sabato 29 luglio 2017

APPUNTAMENTO N.46 
LA MACROBIOTICA E’ GRANDE CAMMINO E RIVELAZIONE
Di Bruno Sangiovanni  
                                                                                                  
Siamo in conferenza e ascoltiamo il racconto di una ragazza Spagnola che ha ottenuto un grande risultato con la macrobiotica.  Dopo alcuni mesi di regime stretto (100% cereali) ha guarito una malattia grave. Per lei la macrobiotica è stata ed è tuttora un grande cammino. René che la conosce bene: dopo questo risultato e cambiamento, anche la sua intera vita cambierà. Da perfetta cittadina diventerà una specie di contadina. Pianterà i semi di zucca e le coltiverà.

Cuisine et Santé: René in conferenza, insieme a Daniel
E così la sua vita si trasformerà in una direzione opposta a quella normale che è andare dalla campagna verso la città (anche se oggi forse si sta tornando indietro). Dice René: Fammi vedere le zucche che hai e ti dirò chi sei!
      
René: la macrobiotica è una grande concezione della vita. In realtà è una vera rivelazione e un grande sogno. La vera rivelazione è quando questa si manifesta nella sostanza, nella materia dell’individuo. Se non si riesce a bloccare una malattia, o guarire un problema non ancora installato profondamente, in dieci giorni di regime stretto, vuol dire che ancora non siano precisi.

Un signore ha il ventre gonfio. Quando la funzionalità del fegato inizia a compromettersi, può succedere che la pancia si gonfi. E’ grande stato di acidità, liquidi acidi che vengono prodotti e non si autoeliminano. Allora decide per un regime stretto, constata una nuova concentrazione e miglioramento. Visto il risultato chiede se c’è qualcosa di ancora più efficace per avanzare nel miglioramento del suo problema. Prova il riso crudo-tostato. La cosa interessante di questo esperimento, a parte il gonfiore che si riduce, è che dopo qualche giorno la vista che si era abbassata riprende, e deve leggere senza occhiali perché con gli occhiali di prima non ci riesce più. L’acidità è quando ci sono tanti liquidi, sono quelli che i medici prelevano siringando. Alla base c’è sempre una attività di espansione che crea spazi vuoti, che l’organismo (che non tollera il vuoto) riempie di acqua.

Il corpo è composto per circa il 67% di acqua. Se si fanno 90 giorni di digiuno si diventa scheletrici, l’unica cosa che non si ritira è il cervello, diceva René. Si diventa come un pesce con le lische, senza carne e la testa ancora tutta intera. George Ohsawa una volta ha fatto digiuno per 60 giorni. Gandhi faceva digiuno per avere un risultato effettivo sul popolo, che si ottiene con la rinuncia all’alimentazione. Mantenere un digiuno e portarlo avanti diventa però questione di grandezza dell’individuo.

 Il regime N.7 di Ohsawa (10 giorni di solo cereali, pochi liquidi, miso) è per deacidificare e scaricare le materie residue ossidanti, i radicali liberi. Ma il regime N. 7 è molto di più di una dieta, per quanto stretta. E’ una visione della vita e dell’organismo. Si dà la possibilità all’organismo di rinascere, e dunque si tratta di una questione di intelligenza del corpo e della vita. Non si può descrivere. Bisogna provare.

René: le cellule sono in continua attività, ad ogni istante alcune muoiono, altre nascono. Questa è la legge biologica della vita. Le cellule nascono, si nutrono, assimilano, si trasformano e poi espellono i rifiuti. Bisogna fare attenzione a spiegare questo alla gente, tenendo in mente che se da una parte tutti abbiamo una memoria e una traccia di questo processo, dall’altra tanti di noi sono bloccati e fanno fatica a capire. Le cellule assorbono e rigettano, e quando sono miliardi di miliardi si tratta di un processo incredibile; tutto finisce nell’intestino, che a sua volta prima assorbe e poi elimina. Nei 10 giorni di dieta 7 si cambia il plasma (il 10% si ricambia ogni giorno) e se il regime viene fatto con precisione si ottengono risultati incredibili.

René puntualizza: la qualità del sangue si basa sulla qualità degli alimenti. Cambiando la qualità del sangue, tutto il terreno si modifica e tutto diventa più orientato verso il rinnovamento della vita che prende forma con il nuovo organismo, perché le cose viaggiano insieme. A volte bisogna fare la dieta pesando tutto per avere ancora più precisione, ma il regime stretto non ha parametri fissi e definitivi, si tratta di rispondere all’appetito con la masticazione. Per esempio: zuppette di miso 4-5 volte al giorno, gallette con sopra un velo di miso spalmato, riso cotto in pentola a pressione con due parti d’acqua, gomashio, e via così.

La macrobiotica consiglia di fare 10 giorni così, subito all’inizio, allo scopo di deacidificare e togliere i sovraccarichi. In questo modo quando poi si inizia su base stabile, la storia è completamente diversa perché la partenza è stata diversa. René: la macrobiotica è un progetto, una verifica, una sensazione, non si possono fare cogitazioni sulla macrobiotica. La macrobiotica non è curare una malattia, è sviluppare il giudizio e, attraverso questo, ritrovare la memoria del nostro legame e appartenenza all’Universo Infinito, dove la giustizia è perfetta e tutto è giusto. E a partire da qui conoscere il vero piacere e divertimento della vita, che è mangiare in modo semplice secondo l’Ordine dell’Universo Yin-Yang. Questa è la via. La vita è fatta per ritrovare la memoria e svilupparla.

