sabato 16 luglio 2016

APPUNTAMENTO N.1 - PARTE SECONDA di Bruno Sangiovanni

LA FINALITA’ DELLA MACROBIOTICA.   OVVEROSIA, IL CIBO E’ PER LA VITA, NON SOLO PER IL PIACERE                                                                                                      
.                                                                
Riprendiamo da dove ci eravamo lasciati, con lo schema delle sette tappe del Giudizio. Avevamo visto le prime tre. Ecco qui le altre e la conclusione.


4. Giudizio Intellettuale
Si trattano e vendono concetti, concezioni, gente che ha a che fare con l’ambiente dei ricercatori, intellettuali. Gli aspetti della vita si concentrano nel campo sociale, intellettuale, psicologico; la concezione e il sapere tendono ad essere analitici. Ad esempio in materia di alimentazione sono state fatte analisi di ogni tipo e genere, ma sono analisi formali, non hanno nulla a che fare con la verità. Il contenuto biochimico degli alimenti non corrisponde al loro valore reale, e ammesso pure che lo fosse, di certo non vale in un dato momento che cambia sempre visto che non viviamo in un laboratorio. Perché di laboratorio si tratta, totalmente lontano dall’Ordine della Natura. Se non c’è questa comprensione ogni raccomandazione in materia di alimentazione può avere ben poco valore. L’alimentazione diventa dietetica e intellettuale e rende la gente prigioniera di queste analisi, miti e fantasie. Perché il meccanismo della scienza è: “voi non conoscete quello che io so”. La macrobiotica non è così, è conoscere per essere. La differenza tra chi comprende il Principio Unico e chi basa sull’analisi-analitica è che quest’ultima pensa che occorre il calcio, il ferro, integratori di ogni tipo e genere, questo e quest’altro, senza sapere che nei vegetali c’è già tutto ciò che ci serve, di cui l’organismo ha bisogno, con la sua capacità di trasmutazione che rende disponibile tutto il necessario.

5. Giudizio Sociale
Sono gli organizzatori, gli uomini politici, funzionari di alto livello che organizzano persone e risorse. Di solito gente che lo stipendio non lo riceve, lo decidono e pagano da soli. La vita per la maggior parte del tempo si passa “in società”, l’uomo come animale sociale che si occupa degli aspetti economici, politici, organizzativi. A volte studenti universitari scrivevano a Renè per avere informazioni sulla macrobiotica per fare una tesi, ma in realtà il vero scopo era quello di catalogare le cose. E’ il contrario della macrobiotica che non vuole catalogare, la macrobiotica è aspirazione e soprattutto pratica quotidiana, quello che faccio oggi è ciò che conta, quello che ho fatto ieri non ha più importanza. In questa tappa del Giudizio si tende a condividere le stesse opinioni, idee, abitudini e credenze. Per l’alimentazione, è la socializzazione del cibo.

