domenica 3 settembre 2017

APPUNTAMENTO N. 51
SI CAMBIA: OGGI MINI CONVERSAZIONI
Di Bruno Sangiovanni

Appuntamento N. 51, ci avviciniamo alla fine del nostro lungo cammino. Oggi si cambia modalità, anziché una conversazione (secondo lo schema solito) frammentiamo e ne facciamo cinque, più brevi, più concentrate. Sarà un post un po’ più lungo del solito, magari potete leggerlo in più riprese, che va benissimo. Sono cinque mini conversazioni, sono curioso di vedere cosa ne esce. Pronti via.

N. 1 -  La vita è una via di perfezionamento
La macrobiotica non è un atto di speranza, è agire perché la vita diventi ancora più bella, migliore. Per i bambini oggi però le cose non sono facili per niente. Oggi è la televisione e ancor più i tanti mondi-social, che regolano la questione del comportamento e dell’educazione. Si tratta allora di capire, bene, la differenza tra “istruire” e “educare”. Se i bambini si istruiscono, ma non si educano, diventano degli zombie, ha detto qualcuno, già anni fa.

Proviamo a vedere. In Estremo Oriente c’è (c’era) il Do: la via, la scuola. In cui si insegna (insegnava) a tutti una prima cosa fondamentale, sopra tutte le altre, questa: Essere responsabili della propria vita, e crescere con questo senso.

Per loro era una scuola, una via di perfezionamento, spero tanto lo sia ancora. Qui da noi i bambini non hanno più questo senso, ed è colpa nostra, dei genitori che non hanno pensato ad una vera educazione. In particolare non hanno pensato a creare questo senso di responsabilità di se stessi, della propria vita. Perché tutto è delegato ad altri, ogni-singola-cosa-è-delegata-ad-altri. Comodo, molto comodo, peccato che ogni cosa comoda non è educativa, per definizione.

Ohsawa diceva: Si impara la macrobiotica insegnandola, è così che si trova il contenuto, la qualità, il giudizio. Se nella vita non si fa così, non ci si mette in gioco in prima persona, se non diventiamo noi gli artefici del nostro destino, si rimane limitati. E questo può comportare qualche forma di angoscia esistenziale. Allora ci interroghiamo, ci chiediamo cosa dobbiamo fare, addirittura a volte ci si interroga sul  motivo per cui si fanno dei figli, oppure se si fanno così, solo perché bisogna farli.
La vita dovrebbe essere un esercizio costante, che richiederebbe pure dei luoghi dove potersi esercitare. Cuisine et Santé è unica anche in questo. Tante volte ho visto organizzare giochi e esercizi per i bambini durante il soggiorno, che ci sono sempre. Spesso con successo, altre volte meno. Una volta René ha dato un puzzle di 2.000 pezzi a una ragazza, per farlo con i bambini. Hanno cominciato insieme, ma poi i bambini non hanno proseguito.

Se succede questo, se i bambini sono così, è un problema, commentava René. Vuol dire che bisogna ripensare a come educarli, anziché farli solo prendere aria o giocare a vuoto. I bambini sono come la materia prima, sono lì, cosa ne facciamo? Non dare troppi schemi, ci sono già troppe religioni. Non bisogna istruire, bisogna educare. Il che fa una differenza colossale. La macrobiotica è voglia di diventare infinitamente liberi, felici, ma prima ancora responsabili.

Mi rendo conto dell’importanza e del ruolo di questo “essere responsabili”, perché è esattamente questo lo spartiacque palpabile tra la macrobiotica e le infinite altre pratiche, dove responsabile è sempre qualcun altro. Chi è responsabile ha la giustizia, diceva René, chi invece pensa che i suoi guai, oppure il suo benessere, dipendano da altri, non ha la giustizia.

