APPUNTAMENTO N. 10 (PARTE PRIMA)
LA BASE ALIMENTARE
MACROBIOTICA
di Bruno Sangiovanni
Nell’ultimo appuntamento (il N.9) abbiamo riportato e “dissertato”
un po’ sulle DIRETTIVE ALIMENTARI OROGINALI DI OHSAWA. E’ stato un modo semplice
e diretto di introdurre la sostanza fondamentale della base Alimentare
Macrobiotica, e di farlo in modo autorevole andando alla fonte, alle parole di
George Ohsawa. Fatto questo possiamo riprendere il tema (cuore della pratica
macrobiotica) allargando la discussione sui principi della Base Alimentare
Macrobiotica.
A proposito delle
Direttive Originali di Ohsawa
Ancora due brevi parole sulle Direttive prima di proseguire.
Nelle “banali” Direttive è condensato tutto il sapere della macrobiotica e
tutta la saggezza della Filosofia e Medicina dell’Estremo Oriente. La
semplicità di questa base alimentare è disarmante, ma proprio questa è la sua
forza che non dovrebbe andare persa. Poche cose, di qualità, ci permettono di
realizzare la nostra salute ma contemporaneamente anche una incredibile varietà
di piatti, a partire da quello più semplice fino a quelli più sofisticati.
Possiamo lasciare tutto lo spazio che vogliamo alla nostra creatività in cucina
facendo salvo sempre l’equilibrio che stiamo cercando. Questa semplicità evita
anche di cadere nella spirale della complicata ricerca e scelta del cibo, e nel
vero e proprio labirinto di una offerta che ha raggiunto dimensioni al limite
dell’assurdo. Fino a non molto tempo fa questa era prerogativa della rete
commerciale tradizionale, oggi sempre più tallonata da vicino dalle cooperative
biologiche la cui offerta e varietà si avvicina sempre più alla prima.Tutto si ripete e tutto ricomincia. E con questo si riproporranno gli
stessi problemi e le stesse malattie; certo potremo sempre vantarci del fatto
che saranno perfettamente “biologiche”.
Questa base alimentare essenziale ci ricorda invece per
prima cosa l’importanza dell’alimentazione, e come seconda il fatto che noi
dipendiamo dai vegetali. A questo punto tutto diventa semplice perché possiamo
rispondere facilmente (cosa assolutamente impossibile con l’alimentazione
corrente) alle tre domande fondamentali. Cosa mangiare? Quanto mangiare? Come
farlo? Gli argomenti potrebbero richiedere parecchio spazio per trattarli e pur
cercando di ridurli all’essenziale, e meglio se dividiamo in due parti.
Nella prima (questa) tocchiamo il “cosa mangiare”. Nel
prossimo appuntamento, la parte seconda trattiamo il quanto mangiare e come
farlo. OK? Proviamo
Cosa mangiare
La base dell’alimentazione umana, in occidente spesso sotto
forma di pane (farine lavorate) è sempre stato il cereale. E’ già nella Genesi
che Dio detta le regole alimentari per gli animali e per l’uomo. Agli animali
dice “io vi do in cibo ogni erba verde”. Ma
per l’uomo dice “io do ogni erba che produce seme”. Perché
questa distinzione? Perché proprio i semi, i chicchi, dunque il cereale? Perché
è al loro interno che si trova la scintilla di vita, la forza vitale
concentrata senza lacuna dispersione. E’ sin dall’origine dunque che questa
forza concentrata è riservata all’uomo; non solo per il sostegno del suo corpo,
ma anche per quello della sua coscienza. E infine c’è un’ultima ragione, tra
tutte quella che più testimonia come e perché il cereale è il cibo di elezione
per l’uomo: perché i chicchi vanno masticati e masticare vuol dire insalivare.
L’amido dei cereali è dissociato e trasformato nella bocca
grazie ad un enzima che si trova solo nella saliva umana, la Ptialina. Questa è
una prerogativa esclusiva dell’uomo. La nostra saliva ha dunque uno scopo ben
preciso, quello di preparare l’assimilazione del cereale. Per farlo tuttavia
bisogna insalivare bene, e per insalivare bene non si può “buttar giù” come ahimè
ci siamo abituati a fare, bisogna masticare. Ed è proprio attraverso l’atto
cosciente della masticazione che l’uomo sviluppa la sua coscienza.
La base vegetale, cereale, mette ordine nelle nostre
abitudini alimentari.
Se si vuole essere in buona condizione fisica e mentale
occorre un ordine, e la macrobiotica ci insegna esattamente come realizzare
questo ordine nella vita di tutti i giorni. La prima cosa è mangiare cibo
vegetale, cresciuto localmente e di stagione; per i cereali non è problema
perché la loro natura è quella di crescere in tante regioni dove il clima è
generalmente temperato e quindi possono essere consumati anche se provengono da
paesi lontani. Questo fatto produce la prima enorme trasformazione perché
mangiando i cereali completi (integrali) si abbandonano per forza di cose le 5
grandi categorie di cibi estremi:
a) Il cibo industriale, b) gli alimenti di origine tropicale
(frutta, spezie, stimolanti), c) il grande insieme di tutti i cibi e bevande
zuccherate, d) tutto il cibo prodotto con materia raffinata, farine, zucchero,
ecc., d) il comparto del cibo animale nelle sue forme più forti.
