domenica 26 novembre 2017

APPUNTAMENTO N. 57 (e a seguire per un po’)
GEORGE OHSAWA, DALLE PAROLE DI RENE’ LEVY
Di Bruno Sangiovanni
      
René Levy (chi lo ha conosciuto sa quello che dico) non ha mai voluto scrivere e pubblicare testi sulla macrobiotica, nonostante mille volte gli è stato chiesto di farlo. Il motivo e la spiegazione era sistematicamente sempre la stessa: “tutto è già stato scritto”, diceva. Si riferiva naturalmente ai libri e alle pubblicazioni di Ohsawa, e metteva in chiaro che tutto quello che c’è da conoscere lì si trova…a che prò dunque scrivere altro?

E così, coerentemente a questa sua posizione, ha sempre fatto. Non esistono libri e testi di Renè sulla macrobiotica. Una volta sola, almeno a quanto mi risulta, ha scritto qualche pagina raccontando di Ohsawa, della sua vita, dei suoi principi, del suo insegnamento, di cui René è stato testimone diretto per tanti anni. E’ un piccolo documento, fotocopiato, che anni fa si trovava a Cuisine et Santè, non so nemmeno se è ancora disponibile oggi, forse non più.

René lo intitolava “La vita, la teoria e le tecniche di George Ohsawa, il maestro dello Zen Macrobiotico”. Questo piccolo e raro documento, contiene cose interessanti, soprattutto perché è scritto direttamente da René. E’ René infatti che parla e racconta del suo maestro George Ohsawa. Provo a estrarne alcune parti e riproporle qui. Facendo con questo alcuni prossimi appuntamenti che ci porteranno verso la fine dell’anno. Proviamo allora, cominciamo da qui sotto. Poi vedremo più avanti.

(tratto dalla copertina originale)
Introduzione
Queste poche pagine in cui ho tentato di raggruppare gli elementi dell’insegnamento di Sensei Ohsawa sono fortemente incomplete. Il lettore, spero non serberà rancore se lo rimando alle opere, se desidera avere, un’immagine più completa di questo personaggio fuoriserie, e un’idea più precisa del metodo macrobiotico soprattutto per quanto riguarda la scelta Yin e Yang degli alimenti. Non di meno, coloro che vogliono giocare alla trasmutazione di se stessi, allenarsi allo Yin e Yang, vincere i punti delle 7 condizioni della salute, attaccarsi alle 1.000 e una domanda di Ohsawa, possono cominciare. Le loro risposte, le loro critiche saranno benvenute. (Firmato…René Lévy)                                  
Il nuovo Ippocrate
Il grande uccello è partito ieri dal Giappone, scende in larghe volute dal cielo e posa l’uomo che porta a un pugno di occidentali un regalo, una prova: “la gioia di vivere”.
Attenzione! Anche se non sembra, quest’uomo è un primitivo. L’ultimo. Il suo riso è franco e sonoro. Saluta fraternamente, guarda come se li leggesse, i suoi studenti riuniti e a loro parla. Lo studio è cominciato, ha poca importanza il luogo, una stanza qui o là, una spiaggia lontana, ciascuno accorre e tende l’orecchio. Settant’anni passati, è giovane, delicato nella sua espressione, fine, all’erta, emana in lui una calma che contiene qualche cosa di selvatico e indulgente, allo stesso tempo Ohsawa è un giapponese.

Nelle isole del Sol Levante, dove ci si meraviglia tanto del silenzio quanto del rumore, del visibile e dell’invisibile, la gente ha la percezione di questa forza tranquilla. La chiamano “Hara”, la maturano e la risentono come una “Coscienza Fisica”, di cui il focolare è il ventre. Il “Kiai” di qualche grande e imminente maestro di arti marziali, grido che può paralizzare un aggressore in pieno slancio o richiamare alla vita, ne è una manifestazione spettacolare, incomunicabile con le parole. Ma è una parentesi, giacché quest’uomo dissiperà i misteri e libererà dalle superstizioni nuove e antiche.

