sabato 3 settembre 2016

APPUNTAMENTO N. 9
LE DIRETTIVE ALIMENTARI ORIGINALI DI GEORGE OHSAWA
di Bruno Sangiovanni

Buongiorno a tutti, e buon rientro dalla vacanza (presumibilmente).
Questo di oggi è un appuntamento “di sostanza pratica”. Vi dicevo che arrivati a questo punto e dopo aver toccato in modi e forme diverse soprattutto il tema Yin-Yang, mi sembrava opportuno mettere un punto fermo, il più semplice e chiaro possibile, sulla questione pratica dell’alimentazione. Immaginando che qualcuno, giustamente, si sarà posto la domanda…”Si, va bene, ma in pratica come ci si organizza per il cibo? Cosa mangiamo nel concreto?”.

Per rispondere a questa domanda senza perdersi in eccessi di dettagli, complicazioni e anche teorie Yin-Yang (che sono comunque alla base delle direttive e su cui è bene sempre ritornare e approfondire e che serviranno magari più avanti), per rendere il quadro semplice e chiaro a tutti la cosa migliore è rifarsi alle Direttive Alimentari, così come formulate da George Ohsawa. Per completezza ricordo che queste “direttive” risalgono agli anni di pratica, diffusione e insegnamento di Ohsawa e quindi agli anni 60, tanto per inquadrare i tempi. Direttive che, guarda caso, coincidono con le più recenti raccomandazioni in campo alimentare formulate dalla comunità scientifica.

Dice infatti  il Dott. Berrino, che immagino chi legge conosca bene…”oggi la recente revisione sistematica della letteratura scientifica promossa dal Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro (WCRF, www.dietandcancerreport.org) sul ruolo dell’alimentazione nell’insorgenza dei tumori, conclude con la raccomandazione di basare l’alimentazione quotidiana prevalentemente su cibi di provenienza vegetale, con un’ampia varietà di cereali non industrialmente raffinati e di legumi ad ogni pasto, di verdure non amidacee e frutta ogni giorno. E inoltre di evitare bevande zuccherate, carni conservate, fast-food, e di limitare il consumo di alimenti ad alta intensità calorica (cioè ricchi di grassi e zuccheri semplici) e di carni rosse. Non è proprio la macrobiotica ma ci stiamo arrivando!Il che significa, lo vedete ora leggendo qui sotto le direttive, che la dieta che raccomandava Ohsawa già 60 e più anni fa, coincide sostanzialmente, come dicevo, con quella indicata oggi dalle fonti medico-scientifiche.

Le Direttive di Ohsawa sono da considerare come una linea guida e anche una sorta di traguardo a cui arrivare progressivamente attraverso la pratica e l'esperienza quotidiana.
George Ohsawa e sua moglie Lima
Bisogna chiarire bene, infatti, che non è pensabile un passaggio brusco e tout-court ad una nuova alimentazione, salvo il farlo affiancati e con la supervisione di istruttori esperti (ecco il valore del soggiorno a Cuisine et Santè). Se ci si muove da soli. bisogna procedere per gradi e con buon senso, avendo tuttavia fiducia che questo nuovo tipo di alimentazione può solo portare benefici. Ma i cambiamenti, soprattutto nello stile di vita alimentare, non sono così semplici. Bisogna ridurre alcune cose e introdurne altre, gradualmente, un po’ alla volta. Per esempio, nelle direttive Ohsawa parla esplicitamente di masticare da 30 a 50 volte per ogni boccone. E’ un fantastico obiettivo e traguardo, ma sappiamo che non è cosa per tutti, da raggiungere così, dal mattino alla sera. Le direttive sono esatte, ma per noi, comuni mortali, vanno prima comprese e poi “digerite” lentamente. Oppure ancora, pur trattandosi di preparazione semplici nella cucina, occorre imparare alcune cose a cui magari non siamo abituati, per esempio come cuocere a regola d’arte i cereali integrali, pena delusioni che possono complicare il percorso e gli entusiasmi.

Ohsawa non a caso diceva: le mie direttive alimentari sono banali, e aveva ragione. Ciò che invece è molto meno banale, lui lo sapeva bene, è cambiare mentalità e tutte le dipendenze di cui siamo prigionieri. Quando si accenna agli alimenti che bisognerebbe iniziare ad eliminare, o almeno ridurre, la domanda scontata è: “…e…ma allora cosa mangio? come faccio?”.Questa domanda da una parte è comprensibile, ma dall’altra è una dichiarazione di resa al nostro condizionamento e ai nostri attaccamenti dovuti alla paura della “mancanza”. Radicati così tanto da non farci neanche considerare che invece varrebbe la pena quantomeno di conoscere quali potrebbero essere le alternative. E’ interessante comunque rivedere le direttive originali così come venivano presentate, perché tutto quello di cui abbiamo bisogno, tutto quello che ci serve, è contenuto in questo decalogo. Niente di più, niente di meno. Sempre con buon senso.

