tamponata e ridotta. Combattere e tamponare l’acidità (Yin) occorre il suo opposto antagonista (Yang). Sono i sali minerali Yang, in primis sodio e calcio. Per questo bisogna fare attenzione e prevenire l’acidità perché altrimenti il prelievo e consumo di questi sali da parte del corpo diventa eccessivo. Si innesca un circuito perverso. Se si prende aceto, limoni, arance, frutta cruda, insalate, tutti i giorni (anche in inverno quando fa freddo, aggiungo), ci si acidifica. Ma l’acidità la provocano anche altri cibi estremi, come lo zucchero, l’alcool e tutto il cibo animale che produce scorie…in sostanza tutto ciò che rappresenta la nostra alimentazione oggi.

Quando fa molto caldo (Yang) questo attira di assumere Yin, e lo consente. Ma anche purtroppo di cadere nell’eccesso di Yin, cosa che estremamente facile. Il segreto sta nell’avere una alimentazione bilanciata Yin-Yang, senza estremi che chiamano gli estremi opposti. La questione di fondo dunque è che occorre Yin e occorre Yang, in modo equilibrato e morbido, senza estremi.
René: questo è quello che cambia la storia, dunque, dovete spiegare cosa è Yin e cosa è Yang, e come interagiscono.
                                                                                                                                                


sabato 5 agosto 2017

APPUNTAMENTO N. 47
LA MACROBIOTICA E’ COME IL GIOCO DEL BIGLIARDO

Di Bruno Sangiovanni            
                                                                                                      
Titolo curioso e intrigante. E’ una delle mie interpretazioni di una conferenza di René, che apre con un invito alla gioia, alla bellezza e alla serenità. Dice: La macrobiotica è fatta così: si mangia, si sta bene, e poi si profitta di tutto ciò che di bello ci circonda. Da noi a Cuisine et Santé, ad esempio, abbiamo le montagne vicine, i Pirenei, sono bellissime. E ne approfittiamo.

Il cereale pur essendo un vegetale è molto Yang. Anche le uova e la carne lo sono, ma il cereale non ha svantaggi; anzi ha molti vantaggi tra i quali c’è anche quello che costa meno. Anche le uova a dir la verità non sono care, e sono Yang. Sentiamo René cosa dice:Ecco in un semplice esempio, uno dei grandi segreti della macrobiotica.

Un uovo (Yang) si equilibra bene con una patata (Yin). Le tortillas hanno salvato la spagna dalla miseria; uova e patate insieme formano un buon equilibrio Yin-Yang. Ma non è un equilibrio efficiente e pulito come quello che offre il cereale. Qual’é il problema? Il problema è che dopo la tortilla bisogna bere! L’uovo ha molto potere di concentrazione e riscalda, occorre raffreddare e diluire, ed è qui che inizia il circolo vizioso. Con cereali e verdure questo invece non avviene.

Allora…la macrobiotica è come il gioco del bigliardo. Si fa il punto, ma bisogna pensare a cosa succede dopo, come si disporranno le palle dopo il tiro, è questo che conta. Se mangiate carne create calore e tensione e dopo, è inevitabile, il corpo chiede freschezza: liquidi, frutta, dolci. Quando qualche cosa concentra e riscalda, poi per equilibrare occorre disperdere e raffreddare. Ecco allora la domanda: qual è l’alimento che ci fornisce tutti i nutrienti necessari, l’energia necessaria, che ci consente di non avere mancanze o carenze, ma che non crea il bisogno di disperdere e raffreddare? Risposta a cui ora sappiamo facilmente rispondere. E’ il cereale intero, integrale. Cotto e masticato.

Chi pratica bene la macrobiotica non ce la fa a bere 2 litri di acqua al giorno come tanti fanno. Il che vuol dire che hanno una maestria, quella di gestire i liquidi. Yin è dispersione, dilatazione, attività centrifuga che quando tocca la sua forma estrema diventa inerzia. Può succedere che i tessuti nervosi si compromettano per eccesso di Yin e anche di liquidi. Perdono la loro tonicità naturale, e quando succede queste sono sostanzialmente conseguenze postume di abitudini e comportamenti errati protratti a lungo nel tempo. E’ questa parte che la medicina raramente riesce a vedere, perché non osserva più le abitudini di vita, che includono tra l’altro un eccessivo uso dei liquidi. Le abitudini, già!