Ecco il primo passo fondamentale verso la ricostruzione
della salute. Ma la cosa interessante viene ora. Non è che riducendo o
togliendo tutto questo rimaniamo orfani e sperduti: errore! La combinazione di
cereali, verdure, legumi, e condimenti salati (Miso, Tamari, Gomashio) fornisce
tutto ciò che ci occorre e non solo. Ci consente di realizzare una incredibile
varietà di piatti di cui ignoriamo la bontà e la qualità. La bontà viene dalla
riscoperta del sapore naturale del cibo, non più trattato, arricchito a tutti i
costi, violentato. L’equilibrio Yin-Yang presente nel pasto lascia una netta e
inconfondibile sensazione di pace. La sensazione che avvertirete, è
inevitabile, è un grande senso di libertà; liberi dalla ricerca di questo o
quel cibo, liberi da carrelli del supermercato stracolmi, liberi dai
giganteschi sacchi di spazzatura, liberi da tutti gli sprechi alimentari.
Liberi, soprattutto, di scegliere quello che pensiamo sia il meglio per noi, in
tutto e per tutto.
Cosa introduciamo in sostituzione di quello che
abbandoniamo? La prima cosa è che si tratta di cibo intero, integrale, non
raffinato in alcun modo. Quindi alimenti che non sono stati trattati e
spogliati delle loro proprietà così come previste in natura, e nemmeno
trasformati o assunti in parti dopo che sono state separate. Gli alimenti sono
tutti al loro stato naturale, completi e interi, come mamma natura li ha fatti.
Non ci sono farine bianche, zucchero bianco, estratti, preparati con sostanze
chimiche, ne derivati da lavorazioni come i formaggi, creme o yogurt che sono
tutte trasformazioni e lavorazioni del latte, ecc.
Insomma alimenti completi perfettamente integri. Persino un
piccolo pesce fritto, mangiato come si fa, intero con testa e coda e cosa
diversa che prendere un filetto di tonno. Di un ortaggio si mangia tutto, non
solo alcune parti. Il cibo intero contiene tutto ciò di cui abbiamo bisogno, il
che significa che l’organismo non deve andare alla ricerca degli elementi che
mancano e che finisce per prendere sempre dalle sue riserve. Per chi è portato
al linguaggio della scienza della nutrizione, se si vuole, il passaggio dalla
attuale corrente alimentazione, a quella macrobiotica, in pratica è questo:
Carboidrati:
Zucchero/Miele/Fruttosio/Farine Raffinate, diventano Cereali/Farine Integrali
Proteine:
Origine Animale, diventano Origine Vegetale
Grassi:
Saturi/Animale/Olio Vegetale, diventano Insaturi/Solo Olio Vegetale
Vitamine:
Verdura/Frutta, diventanoVerdure/Frutta Biologica
Minerali:
Sale Raffinato/Integratori, diventano Sale Marino Naturale/Miso/Gomashio/Tamari
La seconda cosa è che si applica il Principio Yin-Yang nella
selezione dei vari alimenti e nella loro preparazione.
Non preoccupatevi di questo per ora, l’impostazione generale già significa aver fatto un grande passo e lavoro nell’introdurre equilibrio nella alimentazione quotidiana. Poi, col tempo e l’esperienza e un po’ di studio si potranno approfondire ulteriormente le cose scegliendo all’interno delle categorie di alimenti più Yin o più Yang. L’importante per ora è cominciare seguendo lo schema generale. Per avere comunque una sorta di sintesi generale, ricordate che :
Non preoccupatevi di questo per ora, l’impostazione generale già significa aver fatto un grande passo e lavoro nell’introdurre equilibrio nella alimentazione quotidiana. Poi, col tempo e l’esperienza e un po’ di studio si potranno approfondire ulteriormente le cose scegliendo all’interno delle categorie di alimenti più Yin o più Yang. L’importante per ora è cominciare seguendo lo schema generale. Per avere comunque una sorta di sintesi generale, ricordate che :
Più liquido, più
crudo, più freddo, poco sale = PIU’YIN
Più asciutto, più
cotto, più calore, più sale = PIU’ YANG
In ogni caso, rimanendo ben centrati sulla base di cereali
cotti in acqua, verdure cotte e anche crude soprattutto in estate, un po’ di
legumi ogni tanto (meglio in zuppa), un po’ di alghe ogni tanto, qualche
dessert a base di cereali e frutta, utilizzando olio di qualita, Miso, Tamari e
Gomashio…non potrete sbagliarvi.
Se volete una indicazione di massima degli
alimenti di gran lunga più utilizzati, ecco una lista:
Cereali:
Riso, Miglio, Grano Saraceno, CousCous,
Polenta, Pasta, Orzo, Farine e Fiocchi Cereali
Verdure:
Zucca, Cipolle, Porri, Carote,
Rape, Cavolfiore, Cavolo Cappuccio, Broccoli, Zucchine,Verdure a foglia verde, Indivia,
Erbe selvatiche, Alghe
Legumi:
Fagioli, Ceci, Lenticchie,
Fagioli Azuki
Frutta:
Fresca (cotta d’inverno,
cruda d’estate), Secca
Condimenti:
Olio di sesamo (per cottura), Olio di
Oliva (crudo), Sale marino naturale, Miso, Tamari, Gomashio,
Umeboshi (prugna acida-salata)
Varie:
Erbe aromatiche, Olive, Tè
Bancha come bevanda, Caffè di cereali o di Cicoria, Semi Vari.
Dolcificanti:
Il gusto di base dei cereali, dei
legumi, della frutta fresca o secca, è dolce. Non occorre aggiungere
dolcificanti. Se proprio-proprio, usare il malto di cereali (non il miele
che contiene zuccheri potenti).
Fermiamoci qui per oggi. La prossima settimana spendiamo un
po’ di tempo sul quanto e come.
Saluti.
ciao Bruno... :)
RispondiEliminatu sai che conosco queste bene "cose", ma ogni volta che le rileggo, scritte da te e solo da te, mi ritornano "nuove" e ricomincio a riflettere e rinforzare volontà e pazienza.
non finirò mai di ringraziarti per quello che fai.