venerdì 18 novembre 2016

APPUNTAMENTO N. 19
LA COSMOLOGIA DELL’ESTREMO ORIENTE.
LE 7 LEGGI DELL’ORDINE DELL’UNIVERSO.
Di Bruno Sangiovanni

Per chi avesse “perso” i due ultimi appuntamenti, il N. 17 e N. 18, ricordo che proprio dal N.17 abbiamo iniziato un nuovo argomento: La Cosmologia dell’Estremo Oriente. Base della filosofia, scienza e medicina dell’Estremo Oriente, e quindi della macrobiotica. Se qualcuno desidera partire dall’inizio, occorre rivedere il N. 17 e poi il N. 18. Con questo di oggi proseguiamo e ci addentriamo sempre di più nel contenuto e significato della Cosmologia Orientale.

Se quello che abbiamo descritto nell’ultimo Post è ciò che Ohsawa chiama “Ordine dell’Universo”, la miglior interpretazione della vita sarebbe dunque vivere secondo questo Ordine. Ma, in pratica, cosa significa veramente questa cosa? Rifacciamoci alla spirale della creazione. Tutto il processo della creazione procede secondo una ben precisa e definita direzione, una sorta di “one way process” che va dal grande-espanso, al più piccolo-concentrato. Un meccanismo di concentrazione progressiva da Yin a Yang, che ha come destinazione ultima l’uomo, che è l’essere più concentrato di tutti i vari stadi dell’Evoluzione (l’uomo è l’essere più concentrato e più dinamico perché il suo sangue è quello più concentrato e quindi il più caldo e attivo di tutto il regno animale).

Tutto il cammino della creazione è governato da questo principio, e dunque questo è anche il nostro personale cammino e destino.  In altre parole, per mantenere la nostra qualità umana noi dovremmo essere fedeli a questo processo e non perdere la concentrazione, la solidità, la mobilità: cioè la nostra qualità Yang profonda. Vivere secondo l’ordine della natura è in primo luogo questo.

Tutto ciò che agisce contro questo compito, se lasciamo che prenda il sopravvento, ci allontana dal Grande Ordine e diluisce questa qualità Yang individuale. Di cosa si tratta? Si tratta di un eccesso, di un grande squilibrio Yin (che invece deve essere presente sempre in modo armonico ed equilibrato), al quale noi ci abbandoniamo e che finisce per prendere il sopravvento e compromettere la nostra “missione” così come prevista dalla creazione e dall’ordine delle cose. Purtroppo stiamo parlando della maggior parte delle cose che oggi ci stanno intorno, che sono sempre più presenti, e che stanno alla base della maggior parte dei nostri tanti problemi, difficoltà, malattie.

Abbondanza, ricchezza, eccessi, dispersione, separazioni, perdita del senso di responsabilità, riduzione del movimento, mancanza di attività fisica, ricerca di protezione, rifiuto delle difficoltà. Tutte queste cose sono la manifestazione di una condizione generale, e quindi anche mentale, estremamente Yin. E poi naturalmente la degenerazione della nostra qualità specifica biologica-fisiologica dovuta ad una alimentazione che produce sovraccarichi, dilatazione, eccesso di liquidi, rilassamento, umidità e freddo interno, acidità, infiammazione, indebolimento. Tutti segni che testimoniano la predominanza di fattori estremi Yin nella alimentazione quotidiana, che rendono più fragile e vulnerabile il nucleo interiore.

L’esempio più eclatante, osservabile, di questo grande disequilibrio Yin, è sotto i nostri occhi tutti i giorni. E’ la più grande epidemia attuale dell’occidente: sovrappeso e obesità, che non sono altro che il riflesso della ricchezza, degli eccessi e degli squilibri della nostra alimentazione che si traducono in una condizione dominata da un eccesso di Yin. Che a lungo andare determina una enorme forza di espansione e dilatazione interna, l’esatto opposto di come si dovrebbe esprimere la qualità originale, naturale, dell’essere umano: solido e forte nel suo profondo, flessibile e adattabile all’esterno, in un corpo che manifesta tonicità, compattezza, asciutto e scattante ma anche flessibile e perfettamente adattabile.

