APPUNTAMENTO N.
47
LA
MACROBIOTICA E’ COME IL GIOCO DEL BIGLIARDO
Di Bruno Sangiovanni
Titolo curioso e intrigante. E’ una delle mie
interpretazioni di una conferenza di René, che apre con un invito alla gioia,
alla bellezza e alla serenità. Dice: La
macrobiotica è fatta così: si mangia, si sta bene, e poi si profitta di tutto
ciò che di bello ci circonda. Da noi a Cuisine et Santé, ad esempio, abbiamo le
montagne vicine, i Pirenei, sono bellissime. E ne approfittiamo.
Il cereale pur essendo un vegetale è molto Yang. Anche le
uova e la carne lo sono, ma il cereale non ha svantaggi; anzi ha molti vantaggi
tra i quali c’è anche quello che costa meno. Anche le uova a dir la verità non
sono care, e sono Yang. Sentiamo René cosa dice:Ecco in un semplice esempio, uno dei grandi segreti della
macrobiotica.
Un uovo (Yang) si equilibra bene con una patata (Yin). Le tortillas hanno
salvato la spagna dalla miseria; uova e patate insieme formano un buon
equilibrio Yin-Yang. Ma non è un equilibrio efficiente e pulito come quello che
offre il cereale. Qual’é il problema? Il problema è che dopo la tortilla
bisogna bere! L’uovo ha molto potere di concentrazione e riscalda, occorre
raffreddare e diluire, ed è qui che inizia il circolo vizioso. Con cereali e
verdure questo invece non avviene.
Allora…la macrobiotica è come il gioco del bigliardo. Si fa
il punto, ma bisogna pensare a cosa succede dopo, come si disporranno le palle
dopo il tiro, è questo che conta. Se mangiate carne create calore e tensione e
dopo, è inevitabile, il corpo chiede freschezza: liquidi, frutta, dolci. Quando
qualche cosa concentra e riscalda, poi per equilibrare occorre disperdere e
raffreddare. Ecco allora la domanda: qual è l’alimento che ci fornisce tutti i
nutrienti necessari, l’energia necessaria, che ci consente di non avere
mancanze o carenze, ma che non crea il bisogno di disperdere e raffreddare?
Risposta a cui ora sappiamo facilmente rispondere. E’ il cereale intero,
integrale. Cotto e masticato.
Chi pratica bene la macrobiotica non ce la fa a bere 2 litri
di acqua al giorno come tanti fanno. Il che vuol dire che hanno una maestria,
quella di gestire i liquidi. Yin è dispersione, dilatazione, attività
centrifuga che quando tocca la sua forma estrema diventa inerzia. Può succedere
che i tessuti nervosi si compromettano per eccesso di Yin e anche di liquidi.
Perdono la loro tonicità naturale, e quando succede queste sono sostanzialmente
conseguenze postume di abitudini e comportamenti errati protratti a lungo nel
tempo. E’ questa parte che la medicina raramente riesce a vedere, perché non
osserva più le abitudini di vita, che includono tra l’altro un eccessivo uso
dei liquidi. Le abitudini, già!
Come si organizza una vita? Se si vive di notte, tanto per
fare un primo esempio, si finisce per entrare in uno stato di apatia; se invece
ci sia alza presto al mattino, avete tutta la migliore energia a disposizione.
Detto all’orientale, avrete tutto il Prana del giorno nascente! Se si va contro
lo Yin cosmico, che è il riposo notturno, questo alla lunga diventa un serio
problema. René: Tutta la gente debole, depressa,
anemica, leucemica, è gente che sta sveglia di notte. Beve e prende molti
caffè, e anche questo è distruzione fisica.
