mercoledì 17 marzo 2010

Porri

Cucinare i porri:

Cercate di comprare i porri ancora con le radici (barbe)

Si usa tutto il porro anche la parte verde

Tagliare la parte bianca del porro, quella verde sfogliarla e lavarla foglia per foglia(di solito contiene molta terra), mantenere la parte bianca intera e sciacquarla così come è. Taglare la parte delle barbe, lavatela bene, togliendo tutta la terra.

La parte verde sfogliata e quella bianca, vanno tagliate fini per il senso del porro(verranno fuori delle rondelle), metterle in una padella (acciaio, meglio non usare le antiaderenti!) senza nessun condimento e a fuoco vivo, continuando a girare, in questo modo il porro perda tutta la sua acqua, quando è ben “appassito” aggiungere un filo d’olio(in macrobiotica si usa preferibilmente l’olio di sesamo) e il sale q.b., girare, mettere il fuoco al minimo, lo spargi fiamme sotto la pentola, coprire la pentola col suo coperchio e fate cuocere molto lentamente per una ventina di minuti. Con questo delizioso stufato si possono condire tutti i cereali, e/o fare una buona zuppa.

Per quanto riguarda le barbe, è sufficiente preparare una pastella di farina(grano o riso) e friggerle in olio di girasole, quando la pastella è dorata e croccante, le barbe sono pronte. Spruzzarle con tamari, et voilà. Ottimo come snack o antipasto.

Per una buona frittura e per non fare assorbire troppo olio alla pietanza è buona norma che l’olio sia ben caldo.

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