6. Giudizio Ideologico
Il Giudizio Ideologico è elevato, ma non ancora sufficiente. Gente che dedica e consacra la vita a qualche cosa, una idea, un ideale, tutte ciò che nella lingua italiana finisce per “ismo”. Tra i vari, anche l’ascetismo oppure l’esatto opposto, come i grandi condottieri, Cesare, Marx, Stalin, e via, tutti portatori di una idea-ideale. Si tratta della nostra concezione delle cose, anche se spesso tutti hanno più o meno le stesse convinzioni e gli stessi bisogni, ad esempio quello della sicurezza. I politici conoscono bene questa cosa e tutti dicono “io vi renderò sicuri”, promettendo di realizzare questo e quello. Solo che questo è l’ideale della gente che vuole essere protetta, avere facilità e comfort, pochi problemi. E’ un ideale parecchio strano, è fondamentalmente egoista. Bisogna cercare qualche cosa di più alto, più giusto e vero, anche perché più cerchiamo di proteggerci più attireremo l’opposto, il completamente opposto, che arriverà perché questo è l’ordine delle cose, è l’Ordine dell’Universo
con il suo gioco degli opposti, antagonisti e complementari. Garantito. Occorrerebbe invece cercare qualche cosa contro la protezione, sicurezza e comfort, anche se ci sembra non particolarmente divertente.
Per vivere realmente tranquilli bisogna invece avere tante preoccupazioni perché sono proprio queste ciò che ci farà esprimere il meglio di noi stessi, e con questo il buono arriverà. Per il cibo significa adottare una forma di alimentazione che rischia di diventare troppo ideologica, rigida e assoluta, senza flessibilità, come il vegetarianismo radicale, il crudismo radicale, il veganismo radicale, e perché no, il macrobiotismo radicale. Ma Ohsawa diceva “la vera mentalità di un popolo non è quella che appare all’esterno, quella vera sta nel profondo, è invisibile, e così lo è anche per ogni individuo”. E voi? Sapete qual è il vostro ideale, la vostra ideologia, il vostro obiettivo? E’ qui che bisogna porsi la domanda. Qual è la nostra vita ideale, la via maestra? Potere, denaro, ricchezza, viaggi, fortuna, celebrità? Se la gente si elevasse per modificare l’angolo di visuale e appunto cambiasse  visione, tantissime cose potrebbero cambiare in questo mondo. Sicchè, parrebbe che abbiamo un ruolo di qualche importanza, perché la macrobiotica ci mette davanti a precise responsabilità.

7. Giudizio Supremo
E’ la tappa finale e conclusiva, che supera tutte le altre. So già cosa state pensando o chiedendovi…”si certo, ma per chi è, chi ci arriverà mai”. Risposta: ben pochi esseri, eccezionali, illuminati. Ma questo non toglie che il Giudizio Supremo non sia a disposizione di tutti, chiunque, è così. Certo, vivere completamente nel Giudizio Supremo lo sappiamo è veramente cosa di pochi, ma sperimentarlo almeno per qualche momento, in qualche occasione particolare della vita è invece per tanti, e questo è già un enorme risultato che non verrà mai dimenticato. Il Giudizio Supremo è presente in ognuno di noi, il problema è che è oscurato dalla presenza dei Giudizi di livello inferiore, in particolare i prime tre, quelli più bassi. E’ di questi soprattutto che dobbiamo staccarci, è il peso di questi che dobbiamo ridurre. E’ un cammino assolutamente individuale, perché la vita è una strada individuale (io credo sia così). Anche se qulacuno al pensa diversamente, ad esempio in un Ashram vivono a stretto contatto magari 10.000 persone. Potrebbe anche essere che la via dell’Ashram (per fare un esempio), non sia poi così perfetta, chissà. Il Giudizio Supremo NON E’ capire che la masticazione è importante, il Giudizio Supremo E’ masticare.  Per realizzare tutto questo le nostre facoltà di comprensione e intuizione devono avvicinarsi alla perfezione,  essere chiare e cristalline. Ma questa condizione dipende prima di tutto dalla condizione fisiologica del nostro organismo, dalla pulizia, purezza e salute dei nostri “vacuum tube” in cui scorre (fino al più remoto distretto del corpo) il nostro sangue. Che a sua volta deve essere rigenerato e privato dalle tossine. Risultato della qualità, equilibrio e modo di assumere la  nostra alimentazione, ogni giorno, tutti i giorni.

Dunque il Giudizio Supremo è sì arrivare alla comprensione dell’Ordine dell’Universo e del suo Principio Unico Yin-Yang, la manifestazione della creazione divina. Ma poi, il Giudizio Supremo è vivere la vita secondo quel Principio, accompagnati da quel Principio.

Ecco come Ohsawa ci ha trasmesso e indicato le 7 tappe del Giudizio. Queste tre paginette (per me è così) sono fonte di riflessioni e considerazioni senza fine. Ultimo, la scalata delle varie tappe non avviene nel passare dall’una all’altra dopo aver tolto di mezzo quella sottostante più bassa. Non funziona così perché ogni tappa, anche le più basse non spariscono mai del tutto, in qualche misura rimangono sempre con noi, non si possono eliminare. Si tratta di sperimentare sempre di più quelle di livello superiore, diminuendo il peso di quelle inferiori. 

Nessun commento:

Posta un commento