sabato 5 agosto 2017

APPUNTAMENTO N. 47
LA MACROBIOTICA E’ COME IL GIOCO DEL BIGLIARDO

Di Bruno Sangiovanni            
                                                                                                      
Titolo curioso e intrigante. E’ una delle mie interpretazioni di una conferenza di René, che apre con un invito alla gioia, alla bellezza e alla serenità. Dice: La macrobiotica è fatta così: si mangia, si sta bene, e poi si profitta di tutto ciò che di bello ci circonda. Da noi a Cuisine et Santé, ad esempio, abbiamo le montagne vicine, i Pirenei, sono bellissime. E ne approfittiamo.

Il cereale pur essendo un vegetale è molto Yang. Anche le uova e la carne lo sono, ma il cereale non ha svantaggi; anzi ha molti vantaggi tra i quali c’è anche quello che costa meno. Anche le uova a dir la verità non sono care, e sono Yang. Sentiamo René cosa dice:Ecco in un semplice esempio, uno dei grandi segreti della macrobiotica.

Un uovo (Yang) si equilibra bene con una patata (Yin). Le tortillas hanno salvato la spagna dalla miseria; uova e patate insieme formano un buon equilibrio Yin-Yang. Ma non è un equilibrio efficiente e pulito come quello che offre il cereale. Qual’é il problema? Il problema è che dopo la tortilla bisogna bere! L’uovo ha molto potere di concentrazione e riscalda, occorre raffreddare e diluire, ed è qui che inizia il circolo vizioso. Con cereali e verdure questo invece non avviene.

Allora…la macrobiotica è come il gioco del bigliardo. Si fa il punto, ma bisogna pensare a cosa succede dopo, come si disporranno le palle dopo il tiro, è questo che conta. Se mangiate carne create calore e tensione e dopo, è inevitabile, il corpo chiede freschezza: liquidi, frutta, dolci. Quando qualche cosa concentra e riscalda, poi per equilibrare occorre disperdere e raffreddare. Ecco allora la domanda: qual è l’alimento che ci fornisce tutti i nutrienti necessari, l’energia necessaria, che ci consente di non avere mancanze o carenze, ma che non crea il bisogno di disperdere e raffreddare? Risposta a cui ora sappiamo facilmente rispondere. E’ il cereale intero, integrale. Cotto e masticato.

Chi pratica bene la macrobiotica non ce la fa a bere 2 litri di acqua al giorno come tanti fanno. Il che vuol dire che hanno una maestria, quella di gestire i liquidi. Yin è dispersione, dilatazione, attività centrifuga che quando tocca la sua forma estrema diventa inerzia. Può succedere che i tessuti nervosi si compromettano per eccesso di Yin e anche di liquidi. Perdono la loro tonicità naturale, e quando succede queste sono sostanzialmente conseguenze postume di abitudini e comportamenti errati protratti a lungo nel tempo. E’ questa parte che la medicina raramente riesce a vedere, perché non osserva più le abitudini di vita, che includono tra l’altro un eccessivo uso dei liquidi. Le abitudini, già!

Come si organizza una vita? Se si vive di notte, tanto per fare un primo esempio, si finisce per entrare in uno stato di apatia; se invece ci sia alza presto al mattino, avete tutta la migliore energia a disposizione. Detto all’orientale, avrete tutto il Prana del giorno nascente! Se si va contro lo Yin cosmico, che è il riposo notturno, questo alla lunga diventa un serio problema. René: Tutta la gente debole, depressa, anemica, leucemica, è gente che sta sveglia di notte. Beve e prende molti caffè, e anche questo è distruzione fisica.

L’unica cosa che può vivere di notte senza soffrire il buio, è lo Yin, di notte bisogna riposarsi e seguire questo flusso cosmico. A meno di essere talmente Yang da poter sopportare la vita notturna. Il soli animali che possono vivere tranquillamente di notte, tollerando lo Yin della notte, sono le pulci che sono super Yang e entrano in attività di notte. Oppure i topi anch’essi molto Yang, così Yang da non riuscire a sopportare la luce forte del sole. Diceva René: se proprio volete vivere di notte, allora imparate a saltare.

L’alimentazione può avere grande influenza su un equilibrio difficile. Chi pratica bene, di solito impara a conoscere la sua costituzione. Osservate gli alimenti a seconda della loro attività energetica: quelli più Yang si infossano nel terreno, quelli più Yin si sviluppano verso l’alto. Il sedano rapa è molto ricco di sali minerali, lo si cuoce a vapore o lo si fa bollire, così diventa più Yin (si riduce la forza Yang). Se invece lo si secca e lo si concentra, diventa ancora più Yang, anche troppo; queste sono le buone intuizioni che ci arrivano dalla conoscenza del Principio.

