APPUNTAMENTO N.
40
LA RIUSCITA DELLA VITA E’ BIOLOGICA E FISIOLOGICA (parte prima)
Di
Bruno Sangiovanni
Conferenza del mattino. Renè inizia e chiede: Perché si fanno le conferenze e le riunioni?
E’ la tipica domanda per accendere l’attenzione e la riflessione, la gente
si guarda un po’ spaesata, allora Renè riprende senza dare subito la risposta
alla domanda, ma prendendo le cose alla larga. E’ il suo metodo, parte da uno
spunto per fare il giro di mezzo mondo. Dice: La macrobiotica è logica, prima viene la colazione, poi la conferenza,
è logica. Gli ospiti Francesi al centro (davanti al tavolo dove lui parla), spagnoli a sinistra, italiani a destra,
anche questa è logica. Mangiare le cose che servono la vita, questo è logico.
Daniel e René (foto di Paolo Bertini) |
Poi allarga ancora di più il discorso e entra direttamente
in campo filosofico. Bisogna interessarsi, tutti insieme, alla creazione;
andare alla scoperta di cos’è la vita attraverso il suo Ordine Universale,
attraverso il Principio Unico. Se qualcuno si dilata, oppure diventa anoressico,
oppure si comporta sempre in qualche modo un po’ fuori controllo, e cose del
genere, si tende a dire…è fatto così, è la sua costituzione. Ma non è così, si
tratta invece di uno condizione confusa della la quale non si riesce a venire a
capo, causata da anni di distorsioni, spesso e prima di tutto in campo
alimentare.
La macrobiotica invece è capire che si può intervenire e
condurre la propria vita in modo ordinato e aperto. La tendenza di tutti (o
quasi) è sempre quella di replicare le abitudini e gli attaccamenti, mentre la
macrobiotica è riconoscere le cose più preziose ed efficaci per noi. In una
parola: quelle che più ci convengono. Il potere di una alimentazione corretta e
ordinata (contrario della confusione) ha un potere straordinario sull’organismo.
Digestione, assimilazione, sonno, attività, sviluppo della memoria, umore più
positivo e felice. Bisogna rendersi conto di questa cosa provando gli alimenti
della tradizione umana, quelli che servono a fabbricare una buona sostanza, la
buona materia per evitare il deterioramento e l’invecchiamento prematuro. Alla
fine si tratta di scegliere tra giovinezza e vecchiaia. In fondo in fondo si
tratta di scoprire quali sono gli alimenti che ci servono…ma tanti hanno
rinunciato a questo.
Il nostro schema di pensiero normale, di oggi, forse di ieri
visto come si stanno mettendo le cose (il che non è detto sia solo male), è
pensare di crescere, avere delle attività, poi di ritirarsi. E così diciamo
“questa è la vita”. Ma in realtà questa non è la vita. Ci sono veramente tre
diverse età, tre stagioni nella vita? Ci
sono beduini nel deserto che corrono dietro i cammelli, hanno gambe fini, sono
leggeri, e hanno 75 anni. Questa è la vita riuscita. La
riuscita della vita è questa, è prima di tutto biologica e fisiologica. Questo
diceva sempre Renè. E aveva assolutamente ragione! Il resto sono fantasie (ndr)
Continuava Renè ancora: Preferisco
una persona semplice, di poca cultura, ma che manifesta gioia quando avanzano
gli anni, rispetto a qualcuno con grandi bagagli culturali e magari anche con enormi
ricchezze, che però non è contento. Meglio chi vive la vita con poco ma con
gioia, anzichè qualcuno che la gente riverisce. Anche Mao Tse Tung ha fatto una
fine poco brillante, piena di eccessi, sessuali, alimentari, gastronomici…non è
gran cosa!
Ohsawa avrebbe voluto incontrare Mao per dirgli che il cibo
è una questione essenziale nella vita e che i cinesi avrebbero dovuto cambiare
tradizioni alimentari, per evitare che diventassero tanti maiali.
