sabato 21 gennaio 2017

APPUNTAMENTO N. 27
LA VITA SI RIFA’ CONTINUAMENTE (seconda puntata)
Di  Bruno Sangiovanni

Il tema è importante e interessante assai, giusto? Merita di essere in qualche modo ripreso in una sorta di seconda puntata (la prima era il Post N. 26).
    
Il titolo di uno dei più famosi libri di George Ohsawa è “Zen Macrobiotics – L’arte del Ringiovanimento e della Longevità”.
Il ringiovanimento non a caso è uno dei temi centrali dello studio, pratica e applicazione della macrobiotica. I segni di ringiovanimento, allora, sono la dimostrazione pratica dei risultati ottenuti. Abbiamo visto in puntate precedenti come la macrobiotica conduce ad una creazione-nascita di nuove cellule in misura superiore a quelle che muoiono…è la lotta della vita contro la morte. In natura tutto ha questa tendenza. Il punto è che se il numero delle cellule che muoiono è superiore a quelle che nascono, si va verso la senilità, si diventa vecchi. E durante la vecchiaia possono succedere svariate cose poco piacevoli, una di queste è perdere la memoria.

Se si pratica correttamente e assiduamente la macrobiotica, questo processo (cellule che muoiono-invecchiamento), si rallenta drasticamente; e in questo caso la parola drasticamente non è usata a casaccio. Lo confermano e lo testimoniano le centinaia e centinaia di casi direttamente e personalmente osservati dal sottoscritto nei tanti soggiorni a Cuisine et Santè. E’ questa capacità di invecchiare lentamente, o detto in altro modo di ringiovanire ogni giorno ogni ora e minuto, ciò che rende la macrobiotica interessante e  entusiasmante. Cosa che va infinitamente oltre il semplice traguardo della salute, oppure della risoluzione di una malattia.

La cosa ancor più interessante è che è possibile osservare i fenomeni di ringiovanimento perché li abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni, ogni giorno…è la vita stessa che si manifesta nei tessuti e in ciò che possiamo osservare. Tra le tante manifestazioni possibili (pelle, luminosità del viso, energia disponibile, allegria, buonumore, sonno riposato, attenzione, ecc.) uno dei più sorprendenti è quello dei capelli bianchi che ritornano scuri. Come è possibile questa cosa? Sembra un gioco di prestigio! Invece è assolutamente reale e possibile. Di nuovo confermo per osservazione diretta.
Se nella nostra alimentazione siamo portati a prendere cibi e bevande che producono molta acidità e quindi freddo interno, come lo zucchero (il miele ancora di più), i succhi di frutta, le bevande zuccherate, la frutta tropicale, yogurt, caffè, cioccolato…cioè tutto ciò che diluisce la concentrazione salina del sangue e installa il freddo (acidità =freddo), è questa acidità ed è questo freddo che sottrae calore vitale; e che fa diventare i capelli bianchi, cioè inerti. In poche parole, mancando il calore soprattutto nei distretti periferici (vedi cuoio capelluto), la vitalità si riduce e nei capelli ciò si manifesta con la perdita del loro colore naturale. Ma in tanti casi i capelli bianchi possono tornare scuri, e la gente rimane colpita da questa impressionante manifestazione di ringiovanimento. Chi non lo sarebbe.

Qual è il fattore che ha giocato un ruolo determinante? È il calore che è ritornato! Calore ritornato nel sangue che poi lo distribuisce dappertutto. Dunque al posto del freddo si è installato il calore. E cos’è che ha fatto tornare il calore? Prima di tutto l’arresto di tutti i cibi e bevande acidificanti e raffreddanti…e poi, il fattore chiave…il sale. Il sale marino naturale, in particolare quello dell’atlantico che contiene molto magnesio e che è molto Yang. E’ questa modifica della composizione del sangue, che si concentra, che ha prodotto questo riscaldamento nei tessuti che prima erano inerti a causa del freddo. Per la precisione del racconto, la prima parte del capo in cui si manifesta questa ripresa di colore è sempre la nuca (posteriore) che è il lato più Yang della testa, il primo a reagire.

Perché si modifichi qualche cosa all’esterno, dobbiamo cambiare qualche cosa all’interno. Prima e diretta conseguenza del Principio Unico Yin-Yang, in materia di fisiologia. In questo caso la modifica interna è l’eliminazione dell’acidificazione del terreno per l’apporto del sale marino Yang. Ma basta così poco? Buona domanda! Risposta: ebbene sì, basta così poco…ma…bisogna sapere come fare. Bisogna togliere (Yin estremo) e iniziare un regime macrobiotico accurato, non necessariamente particolarmente stretto, ma deve essere preciso, e non si può sgarrare. Cereali, verdure, qualche legume, insomma roba normale, masticare bene, usare regolarmente sale marino naturale in cottura, condire con tamari, miso nelle zuppe, e gomashio come condimento o durante il giorno. Niente di particolarmente speciale, ma bisogna conoscere, non si può improvvisare. Ecco perché la raccomandazione rimane sempre la stessa…se interessa capire, approfondire e praticare…l’indirizzo è Saint Gaudens (Francia) a Cuisine et Santè.