Bisogna conoscere la propria costituzione e siccome si deve vivere nella propria pelle per tanti anni, bisogna saper condurre pelle e ossa nel tempo: e questa è un’arte. Chi pensa di raggiungere questo obiettivo senza mettere in gioco l’alimentazione, non ha capito. René chiamava questo…la spiritualità defunta, mentre la spiritualità vivente è macrobiotica. Quello che avete fatto oggi con il cibo è quello che genera il vostro pensiero; ogni volta che si abbandono questa prospettiva, l’individuo perde la sua qualità umana.

Dunque, sempre Yin-Yang, sempre due sono:
uomo e donna
giorno e notte
estate e inverno
attività e riposo
  
Bisogna distinguere tra le cose e ritrovare l’istinto di conservazione, recuperare ciò che abbiamo perso: cominciando da padre e madre. Quando il bambino è concepito, lui dipende innanzitutto dalla condizione della madre, ma anche da quella del padre. Tuttavia quando nasce può essere più Yin o più Yang e questo dipende da ciò che succede nel ventre della madre nel corso della gravidanza. Quando poi si cresce, si strutturano il proprio carattere e le proprie abitudini personali (tra i 16 e i 18 anni). E questo include le abitudini alimentari che avranno grande influenza su tutto il cammino della vita.
  
Tutto ciò senza dimenticare il nucleo centrale dello studio e della pratica macrobiotica. Che è la sua qualità filosofica che domina e impregna tutta la macrobiotica, e che è la parte veramente interessante; perché deve essere ben compreso che la macrobiotica non è una terapia. La macrobiotica è una comprensione.

Se nel corso della vita, da giovani e nell’età di mezzo, si hanno cattive abitudini come bere molto per arrestare il calore interno della “gourmandise”; è possibile che questo renda più possibile l’incontro con la macrobiotica. Perché la macrobiotica rappresenta la via di risoluzione. Questa ad esempio è la storia di René, così come lui la racconta: Se da giovane non avessi dovuto gestire e risolvere quel problema (bere per raffreddare – a casa si facevano molti fritti) non avrei mai incontrato la macrobiotica. Naturalmente non è così per tutti; c’è molta gente che è ragionevole di natura e quindi lo è anche nei loro comportamenti. Loro difficilmente incontreranno la macrobiotica, perché già non prendono molto zucchero, non prendono alcool, si controllano e sono moderati, in realtà sono persone straordinarie.

Bisogna sempre distinguere tra i diversi alimenti. Ad esempio tra quelli che crescono veloci, nel caldo, e quelli che crescono lentamente, nel freddo. Nei paesi del nord si usa il cavolo per molti piatti. Il cavolo cappuccio per esempio è un cavolo bianco, molto denso e serrato, e pesante. Una volta si vendeva il cavolo come se fosse un alimento di poco valore, anzi senza valore del tutto. Ma a livello Yin-Yang ha invece grande valore, e in più è pure economico ed ha una grande resa. Oggi si vende un po’ più caro, lo usano parecchio i giapponesi che lo mettono tagliato sottile, crudo, su diverse preparazioni. In realtà è una verdura preziosa, potente, concentrata e densa, molto Yang. E’ interessante e anche importante vedere sempre cosa cresce nel caldo e cosa nel freddo. Nel caldo Yang, crescono alimenti Yin, ricchi di liquidi proprio perché c’è esigenza di rifrescare (Yang produce Yin). Nel freddo Yin, crescono alimenti asciutti e compatti come il cavolo Yang (Yin produce Yang).

Se si hanno problemi di motricità (Yin), non bisogna prendere prodotti Yin, non bisogna prendere prodotti che crescono nel caldo. Un cetriolo, per fare un esempio, non va certo bene per una sclerosi. Sono lunghi, stretti, verdi, fini e con un sacco di liquidi. Non solo non vanno bene, vanno proprio evitati. Lo stesso per i fagiolini, o le zucchine. Certo attraverso la cottura e il sale, che concentrano, la loro qualità si trasforma; ma per affrontare problemi più delicati bisogna essere più precisi e gli alimenti Yin è meglio proprio evitarli
.
Tutte le verdure che galleggiano sono più Yin, quelle che vanno a fondo sono più Yang. Per chi mangia carne invece, le verdure Yin vanno bene e ne hanno bisogno per equilibrare lo Yang della carne. In macrobiotica se si volesse proprio cercare il meglio, si preferirebbe la carne di animali selvatici (non trattati con chimica o ormoni) cotte a lungo con molte verdure Yin, come le solanacee (pomodori, peperoni, melanzane, patate), i fagiolini, ecc
.
Importante è equilibrare Yin e Yang, guardare la forma e soprattutto il clima dove cresce quell’alimento. René a questo proposito: Chi deve recuperare le forze e superare una condizione di debolezza, dovrebbe andare nel fresco della montagna, mangiare le erbe e le piante selvatiche che crescono in altura, le radici, come la bardana, il tarassaco, e prenderne un po’ tutti i giorni perché l’organismo lavora e si costruisce e  trasforma nella continuità e nella ripetizione. L’organismo ha bisogno della ripetizione, che tuttavia (purtroppo) funziona sia per il bene che per il male. Ogni giorno è importante mangiare cibi che hanno molti sali minerali concentrati, che resistono ai climi estremi, freddi o molto secchi. Soprattutto se siamo deboli, oppure in inverno.