Se non ci sono maiali, non ci sono Cinesi
Se non c’è pasta, non ci sono Italiani
Se
non ci sono fritti, non ci sono Francesi
Se non c'è pane e pomodoro non ci sono Spagnoli
Se non ci sono patate, non c’è più nessuno, tutti
“patatizzati”. In generale l’individuo se ne frega abbastanza dell’importanza
dell’alimentazione rispetto alla sua salute fisica e mentale. All’inizio, di
norma, mangia quello che mangiavano i genitori (oggi forse in mezzo al Barnum
alimentare un po’ meno), poi man mano aggiunge altre cose, tante altre. Così il
polo agro-alimentare diventa sempre più importante. La Francia per esempio
esporta tantissimo, gli americani mangiano camembert e bevono vino francese
(oppure mozzarella e vino italiano). Le esportazioni in Russia sono meno
importanti, lì ancora in gran parte hanno il loro cibo, più che altro la loro
Vodka. Se non che, un bel giorno, si comincia a dire “digerisco meno bene, dormo
meno bene”, gli stati infiammatori incominciano a diffondersi. Quando il
colorito inizia a diventare più pallido vuol dire che il sangue è meno rosso e
si respira meno bene perché è il sangue rosso che fa respirare, e se
l’ossigenazione si riduce le cellule cominciano a entrare in difficoltà. E’ a
questo punto che la nostra coscienza deve aprirsi. La malattia viene per poter comprendere gli errori fatti; se non si fa
così, se questo non avviene, non ci può essere guarigione.
A proposito delle cellule. Se al mattino mangiate una crema
di riso anziché cappuccino e brioche, le cellule diranno…ohhh…perché anche le
cellule hanno una parte infantile, come i bambini. Hanno solo una vita diversa,
più breve; a volte è possibile vivano solo qualche giorno (a proposito, ma qual
è la vita media di una cellula?). Se si osservano al microscopio si vede che
vanno e vengono, nascono e muoiono. I biologi hanno osservato questo fenomeno e
pare dicano che è impossibile che una cellula muoia…si deve suicidare. Ma anche
questa è una concezione curiosa, forse siamo nel campo della metafisica perché
le cellule non hanno pistole e nemmeno prendono overdosi di droga. In realtà,
forse è proprio così, l’uomo si suicida tutto il tempo, solo che impiega molto
tempo prima di completare il lavoro, il fisico è resistente. Dio ha detto 120 anni.
Per la macrobiotica il cibo centrale, quello base, di
sostegno, sono i cereali. Che corrispondono perfettamente alle necessità
dell’animale umano; bisogna veramente ringraziare la tradizione dell’uomo che
ha conservato questa memoria. Renè con la sua paradossale realtà: Se
volete vivere molto, cercate sulla terra dove si coltivano i cereali, andate a
vivere in quei posti, e chiedete di darvene un po’ per voi. Starete bene e
diventerete belli!
Se il corpo non è sottoposto allo stress dei grassi animali
che arrivano in periferia e rovinano i tessuti, si diventa belli. L’acne ad
esempio, è la potenza giovanile che proietta alla periferia le sostanze nocive
che non può incorporare. Quando si va avanti con l’età, quella potenza si
riduce e la capacità di eliminazione pure. Ma tutto ciò non significa che tutta
la vita, sempre, ogni momento, deve essere sotto assoluto controllo,
assolutamente perfetto sul piano alimentare. Questo non può essere, non esiste
e se lo cercassimo a tutti i costi saremmo veramente fuori strada. Momenti
diversi possono richiedere risposte diverse. Renè racconta che una volta, alla
fine di una conferenza, Ohsawa ha detto “ho
fame”, era svuotato, c’era un bar aperto vicino e ha mangiato quello che
c’era: pollo al whisky!
Se qualcuno ha della seborrea grassa in testa, questo da una
parte indica la presenza di un eccesso di grassi animali, ma dall’altra anche
la forza dell’organismo capace di proiettare all’esterno le scorie, proprio
come un adolescente. Se però si ha una base fatta di cereali, il corpo
ringiovanisce perché nel cereale c’è tutto quello che serve, sali minerali,
proteine, vitamine, carboidrati e anche un po’ di grassi. Tutto quello che ci
occorre, senza produrre scorie! Possiamo tranquillamente incoraggiare chi ha
problemi di salute e bisogno di eliminare sovraccarichi a mangiare cereali
integrali per un po’ di tempo, perché con questo l’organismo si libera
finalmente di tutto quello che ha di eccessivo e artificiale, delle scorie
accumulate nel tempo. Sono queste scorie che se non eliminate si agglomerano e
diventano materia umana degradata, indeboliscono e invecchiano il corpo. Con il
sovraccarico le funzioni sono saturate, per prima la digestione, assimilazione
e eliminazione che non funzionano più come dovrebbero.
