venerdì 16 giugno 2017

APPUNTAMENTO N. 40
LA RIUSCITA DELLA VITA E’ BIOLOGICA E FISIOLOGICA  (parte prima)
Di Bruno Sangiovanni

Conferenza del mattino. Renè inizia e chiede: Perché si fanno le conferenze e le riunioni? E’ la tipica domanda per accendere l’attenzione e la riflessione, la gente si guarda un po’ spaesata, allora Renè riprende senza dare subito la risposta alla domanda, ma prendendo le cose alla larga. E’ il suo metodo, parte da uno spunto per fare il giro di mezzo mondo. Dice: La macrobiotica è logica, prima viene la colazione, poi la conferenza, è logica. Gli ospiti Francesi al centro (davanti al tavolo dove lui parla), spagnoli a sinistra, italiani a destra, anche questa è logica. Mangiare le cose che servono la vita, questo è logico.

Daniel e René (foto di Paolo Bertini)

Poi allarga ancora di più il discorso e entra direttamente in campo filosofico. Bisogna interessarsi, tutti insieme, alla creazione; andare alla scoperta di cos’è la vita attraverso il suo Ordine Universale, attraverso il Principio Unico. Se qualcuno si dilata, oppure diventa anoressico, oppure si comporta sempre in qualche modo un po’ fuori controllo, e cose del genere, si tende a dire…è fatto così, è la sua costituzione. Ma non è così, si tratta invece di uno condizione confusa della la quale non si riesce a venire a capo, causata da anni di distorsioni, spesso e prima di tutto in campo alimentare.

La macrobiotica invece è capire che si può intervenire e condurre la propria vita in modo ordinato e aperto. La tendenza di tutti (o quasi) è sempre quella di replicare le abitudini e gli attaccamenti, mentre la macrobiotica è riconoscere le cose più preziose ed efficaci per noi. In una parola: quelle che più ci convengono. Il potere di una alimentazione corretta e ordinata (contrario della confusione) ha un potere straordinario sull’organismo. Digestione, assimilazione, sonno, attività, sviluppo della memoria, umore più positivo e felice. Bisogna rendersi conto di questa cosa provando gli alimenti della tradizione umana, quelli che servono a fabbricare una buona sostanza, la buona materia per evitare il deterioramento e l’invecchiamento prematuro. Alla fine si tratta di scegliere tra giovinezza e vecchiaia. In fondo in fondo si tratta di scoprire quali sono gli alimenti che ci servono…ma tanti hanno rinunciato a questo.

Il nostro schema di pensiero normale, di oggi, forse di ieri visto come si stanno mettendo le cose (il che non è detto sia solo male), è pensare di crescere, avere delle attività, poi di ritirarsi. E così diciamo “questa è la vita”. Ma in realtà questa non è la vita. Ci sono veramente tre diverse età, tre stagioni nella vita? Ci sono beduini nel deserto che corrono dietro i cammelli, hanno gambe fini, sono leggeri, e hanno 75 anni. Questa è la vita riuscita. La riuscita della vita è questa, è prima di tutto biologica e fisiologica. Questo diceva sempre Renè. E aveva assolutamente ragione! Il resto sono fantasie (ndr)

Continuava Renè ancora: Preferisco una persona semplice, di poca cultura, ma che manifesta gioia quando avanzano gli anni, rispetto a qualcuno con grandi bagagli culturali e magari anche con enormi ricchezze, che però non è contento. Meglio chi vive la vita con poco ma con gioia, anzichè qualcuno che la gente riverisce. Anche Mao Tse Tung ha fatto una fine poco brillante, piena di eccessi, sessuali, alimentari, gastronomici…non è gran cosa!

Ohsawa avrebbe voluto incontrare Mao per dirgli che il cibo è una questione essenziale nella vita e che i cinesi avrebbero dovuto cambiare tradizioni alimentari, per evitare che diventassero tanti maiali.