René: I sali di queste piante sono molto più Yang rispetto a quelle che crescono in serra. Andare in montagna, mangiare avena e orzo, il grano saraceno che cresce in altura ed è il cereale più Yang. Questa sarebbe una vera ricerca di antagonismo complementare, e allo stesso tempo sarebbe anche l’esatto contrario della sicurezza e comodità a tutti i costi, del piacere, dell’abbondanza. Così bisognerebbe curare una malattia che riduce la motricità.

Poi c’è il sale del mare, perché tutto da lì viene. Nell’organismo c’è un gioco costante tra zucchero e sale: più zucchero mettiamo, meno sale ci sarà, è semplice. Lo zucchero toglie il sale. Lo zucchero bianco (raffinato) è idrato di carbonio puro, gli manca tutto il resto, non esiste più alcun nutriente a causa della sbiancatura. Il sale invece, quello intero naturale marino, è combinato con altri elementi come il potassio, il sodio, magnesio: tutti cofattori allo stato di traccia che sono fondamentali per il processo di metabolizzazione. Tutto ciò che esiste contiene minerali, sono i minerali della creazione, Nichel, Carbonio, Ecc., sono i 92 elementi. Il tocco di René: Questi minerali sono la storia della nostra vita, compongono la terra da cui arriva il vegetale, che si trasforma alla fine in animale e per ultimo in uomo. Noi dobbiamo mantenere questo equilibrio di sali, e siccome nel corpo avviene sempre una certa dispersione, ecco che il cibo seve proprio per apportare nuovi sali minerali e ricostituire l’equilibrio.

René: La macrobiotica venera la semplicità, tutto ciò che è naturale, per scappare dalla follia collettiva. La società dei consumi produce della “merde”, in abbondanza, al punto che non sappiamo più dove metterla. Che fare? E’ il problema del surriscaldamento, dell’ozono, dell’effetto serra, ecc. Bisogna vivere in modo macrobiotico per non inquinare e contaminare.

Uno dei modi per comprendere questa necessità, e un bel dì magari iniziare a praticarla, è lo studio dell’evoluzione sul piano alimentare. La ricerca del cibo più adatto per ogni specie. Anche per questo Ohsawa ha definito 7 tappe della nutrizione, ognuna delle quali si distingue per uno spiccato attaccamento a un ben definito cibo. Ne abbiamo già parlato, ma è sempre utile riassumere velocemente la visione macrobiotica dell’evoluzione e il suo legame col cibo.
1. La Terra per i Vermi
2. L’Acqua per i Pesci
3. L’Erba per gli Erbivori
4. La Carne per i Predatori/Carnivori
5. La Frutta per le Scimmie
6. I Cereali per l’Uomo
7. Il Nutrimento della Coscienza
                                                                    
Qualcuno ha detto: Cuisine et Santé è molto fortunata, qui non c’è alcun bisogno di mangiare carne! Il formaggio anche se accompagnato da vegetali non va troppo bene, è apporto concentrato di proteine del latte, quelle di più difficile assimilazione. Ma non è così semplice rinunciare a tutto questo. E’ il sistema complesso delle memorie che ci portiamo dai nostri antenati…questi sconosciuti!

E’ un sistema complesso che fabbrica determinate funzioni e comportamenti che si tramandano e si riproducono in tutto lo schema delle successioni, che rimangono appunto più o meno memorizzate e producono effetti anche nelle generazioni successive. Sono quelli che René chiamava gli atavismi. A meno che lo schema non venga interrotto e in un certo modo scardinato. Per farlo bisogna modificare profondamente la nostra struttura fisiologica-biologica. Non illudetevi di poterlo fare solo lavorando sulla mante e la psiche. Come si può farlo allora? Con la macrobiotica!

A proposito di problemi di motricità, di sclerosi, l’uso del grano di saraceno è molto utile, e lo si può preparare in tanti modi diversi. Dai chicchi cotti in acqua, alla crema partendo dalla farina, oppure gli gnocchi sempre partendo dalla farina, alle crepes…in 10 giorni il corpo si ricostruisce. Lo fa perché lascia tutte le difficoltà che affronta normalmente, entra in stato di riposo perché non assume più tutti gli alimenti che creano (e hanno creato) i problemi.