C’è un’altra considerazione Yin-Yang che spiega e racconta della faccenda capelli. La spiegazione è contenuta nella risposta ad una delle tipiche-ricorrenti domande che vengono poste, è una risposta che aiuta a comprendere il principio caldo-freddo / concentrazione-dilatazione. La domanda è: perché negli uomini di una certa età i capelli diventano bianchi, i peli del torace metà bianchi e metà scuri, e sulle gambe rimangono sempre scuri? Se conoscete oppure se avete seguito dall’inizio i vari Post, la risposta è facile, la conoscete già. E comunque la risposta è questa: perché il freddo è Yin e va in alto, il caldo è Yang e va in basso. Quindi nelle gambe c’è più calore (vitalità), meno nel torace, e meno ancora calore e vitalità in testa dove domina lo Yin; acidità, freddo, inerzia, capelli bianchi. Detto in altro modo: dove c’è più Yang-Calore c’è più vita e i peli rimangono scuri, dove c’è più Yin-Freddo c’è meno vita…i capelli diventano inerti e grigi. Le gambe sono Yang, il torace Yin-Yang, la testa Yin.

La vita si rifà continuamente…ma bisogna aiutarla, riscaldarla e non raffreddarla!

Rimanendo in tema di comportamento del nostro corpo, certo ci sono altri metodi e sistemi per farlo reagire, ma come dicevamo la volta scorsa (se non sbaglio), un trattamento, una terapia può risolvere e aiutare ad eliminare dei sintomi, ma la soluzione vera sta nell’andare alla causa profonda.

Un medicamento per esempio può costringe il sistema simpatico orto-para (Yin-Yang) a reagire. Fornisce cioè un surplus vitale che tuttavia è momentaneo e non affronta all’origine la causa della mancata reazione del sistema che è sempre, invariabilmente, originata da uno squilibrio delle due forze in gioco Yin e Yang. Questo vale per un medicamento chimico, naturale, omeopatico, per l’agopuntura, qualsiasi cosa che viene impiegata per risolvere un sintomo. Qual è il problema del medicamento, se non si tratta di urgenza, si intende! E’ che impedisce la funzione naturale di reazione dell’organismo, la blocca e anche la può deprimere…ed è qui che poi può diventare difficile la ricostruzione. Non si consente cioè al corpo di reagire da solo, con le sue forze, cosa che lo aiuterebbe a ritrovare la situazione generale di equilibri del sistema. Che a quel punto diventerebbe più stabile e duratura, semplicemente aiutandolo attraverso una rapida ricostruzione del sangue attraverso una corretta alimentazione.

Ad esempio, uno starnuto che a noi appare come un fenomeno del tutto insignificante, in realtà è un processo che vuole ricreare un nuovo stato di equilibro dell’organismo attraverso l’eliminazione di liquidi, anche se a noi sembrano pochi (in uno starnuto). Urinare è un altro segnale del medesimo processo di eliminazione di liquidi in eccesso. Perché quando fa freddo si urina più spesso? Perché i liquidi sono grandi conduttori di calore e di freddo. Se fa freddo e abbiamo molti liquidi il corpo deve affrontare un enorme lavoro per riscaldare internamente e mantenere la temperatura. Cerca di eliminare tutti i liquidi in eccesso per ridurre il lavoro. La stessa cosa avviene in estate, non attraverso le urine, ma attraverso la traspirazione. Alla fine dei conti si tratta sempre di riequilibrare il sistema di reazione, il quale a sua volta dipende dall’equilibrio del sangue, il quale a sua volta dipende dall’equilibrio della nostra alimentazione. Sembra che l’equazione non faccia una grinza.
Qual è l’alimento che meglio di qualunque altro risponde a questo requisito di equilibrio? E’ il cereale integrale! Perché è nel cereale integrale che si trova la miglior combinazione Yin-Yang che corrisponde a quella del nostro ambiente interno. Cotto naturalmente in acqua e sale marino naturale, e condito con tamari, gomashio. Il cereale è la miglior combinazione Yin-Yang perché ha una natura Yin trattandosi di alimento di origine vegetale, ma allo stesso tempo contiene un grande Yang di ottima qualità: è piccolo, concentrato, la sua pelle lo protegge persino dall’attacco di acidi e dunque si conserva perfettamente.

Se si vuole verificare come un perfetto equilibrio Yin-Yang sia assolutamente funzionale alle nostre necessità, si possono controllare i vari nutrienti (e le relative percentuali) contenuti nel riso integrale e confrontarle con le tabelle delle raccomandazioni alimentari delle organizzazioni mondiali medico-nutrizioniste (o come diavolo si chiamano): tot carboidrati, tot vitamine, tot proteine, tot sali minerali e grassi. Provare per chi non lo abbia mai fatto, interessante.

La vita si rifà continuamente, tutto avviene in questo momento. In francese si dice…Tout Commence.

A presto.



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