LE DIRETTIVE ALIMENTARI ORIGINALI DI GEORGE OHSAWA

1.       Nutritevi soprattutto di cereali integrali in grani (da 70 a 100%), cucinati nel modo che preferite: cotti in due o tre volumi di acqua, a pressione o in pentola normale (a volte dopo averli saltati/tostati con un po’ di olio vegetale). Potete usare farine o fiocchi freschi e preparare dei pani e delle creme. Potete mangiare ogni sorta di cereale come il miglio, il grano saraceno, il mais, l’orzo e l’avena. Però è bene preferire il riso.

2.       Non mangiate troppe verdure (media 30%), prima saltate in poco olio vegetale poi cotte nel loro vapore e salate. Oppure bollite, o al vapore. Le verdure consigliate sono: crescione, scorzonera, carote, rape, cipolle, indivia, porri, cavolfiori, verza, broccoli, tutte le piante selvatiche commestibili, e le alghe marine. Sono invece sconsigliate le patate, i pomodori, peperoni e melanzane. Si possono sostituire o affiancare alle verdure i legumi: fagioli azuki, ceci, lenticchie, altri fagioli.

3.       Salate con sale marino non raffinato, con salsa di soia (non chimica) o del Gomashio (melange di semi di sesamo tostati e sale marino tostato). Non utilizzate altri condimenti come spezie, aceto, limone, mostarda, salse piccanti, ecc.

4.       Bevete solo quanto vi necessita, meglio se sotto forma di infusioni calde, sempre senza zucchero: tè verde naturale, timo, caffè di cicoria.

5.       Preferite se possibile cereali e verdure non trattati con prodotti chimici o medicinali. Evitate gli alimenti preparati industrialmente che contengono conservanti, coloranti, e atre sostanze chimiche

6.       Masticate bene, da 30 a 50 volte per boccone. Più masticherete, più in fretta svelerete il vostro giudizio.

7.       Evitate il caffè, i tè commerciali colorati artificialmente, il cioccolato, i succhi di frutta, tutte le bevande chimiche che si trovano in commercio e le bevande zuccherate e quelle alcoliche.

8.       Oltre a ciò non avete bisogno che di aria fresca e pura, e di immagini vivificanti che vi arricchiscono.

9.       Smettete di assorbire lo zucchero e tutto ciò che ne contiene: pasticceria, marmellate, bevande e dolci, ecc. Interrompete anche l’assunzione di frutta, per quanto vi sarà possibile, in particolare di quella che proviene dai paesi caldi.

10.   Evitate anche i prodotti di origine animale: uova, latte, burro, formaggi, e le carni, soprattutto quelle rosse, i salumi, ecc.

Questo è il decalogo che riassume (più semplice di così non si può) l’indirizzo da prendere per avvicinarsi ad una alimentazione corretta, che corrisponde alle nostre esigenze di uomini, fornendo tutti i nutrienti necessari e eliminando (o meglio riducendo) tutte le sostanze più problematiche. Per chi ritiene necessario avere rassicurazioni da parte della scienza, si consultino le ultime raccomandazioni e le piramidi alimentari proposte dai nutrizionisti e dalle autorità incaricate. Fare questo avvicinamento rappresenta già di per se un enorme cambiamento e miglioramento dello stile di vita alimentare.

Ma per chi invece non si accontenta e non vuole confinare questa esperienza al solo campo “salutistico-tout-court”, Ohsawa proseguiva ancora, e diceva…insisto sui seguenti punti:

Se non avete volontà, e se non siete arrivati alla convinzione che non esistono altri mezzi per realizzare la Salute Perfetta, non vale la pena per voi provare il nostro metodo.

Non dimenticate mai questo: il nostro metodo non è una semplice tecnica di guarigione che fa sparire i sintomi e i dolori; esso è la chiave per entrare nel regno dei cieli, per ottenere la Libertà Infinita, la Felicità Eterna, e la Giustizia Assoluta. E’ una educazione di se stessi che conduce alla guarigione ancora più profonda, più fondamentale, psicologica e spirituale.

Se non potete seguire queste mie direttive preparatorie è del tutto inutile che vi sforziate di comprendere l’Ordine dell’Universo e il suo Principio Unico, così come tutta la Filosofia della Scienza dell’Estremo Oriente che è alla base della comprensione del mondo. Lo ripeto ancora una volta: è tempo perso.













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