 Il cibo giusto, ci permette di vivere in modo meraviglioso, con un organismo sano, forte, sempre in movimento. Con una alimentazione giusta il corpo si santifica, salute santa, la santificazione! E a proposito ancora di responsabilità, diceva René: Dimagrire o ingrassare, siete voi che avete il Principio, potete fare uno o l’altro, è la vostra responsabilità. C’è grande differenza però tra il concetto “dimagrire” e il concetto “serrare”. Magro-Debole = inerzia e pericolo / Serrato-Forte = tonicità e propulsione

Il concetto di tonicità-forza è che se c’è concentrazione, in ciascuna cellula c’è maggior presenza e forza del nucleo. Se sono dilatate, succede il contrario, il nucleo è più debole. Aprite la finestra e saltate nell’infinito, diceva George Ohsawa, che non vuol dire però saltare letteralmente dal terzo piano, aggiungeva René.

N. 2 - La giustizia, legge di causa-effetto, anche nei sapori
La concretizzazione (il pragmatismo) è rendere le cose palpabili, attraverso la conoscenza, l’intelligenza. Ma per condurre la vita bisogna anche organizzarsi, per mantenersi in salute. Come? Con il cibo! E se il cibo è organizzato bene, la vita diventa un sogno meraviglioso.
                        
La giustizia nella vita è incontrare il proprio cibo, quello giusto. Chi non si interessa del cibo e della alimentazione non può conoscere la giustizia. L’universo è perfezione della legge causa-effetto, questo si chiama giustizia. Se conoscete questa legge, sapete che facendo una determinata azione se ne produce un’altra, una precisa e data reazione.

Quindi, quando c’è una manifestazione se trovate la causa, è fatta, siete a posto. Se invece non trovate la causa, ad esempio ad un problema di salute, allora questa è ignoranza della giustizia. Per esempio, noi siamo quello che mangiamo, avete presente? Parliamo un po’ di sapori allora, altra questione interessante e di cui non si parla tanto.

Sapore Amaro (Yang) – Produce Costrizione
Le malattie che si sviluppano attraverso la fermentazione, la proliferazione, tutte attività Yin, dovrebbero essere trattate con il sapore amaro Yang, che contrasta la fermentazione, la decomposizione. Ad esempio,  se il cuore è troppo espanso (Yin), con il sapore amaro (Yang), si rinforza.

Nel caso del cuore: a) se troppo espanso, le pulsazioni sono frequenti e forti, b) se troppo contratto, le pulsazioni sono poche e deboli. La nostra valutazione dipende dal nostro livello di giudizio, che va di pari passo con la comprensione della legge naturale Yin-Yang.

Anche negli ortaggi, sempre due attività diverse naturalmente, come in tutte le cose. Le foglie e le radici sono due attività ben diverse. Le radici sono la parte più Yang, che si distingue per alcune caratteristiche inequivocabili: direzione verso il basso, più dure, più concentrate (di minerali), e definitivamente più amare.

Poi ci sono le erbe selvatiche, come il tarassaco o la piantaggine, anche l’ortica, che sono un’altra categoria rispetto ai tradizionali ortaggi, ma anch’esse molto-molto Yang. Infatti crescono spontaneamente in terreni poveri e anche in climi duri. Sono concentrate e resistono a tutto. La piantaggine per esempio, cresce su bordi delle strade. Se ci passa un TIR sopra, non “gliene può fregar di meno”. Lei continua la sua vita imperterrita. Le erbe selvatiche hanno grandi proprietà Yang. Infatti sono tutte amare, molto.

Sapore Salato (Yang) – Produce Costrizione
Anche il sapore salato è Yang. In cucina la vera qualità è saper dosare il sale. Per un bebè è diverso, per un anziano è diverso, ma per una collettività (vedi Cuisine et Santé) bisogna trovare la via giusta, la formula giusta. Cinquant’anni di macrobiotica per imparare a salare veramente bene, per tutti questi anni ho “fatto soffrire l’umanità”, ma poi arriva. Ci vuole tempo. Così diceva René.

Il sale nella cucina è per mantenere il nostro ambiente acquatico interno, salino. Per dare vita al sangue e mantenere una condizione antisettica. A microbi e batteri il sale non piace, a loro piace infinitamente dipiù lo zucchero, l’ambiente zuccherato. In macrobiotica (base vegetale), il sale si può usare tranquillamente, anzi è importantissimo. Se invece si mangia carne, formaggio, cibo animale, prodotti da forno salati: no, non lo si può usare tranquillamente.