L’unica cosa che può vivere di notte senza soffrire il buio,
è lo Yin, di notte bisogna riposarsi e seguire questo flusso cosmico. A meno di
essere talmente Yang da poter sopportare la vita notturna. Il soli animali che
possono vivere tranquillamente di notte, tollerando lo Yin della notte, sono le
pulci che sono super Yang e entrano in attività di notte. Oppure i topi
anch’essi molto Yang, così Yang da non riuscire a sopportare la luce forte del
sole. Diceva René: se proprio volete
vivere di notte, allora imparate a saltare.
L’alimentazione può avere grande influenza su un equilibrio
difficile. Chi pratica bene, di solito impara a conoscere la sua costituzione.
Osservate gli alimenti a seconda della loro attività energetica: quelli più
Yang si infossano nel terreno, quelli più Yin si sviluppano verso l’alto. Il
sedano rapa è molto ricco di sali minerali, lo si cuoce a vapore o lo si fa
bollire, così diventa più Yin (si riduce la forza Yang). Se invece lo si secca
e lo si concentra, diventa ancora più Yang, anche troppo; queste sono le buone
intuizioni che ci arrivano dalla conoscenza del Principio.
Bisogna conoscere la
propria costituzione e siccome si deve vivere nella propria pelle per tanti
anni, bisogna saper condurre pelle e ossa nel tempo: e questa è un’arte.
Chi pensa di raggiungere questo obiettivo senza mettere in gioco
l’alimentazione, non ha capito. René chiamava questo…la spiritualità defunta, mentre la spiritualità vivente è macrobiotica.
Quello che avete fatto oggi con il cibo è quello che genera il vostro pensiero;
ogni volta che si abbandono questa prospettiva, l’individuo perde la sua
qualità umana.
Dunque, sempre Yin-Yang, sempre due sono:
uomo e donna
giorno e notte
estate e inverno
attività e riposo
Bisogna distinguere tra le cose e ritrovare l’istinto di conservazione,
recuperare ciò che abbiamo perso: cominciando da padre e madre. Quando il
bambino è concepito, lui dipende innanzitutto dalla condizione della madre, ma
anche da quella del padre. Tuttavia quando nasce può essere più Yin o più Yang
e questo dipende da ciò che succede nel ventre della madre nel corso della
gravidanza. Quando poi si cresce, si strutturano il proprio carattere e le
proprie abitudini personali (tra i 16 e i 18 anni). E questo include le
abitudini alimentari che avranno grande influenza su tutto il cammino della
vita.
Tutto ciò senza dimenticare il nucleo centrale dello studio
e della pratica macrobiotica. Che è la sua qualità filosofica che domina e
impregna tutta la macrobiotica, e che è la parte veramente interessante; perché
deve essere ben compreso che la macrobiotica non è una terapia. La macrobiotica è una comprensione.
Se nel corso della vita, da giovani e nell’età di mezzo, si
hanno cattive abitudini come bere molto per arrestare il calore interno della
“gourmandise”; è possibile che questo renda più possibile l’incontro con la
macrobiotica. Perché la macrobiotica rappresenta la via di risoluzione. Questa
ad esempio è la storia di René, così come lui la racconta: Se da giovane non avessi dovuto gestire e risolvere quel problema (bere
per raffreddare – a casa si facevano molti fritti) non avrei mai incontrato la
macrobiotica. Naturalmente non è così per tutti; c’è molta gente che è
ragionevole di natura e quindi lo è anche nei loro comportamenti. Loro
difficilmente incontreranno la macrobiotica, perché già non prendono molto
zucchero, non prendono alcool, si controllano e sono moderati, in realtà sono
persone straordinarie.
Bisogna sempre distinguere tra i diversi alimenti. Ad
esempio tra quelli che crescono veloci, nel caldo, e quelli che crescono
lentamente, nel freddo. Nei paesi del nord si usa il cavolo per molti piatti.