Come si organizza una vita? Se si vive di notte, tanto per fare un primo esempio, si finisce per entrare in uno stato di apatia; se invece ci sia alza presto al mattino, avete tutta la migliore energia a disposizione. Detto all’orientale, avrete tutto il Prana del giorno nascente! Se si va contro lo Yin cosmico, che è il riposo notturno, questo alla lunga diventa un serio problema. René: Tutta la gente debole, depressa, anemica, leucemica, è gente che sta sveglia di notte. Beve e prende molti caffè, e anche questo è distruzione fisica.

L’unica cosa che può vivere di notte senza soffrire il buio, è lo Yin, di notte bisogna riposarsi e seguire questo flusso cosmico. A meno di essere talmente Yang da poter sopportare la vita notturna. Il soli animali che possono vivere tranquillamente di notte, tollerando lo Yin della notte, sono le pulci che sono super Yang e entrano in attività di notte. Oppure i topi anch’essi molto Yang, così Yang da non riuscire a sopportare la luce forte del sole. Diceva René: se proprio volete vivere di notte, allora imparate a saltare.

L’alimentazione può avere grande influenza su un equilibrio difficile. Chi pratica bene, di solito impara a conoscere la sua costituzione. Osservate gli alimenti a seconda della loro attività energetica: quelli più Yang si infossano nel terreno, quelli più Yin si sviluppano verso l’alto. Il sedano rapa è molto ricco di sali minerali, lo si cuoce a vapore o lo si fa bollire, così diventa più Yin (si riduce la forza Yang). Se invece lo si secca e lo si concentra, diventa ancora più Yang, anche troppo; queste sono le buone intuizioni che ci arrivano dalla conoscenza del Principio.

Bisogna conoscere la propria costituzione e siccome si deve vivere nella propria pelle per tanti anni, bisogna saper condurre pelle e ossa nel tempo: e questa è un’arte. Chi pensa di raggiungere questo obiettivo senza mettere in gioco l’alimentazione, non ha capito. René chiamava questo…la spiritualità defunta, mentre la spiritualità vivente è macrobiotica. Quello che avete fatto oggi con il cibo è quello che genera il vostro pensiero; ogni volta che si abbandono questa prospettiva, l’individuo perde la sua qualità umana.

Dunque, sempre Yin-Yang, sempre due sono:
uomo e donna
giorno e notte
estate e inverno
attività e riposo
  
Bisogna distinguere tra le cose e ritrovare l’istinto di conservazione, recuperare ciò che abbiamo perso: cominciando da padre e madre. Quando il bambino è concepito, lui dipende innanzitutto dalla condizione della madre, ma anche da quella del padre. Tuttavia quando nasce può essere più Yin o più Yang e questo dipende da ciò che succede nel ventre della madre nel corso della gravidanza. Quando poi si cresce, si strutturano il proprio carattere e le proprie abitudini personali (tra i 16 e i 18 anni). E questo include le abitudini alimentari che avranno grande influenza su tutto il cammino della vita.
  
Tutto ciò senza dimenticare il nucleo centrale dello studio e della pratica macrobiotica. Che è la sua qualità filosofica che domina e impregna tutta la macrobiotica, e che è la parte veramente interessante; perché deve essere ben compreso che la macrobiotica non è una terapia. La macrobiotica è una comprensione.

Se nel corso della vita, da giovani e nell’età di mezzo, si hanno cattive abitudini come bere molto per arrestare il calore interno della “gourmandise”; è possibile che questo renda più possibile l’incontro con la macrobiotica. Perché la macrobiotica rappresenta la via di risoluzione. Questa ad esempio è la storia di René, così come lui la racconta: Se da giovane non avessi dovuto gestire e risolvere quel problema (bere per raffreddare – a casa si facevano molti fritti) non avrei mai incontrato la macrobiotica. Naturalmente non è così per tutti; c’è molta gente che è ragionevole di natura e quindi lo è anche nei loro comportamenti. Loro difficilmente incontreranno la macrobiotica, perché già non prendono molto zucchero, non prendono alcool, si controllano e sono moderati, in realtà sono persone straordinarie.