E questo è il René pensiero sul sapore salato: Chi ha rinunciato al sapore salato è gente che vuole vivere nel dolce, nella comodità, nel gusto delle cose dolci, ed è sicuramente più soggetta all’invasione di microbi o virus. Il sapore salato previene e combatte le infezioni. Si dice che nel corpo ci sono più batteri che cellule, due terzi del corpo pare sia costituito da batteri.

Sapore Dolce (Yin-Yang) – Equilibrato
Qual’è il vegetale che è di sapore dolce? Il cereale, cotto, con un po’ di sale. Cereali e verdure, un po’ di sale, qualche legume, un po’ di condimenti, voilà la macrobiotica. Anche nei cereali ci sono tuttavia diverse gradazioni Yin-Yang, quindi anche diverse gradazioni di sapore, più dolce, meno dolce. Per esempio, il miglio è un po’ più Yang, è dolce ma si avvertono alcune “venature” di amaro. Il grano saraceno è ancora più Yang, probabilmente il cereale meno dolce.

Anche se alla fine, quando sono cotti e salati, tutti i cereali risultano generalmente di sapore dolce. Negli alimenti equilibrati, il sapore base è sempre il dolce, quello dei cereali. Il sapore dolce non è da confondere però con quello zuccherato, che è altra cosa.

Sapore Acido e Sapore Zuccherato (Yin) – Producono Espansione
Il sapore acido è Yin, così come il sapore zuccherato è Yin. C’è comunque un legame tra i due. Il sapore zuccherato può virare in sapore acido, la frutta è un chiaro esempio. Il motivo è che nell’ambiente zuccherato si nasconde l’acidità. La pera ad esempio, molto zuccherata, si acidifica velocemente.

Il miele è un caso ancora più eclatante. Nel miele c’è un acido potente (acido formico) che è completamente nascosto da sapore zuccheratissimo del miele. Un buon motivo per convincersi che forse si può anche fare a meno di mettere il miele a tavola, per esempio quando si fa colazione al mattino.

Interessante è sapere che il sapore antagonista-complementare di quello zuccherato, è l’amaro. Che infatti è sapore antagonista-complementare del diabete, che è difficoltà di controllare gli zuccheri. Per il diabete, comunque, il sapore che va bene per il “cibo quotidiano” è quello moderatamente dolce, quello dei cereali completi, cotti con il sale. Che liberano gli zuccheri molto lentamente e che non producono alcun picco di iper-ipo glicemia, che è il meccanismo che fa “impazzire” il pancreas.

Qualche considerazione sui sapori
Abbiamo detto che negli alimenti equilibrati, il sapore base è il dolce, quello dei cereali. Poi c’è il sapore amaro, quello salato, poi ci sono i sapori delle verdure che sono più facili da valutare nella gamma. C’è relazione tra sapori e comportamento, perché c’è sempre bisogno di compensare qualche cosa, uno stato d’animo, una situazione. Se siamo tesi, è sicuro che avremo bisogno del sapore dolce per rilassare. Se invece siamo un po’ a terra, saremo attratti dal sapore salato. Infine, se avessimo esagerato con dolci e zuccheri, senza sapere perché, è sicuro che cercheremmo qualche cosa di amaro.

Il problema è che la gente non ha idea, non sa il perché di alcuni suoi comportamenti che dipendono sempre dalla condizione biologica-fisiologica di quel dato momento. Non da altre cose, mentali, psicologiche, emotive, come finiamo inesorabilmente per credere. L’esempio dei sapori racconta bene questa storia.

Quando pensiamo che il cibo non è importante, vuol dire che il nostro istinto primario è perso, non c’è più, siamo mentalmente disturbati. Il nostro istinto naturale corrisponde ed è direttamente in relazione con una alimentazione naturale, coerente con le esigenze dell’uomo. Quando mangiamo solo per gusto, socializzazione, compensazione, o anche per intelletto, ci allontaniamo sempre di più dalla natura e dalla sua origine infinita. E l’istinto, che è la nostra memoria, ci abbandona. Per questo, oggi, ci vuole una volontà feroce per mangiare secondo l’ordine della natura, ci dice René!