Come diceva Ohsawa, bisogna provare la sensazione che
produce il dare al corpo le cose che non lo mettono in difficoltà, le cose che
lui attende da sempre. Leggere, provare, praticare, cercare.
Il cambiamento delle funzioni può essere straordinario:
digestione, assimilazione, evacuazione, respirazione, sonno. La macrobiotica è
per liberare l’individuo dalle sue superstizioni e dai suoi attaccamenti, e
guarire la malattia in modo diverso e profondo. La semplice guarigione di un
sintomo, di un problema che si manifesta in un determinato distretto del corpo,
non ha veramente a che fare con la macrobiotica. La macrobiotica è riflettere e
comprendere le nostre abitudini (alcune possono essere distruttive) e scoprire
che la guarigione profonda è proprio nel cambio di quelle abitudini. In realtà
la macrobiotica non è una medicina, non è una terapia, almeno così come la
intendiamo oggi secondo la nostra medicina. Una volta era diverso diceva Renè: Per i terapeuti dell’antichità esisteva un
solo obiettivo che era quello di riunire corpo e anima che si ritenevano
separati, mentre secondo l’ordine e la legge naturale, corpo e anima sono la
stessa cosa.
Con le varie terapie, naturali, ecc., oggi se qualcuno ha un
foruncolo sulla pancia, si consiglia di mettere dell’argilla (per esempio) così
passerà. Oppure di prendere questo o quello. Per la macrobiotica invece, il
punto è chiedersi perché abbiamo un foruncolo e ciò che rappresenta;
probabilmente qualche stupidaggine fatta. E dunque è quella stupidaggine che va
“guarita” altrimenti non ci sarà alcuna guarigione. E’ per questo che la
macrobiotica è differente, perché ha il potere di far cambiare attraverso la
comprensione delle cose. Se qualcuno è in una condizione non buona si guarda
per prima cosa all’alimentazione, per guarire, e questo è diverso dalle altre
terapie; chi ha orecchi per sentire ascolti, altrimenti non si sente.
L’intelligenza è domandare. Bussate e vi sarà aperto,
chiedete e vi sarà dato. Bisogna imparare a scusarsi, se siete malati dovete
scusarvi con voi stessi, qui inizia la guarigione. Frase Zen dice“se siete malati dovete scusarvi con voi
stessi, e sarete guariti”.
Se non si capisce che siamo immersi in una
attività permanente, siamo malati, chiusi in una piccola immagine di noi
stessi.
Arrivi e partenze a Cuisine et Santé (Foto di Paolo Bertini) |
La malattia fisiologica ha come origine la separazione con l’Ordine
della Natura e dell’Universo, ed è questo che richiede di essere compreso
altrimenti il mal di vivere e tutto quello che consegue è praticamente
inevitabile.
Sartre non ha mai conosciuto la tranquillità diceva Renè. Ha
cecato la verità ma non sapeva che la vita, nella sua essenza, è ritrovare il
proprio cibo. Con la macrobiotica invece si rimette in discussione quello che
siamo stati, non solo per il gusto di criticare, ma per imparare che si sono
altre cose. Se si rimane attaccati all’immagine del mondo relativo (questo
nostro mondo della materia) la vita diventa un passaggio con molte prove e
molte tristezze, finisce che vediamo la vita così e crediamo sia effettivamente
questa. A volte è molto triste ascoltare il racconto della vita fatto da altri,
da tanti altri.
Tutti i messaggi spirituali che sono fuori da questa
questione (ruolo biologico e fisiologico della vita e conseguentemente del
cibo), che non ne tengono conto, sono fuori dal seminato. Ci insegnano preghiere,
espressioni, canti, gruppi religiosi, yoga, sciamani. Poi mangiano tutti male e
sono tutti malati! I popoli primitivi lo sapevano: bisogna mangiare quello che
cresce vicino e sempre dare la preferenza ai cereali.
Quando la libertà sarà
raggiunta allora potrete mangiare tutto quello che volete, perché saprete cosa
farne. La gente che guarda troppo
alla salute mi ha stancato, diceva Ohsawa. Io mostro l’Ordine dell’Universo e loro mi parlano di piccoli
problemi di salute. La trasformazione avviene trasformando il giudizio. E
diceva per concludere: In questo mondo
tutto è invenzione, tutto è illusione. Non si può essere felici se non si
diventa amanti della macrobiotica e non la si distribuisce al mondo intero.
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