Il cavolo cappuccio per esempio è un cavolo bianco, molto denso e serrato, e
pesante. Una volta si vendeva il cavolo come se fosse un alimento di poco valore,
anzi senza valore del tutto. Ma a livello Yin-Yang ha invece grande valore, e
in più è pure economico ed ha una grande resa. Oggi si vende un po’ più caro,
lo usano parecchio i giapponesi che lo mettono tagliato sottile, crudo, su
diverse preparazioni. In realtà è una verdura preziosa, potente, concentrata e
densa, molto Yang. E’ interessante e anche importante vedere sempre cosa cresce
nel caldo e cosa nel freddo. Nel caldo Yang, crescono alimenti Yin, ricchi di
liquidi proprio perché c’è esigenza di rifrescare (Yang produce Yin). Nel
freddo Yin, crescono alimenti asciutti e compatti come il cavolo Yang (Yin
produce Yang).
Se si hanno problemi di motricità (Yin), non bisogna
prendere prodotti Yin, non bisogna prendere prodotti che crescono nel caldo. Un
cetriolo, per fare un esempio, non va certo bene per una sclerosi. Sono lunghi,
stretti, verdi, fini e con un sacco di liquidi. Non solo non vanno bene, vanno
proprio evitati. Lo stesso per i fagiolini, o le zucchine. Certo attraverso la
cottura e il sale, che concentrano, la loro qualità si trasforma; ma per
affrontare problemi più delicati bisogna essere più precisi e gli alimenti Yin
è meglio proprio evitarli
.
Tutte le verdure che galleggiano sono più Yin, quelle che
vanno a fondo sono più Yang. Per chi mangia carne invece, le verdure Yin vanno
bene e ne hanno bisogno per equilibrare lo Yang della carne. In macrobiotica se
si volesse proprio cercare il meglio, si preferirebbe la carne di animali
selvatici (non trattati con chimica o ormoni) cotte a lungo con molte verdure
Yin, come le solanacee (pomodori, peperoni, melanzane, patate), i fagiolini,
ecc
.
Importante è equilibrare Yin e Yang, guardare la forma e
soprattutto il clima dove cresce quell’alimento. René a questo proposito: Chi deve recuperare le forze e superare una
condizione di debolezza, dovrebbe andare nel fresco della montagna, mangiare le
erbe e le piante selvatiche che crescono in altura, le radici, come la bardana,
il tarassaco, e prenderne un po’ tutti i giorni perché l’organismo lavora e si
costruisce e trasforma nella continuità
e nella ripetizione. L’organismo ha bisogno della ripetizione, che tuttavia
(purtroppo) funziona sia per il bene che per il male. Ogni giorno è importante
mangiare cibi che hanno molti sali minerali concentrati, che resistono ai climi
estremi, freddi o molto secchi. Soprattutto se siamo deboli, oppure in inverno.
René: I sali di queste
piante sono molto più Yang rispetto a quelle che crescono in serra. Andare in
montagna, mangiare avena e orzo, il grano saraceno che cresce in altura ed è il
cereale più Yang. Questa sarebbe una vera ricerca di antagonismo complementare,
e allo stesso tempo sarebbe anche l’esatto contrario della sicurezza e comodità
a tutti i costi, del piacere, dell’abbondanza. Così bisognerebbe curare una
malattia che riduce la motricità.
Poi c’è il sale del mare, perché tutto da lì viene.
Nell’organismo c’è un gioco costante tra zucchero e sale: più zucchero
mettiamo, meno sale ci sarà, è semplice. Lo zucchero toglie il sale. Lo
zucchero bianco (raffinato) è idrato di carbonio puro, gli manca tutto il
resto, non esiste più alcun nutriente a causa della sbiancatura. Il sale
invece, quello intero naturale marino, è combinato con altri elementi come il
potassio, il sodio, magnesio: tutti cofattori allo stato di traccia che sono
fondamentali per il processo di metabolizzazione. Tutto ciò che esiste contiene
minerali, sono i minerali della creazione, Nichel, Carbonio, Ecc., sono i 92
elementi. Il tocco di René: Questi
minerali sono la storia della nostra vita, compongono la terra da cui arriva il
vegetale, che si trasforma alla fine in animale e per ultimo in uomo. Noi
dobbiamo mantenere questo equilibrio di sali, e siccome nel corpo avviene
sempre una certa dispersione, ecco che il cibo seve proprio per apportare nuovi
sali minerali e ricostituire l’equilibrio.