La grandiosità dello studio e comprensione dell’Ordine dell’Universo oltre ad illuminarci sulla origine di Yin e Yang, sta nel fatto che ci chiarisce da dove veniamo, dove stiamo andando, e quale è il nostro destino di esseri umani. Alla fine del viaggio infatti, realizziamo che abbiamo sondato noi stessi, scoprendo che ciò che siamo non è altro che la memoria della nostra origine infinita.
Su questa scena ora visibile del nostro mondo, noi siamo venuti a trascorrere un po’ di tempo. A fare che? Buona domanda! A fare una scampagnata, un picnic divertente, ad essere felici, a sperimentare la gioia di vivere! Ma per essere felici in questo gioco, bisogna conoscerne le regole; vale a dire conoscere le leggi che lo governano e che determinano il suo ordine. Altrimenti…ciccia! Sono sette i principi dinamici che governano l’Universo, che sono alla base del suo Ordine. Sono la Logica Universale (dinamica) che corregge la Logica Formale (statica). Essi rappresentano quell’Ordine chiamato migliaia di anni fa dai Grandi Saggi Cinesi, TAO. Termine reinterpretato e proposto a noi da Georges Ohsawa come l’Ordine dell’Universo. Ecco le 7 leggi:

Tutto ciò che ha un inizio ha una fine.
Tutto ciò che ha un fronte ha un retro.
Non esiste nulla di identico.
Più grande il fronte, più grande il retro.
Tutti gli antagonismi sono complementari.
Yin e Yang classificano tutte le polarità.
Yin e Yang sono le due braccia dell’Uno Infinito.
                         
I primi sei principi sono quelli che regolano e governano il mondo finito, della materia.
  
Il settimo rappresenta il punto di congiunzione-passaggio tra l’Universo Infinito e l’Universo Finito. L’origine e formazione della polarità, delble due forze antagoniste-complementari Yin e Yang. Non esiste nulla che non possa essere ricondotto a queste leggi. Possono essere applicate in ogni campo, in ogni dominio, livello, situazione della vita e a qualunque cosa e fenomeno che esiste in questo nostro mondo della relatività. Una volta comprese e assimilate esse confezionano la più potente bussola che mai si possa immaginare di possedere. Il comun denominatore di questo ordine, così come espresso nelle sette leggi, si può riassumere come segue
“Nel nostro mondo finito, della relatività, ogni cosa è ambivalente ed è destinata a cambiare, sempre. Tutto passa da un lato all’altro, da un estremo all’altro, e viceversa. Niente è stabile, niente è costante”. 
    
Se non siamo soddisfatti e non siamo felici la causa non è altro che la nostra ignoranza di questo Ordine Universale che invece, una volta compreso, ci consente di trasformare ogni antagonismo in complementarietà. Dice infatti Ohsawa: senza antagonismi, niente complementarietà; senza conflitti, niente armonia, senza contraddizioni, niente accordo. La persona che non ha completamente compreso e messo in pratica queste sette leggi nella sua vita, non può comprendere nulla. Infatti, chi non comprende questo fatto è sempre alla ricerca di costanti e di stabilità, che in realtà non esistono e che quindi rappresentano una illusione effimera. Cerchiamo di approfondire un po’ il significato di ciascuna di queste sette leggi, riprendendo e consolidando l’insegnamento di Ohsawa, sparso e variegato nei suoi tanti scritti.
   
N.1 -  E’ la legge di “Inversione”. In questo nostro mondo della relatività non c’è nulla che comincia che non abbia una fine. Tutto si incammina sempre verso il suo antipodo, antagonista: abbondanza-povertà; nascita-morte; incontro-separazione; avere-perdere; ecc. Tutti questi movimenti sono vice-versa. Una volta compresa questa legge niente vi potrà più preoccupare. Civilizzazioni, imperi, sono nati, invecchiati e poi spariti. I violenti abbattuti; gli arroganti eliminati. Il mondo relativo è limitato, mortale, effimero.