Ohsawa racconta, la sua voce dal timbro grave e profondo, pesante di meraviglia e di gioia ridente, interroga, rischiara e riesuma in pieno giorno una grande e antica magia: Il Principio Unico della Filosofia dell’Estremo Oriente, chiamata anche il Tappeto Magico, la Lampada di Aladino, Apriti Sesamo! Racconta, e in questo clima rilassato, tutti bruscamente scoprono con stupefazione di essere malati gravemente: “è il giudizio velato”.

Giustamente, la specialità di Ohsawa è infatti: “svelare il giudizio”. Ha dedicato la sua esistenza a quest’avventura che corre da millenni dall’Est all’Ovest. Il suo metodo è lo studio di questo Principio Unico: l’Ordine dell’Universo Yin e Yang. La sua applicazione pratica è la macrobiotica, dal greco Macro (grande) e Bios (vita): nutrirsi essenzialmente di cereali non raffinati (integrali) dal 70 al 100 per cento, e in più del sale marino.

Una scelta di Yin e Yang e di ciò che l’accompagnano porta ad un arte culinaria particolarmente raffinata. Consumare esclusivamente 100% cereali integrali (più spesso possibile di riso) si chiama fare la N.7. Aggiunta allo studio della macrobiotica, ristabilisce i malesseri più gravi. I risultati sulla salute sono scintillanti, a tal punto che un medico francese. Il Dott. Ropars esclamerà: “il suo insegnamento è a questo punto così rivoluzionario che si potrà certamente dire tra qualche anno, parlando della medicina contemporanea “Prima e dopo Ohsawa” come si dice abitualmente per la storia “Prima e dopo C”.

Agli scettici, Ohsawa raccomanda una prova di dieci giorni di numero 7. E dimostra che la macrobiotica è la base dimenticata e veramente nuova della Pace Individuale e Mondiale. Un consiglio e una raccomandazione, un unico comandamento, “Masticate”. Egli osserva: la teoria senza la pratica è inutile, la pratica senza la teoria è pericolosa.

L’altro lato delle cose
Questo Maestro che alcuni chiamano Professore o Dottore, altri con umiltà “Sensei Ohsawa”, si esprime con semplicità, il suo verbo è vigoroso, la sua convinzione prodigiosa. L’ardore con cui evoca la Libertà Infinita, la Giustizia Assoluta e la Felicità Eterna si mischia curiosamente alla dimostrazione precisa che fa dell’origine della materia, la critica delle leggi stabilite da Newton: “La gravitazione universale non esiste. L’attrazione terrestre è semplicemente l’effetto dell’espansione infinita che ricopre e spinge tutto”.Così ogni cosa è spinta verso la superficie della terra. Quella che Newton credeva essere una attrazione tra i pianeti e il sole, è semplicemente il movimento uniforme dei pianeti sull’orbita di una spirale logaritmica in direzione del sole che è il centro e la fine di questa spirale (la confusione è nata dall’egocentrismo dell’uomo). In altre parole, in un tempo incalcolabile, la posizione della terra nel sistema solare, sarà quella di Venere, Mercurio sarà arroventato nel sole. Lo stesso fenomeno è dell’elettrone in direzione del protone. D’altra parte, l’espansione infinita provoca l’allontanamento delle galassie spinte all’infinito.

Raggiungendo i Lavori del Prof. Kervran, Ohsawa considera gli elementi della trasmutazione gli uni negli altri. Yin e Yang, il Diritto e il Rovescio, l’Est e l’Ovest. Ci sono due lati in ogni cosa, il davanti e il dietro. Ci sono due modi di vedere? Ohsawa ha un solo modo di vedere, ma è doppio, ne contiene due. Potrebbe chiamarsi “Monismo Polarizzabile”. La perfezione della Lampada di Aladino, gli Occhiali Magici, Yin e Yang, è un gioco. Quando Ohsawa si esprime non dice due frasi senza pronunciare Yin e Yang, guarda e vede Yin e Yang, giudica secondo Yin e Yang. Se consiglia è sempre Yin e Yang.

