APPUNTAMENTO
N. 9
LE
DIRETTIVE ALIMENTARI ORIGINALI DI GEORGE OHSAWA
di Bruno
Sangiovanni
Buongiorno a tutti, e buon rientro dalla vacanza
(presumibilmente).
Questo di oggi è
un appuntamento “di sostanza pratica”. Vi dicevo che arrivati a questo punto e
dopo aver toccato in modi e forme diverse soprattutto il tema Yin-Yang, mi
sembrava opportuno mettere un punto fermo, il più semplice e chiaro possibile,
sulla questione pratica dell’alimentazione. Immaginando che qualcuno,
giustamente, si sarà posto la domanda…”Si,
va bene, ma in pratica come ci si organizza per il cibo? Cosa mangiamo nel
concreto?”.
Per rispondere a questa domanda senza perdersi in eccessi di dettagli,
complicazioni e anche teorie Yin-Yang (che sono comunque alla base delle
direttive e su cui è bene sempre ritornare e approfondire e che serviranno
magari più avanti), per rendere il quadro semplice e chiaro a tutti la cosa
migliore è rifarsi alle Direttive Alimentari, così come formulate da George
Ohsawa. Per completezza ricordo che queste “direttive” risalgono agli anni di
pratica, diffusione e insegnamento di Ohsawa e quindi agli anni 60, tanto per
inquadrare i tempi. Direttive che, guarda caso, coincidono con le più recenti
raccomandazioni in campo alimentare formulate dalla comunità scientifica.
Dice infatti il Dott. Berrino,
che immagino chi legge conosca bene…”oggi la recente revisione sistematica della
letteratura scientifica promossa dal Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro
(WCRF, www.dietandcancerreport.org) sul ruolo dell’alimentazione nell’insorgenza
dei tumori, conclude con la raccomandazione di basare l’alimentazione
quotidiana prevalentemente su cibi di provenienza vegetale, con un’ampia
varietà di cereali non industrialmente raffinati e di legumi ad ogni pasto, di
verdure non amidacee e frutta ogni giorno. E inoltre di evitare bevande
zuccherate, carni conservate, fast-food, e di limitare il consumo di alimenti
ad alta intensità calorica (cioè ricchi di grassi e zuccheri semplici) e di carni
rosse. Non è proprio la macrobiotica ma ci stiamo arrivando!Il che
significa, lo vedete ora leggendo qui sotto le direttive, che la dieta che
raccomandava Ohsawa già 60 e più anni fa, coincide sostanzialmente, come
dicevo, con quella indicata oggi dalle fonti medico-scientifiche.
Le Direttive di Ohsawa sono da considerare come una linea guida e
anche una sorta di traguardo a cui arrivare progressivamente attraverso la
pratica e l'esperienza quotidiana.
George Ohsawa e sua moglie Lima |
Ohsawa non a caso diceva: le mie
direttive alimentari sono banali, e aveva ragione. Ciò che invece è molto meno banale, lui lo sapeva bene, è cambiare
mentalità e tutte le dipendenze di cui siamo prigionieri. Quando si accenna
agli alimenti che bisognerebbe iniziare ad eliminare, o almeno ridurre, la
domanda scontata è: “…e…ma allora cosa
mangio? come faccio?”.Questa domanda da una
parte è comprensibile, ma dall’altra è una dichiarazione di resa al nostro
condizionamento e ai nostri attaccamenti dovuti alla paura della “mancanza”.
Radicati così tanto da non farci neanche considerare che invece varrebbe la
pena quantomeno di conoscere quali potrebbero essere le alternative. E’
interessante comunque rivedere le direttive originali così come venivano
presentate, perché tutto quello di cui abbiamo bisogno, tutto quello che ci
serve, è contenuto in questo decalogo. Niente di più, niente di meno. Sempre
con buon senso.
LE DIRETTIVE
ALIMENTARI ORIGINALI DI GEORGE OHSAWA
1.