René: La macrobiotica
venera la semplicità, tutto ciò che è naturale, per scappare dalla follia
collettiva. La società dei consumi produce della “merde”, in abbondanza, al
punto che non sappiamo più dove metterla. Che fare? E’ il problema del
surriscaldamento, dell’ozono, dell’effetto serra, ecc. Bisogna vivere in modo
macrobiotico per non inquinare e contaminare.
Uno dei modi per comprendere questa necessità, e un bel dì
magari iniziare a praticarla, è lo studio dell’evoluzione sul piano alimentare.
La ricerca del cibo più adatto per ogni specie. Anche per questo Ohsawa ha
definito 7 tappe della nutrizione, ognuna delle quali si distingue per uno
spiccato attaccamento a un ben definito cibo. Ne abbiamo già parlato, ma è sempre utile riassumere velocemente
la visione macrobiotica dell’evoluzione e il suo legame col cibo.
1. La
Terra per i Vermi
2.
L’Acqua per i Pesci
3. L’Erba per gli
Erbivori
4. La Carne per i Predatori/Carnivori
5.
La Frutta per le Scimmie
6.
I Cereali per l’Uomo
7. Il Nutrimento della
Coscienza
Qualcuno ha detto: Cuisine
et Santé è molto fortunata, qui non c’è alcun bisogno di mangiare carne! Il
formaggio anche se accompagnato da vegetali non va troppo bene, è apporto
concentrato di proteine del latte, quelle di più difficile assimilazione. Ma
non è così semplice rinunciare a tutto questo. E’ il sistema complesso delle
memorie che ci portiamo dai nostri antenati…questi sconosciuti!
E’ un sistema complesso che fabbrica determinate funzioni e
comportamenti che si tramandano e si riproducono in tutto lo schema delle
successioni, che rimangono appunto più o meno memorizzate e producono effetti
anche nelle generazioni successive. Sono quelli che René chiamava gli atavismi. A meno che lo schema non
venga interrotto e in un certo modo scardinato. Per farlo bisogna modificare
profondamente la nostra struttura fisiologica-biologica. Non illudetevi di
poterlo fare solo lavorando sulla mante e la psiche. Come si può farlo allora?
Con la macrobiotica!
A proposito di problemi di motricità, di sclerosi, l’uso del
grano di saraceno è molto utile, e lo si può preparare in tanti modi diversi.
Dai chicchi cotti in acqua, alla crema partendo dalla farina, oppure gli
gnocchi sempre partendo dalla farina, alle crepes…in 10 giorni il corpo si
ricostruisce. Lo fa perché lascia tutte le difficoltà che affronta normalmente,
entra in stato di riposo perché non assume più tutti gli alimenti che creano (e
hanno creato) i problemi.
Ma qualcuno chiede sempre: non è che avrò carenze? La risposta è no, e la domanda nasce
semplicemente dalla paura della mancanza di qualche cosa. Tipico riflesso della
nostra società dell’abbondanza.Quando si è malati, non si sta bene, qualche cosa non va, quale è il
momento migliore per mangiare? Chi è fragile deve mangiare il mattino perché il
corpo va alimentato quando è vuoto. E’ quando è in questo stato di vuoto che è
in grado di assimilare. E addio alle carenze.