Storicamente la nascita di Yin e Yang si situa all’incirca 6.000 anni fa, al momento in cui l’imperatore leggendario Fou-Hi, capo filosofico di un popolo nomade primitivo, si installa in Cina centrale. Fou-Hi cerca la causa ultima dei fenomeni visibili e invisibili, e la loro finalità, sintetizza le conoscenze accumulate da tempi remoti. Circondato dai suoi ricercatori, analizza, medita e arriva al “clic” intuitivo che gli svela la causa ultima e unificatrice dei fenomeni visibili e invisibili e, appunto, la loro finalità. E’ la polarizzazione dell’Universo in due forze antagoniste e complementari che designa Yin e Yang e di cui il gioco: attrazione, combinazione, interazione, mutazione, opposizione, alternanza, cambiamento, ecc…generano in una complessità crescente, l’Universo Intero.

Dopo un regno ideale e il suo insegnamento pubblico dell’ottano (le otto combinazioni essenziali di Yin e Yang con i tre bastoni del logos), Fou-Hi si mischia e si fonde nell’unità riconosciuta. Lascia una civilizzazione in piena fioritura. Tutta la filosofia e la scienza cinese dipendono dal segreto di questo filosofo, questa cosmologia condurrà agli I-King, libro delle mutazioni.

Con Ohsawa, i suoi studenti scoprono che tutti possono distinguere Yin e Yang e i bambini meglio di chiunque altro, in meno di un’ora partendo da qualche esempio, nelle forme e nei colori, la composizione, i sapori, i comportamenti…li possono applicare immediatamente alla vita quotidiana. Poi questa percezione si affina e diventa sempre più sottile; Yin e Yang sono, nel tessuto dell’Universo, un po’ come il movimento dei due ferri a maglia, sono al lavoro, sempre. Il primo passo potrebbe essere quello di guardarsi allo specchio e osservare i due lati nel nostro viso, destra e sinistra. All’esterno, l’alternanza del giorno e della notte, dell’estate e dell’inverno, dell’uomo e della donna. Vedere il mondo nella sua differenziazione, le sue opposizioni apparenti sino a percepire la sua pulsazione a tutti i livelli.

Per Ohsawa, la polarizzazione è una cosa palpabile, vivente e si eleva sino alla coscienza assoluta (Satori nello Zen, Gioia di Vivere nella Macrobiotica). Yin e Yang sono a volte compresi come dei contrari in opposizione, bene e male, buono e cattivo. Ma questo è un dualismo fondamentale e giudizio velato. Tutto ciò che è in opposizione è in realtà complementare. Si dice di una cosa che è Yang quando le sue caratteristiche centripete sono predominanti in rapporto a quelle centrifughe Yin. E inversamente una cosa è Yin quando in lei la forza centrifuga prevale su quella centripeta.


Un paese tropicale (caldo-Yang) produce una vegetazione lussuriosa, odorosa, con frutti ricchi di liquidi, potassio e vitamine (Yin). Al contrario, in altitudine (Yin) o in stagione fredda (Yin) la vegetazione e le piante sono basse, crescono più lentamente, sono più ricche di sodio (Yang). Questi due esempi illustrano uno dei teoremi del Principio Unico che mostrano il funzionamento del mondo della relatività:
                                     
Yin e Yang entrano in gioco quando l’espansione infinita si manifesta al punto di biforcazione
Yin e Yang sono prodotti continuamente dall’espansione trascendente
Yin è centrifuga, Yang è centripeta – Yin e Yang producono l’energia
Yin attira Yang, Yang attira Yin
Yin e Yang combinati in proporzioni variabili producono tutti i fenomeni
Tutti i fenomeni sono effimeri, costantemente mutevoli nelle componenti Yin e Yang
Niente è totalmente Yin o totalmente Yang
Niente è neutro, Yin o Yang è in eccesso in ogni caso
Yin respinge Yin e Yang respinge Yang
Con il tempo e lo spazio, Yin produce Yang e Yang produce Yin
Ogni corpo fisico è Yang al suo centro e Yin in superficie


Ecco qui allora una prima piccola parte di questo scritto di René. Proverò a trasferirvi anche le altre parti, adattandole a questi nostri appuntamenti. Buona lettura, alla prossima. E inevitabilmente, ancora una volta… grazie René. 

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