Ma qualcuno chiede sempre: non è che avrò carenze? La risposta è no, e la domanda nasce semplicemente dalla paura della mancanza di qualche cosa. Tipico riflesso della nostra società dell’abbondanza.Quando si è malati, non si sta bene, qualche cosa non va, quale è il momento migliore per mangiare? Chi è fragile deve mangiare il mattino perché il corpo va alimentato quando è vuoto. E’ quando è in questo stato di vuoto che è in grado di assimilare. E addio alle carenze.

René al centro con Bruno a sx e Aurora a dx, che traducono la conferenza
Nella sua essenza è vero che la macrobiotica appare come una negazione della società dell’abbondanza (e lo è pure per tanti aspetti), ma è anche l’unica cosa che può veramente salvare il mondo attraverso il cammino individuale di ognuno di noi. Chiedeva René:

Una signora spagnola dice di avere molte mucosità. Con un regime secco e i cereali, le mucosità diminuiscono, soprattutto se si mastica bene e si diluisce. Se non lo si fa gli amidi producono mucosità; ma anche i grassi producono mucosità, soprattutto quelli dei formaggi. Bisogna masticare, liquefare. Anche il pane (farina bianca raffinata) produce parecchie mucosità. Niente muco è uno degli aspetti importanti della prevenzione. Ancora René: La macrobiotica è recuperare il sapore salato verso il sapore dolce. Il bisogno di zucchero è bisogno di essere rassicurati per esistere. Se il sale è presente adeguatamente, il corpo è molto più resistente all’attacco di infezioni, ha un giusto tono, ed è naturalmente rivolto verso l’azione. Esattamente il contrario dello zucchero che è invece introversione e decomposizione. Anche i sapori si distinguono per Yin-Yang:
Piccante:        Yin
Acido:             Yin
Zuccherato:   Yin
Dolce:             Equilibrio Yin-Yang
Salato:            Yang
Amaro:           Yang

Il sapore rancido/acre è il sapore della decomposizione. Sapore che si forma nelle materie grasse quando invecchiano e si decompongono, succede anche con l’olio. L’olio se è rancido ha perso la freschezza, il sapore acre è Yin. Se si riscalda, come l’olio ad esempio, il sapore acre sparisce, ma può creare ugualmente seri problemi alla flora batterica. A proposito, quando scaldate un alimento quel calore rimane all’interno; ad esempio se mangiate del riso tostato crudo, questo vi scalderà tantissimo. Cosa che andrebbe molto bene, benissimo per il problema delle mucosità di cui si accennava prima, e anche per tutti i problemi di difficoltà di respirazione.
Quando qualcosa va in decomposizione poi genera freddo (non esiste più alcun calore). Chi ha dissenteria vuol dire che ha l’intestino ghiacciato, la dissenteria assorbe tutto il calore del corpo. Il grano saraceno riscalda molto e toglie l’umidità. Il grano saraceno (Yang) ha bisogno di potassio (Yin), quindi utilizza il potassio che è presente nel corpo, per questo il saraceno asciuga e fa dimagrire, si diventa più costretti. Come una spugna che si serra, e l’acqua va. Renè: Quindi se ci sono dei sovraccarichi, cosa dovete fare? Dovete prendere qualcuno e strizzarlo. La regola base:
Per essere Yang, bisogna evitare di prendere ciò che è Yin.
Per essere Yin, bisogna evitare di prendere ciò che è Yang.
        
Ecco qui René e il sapere della macrobiotica: L’uomo è la finalità della creazione, è l’essere vivente che esprime la massima concentrazione (emoglobina Yang) ed è per questo che lui solo può produrre il pensiero, che è l’espressione opposta e complementare (Yin). La macrobiotica è autoeducazione, siamo noi che dobbiamo condurci nella vita. Se non ci creiamo e non ci diamo abbastanza difficoltà, diventeremo troppo Yin. Se non assegniamo abbastanza compiti ai bambini, diventeranno Yin. Se si ha paura di mettere i bambini davanti alle difficoltà, avranno una vita molto difficile e complicata.

L’educazione macrobiotica è invece avere fame, sete, freddo, non dormire. Come il mondo, che non dorme mai! Il mondo ha bisogno di Yang perché è a partire da qui che la coscienza si può allargare. Cos’è che supera la personalità? E’ la coscienza universale!  Facciamo concludere a René: Siamo nell’universo infinito…cos’è che fa brillare una stella e la mantiene là dov’è senza farla cadere? Quando la coscienza si allarga diventa immensa, allora la condotta della macrobiotica diventa facile. Altrimenti sarete sempre prigionieri del giudizio basso, quello sensoriale.










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