Bisogna sempre distinguere tra i diversi alimenti. Ad esempio tra quelli che crescono veloci, nel caldo, e quelli che crescono lentamente, nel freddo. Nei paesi del nord si usa il cavolo per molti piatti. Il cavolo cappuccio per esempio è un cavolo bianco, molto denso e serrato, e pesante. Una volta si vendeva il cavolo come se fosse un alimento di poco valore, anzi senza valore del tutto. Ma a livello Yin-Yang ha invece grande valore, e in più è pure economico ed ha una grande resa. Oggi si vende un po’ più caro, lo usano parecchio i giapponesi che lo mettono tagliato sottile, crudo, su diverse preparazioni. In realtà è una verdura preziosa, potente, concentrata e densa, molto Yang. E’ interessante e anche importante vedere sempre cosa cresce nel caldo e cosa nel freddo. Nel caldo Yang, crescono alimenti Yin, ricchi di liquidi proprio perché c’è esigenza di rifrescare (Yang produce Yin). Nel freddo Yin, crescono alimenti asciutti e compatti come il cavolo Yang (Yin produce Yang).

Se si hanno problemi di motricità (Yin), non bisogna prendere prodotti Yin, non bisogna prendere prodotti che crescono nel caldo. Un cetriolo, per fare un esempio, non va certo bene per una sclerosi. Sono lunghi, stretti, verdi, fini e con un sacco di liquidi. Non solo non vanno bene, vanno proprio evitati. Lo stesso per i fagiolini, o le zucchine. Certo attraverso la cottura e il sale, che concentrano, la loro qualità si trasforma; ma per affrontare problemi più delicati bisogna essere più precisi e gli alimenti Yin è meglio proprio evitarli
.
Tutte le verdure che galleggiano sono più Yin, quelle che vanno a fondo sono più Yang. Per chi mangia carne invece, le verdure Yin vanno bene e ne hanno bisogno per equilibrare lo Yang della carne. In macrobiotica se si volesse proprio cercare il meglio, si preferirebbe la carne di animali selvatici (non trattati con chimica o ormoni) cotte a lungo con molte verdure Yin, come le solanacee (pomodori, peperoni, melanzane, patate), i fagiolini, ecc
.
Importante è equilibrare Yin e Yang, guardare la forma e soprattutto il clima dove cresce quell’alimento. René a questo proposito: Chi deve recuperare le forze e superare una condizione di debolezza, dovrebbe andare nel fresco della montagna, mangiare le erbe e le piante selvatiche che crescono in altura, le radici, come la bardana, il tarassaco, e prenderne un po’ tutti i giorni perché l’organismo lavora e si costruisce e  trasforma nella continuità e nella ripetizione. L’organismo ha bisogno della ripetizione, che tuttavia (purtroppo) funziona sia per il bene che per il male. Ogni giorno è importante mangiare cibi che hanno molti sali minerali concentrati, che resistono ai climi estremi, freddi o molto secchi. Soprattutto se siamo deboli, oppure in inverno.

René: I sali di queste piante sono molto più Yang rispetto a quelle che crescono in serra. Andare in montagna, mangiare avena e orzo, il grano saraceno che cresce in altura ed è il cereale più Yang. Questa sarebbe una vera ricerca di antagonismo complementare, e allo stesso tempo sarebbe anche l’esatto contrario della sicurezza e comodità a tutti i costi, del piacere, dell’abbondanza. Così bisognerebbe curare una malattia che riduce la motricità.