N. 3 - Il sistema di reazione è sempre Yin-Yang
C’è tanta gente che non sa come condurre e anche condividere la propria vita quotidiana. Scoprire la macrobiotica è diverso, anzi è l’opposto. E’ un avvenimento molto diverso dalla vita ordinaria.

Caffè, Cola, Cioccolata: ecco le tre grandi C. Se non si controlla l’attrazione fatale per lo Yin, attention! Diceva René. La Cioccolata ha distrutto gli Aztechi. Le bevande tipo Cola stanno distruggendo l’America. Il Caffè…? Il caffè sta entrando in tutto il mondo. Se non ci fosse il caffè non ci sarebbero guerre, che sono uno stato di eccitazione generale.

Il tè verde è Yin, è anche colorato. Il tè verde è la parte superiore della pianta. Nella lavorazione della pianta del tè (che è una pianta bassa), si separano le foglie in alto che hanno più teina (Yin), da quelle più in basso che hanno poca teina (Yang). Le foglie in basso mantengono ugualmente il profumo, ma sono molto più mineralizzate. Il tè bancha (foglie basse) è tranquillità, il tè verde (foglie alte) è eccitazione. Così, per chi è interessato, ora ci sarà magari una piccola chiarezza sul perché in macrobiotica si raccomanda il tè bancha.

Yin, con i suoi aromi e acidi, crea eccitazione. E’ la reazione giusta dell’organismo, così come gli aromi del caffè producono una forte reazione di eccitazione. Interessante però è capire come avviene questo meccanismo, che si muove sempre tra Yin e Yang. Prendiamo il caffè: a) aromi fortissimi Yin, b) il corpo reagisce con una contrazione altrettanto forte Yang, come si fa quando ci si protegge da qualche cosa che ci invade, c) questa costrizione estrema dell’organismo è ciò che da l’impulso alla eccitazione, bang, pronti via.

L’organismo vitale è sempre pronto a reagire. Quando non riesce più a farlo, c’è malattia, si distrugge. Il sistema di reazione è sempre, inequivocabilmente, Yin-Yang. Se prendete Yin, la reazione è di costrizione, vi sentite più forti, al momento.  Se prendete Yang, la reazione è la traspirazione, ma questo stimolerà a bere ancora.

Nell’evoluzione il vegetale non è un cibo concentrato come invece il cibo animale. E’ il processo di trasformazione dei vegetali da parte degli animali, che lo trasforma e lo concentra. Lo stesso è per l’uomo, che però ha la capacità di concentrarlo maggiormente e trasformarlo in sangue rosso. E’ il processo di trasformazione della clorofilla Yin, in emoglobina Yang.

Tutto quello che invece viene dalla ricchezza e dall’abbondanza, col passare del tempo diventa più debole e degenera. A meno che avete il principio, dove questi concetti di ricchezza e povertà non vogliono dire più niente. Perché si può avere un castello e mangiare povero, semplicemente qualche cereale, per esempio.
   
Qualche esercizio di comprensione? Così, al volo?
  
> Le Castagne. Quelle che vanno a fondo sono Yang, quelle che galleggiano sono Yin (mangiate dai vermi).
> L’Anguria. Galleggia, èYin.
> Il “Pimiento”.  E’ estremamente Yin, provoca subito una reazione di calore, poi si disperde in superficie e periferia. Tutti quelli che mangiano piccante sono in stato di reazione calorica.
> Il Rosso. E’ colore Yang, ma può virare al violetto, che è estremo Yin. Gli estremi si toccano. Osservate il vostro colore: il blu-verde è quello pericoloso, è il colore della trasformazione da Yang a Yin (attention!)
> Il Pus. Quando c’è, è decomposizione del sangue.
> Il Cuore. Se c’è precipitazione, il sangue è in condizione Yin, bisogna prendere un po’ di amaro. Se il sangue è più tranquillo-equilibrato, il cuore è più tranquillo. Oggi c’è sempre meno sapore amaro in giro, vince quello zuccherato e quello acido: anemie, sclerosi, infiammazioni, e tanto altro.
> Il Sapore Acre-Rancido. E’ il più pericoloso. Per fortuna c’è il sole (dice René).
> Le Verdure. Quando fermentano prendono un colore blu, è distruzione delle cellule.
> La Bocca Larga. La persona è dominata dall’intestino, dal sistema digestivo.
> La Respirazione. E’ l’unica cosa che a volte può regolare il cuore nei momenti di difficoltà.
> Gonfio sotto gli occhi. E’ acqua che ristagna nei reni, ambiente umido. Lavorano meno di quello che dovrebbero, per depurare e filtrare.
> Rosso in mezzo alle sopracciglia. O è un eczema, oppure è fegato intossicato. Se c’è una ruga verticale e marcata, il fegato è in sofferenza. Questo può passare di generazione in generazione.