Nutritevi soprattutto di cereali integrali in
grani (da 70 a 100%), cucinati nel modo che preferite: cotti in due o tre
volumi di acqua, a pressione o in pentola normale (a volte dopo averli
saltati/tostati con un po’ di olio vegetale). Potete usare farine o fiocchi
freschi e preparare dei pani e delle creme. Potete mangiare ogni sorta di
cereale come il miglio, il grano saraceno, il mais, l’orzo e l’avena. Però è
bene preferire il riso.
2.
Non mangiate troppe verdure (media 30%), prima
saltate in poco olio vegetale poi cotte nel loro vapore e salate. Oppure
bollite, o al vapore. Le verdure consigliate sono: crescione, scorzonera,
carote, rape, cipolle, indivia, porri, cavolfiori, verza, broccoli, tutte le
piante selvatiche commestibili, e le alghe marine. Sono invece sconsigliate le
patate, i pomodori, peperoni e melanzane. Si possono sostituire o affiancare alle
verdure i legumi: fagioli azuki, ceci, lenticchie, altri fagioli.
3.
Salate con sale marino non raffinato, con salsa
di soia (non chimica) o del Gomashio (melange di semi di sesamo tostati e sale
marino tostato). Non utilizzate altri condimenti come spezie, aceto, limone,
mostarda, salse piccanti, ecc.
4.
Bevete solo quanto vi necessita, meglio se sotto
forma di infusioni calde, sempre senza zucchero: tè verde naturale, timo, caffè
di cicoria.
5.
Preferite se possibile cereali e verdure non
trattati con prodotti chimici o medicinali. Evitate gli alimenti preparati
industrialmente che contengono conservanti, coloranti, e atre sostanze chimiche
6.
Masticate bene, da 30 a 50 volte per boccone.
Più masticherete, più in fretta svelerete il vostro giudizio.
7.
Evitate il caffè, i tè commerciali colorati
artificialmente, il cioccolato, i succhi di frutta, tutte le bevande chimiche
che si trovano in commercio e le bevande zuccherate e quelle alcoliche.
8.
Oltre a ciò non avete bisogno che di aria fresca
e pura, e di immagini vivificanti che vi arricchiscono.
9.
Smettete di assorbire lo zucchero e tutto ciò
che ne contiene: pasticceria, marmellate, bevande e dolci, ecc. Interrompete
anche l’assunzione di frutta, per quanto vi sarà possibile, in particolare di
quella che proviene dai paesi caldi.
10.
Evitate anche i prodotti di origine animale:
uova, latte, burro, formaggi, e le carni, soprattutto quelle rosse, i salumi,
ecc.
Questo è il decalogo che riassume (più semplice di così non si può)
l’indirizzo da prendere per avvicinarsi ad una alimentazione corretta, che
corrisponde alle nostre esigenze di uomini, fornendo tutti i nutrienti
necessari e eliminando (o meglio riducendo) tutte le sostanze più
problematiche. Per chi ritiene necessario avere rassicurazioni da parte della
scienza, si consultino le ultime raccomandazioni e le piramidi alimentari
proposte dai nutrizionisti e dalle autorità incaricate. Fare questo
avvicinamento rappresenta già di per se un enorme cambiamento e miglioramento
dello stile di vita alimentare.
Ma per chi invece non si accontenta e non vuole confinare questa
esperienza al solo campo “salutistico-tout-court”, Ohsawa proseguiva ancora, e
diceva…insisto sui seguenti punti:
Se non
avete volontà, e se non siete arrivati alla convinzione che non esistono altri
mezzi per realizzare la Salute Perfetta, non vale la pena per voi provare il
nostro metodo.
Non
dimenticate mai questo: il nostro metodo non è una semplice tecnica di
guarigione che fa sparire i sintomi e i dolori; esso è la chiave per entrare
nel regno dei cieli, per ottenere la Libertà Infinita, la Felicità Eterna, e la
Giustizia Assoluta. E’ una educazione di se stessi che conduce alla guarigione
ancora più profonda, più fondamentale, psicologica e spirituale.
Se non
potete seguire queste mie direttive preparatorie è del tutto inutile che vi
sforziate di comprendere l’Ordine dell’Universo e il suo Principio Unico, così
come tutta la Filosofia della Scienza dell’Estremo Oriente che è alla base
della comprensione del mondo. Lo ripeto ancora una volta: è tempo perso.
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