Poi c’è il sale del mare, perché tutto da lì viene. Nell’organismo c’è un gioco costante tra zucchero e sale: più zucchero mettiamo, meno sale ci sarà, è semplice. Lo zucchero toglie il sale. Lo zucchero bianco (raffinato) è idrato di carbonio puro, gli manca tutto il resto, non esiste più alcun nutriente a causa della sbiancatura. Il sale invece, quello intero naturale marino, è combinato con altri elementi come il potassio, il sodio, magnesio: tutti cofattori allo stato di traccia che sono fondamentali per il processo di metabolizzazione. Tutto ciò che esiste contiene minerali, sono i minerali della creazione, Nichel, Carbonio, Ecc., sono i 92 elementi. Il tocco di René: Questi minerali sono la storia della nostra vita, compongono la terra da cui arriva il vegetale, che si trasforma alla fine in animale e per ultimo in uomo. Noi dobbiamo mantenere questo equilibrio di sali, e siccome nel corpo avviene sempre una certa dispersione, ecco che il cibo seve proprio per apportare nuovi sali minerali e ricostituire l’equilibrio.

René: La macrobiotica venera la semplicità, tutto ciò che è naturale, per scappare dalla follia collettiva. La società dei consumi produce della “merde”, in abbondanza, al punto che non sappiamo più dove metterla. Che fare? E’ il problema del surriscaldamento, dell’ozono, dell’effetto serra, ecc. Bisogna vivere in modo macrobiotico per non inquinare e contaminare.

Uno dei modi per comprendere questa necessità, e un bel dì magari iniziare a praticarla, è lo studio dell’evoluzione sul piano alimentare. La ricerca del cibo più adatto per ogni specie. Anche per questo Ohsawa ha definito 7 tappe della nutrizione, ognuna delle quali si distingue per uno spiccato attaccamento a un ben definito cibo. Ne abbiamo già parlato, ma è sempre utile riassumere velocemente la visione macrobiotica dell’evoluzione e il suo legame col cibo.
1. La Terra per i Vermi
2. L’Acqua per i Pesci
3. L’Erba per gli Erbivori
4. La Carne per i Predatori/Carnivori
5. La Frutta per le Scimmie
6. I Cereali per l’Uomo
7. Il Nutrimento della Coscienza
                                                                    
Qualcuno ha detto: Cuisine et Santé è molto fortunata, qui non c’è alcun bisogno di mangiare carne! Il formaggio anche se accompagnato da vegetali non va troppo bene, è apporto concentrato di proteine del latte, quelle di più difficile assimilazione. Ma non è così semplice rinunciare a tutto questo. E’ il sistema complesso delle memorie che ci portiamo dai nostri antenati…questi sconosciuti!

E’ un sistema complesso che fabbrica determinate funzioni e comportamenti che si tramandano e si riproducono in tutto lo schema delle successioni, che rimangono appunto più o meno memorizzate e producono effetti anche nelle generazioni successive. Sono quelli che René chiamava gli atavismi. A meno che lo schema non venga interrotto e in un certo modo scardinato. Per farlo bisogna modificare profondamente la nostra struttura fisiologica-biologica. Non illudetevi di poterlo fare solo lavorando sulla mante e la psiche. Come si può farlo allora? Con la macrobiotica!

A proposito di problemi di motricità, di sclerosi, l’uso del grano di saraceno è molto utile, e lo si può preparare in tanti modi diversi. Dai chicchi cotti in acqua, alla crema partendo dalla farina, oppure gli gnocchi sempre partendo dalla farina, alle crepes…in 10 giorni il corpo si ricostruisce. Lo fa perché lascia tutte le difficoltà che affronta normalmente, entra in stato di riposo perché non assume più tutti gli alimenti che creano (e hanno creato) i problemi.

Ma qualcuno chiede sempre: non è che avrò carenze? La risposta è no, e la domanda nasce semplicemente dalla paura della mancanza di qualche cosa. Tipico riflesso della nostra società dell’abbondanza.Quando si è malati, non si sta bene, qualche cosa non va, quale è il momento migliore per mangiare? Chi è fragile deve mangiare il mattino perché il corpo va alimentato quando è vuoto. E’ quando è in questo stato di vuoto che è in grado di assimilare. E addio alle carenze.