N. 4 - Avete il dovere di scambiare le sensazioni
René: In questo momento ci sono i bollitori sul fuoco e sta succedendo qualche cosa di formidabile, è la cottura angelica. Cottura in acqua bollente, in barattoli di vetro chiusi ermeticamente, si pastorizza. Va benissimo per cereali, legumi, verdure, alghe, e combinazioni varie. Una di noi questa mattina è partita e starà via una settimana. Ha portato con se qualche boccale di riso e di azuki, avrà il cibo pronto, cotto alla perfezione, quando vuole. Ecco il vantaggio della cottura angelica, interessante metodo, altra esperienza e conoscenza da fare durante il soggiorno a Cuisine et Santé.

Il valore dei gesti che si ripetono e si condividono, come nella cottura angelica, oppure nella preparazione del gomashio. Dove c’è la presenza di un gesto che evoca il matrimonio tra due cose, come il sale che penetra nel grasso del sesamo. C’è sempre un lato poetico in quello che dice René!
  
Una volta la gente faceva rigorosamente solo due pasti al giorno, ma tra i due si creavano momenti di debolezza (ipoglicemia). Se si fa regime stretto, non si può certamente fare con i due pasti classici. Occorre una ripartizione durante il giorno, così tutto diventa più maneggevole. Facendo macrobiotica si potrebbe persino diventare amanti del sapore salato. Che è un processo inverso a quello abituale che va verso lo zucchero. Sapore salato che è anche salvaguardia contro stati di freddo, malattie infettive, anemia.

La macrobiotica di Ohsawa ha introdotto il sale in quanto antagonista dello zucchero, e lo ha fatto con grande difficoltà in un’epoca in cui lo zucchero era diventato necessità quotidiana, anzi dipendenza quotidiana. Questo è occuparsi di vere questione alimentari in relazione con la salute. René: La nouvelle cuisine che introduce il cioccolato nell’alimentazione base, non si occupa certo di salute.

Ed ecco René, sul tema di questa mini conversazione: Avete il dovere di scambiare sensazioni, discutere, parlare, dire quello che sentite! Non potete, ad esempio, lasciarmi solo, senza che sappia nulla di quello che succede, di quello che provate, delle modificazioni che passano.

Ha ragione. Bisogna dire le cose, dire come ci si sente. E’ importante perché c’è una rivoluzione biologica in corso, si modificano le abitudini, le secrezioni, e bisogna seguire. Ricordo un signore che aveva un problema importante al fegato, il colore in viso, più che rosso, era violetto. Era il colore del suo sangue, diceva René. Dopo dodici giorni di morbida crema di riso, diluita in bocca, poca quantità, poco di tutto, il colore in viso era tornato perfettamente chiaro. Il suo sangue era cambiato.

Se si vive in un ambiente caldo umido, con i cereali completi si hanno vantaggi enormi perché si riesce ad asciugarsi pur stando in un ambiente tropicale. E se si è asciutti, si resiste a tutto. Soprattutto si riesce a vivere bene, anche nel caldo umido, appunto.

Chi non riesce a fare dieci giorni di regime stretto, manca di immaginazione, dice René. Ma in cucina, c’è anche l’immaginazione con Yin-Yang, e può diventare geniale. Per esempio degli spaghetti alle fragole condite con l’umeboshi.