Se non ci sono maiali, non ci sono Cinesi
Se non c’è pasta, non ci sono Italiani
Se non ci sono fritti, non ci sono Francesi
Se non c'è pane e pomodoro non ci sono Spagnoli                                                                                                             

Se non ci sono patate, non c’è più nessuno, tutti “patatizzati”. In generale l’individuo se ne frega abbastanza dell’importanza dell’alimentazione rispetto alla sua salute fisica e mentale. All’inizio, di norma, mangia quello che mangiavano i genitori (oggi forse in mezzo al Barnum alimentare un po’ meno), poi man mano aggiunge altre cose, tante altre. Così il polo agro-alimentare diventa sempre più importante. La Francia per esempio esporta tantissimo, gli americani mangiano camembert e bevono vino francese (oppure mozzarella e vino italiano). Le esportazioni in Russia sono meno importanti, lì ancora in gran parte hanno il loro cibo, più che altro la loro Vodka. Se non che, un bel giorno, si comincia a dire “digerisco meno bene, dormo meno bene”, gli stati infiammatori incominciano a diffondersi. Quando il colorito inizia a diventare più pallido vuol dire che il sangue è meno rosso e si respira meno bene perché è il sangue rosso che fa respirare, e se l’ossigenazione si riduce le cellule cominciano a entrare in difficoltà. E’ a questo punto che la nostra coscienza deve aprirsi. La malattia viene per poter comprendere gli errori fatti; se non si fa così, se questo non avviene, non ci può essere guarigione.

A proposito delle cellule. Se al mattino mangiate una crema di riso anziché cappuccino e brioche, le cellule diranno…ohhh…perché anche le cellule hanno una parte infantile, come i bambini. Hanno solo una vita diversa, più breve; a volte è possibile vivano solo qualche giorno (a proposito, ma qual è la vita media di una cellula?). Se si osservano al microscopio si vede che vanno e vengono, nascono e muoiono. I biologi hanno osservato questo fenomeno e pare dicano che è impossibile che una cellula muoia…si deve suicidare. Ma anche questa è una concezione curiosa, forse siamo nel campo della metafisica perché le cellule non hanno pistole e nemmeno prendono overdosi di droga. In realtà, forse è proprio così, l’uomo si suicida tutto il tempo, solo che impiega molto tempo prima di completare il lavoro, il fisico è resistente. Dio ha detto 120 anni.

Per la macrobiotica il cibo centrale, quello base, di sostegno, sono i cereali. Che corrispondono perfettamente alle necessità dell’animale umano; bisogna veramente ringraziare la tradizione dell’uomo che ha conservato questa memoria. Renè con la sua paradossale realtà:  Se volete vivere molto, cercate sulla terra dove si coltivano i cereali, andate a vivere in quei posti, e chiedete di darvene un po’ per voi. Starete bene e diventerete belli!

Se il corpo non è sottoposto allo stress dei grassi animali che arrivano in periferia e rovinano i tessuti, si diventa belli. L’acne ad esempio, è la potenza giovanile che proietta alla periferia le sostanze nocive che non può incorporare. Quando si va avanti con l’età, quella potenza si riduce e la capacità di eliminazione pure. Ma tutto ciò non significa che tutta la vita, sempre, ogni momento, deve essere sotto assoluto controllo, assolutamente perfetto sul piano alimentare. Questo non può essere, non esiste e se lo cercassimo a tutti i costi saremmo veramente fuori strada. Momenti diversi possono richiedere risposte diverse. Renè racconta che una volta, alla fine di una conferenza, Ohsawa ha detto “ho fame”, era svuotato, c’era un bar aperto vicino e ha mangiato quello che c’era: pollo al whisky!

Se qualcuno ha della seborrea grassa in testa, questo da una parte indica la presenza di un eccesso di grassi animali, ma dall’altra anche la forza dell’organismo capace di proiettare all’esterno le scorie, proprio come un adolescente. Se però si ha una base fatta di cereali, il corpo ringiovanisce perché nel cereale c’è tutto quello che serve, sali minerali, proteine, vitamine, carboidrati e anche un po’ di grassi. Tutto quello che ci occorre, senza produrre scorie! Possiamo tranquillamente incoraggiare chi ha problemi di salute e bisogno di eliminare sovraccarichi a mangiare cereali integrali per un po’ di tempo, perché con questo l’organismo si libera finalmente di tutto quello che ha di eccessivo e artificiale, delle scorie accumulate nel tempo. Sono queste scorie che se non eliminate si agglomerano e diventano materia umana degradata, indeboliscono e invecchiano il corpo. Con il sovraccarico le funzioni sono saturate, per prima la digestione, assimilazione e eliminazione che non funzionano più come dovrebbero.