René al centro con Bruno a sx e Aurora a dx, che traducono la conferenza
Nella sua essenza è vero che la macrobiotica appare come una negazione della società dell’abbondanza (e lo è pure per tanti aspetti), ma è anche l’unica cosa che può veramente salvare il mondo attraverso il cammino individuale di ognuno di noi. Chiedeva René:

Una signora spagnola dice di avere molte mucosità. Con un regime secco e i cereali, le mucosità diminuiscono, soprattutto se si mastica bene e si diluisce. Se non lo si fa gli amidi producono mucosità; ma anche i grassi producono mucosità, soprattutto quelli dei formaggi. Bisogna masticare, liquefare. Anche il pane (farina bianca raffinata) produce parecchie mucosità. Niente muco è uno degli aspetti importanti della prevenzione. Ancora René: La macrobiotica è recuperare il sapore salato verso il sapore dolce. Il bisogno di zucchero è bisogno di essere rassicurati per esistere. Se il sale è presente adeguatamente, il corpo è molto più resistente all’attacco di infezioni, ha un giusto tono, ed è naturalmente rivolto verso l’azione. Esattamente il contrario dello zucchero che è invece introversione e decomposizione. Anche i sapori si distinguono per Yin-Yang:
Piccante:        Yin
Acido:             Yin
Zuccherato:   Yin
Dolce:             Equilibrio Yin-Yang
Salato:            Yang
Amaro:           Yang

Il sapore rancido/acre è il sapore della decomposizione. Sapore che si forma nelle materie grasse quando invecchiano e si decompongono, succede anche con l’olio. L’olio se è rancido ha perso la freschezza, il sapore acre è Yin. Se si riscalda, come l’olio ad esempio, il sapore acre sparisce, ma può creare ugualmente seri problemi alla flora batterica. A proposito, quando scaldate un alimento quel calore rimane all’interno; ad esempio se mangiate del riso tostato crudo, questo vi scalderà tantissimo. Cosa che andrebbe molto bene, benissimo per il problema delle mucosità di cui si accennava prima, e anche per tutti i problemi di difficoltà di respirazione.
Quando qualcosa va in decomposizione poi genera freddo (non esiste più alcun calore). Chi ha dissenteria vuol dire che ha l’intestino ghiacciato, la dissenteria assorbe tutto il calore del corpo. Il grano saraceno riscalda molto e toglie l’umidità. Il grano saraceno (Yang) ha bisogno di potassio (Yin), quindi utilizza il potassio che è presente nel corpo, per questo il saraceno asciuga e fa dimagrire, si diventa più costretti. Come una spugna che si serra, e l’acqua va. Renè: Quindi se ci sono dei sovraccarichi, cosa dovete fare? Dovete prendere qualcuno e strizzarlo. La regola base:
Per essere Yang, bisogna evitare di prendere ciò che è Yin.
Per essere Yin, bisogna evitare di prendere ciò che è Yang.
        
Ecco qui René e il sapere della macrobiotica: L’uomo è la finalità della creazione, è l’essere vivente che esprime la massima concentrazione (emoglobina Yang) ed è per questo che lui solo può produrre il pensiero, che è l’espressione opposta e complementare (Yin). La macrobiotica è autoeducazione, siamo noi che dobbiamo condurci nella vita. Se non ci creiamo e non ci diamo abbastanza difficoltà, diventeremo troppo Yin. Se non assegniamo abbastanza compiti ai bambini, diventeranno Yin. Se si ha paura di mettere i bambini davanti alle difficoltà, avranno una vita molto difficile e complicata.

L’educazione macrobiotica è invece avere fame, sete, freddo, non dormire. Come il mondo, che non dorme mai! Il mondo ha bisogno di Yang perché è a partire da qui che la coscienza si può allargare. Cos’è che supera la personalità? E’ la coscienza universale!  Facciamo concludere a René: Siamo nell’universo infinito…cos’è che fa brillare una stella e la mantiene là dov’è senza farla cadere? Quando la coscienza si allarga diventa immensa, allora la condotta della macrobiotica diventa facile. Altrimenti sarete sempre prigionieri del giudizio basso, quello sensoriale.