Oppure mettere sulla soba (pasta di saraceno) delle alghe nori, chi l’avrebbe pensato…ma è tradizione giapponese. Poi c’è la non immaginazione: il tabacco, il caffè, lo zucchero, tutte droghe che creano dipendenze.

A volte si critica la carne per via della concentrazione di proteine e grassi. Ma il formaggio è concentrazione pura di proteine animali. Le pelosità sono dovute al formaggio, al burro, ecc. Nel buddismo zen infatti non ci sono molte pelosità. La capra mangia le radici, che sono più Yang, più salate. Il latte di capra va bene per i bambini deboli alla nascita, il formaggio di capra invece, va bene per equilibrare un forte Yin. Per equilibrare l’alcool per esempio, ci vogliono cose come il caviale, le alici, oppure il formaggio di capra.

N. 5 - Il cibo può elevare la coscienza
Ogni tanto mi chiedo se riusciamo o a renderci conto del fatto che siamo qui insieme. Perché in realtà è questo che sta avvenendo: in questo momento noi siamo insieme! E penso anche a quanta strada tutti percorriamo prima di ritrovarci a qualche appuntamento, incrocio di sentieri. Nei tanti incroci che ci capitano qualcuno è meno superficiale di altri perché avviene uno scambio di contenuti che ci toccano più profondamente. Nel mio caso, l’incrocio con la macrobiotica non c’è dubbio, è stato uno di questi (non solo questo naturalmente).

Chissà che queste conversazioni non possano rappresentare a loro volta un incrocio anche tra noi, che ci porti qualche centimetro più avanti nel cammino. Sarebbe bello! Ma, come diceva René, passiamo a cose serie: Mangiare è una cosa seria, molto seria. Bere, un po’ meno. Ma tutto è serio e contemporaneamente affatto serio. Ragion per cui, non bisogna essere troppo seri.

Di sicuro mangiare è una cosa importante, molto più di quello che le credenze comuni ci inducono a pensare. Il cibo non è solo questione di gratificazione, gusti, sapori, nutrienti, e anche emozioni. Nemmeno è solo questione di salute, di risolvere un problema, una malattia. Mangiare in realtà è molto più di tutto questo. Perché? Perché il cibo può elevare la coscienza!

Chiedeva Ohsawa ai suoi allievi: Perché lo scopo finale dell’alimentazione macrobiotica non è solamente una questione di salute? Perché la salute senza felicità non vale nulla, rispondeva.

Ecco chiarito perché il ruolo dell’alimentazione è ben più alto di quello che noi solitamente gli attribuiamo. Il motivo è che il cibo può elevare il giudizio dell’uomo, e portarlo avanti verso la felicità. Nella Filosofia dell’Estremo Oriente, il giudizio ha un significato molto più ampio di quello che noi attribuiamo normalmente a questa parola. Per gli orientali infatti, il giudizio è comportamento e realizzazione nella vita quotidiana. Di più, è la capacità di saper scegliere il meglio per se stessi.
  
Stiamo parlando di intelligenza, di capacità di scegliere ciò che più conviene alla nostra natura umana e individuale, e naturalmente anche di cosa è più conveniente mangiare. Cosa che influisce sui nostri comportamenti e sul nostro intero destino. In questi meccanismi il cibo giusto può sviluppare la nostra coscienza. E’ coscienza dell’Ordine dell’Universo che regola tutte le cose in questo nostro mondo finito e relativo della materia, nel quale viviamo e nel quale siamo venuti a passare un po’ di tempo. Ogni cosa, ogni essere, tutto ciò che osserviamo, infatti, altro non è che la manifestazione di un Ordine Universale.

E’ quello che la Filosofia dell’Estremo Oriente chiama Il Principio Unico (Universale), Il Principio Yin-Yang.  Gioco degli opposti, dell’alternarsi di due ritmi sempre presenti e riscontrabili in ogni cosa, la polarità che si manifesta nella creazione eterna. Giorno-notte, uomo-donna, caldo-freddo. Quando si sviluppa questa coscienza e si comprende la complementarietà degli opposti e degli antagonismi, si arriva alla libertà! Il cibo ha un ruolo chiave in tutto questo.






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