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René al centro con Bruno a sx e Aurora a dx, che traducono la conferenza |
Nella sua essenza è vero che la macrobiotica appare
come una negazione della società dell’abbondanza (e lo è pure per tanti
aspetti), ma è anche l’unica cosa che può veramente salvare il mondo attraverso
il cammino individuale di ognuno di noi. Chiedeva René:
Una signora spagnola dice di avere molte mucosità. Con un
regime secco e i cereali, le mucosità diminuiscono, soprattutto se si mastica
bene e si diluisce. Se non lo si fa gli amidi producono mucosità; ma anche i
grassi producono mucosità, soprattutto quelli dei formaggi. Bisogna masticare,
liquefare. Anche il pane (farina bianca raffinata) produce parecchie mucosità.
Niente muco è uno degli aspetti importanti della prevenzione. Ancora René: La macrobiotica è recuperare il sapore
salato verso il sapore dolce. Il bisogno di zucchero è bisogno di essere
rassicurati per esistere. Se il sale è presente adeguatamente, il corpo è molto
più resistente all’attacco di infezioni, ha un giusto tono, ed è naturalmente
rivolto verso l’azione. Esattamente il contrario dello zucchero che è invece
introversione e decomposizione. Anche i sapori si distinguono per Yin-Yang:
Piccante: Yin
Acido: Yin
Zuccherato: Yin
Dolce: Equilibrio Yin-Yang
Salato: Yang
Amaro: Yang
Il sapore rancido/acre è il sapore della decomposizione.
Sapore che si forma nelle materie grasse quando invecchiano e si decompongono,
succede anche con l’olio. L’olio se è rancido ha perso la freschezza, il sapore
acre è Yin. Se si riscalda, come l’olio ad esempio, il sapore acre sparisce, ma
può creare ugualmente seri problemi alla flora batterica. A proposito, quando
scaldate un alimento quel calore rimane all’interno; ad esempio se mangiate del
riso tostato crudo, questo vi scalderà tantissimo. Cosa che andrebbe molto
bene, benissimo per il problema delle mucosità di cui si accennava prima, e
anche per tutti i problemi di difficoltà di respirazione.
Quando qualcosa va in decomposizione poi genera freddo (non
esiste più alcun calore). Chi ha dissenteria vuol dire che ha l’intestino
ghiacciato, la dissenteria assorbe tutto il calore del corpo. Il grano saraceno
riscalda molto e toglie l’umidità. Il grano saraceno (Yang) ha bisogno di
potassio (Yin), quindi utilizza il potassio che è presente nel corpo, per
questo il saraceno asciuga e fa dimagrire, si diventa più costretti. Come una
spugna che si serra, e l’acqua va. Renè: Quindi
se ci sono dei sovraccarichi, cosa dovete fare? Dovete prendere qualcuno e
strizzarlo. La regola base:
Per essere Yang, bisogna evitare di
prendere ciò che è Yin.
Per essere Yin, bisogna evitare di prendere ciò che è Yang.
Ecco qui René e il sapere della macrobiotica: L’uomo è la finalità della creazione, è
l’essere vivente che esprime la massima concentrazione (emoglobina Yang) ed è
per questo che lui solo può produrre il pensiero, che è l’espressione opposta e
complementare (Yin). La macrobiotica è autoeducazione, siamo noi che dobbiamo
condurci nella vita. Se non ci creiamo e non ci diamo abbastanza difficoltà,
diventeremo troppo Yin. Se non assegniamo abbastanza compiti ai bambini,
diventeranno Yin. Se si ha paura di mettere i bambini davanti alle difficoltà,
avranno una vita molto difficile e complicata.
L’educazione macrobiotica è invece avere fame, sete, freddo,
non dormire. Come il mondo, che non dorme mai! Il mondo ha bisogno di Yang
perché è a partire da qui che la coscienza si può allargare. Cos’è che supera
la personalità? E’ la coscienza universale! Facciamo concludere a René: Siamo nell’universo infinito…cos’è che fa
brillare una stella e la mantiene là dov’è senza farla cadere? Quando la
coscienza si allarga diventa immensa, allora la condotta della macrobiotica
diventa facile. Altrimenti sarete sempre prigionieri del giudizio basso, quello
sensoriale.