Per spiegare un fenomeno ci vogliono diverse considerazioni, più punti di vista, ma bisogna comprendere la dinamica degli opposti e della polarità:
UomoDonna
Sole-Terra
Visibile-Invisibile
   
Bisogna conoscere l’origine di ogni cosa e di ogni manifestazione. Oggi ci si interessa delle apparenze, delle misurazioni, si conosce tutto, ci si interessa dei contenuti (analisi), ma ci si perde completamente quando si tratta di capire e sapere qual è l’origine delle cose. Bisogna invece avere questa dimensione, sapere qual è l’origine, osservando e comprendendo qual è:
L’apparenza
Il contenuto
L’origine
La finalità
   
Perché l’Universo (l’Unità) si polarizza? Perché c’è la vita? La comprensione dell’origine delle cose, dei fenomeni e delle manifestazioni è riflessione profonda. E’ come una meditazione, se si fa bene…Satori!

Che ne pensa René: ogni cosa ha una causa e se si ricerca la causa si è già nella via. La gente invece non ricerca la causa, come avviene ad esempio in caso di una malattia. In caso di malattia bisognerebbe invece essere molto saggi. In macrobiotica c’è solo diversità di grado tra Yin e Yang. In 10 giorni il plasma si ricostruisce, in due anni tutte le cellule del corpo sono cambiate e rinnovate. Bisogna essere ispirati dall’Ordine dell’Universo che si manifesta anche attraverso la volontà. René ancora: la preghiera dice “sia fatta la tua volontà, così in cielo come in terra”, ma in questo caso c’è un atteggiamento sottostante di accettazione del volere divino, senza alcuna compartecipazione. Il principio Unico Yin-Yang invece è interpretazione attiva e fattiva per trasformare la disgrazia in felicità, la sofferenza in allegria, la bruttezza in bellezza. Che in effetti è cosa diversa.

La macrobiotica è dichiarazione di indipendenza, che significa che siamo noi i responsabili della nostra trasformazione. In altre parole, se non conosciamo l’aspetto biologico e la responsabilità che ci è richiesta, tutto quello che ci succede diventa una sorta di fatalità. Siamo noi invece che dobbiamo intervenire, realizzare una pulizia interiore e arrestare la malattia. Pensiamoci bene: la malattia è il risultato di un comportamento caotico e confuso che succede, nella maggior parte dei casi, come se fosse una cosa del tutto normale. Ma non è una cosa normale!

Troppe volte ciò che avviene è esattamente il contrario di ciò che si crede oppure si vuol credere. L’interpretazione corretta a volte è invece esattamente inversa a ciò che appare. Ohsawa ripeteva spesso: colui che lavora non mangerà, non riceverà…colui che non lavora invece mangerà, riceverà. Era una provocazione per stimolare una riflessione fuori dagli schemi e dai preconcetti. Il senso di questa affermazione è infatti questo: colui che lavora (cioè uomo schiavo) non mangerà, colui che non lavora (cioè uomo libero) mangerà.

La nostra medicina moderna, nonostante il grande rispetto che le dobbiamo (tengo a sottolineare questa cosa anche per travagli diretti), non è tuttavia strutturata per risalire alla causa profonda e originale della malattia; non considera cioè la concezione e il comportamento nella vita che sono le vere cause primarie. L’impiego di medicamenti, interventi, terapie aggressive, a questo punto (purtroppo) non può che lasciare ferite le persone.

René e la visione filosofica: noi siamo in un sogno che ha preso corpo, e la creazione è un luogo dove si sogna. La vita è comunicazione, se avete qualche cosa da dire la dovete dire, fare, dare. La macrobiotica è dare. Se nella vita siete imbarcati in piccole cose, con piccole persone, bloccati in interessi limitati, non avrete mai un grande orizzonte davanti a voi. Un semplice pasto macrobiotico può far fare un salto, un passaggio di livello di giudizio nella scala delle tappe del giudizio. Al 7° livello, il giudizio supremo, voi potete giocare la vostra esistenza, anziché essere giocati. Quanta esperienza c’è in queste parole! Esperienza, non solo conoscenza!

C’è gente più Yin, e c’è gente più Yang. Il cereale va bene per entrambi, chi è più Yin però deve aggiungere qualche cosa di più Yang.

Gallette con velo di miso, la sera vanno benissimo; gomashio va benissimo. Se si sta bene fisicamente, si sta bene anche moralmente, ecco uno dei grandi insegnamenti della macrobiotica. Di nuovo, scriverlo serve sino a un certo punto, bisogna provarlo, solo allora si accende la comprensione. Perché la comprensione non è questione mentale-intellettuale, è una sensazione fisica!

Quando si sta bene, a quel punto non è più tanto necessario preoccuparsi di spiritualità, meditazioni, misticismo, anima, ecc., perché si avrà una grande predisposizione per l’anima e lo spirito, in modo completamente naturale. L’essere umano è spirituale per natura, ma siccome prende sentieri sbagliati, si ammala e perde questa sua predisposizione naturale. Ed è qui, a questo punto, che inizia la ricerca mistica. La ricerca mistica, secondo i canoni, avviene attraverso la mente, le emozioni, le sensazioni, meditazioni, che non possono portare a nulla, proprio per quanto detto poco sopra. E cioè che per prima cosa bisogna ricostruire la propria salute e la propria sostanza biologica e fisiologica.

Ancora René: bisogna creare un laboratorio di cucina. Nei monasteri zen, dove si fa meditazione, la cucina è una cosa molto importante. E il pasto è cucinato e cotto perfettamente. La coscienza si sviluppa secondo la coscienza che si mette nella preparazione del pasto. Con la macrobiotica avete uno strumento per far parte della libertà, della felicità…ma bisogna metterlo in atto. E ci vuole anche un piccolo giardino, dove piantare le zucche!









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