N.2 – E’ la legge di “Avanti-Dietro”. Il fronte e il retro sono opposti uno all’altro, ma allo stesso tempo sono complementari. Il retro è l’espressione del fronte; il fronte non può esistere senza il retro! Sono complementari e indispensabili uno all’altro. Bellezza e bruttezza, forza e debolezza, gioventù e vecchiaia, l’uomo e la donna, il bene e il male, ecc. Una città moderna ha le vie piene di crimini. La gioia e il dolore sono gemelli. Una nuova arma invita alla ricerca di un’altra più potente.
  
N.3 – E’ la legge di “Non Identità”. Nulla può essere duplicato in questo mondo. Tutte le cose galleggiano, sono volatili, effimere, in trasformazione continua: per questo nulla può essere assolutamente identico. Le due forze che generano il movimento si manifestano per opposizione e complementarietà: freddo-caldo, luce-tenebre, negativo-positivo. Il cambiamento è tutto. Tutto si trasmuta in ogni istante. E’ per questo che fenomeni di simpatia, di opposizione, ma anche di attrazione, si manifestano progressivamente.
      
N.4 – E’ la legge di “Bilanciamento”. Più grande e largo il fronte, più grande e largo è il retro. Quando si guadagna molto da un lato, si spende molto dall’altro. Un grande sviluppo si accompagna sempre a un grande decadimento. La civilizzazione moderna e la guerra con le bombe atomiche. La medicina occidentale e la malattia. L’uomo più brutale è in realtà il più semplice. Voi potete trasformare la difficoltà in facilità se siete muniti del Principio Unico.

N.5 – E’ la legge di “Cambiamento”. Il cambiamento non è altro che la differenziazione o l’integrazione (cioè il movimento) di due fattori antagonisti e complementari: Yin e Yang. Il cambiamento, così come la stabilità, sono il prodotto delle due forze fondamentali, universali e dialettiche Yin e Yang: forza centrifuga e forza centripeta, espansione e concentrazione, freddo e caldo. Femminile e maschile che sono antagonisti e allo stesso tempo assolutamente complementari.
  
N.6 – E’ la legge di “Polarizzazione”. L’infinito, assoluto, eterno, si polarizza in Yin e Yang. “Uno produce Due”: Yin e Yang (antagonisti-complementari) sono il prodotto della realtà Ultima, dell’Unità, dell’Infinito Assoluto-Dialettico. Tutto ciò che si produce in questo mondo è costituito dal movimento dialettico di queste due forze. Yin e Yang sono il principio del cambiamento, opposizione, antagonismo, lotta…e attrazione. E’ per questo che tutto ciò che esiste in questo mondo è inevitabilmente relativo, antagonista, ma allo stesso tempo complementare.
      
N.7 – L’infinito, Assoluto, Eterno. E’ il motore immobile di tutto ciò cha cambia…della trasformazione incessante di Yin in Yang, e di Yang in Yin. Le mani destra e sinistra dell’Uno Infinito. E’ l’eternità stessa che produce, ingrandisce, distrugge, e riproduce di nuovo tutto ciò che è presente nel mondo finito, relativo, degli uomini e delle cose. Solo chi ha assimilato e conosce questa “costanza dell’incostanza”, il principio del cambiamento incessante, può divertirsi nella felicità e nella libertà per tutta la vita. E può stabilire la Pace e la Giustizia in questo mondo. 
  
Voilà le sette leggi dell’Ordine dell’Universo. Riportate qui in questa terza “puntata” dell’argomento che abbiamo iniziato a trattare nel Post N.17: La Cosmologia dell’Estremo Oriente. Tra i tanti, il più grande tesoro lasciatoci dal grande Georges Ohsawa attraverso il suo enorme lavoro di trasmissione all’occidente della piattaforma su cui riposa tutta la cultura, filosofia e scienza dell’Estremo Oriente.
Le puntate proseguono, rimanete ancora sintonizzati.                                                                                                                                                                               


                                                                  



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