Come diceva Ohsawa, bisogna provare la sensazione che produce il dare al corpo le cose che non lo mettono in difficoltà, le cose che lui attende da sempre. Leggere, provare, praticare, cercare.

Il cambiamento delle funzioni può essere straordinario: digestione, assimilazione, evacuazione, respirazione, sonno. La macrobiotica è per liberare l’individuo dalle sue superstizioni e dai suoi attaccamenti, e guarire la malattia in modo diverso e profondo. La semplice guarigione di un sintomo, di un problema che si manifesta in un determinato distretto del corpo, non ha veramente a che fare con la macrobiotica. La macrobiotica è riflettere e comprendere le nostre abitudini (alcune possono essere distruttive) e scoprire che la guarigione profonda è proprio nel cambio di quelle abitudini. In realtà la macrobiotica non è una medicina, non è una terapia, almeno così come la intendiamo oggi secondo la nostra medicina. Una volta era diverso diceva Renè: Per i terapeuti dell’antichità esisteva un solo obiettivo che era quello di riunire corpo e anima che si ritenevano separati, mentre secondo l’ordine e la legge naturale, corpo e anima sono la stessa cosa.

Con le varie terapie, naturali, ecc., oggi se qualcuno ha un foruncolo sulla pancia, si consiglia di mettere dell’argilla (per esempio) così passerà. Oppure di prendere questo o quello. Per la macrobiotica invece, il punto è chiedersi perché abbiamo un foruncolo e ciò che rappresenta; probabilmente qualche stupidaggine fatta. E dunque è quella stupidaggine che va “guarita” altrimenti non ci sarà alcuna guarigione. E’ per questo che la macrobiotica è differente, perché ha il potere di far cambiare attraverso la comprensione delle cose. Se qualcuno è in una condizione non buona si guarda per prima cosa all’alimentazione, per guarire, e questo è diverso dalle altre terapie; chi ha orecchi per sentire ascolti, altrimenti non si sente.

L’intelligenza è domandare. Bussate e vi sarà aperto, chiedete e vi sarà dato. Bisogna imparare a scusarsi, se siete malati dovete scusarvi con voi stessi, qui inizia la guarigione. Frase Zen dice“se siete malati dovete scusarvi con voi stessi, e sarete guariti”.
Arrivi e partenze a Cuisine et Santé (Foto di Paolo Bertini)
Se non si capisce che siamo immersi in una attività permanente, siamo malati, chiusi in una piccola immagine di noi stessi.
La malattia fisiologica ha come origine la separazione con l’Ordine della Natura e dell’Universo, ed è questo che richiede di essere compreso altrimenti il mal di vivere e tutto quello che consegue è praticamente inevitabile.

Sartre non ha mai conosciuto la tranquillità diceva Renè. Ha cecato la verità ma non sapeva che la vita, nella sua essenza, è ritrovare il proprio cibo. Con la macrobiotica invece si rimette in discussione quello che siamo stati, non solo per il gusto di criticare, ma per imparare che si sono altre cose. Se si rimane attaccati all’immagine del mondo relativo (questo nostro mondo della materia) la vita diventa un passaggio con molte prove e molte tristezze, finisce che vediamo la vita così e crediamo sia effettivamente questa. A volte è molto triste ascoltare il racconto della vita fatto da altri, da tanti altri.

Tutti i messaggi spirituali che sono fuori da questa questione (ruolo biologico e fisiologico della vita e conseguentemente del cibo), che non ne tengono conto, sono fuori dal seminato. Ci insegnano preghiere, espressioni, canti, gruppi religiosi, yoga, sciamani. Poi mangiano tutti male e sono tutti malati! I popoli primitivi lo sapevano: bisogna mangiare quello che cresce vicino e sempre dare la preferenza ai cereali.

Quando la libertà sarà raggiunta allora potrete mangiare tutto quello che volete, perché saprete cosa farne. La gente che guarda troppo alla salute mi ha stancato, diceva Ohsawa. Io mostro l’Ordine dell’Universo e loro mi parlano di piccoli problemi di salute. La trasformazione avviene trasformando il giudizio. E diceva per concludere: In questo mondo tutto è invenzione, tutto è illusione. Non si può essere felici se non si diventa amanti della macrobiotica e non la si distribuisce al mondo intero.






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